POV THOMAS LEE
"Mi dispiace, ma questa volta, non ti lascerò andare" ripeto.
"Tu non puoi impedirmelo!Non ho più bisogno di te, lo capisci?Non sei più nessuno per me!" Urla queste frasi che anche se non me l'aspettavo arrivano dritto al mio cuore, ferendomi..si dice?
Corre verso di me, cercando di aprire la cerniera della mia tasca, ma la respingo gentilmente.
"Madison non sei mai stata più forte di me, non ti conviene"
Mi guarda quasi con disprezzo e ritorna a buttarsi nel letto.
Come se io non fossi qui, si mette a studiare, a leggere, che cazzo ne so.
Giro lo sguardo verso l'altro letto, quello alla mia destra, dove stavo per scopare Denise, mentre lei era proprio di fronte a noi.
I miei pensieri saltano da un punto all'altro cercando di collegare Madison a quei due uomini, che cazzo vogliono loro adesso?
Che cazzo vogliono da Madison?
***
POV MADISON SMITH
"Non sono una bambina, dovreste lasciarmi uscire e farmi andare dai miei amici!" Cerco di dire, ma nessuno dei due fratelli mi ascolta.
Oggi è domenica e non ho intenzione di stare chiusa qui, tutto il tempo.
Purtroppo nemmeno Emily e Alice riescono a convincere i ragazzi.
Dopo che Thomas mi ha tirato dentro la camera, mi sono messa a studiare di nuovo, anche se devo dire che non mi è entrato nulla in testa.
Lui, intanto, aveva chiamato Logan, che insieme ad Alice, è venuto qui.
Poco fa è tornata anche Emily.
E ora siamo qui noi tre, mentre Logan e Thomas si sono seduti al tavolo in cucina a parlare di sta cosa.
"Mi dispiace Mad, ma è davvero tanto pericoloso, sopratutto sapendo i trascorsi dell'anno scorso" cerca di tranquillizzarmi la rossa.
"Io capisco tutto, ma adesso non ho bisogno di loro, ma di altre persone!"
"Io li ho appena chiamati" Emily ritorna dal bagno mostrandomi la chiamata appena fatta.
"Che cazzo Emily!Non dovresti coinvolgere loro in queste cose!" Sbuffo lanciandomi sul letto.
Mi fa piacere che si preoccupino per me, ma non voglio mettere in mezzo nessun altro, sarà qualche uomo mandato da Alexis per spaventarmi, sicuramente.
La porta si apre, mostrando l'entrata di Harry, Cass, Sam e Luke.
"Ma che cazz..Madison!" Logan mi guarda alquanto scocciato.
"Tutto bene?" Sam si avvicina preoccupata.
"Ma certo, sto bene, non so perché stiano facendo tutto questo casino!"
"Madison posso parlarti un attimo?"Cass mi tende la mano facendomi alzare dal letto.
"Dimmi" sussurro quando siamo in bagno.
"Non dirmi di nuovo che si tratta di quella storia che mi averi raccontato..."
"Non lo so, fatto sta che ora mi devi aiutare a mandare via quei due" cerco di convincerla.
"Non ci penso neanche se mi paghi Mad, loro due possono aiutarti, sai non è una cosa da tutti i giorni essere succose da due omoni"
"Ma smettila!State tutti esagerando, basta!" Con non so quale velocità esco fuori dal bagno andando in cucina dai due fratelli.
"Perché hai chiamato lì tutti quelli là?"
"Preferisco loro a voi..." dico per poi continuare "..a te" mi rivolgo a Thomas.
"Ahh basta Madison mi hai rotto il cazzo, non so perché siamo ancora qui ad aiutarti, vaffanculo" si alza e sbattendo la porta se ne va.
Lo guardo andare via e non posso dire di esserci rimasta male, l'ho mandato via io d'altronde.
"Logan.." sussurro sperando che almeno lui mi capisca.
Alice ci raggiunge in cucina "Che è successo?"
"Mad possiamo aiutarti, conosciamo ogni angolo di questa città, qualsiasi persona, per favore permettimi di aiutarti" Logan mi fissa negli occhi e so che non ha cattive intenzioni, ma davvero non ne posso più di questa situazione, mi sembra di rivivere il passato.
"E vi ringrazio davvero tanto" guardo entrambi "ma so badare a me stessa, sarà uno stupido scherzo fatto per spaventarmi!"
"In effetto quale uomo avrebbe mai detto a un ragazzo che vuole uccidere una persona?Deve essere proprio stupido per farlo!" Pensa la rossa.
"Hai ragione, sicuramente deve essere stato uno stupido scherzo" dice Logan più sereno.
Sorrido.
Sono più tranquilla anch'io.
"Grazie" dico per l'ultima volta prima di salutarli e farli uscire dalla stanza.
Mi rigiro verso i miei amici vedendo le loro facce abbastanza perplesse.
Hanno bisogno di spiegazioni e li capisco.
Ma da dove inizio?Ci sono così tante cose del passato che non ho mai raccontato.
Prendo un respiro e accennando un sorriso dico: "Beh, questa è Los Angeles!"
***
POV THOMAS LEE
Avevo ragione, non è per niente cambiata.
Bambina viziata e testarda, stupida, non capisce il vero aiuto che le possiamo dare, ma va bene così.
Sicuramente io sono più stupido e testardo di lei a cercare in tutti i modi di farle capire qualcosa.
Cammino tra i corridoi mentre frugo tra le tasche cercando il pacchetto di sigarette.
Cosa non capisce?Che cosa?
Che imbecille che sono, dopo un anno pieno di mille cose sono qui, mi sono ritrovato nella sua stanza, nel mio college.
Non doveva essere a Londra a divertirsi con il suo fidanzato o al momento?Ma vaffanculo.
Vaffanculo a lei, al suo carattere di merda, alla sua voce irritante, ai suoi comportamenti stupidi e vaffanculo a quei occhi che non scorderò mai.
Quei occhi che poco fa mi guardavano con tale disprezzo che non potevo mai immaginare.
Inspiro il tabacco rilassandomi a vista d'occhio non appena metto piede al di fuori di quel dormitorio di merda.
Che cazzo mi è preso?
Sono venuto fino a qui per difendere la mia ragazza, quella che mi ama, molto meno irritante e provocatoria di sta qua.
Oggi sarei dovuto uscire con lei, di domenica, l'unico giorno in cui nessuno può romperci le palle, in cui nessuno ci può vietare nulla.
Sarei dovuto andare a con lei a pranzo fuori, a fare shopping e comprarle qualche bel vestito e invece mi sono trovato coinvolto in tutta sta storia.
Ma non posso dare la colpa a nessuno, perché la verità è che nessuno mi ha obbligato a venire fin qua.
Appena ho saputo che Logan voleva andare a parlarle non ci ho pensato nemmeno un attimo e ci sono andato anch'io, rifilando una marea di scuse a quella che ora mi sta aspettando in camera mia.
"Lee!Che ci fai qui?Oggi è domenica!"
Alzo la testa osservando il ciuffo biondo di Williams che mi si para davanti bloccandomi la strada.
Oggi non è giornata.
"È strano anche per me" Cerco di sorpassarlo.
"Ehi ehi, cos'è tutta sta fretta?"
"Denise mi sta aspettando" Butto la sigaretta per terra guardandolo annoiato.
"Senti volevo chiederti una cosa...sabato prossimo ci sei?"
"Credo di sì, succederà qualcosa di importante?" Sorrido pensando ai piani malvagi che potrebbe avere sto qua.
"Parker, non ci può battere ancora, ho qualcosa in mente, mi basta sapere che tu sia con noi"
"Ma certo!Mi ha stancato quello sfigato" Accenno un sorriso sorpassandolo ed entrando finalmente nel mio dormitorio.
Entro in camera mia trovandoci per fortuna solamente Denise dentro.
Fa per dire qualcosa, ma mi butto addosso a lei zittendola.
Non voglio sentirla nemmeno parlare, mi irrita anche lei in questo momento.
"Shh, ho bisogno di scopare"