"Se incontrandosi viene voglia di incontrarsi di nuovo, se dopo aver fatto l'amore viene voglia di farlo di nuovo e poi ancora, due, tre, quattro volte, io lo considero amore". Così Banana Yoshimoto racconta l'amore: con parole semplici, ma ricche di un forte impatto emotivo.
Ma cos'è davvero l'amore?
Come ogni sentimento è qualcosa di puramente soggettivo, che l'uomo sperimenta in modi diversi e che metabolizza a seconda del proprio vissuto.
Farsi una domanda del genere a diciannove anni comporta un bel po' di polemiche. Bisogna superare certi limiti, penso. Quel che credo fortemente è che più si chiede ad una persona giovane, più la risposta sarà pura e vera.
Non possiedo abbastanza esperienze per poter dare una risposta certa; tantomeno non ho una cultura filosofica e letteraria ampia abbastanza da poter dare un ricco senso oggettivo a quello che sto scrivendo.
L'idea di questo testo nasce da una domanda che spesso mi sono fatta durante un periodo storico davvero difficile che noi tutti stiamo vivendo, nel quale abbiamo forse troppo tempo per ragionare e riflettere su argomenti che prima sfioravamo solo con il pensiero.
La risposta che mi sono data non è ben delineata, lo vedo più come un argomento sfocato, lontano, che mai riuscirò a raggiungere del tutto, ad afferrare con le mie mani. Ed è proprio da qui che voglio partire, è proprio da qui che voglio fondare la mia riflessione.
L'amore è una continua scoperta, una continua ricerca. Se solo fossimo sicuri di avere una risposta, allora dove sarebbe il bello? Più una cosa è misteriosa e più ci incanta e tentiamo di scovarne in modo progressivo e lento i punti salienti.
Possiamo provare amore contemporaneamente per due persone?
Possiamo provare amore per una persona che vive nel nostro passato e per una persona che vive nel nostro presente?
Possiamo provare amore per un nostro amico? Per una persona che non conosceremo mai pienamente?
A tutte le domande più disparate la risposta che mi dò adesso è solo una: tutto è possibile finché non esistono regole.
Se non posso rispondere completamente alla domanda "Cos'è l'amore?" posso rispondere in modo esaustivo su cosa non è l'amore. Sicuramente non è violenza, non è dolore permanente, non è guerra, non è ragionamento. Tutto ciò che è premeditato e ragionato è contrario alla materia più pura di questo sentimento.
"Forse dovrei fare questo per farmi piacere". "Forse dovrei comportarmi in questo modo per essere più attraente".
Niente di più sbagliato, perché tutto quello che è logica appartiene ad un'altra sfera della psiche umana.
Nel cuore nostro, nessuna spiegazione scientifica sarà davvero abbastanza coinvolgente da farci credere a una nozione specifica.
Ognuno si dà la propria risposta e vive andando avanti seguendo il pensiero dominante. (Basti pensare ad Arthur Schopenhauer che vedeva l'amore come un metodo per la Natura di far proseguire la specie umana).
Insomma, forse non lo saprò mai cosa davvero vuol dire amare ed è questa la cosa che più m'incanta poichè la natura dei miei gesti non è dettata da nessuna regola e nessuna riflessione intrinseca, bensì è qualcosa di puramente genuino.
Quando ti guardo, quando ti sorrido, quando ti chiedo come stai, quando ti abbraccio, quando ti bacio, quando ti sogno, quando ti penso, nulla di questo è prodotto di un'imposizione. Ed è per questo che capisco quanto sia vero.