OVUNQUE // Federico Bernardes...

By happinex22

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Dalla storia: "Ancora confuso, Federico entrò nella sua casa torinese. Si gettò di peso sul divano ed evitò d... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Epilogo
Extra 1
Kilig
Extra 2

Capitolo 43

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By happinex22

                                                                                   *BOLLINO ROSSO*

2017

Federico aprì gli occhi nello stesso momento in cui i deboli raggi del sole fecero capolino dalla finestra di quell'appartamento di Firenze, svegliando la città, che pian piano cominciava a riempirsi di rumori e di gente che si aggirava per le strade, chi per raggiungere il luogo di lavoro, e chi per godersi quella soleggiata giornata d'autunno.

Gli occhi di Bernardeschi erano fissi sulla ragazza al suo fianco ancora addormentata, con le labbra leggermente schiuse e i capelli che le incorniciavano disordinatamente il viso. Si sarebbe voluto svegliare così sempre, ritrovarsela accanto dopo aver passato le notti intere a fare l'amore, tra baci e graffi, mentre entrambi raggiungevano il piacere dedicandosi gli sguardi più profondi.
Spostò le coperte per avvicinarsi di più al suo corpo e, poggiando la testa sul palmo aperto della mano sinistra, si mise di fianco per guardarla meglio, puntando il gomito sul cuscino. Con estrema lentezza portò la sua mano sul suo viso per scostarle una ciocca ribelle e poterla ammirare meglio. Se qualcuno gli avesse chiesto cosa stesse provando in quel momento, lui non avrebbe trovato le parole giuste per esprimersi nel migliore dei modi. Sentiva un calore sul cuore, un senso di pace infinita, la sua presenza lo faceva sentire tranquillo ed era sicuro di poter affrontare tutto sapendo di averla lì, accanto a lui.

<<Perché mi guardi?>> la pugliese lo risvegliò dai suoi pensieri e il calciatore si accorse solo in quel momento di averla involontariamente svegliata.

<<Perché sei un sogno>> sussurrò, pregando che quel momento non passasse più. Avrebbe voluto avere lo stesso potere di Amenadiel, l'angelo di Lucifer, una delle sue serie preferite, e fermare il tempo per godersi quello sguardo innocente e allo stesso tempo sensuale che la ragazza gli stava dedicando.

Rebecca si sollevò leggermente sulle mani, lasciando che il lenzuolo le scoprisse la pelle nuda. <<Oh no, sono reale>> le piccole mani toccarono il petto scolpito del calciatore, scatenandogli una serie di brividi di eccitazione <<penso di avertelo dimostrato>> si avvicinò con le labbra pericolosamente alle sue, prima sfiorandole e poi allontanandosi per guardarlo negli occhi.

Federico la attirò a sé, poggiandole una mano sulla schiena, da dove scese, fino ad arrivare ai suoi glutei sodi, che strinse dolcemente sentendo quel fuoco, che lo aveva tormentato tutta la notte, crescergli dentro. <<Sei insaziabile, piccola.>>

<<Di te, sempre>> Becca prontamente si mise a cavalcioni sul suo bacino, facendo scontrare le loro intimità nude, il cui contatto fece inarcare la schiena di Federico, provocandogli un gemito leggero che uscì involontariamente dalle labbra carnose.

La baciò di slancio, facendo sbattere il suo petto contro i suoi seni, mordendole piano la lingua, mentre con le mani accarezzava delicatamente i suoi fianchi, facendola muovere lentamente per godersi ogni singolo momento dentro di lei.

<<Spero sia così e che non parli l'astinenza>> portò le labbra sul suo collo, baciandole il segno che le aveva lasciato nella notte infuocata passata insieme.

Rebecca sgranò gli occhi, abbozzando un sorriso <<Allora mi credi!>> lo allontanò per guardarlo negli occhi e verificare da sola che fosse effettivamente così.

<<Ti ho sempre creduto, solo che da quando ci siamo ritrovati ho dovuto reprimere questo mio istinto.>>

<<Beh>> la ragazza gli lasciò un casto bacio sulla guancia, che andava a scontrarsi con quel momento che di casto non aveva proprio nulla <<allora non farlo mai più.>>

<<Tu non darmi l'occasione di rifarlo e, soprattutto, non lasciarmi mai più.>>

Rebecca aprì e chiuse la bocca velocemente, non riuscendo a trovare qualcosa con cui controbattere. Non avrebbe potuto giurargli mai una cosa del genere, dal momento che sentiva che presto, prima o poi, sarebbe stato lui ad allontanarsi nuovamente da lei.

<<Ehi>> Federico, non rinunciando a quell'istante di puro amore, le alzò il viso in modo da far incastrare ancora una volta i loro occhi, gli uni negli altri, e farle capire quanto fosse importante per lui essere lì con lei. <<Voglio viverti fino in fondo Rebe, non voglio stare con te e vivere solo i momenti belli, perché senti la necessità di fare tutto da sola e nascondermi i momenti brutti per non mettermi in pericolo.>>

<<Pensavo di essere stata già chiara, l'ho fatto per te...>> lo interruppe muovendosi per lasciare quella posizione che sembrava c'entrare poco con quel discorso, ma Federico la fermò, non volendo abbandonare per nulla al mondo quella sensazione che era tornato a riassaporare da poco.

<<Ferma, non spostarti>> le disse guardando in basso verso il suo bacino, prima di ritornare serio e continuare quella conversazione. <<Lo so amore, lo capisco benissimo, ma se ci dovesse essere ancora qualcuno tra di noi, questa volta vorrei affrontarlo insieme a te. Non voglio che accada mai più tutto questo, perché ne siamo usciti vincitori solo dopo quasi due anni e in tutto questo tempo siamo stati distanti a farci del male.>>

Rebecca si appoggiò con le mani alle spalle del calciatore, mentre ascoltava la sua voce tremare. <<Quando si tratta di me e te, non siamo solo Rebecca e Federico, siamo noi, ed è giusto affrontare le nostre difficoltà insieme, non credi? Io per te potrei dare anche la vita, come so che faresti tu nei miei confronti>> il calciatore si fermò per darle il tempo di metabolizzare tutto l'amore che le stava dando. <<Voglio che tu sia con me in ogni istante della mia vita, Rebe, voglio svegliarmi così, come oggi, e godermi la visuale dei tuoi occhi, voglio finire gli allenamenti e passare a prenderti dal J Medical per far ritorno insieme nella nostra casa, preparare la cena insieme e buttarci sul divano a vedere qualche film che sappiamo non finiremo, perché ci perderemo a fare l'amore, a strapparci i vestiti e a baciarci anche l'anima.>>

La ragazza sorrise immaginando con lui quei momenti di quotidianità di cui sentiva la mancanza. <<Tu mi rendi il Federico che sono, Rebe, e non potrei desiderare altra donna se non te al mio fianco>> concluse unendo le loro labbra.

<<Solo tu sai come farmi felice>> gli sussurrò mentre una lacrima solitaria cominciava a rigarle la guancia.

Becca mosse lentamente il bacino sui fianchi di Federico, guardandolo abbassare le difese che aveva alzato momentaneamente, per dedicarsi solo a quella sensazione che non avrebbe mai saputo descrivere alla perfezione. Chiuse gli occhi lasciandosi andare definitivamente al ritmo che la ragazza sopra il suo corpo stava dettando; sentiva le forze mentali abbandonarlo, sostituite dall'ardore e dall'eccitazione che lo costringeva a chiedere di più, annaspando tra un sospiro e l'altro.

Rebecca si aggrappò alla spalliera di quel letto su cui lo aveva amato un'infinità di volte, schiudendo le labbra per far uscire i gemiti che solo Federico era capace di procurargli.
Lo amava, lo amava e lo aveva sempre amato. Era l'unica certezza su cui poteva fare affidamento, l'unico sapere che sentiva di conoscere. Voleva gridarglielo, riempirgli le orecchie, scriverlo sui muri, nel cielo, ovunque, perché tutti dovevano sapere quanto fosse importante per lei quell'uomo, come realmente fosse legata a lui, quel sentimento stronzo che prima le aveva dato e poi le aveva tolto, ed in quel momento le stava dando ancora, dopo tanto tempo passato lontani.

Bernardeschi aprì gli occhi quando sentì di essere vicino e, quando la vide sovrastarlo, aggrappata con tutte le sue forze alla parete dietro di lui, il suo piacere esplose definitivamente, raggiungendo assieme alla ragazza l'apice tanto desiderato. L'aveva sognata così tante volte ed ora eccola lì, a donargli ancora ciò di cui entrambi avevano bisogno.

<<Dovremmo prepararci>> le disse sorridendo, dopo aver ripreso fiato da quel momento che si sarebbe impresso nella mente il più possibile <<Gaia ci aspetta.>>

Rebecca lo baciò ancora, approfittando dell'attimo di confusione del ragazzo per sussurrargli un leggero <<Ti amo>>.

.......................

È un periodo un po' triste per tutti. Chiusi nelle nostre case possiamo fare relativamente poco, ma sono sicura che farlo è necessario per la nostra salute e quella dei nostri cari.

Ho lasciato momentaneamente i miei Rebe e Fede perché sentivo di dover rimanere in silenzio, le parole a volte sono troppe e in questi casi si preferirebbe ricevere un abbraccio.

Ora eccoli qui che ci deliziano con il loro romanticismo❤️ spero di esservi stata di compagnia, fatemi sapere come state con un commentino e se qualcuno ha voglia di chiacchierare, mi trovate su instagram come happinex223.
Un abbraccio telematico a tutti💗

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