La prima cosa che la lettura insegna è come stare soli.
La seconda è che " soli " è un punto di partenza. La tazza ama sentirsi vuota perché ama l'idea di potersi riempire quando vuole, di ciò che vuole.
La terza è che non sarai mai veramente solo se hai una storia in cui perderti.
La quarta è che quando tutti se ne vanno, tu puoi ancora rifugiarti in loro e vivere le vite che non vivrai mai, perché è quello che ti resta.
La quinta è che anche se il libro, purtroppo, finisce, può sempre riniziare.
La sesta è che puoi rivivere a tuo piacimento, e sempre, quello che ti piace e saltare il resto.
La settima è che quando vuoi puoi chiudere il libro e iniziare a vivere per davvero.
L'ottava è che siamo tutti libri da leggere: alcuni interessanti, altri meno; alcuni più tristi, altri più felici.
La nonna e che voi che state leggendo siete tutti libri che varrebbe la pena leggere.
La 10ª è che anche se la copertina magari non ti piace, poi quello che leggi dentro è comunque fantastico.
L'11ª è che nulla è mai come sembra e che ognuno può essere lo scrittore, o meglio l'autore, della propria vita. Una storia che non sarà mai noiosa.
La 12ª, leggere salva.
La 13ª è che potremmo andare avanti così all'infinito.
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