Dirty Dreams [KOOKTAE]

Autorstwa francypolipetta02

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Autorstwa francypolipetta02

"Eddai, saprò prendermene cura in modo impeccabile: lo sai che sono la persona più affidabile, responsabile e seria di tutto il pianeta!"

Taehyung si bloccò con le bacchette a mezz'aria, la bocca leggermenre dischiusa e lo sguardo di chi ha appena sentito la più grande bugia di sempre.

"Jimin, ti conosco da tre anni e mai, mai mi è passato per la testa di associare uno di quegli aggettivi a te."

Il ragazzo dai capelli grigi s'imbronciò, le sopracciglia agrottate e le guance gonfie di aria mentre guardava in malo modo il migliore amico seduto davanti a lui.

Erano le due di pomeriggio e stavano pranzando su uno dei tavoli appositi che erano sparsi qua e là nel giardino dell'università, entrambi con una porzione di ravioli praticamente già finita.

"Ti ho accompagnato più di una volta al parco e sono riuscito a tenere Yeontan al guinzaglio senza alcun problema: posso pensarci io a lui."

Taehyung si morse il labbro inferiore, indeciso sul da farsi: il fine settimana sarebbe andato a Seoul, ma gli risultava impossibile portare con sé anche Yeontan.

Che fare? Fidarsi di Jimin ed affidarlo a lui, oppure cercare una qualche pensione per cani?

In tutta onestà avrebbe di gran lunga preferito la seconda, ma ciò avrebbe comportato una bella spesa e Taehyung, con un semplice lavoro part-time, di soldi non ne aveva poi così tanti...

Incrociò lo sguardo con quello speranzoso del coetano, rimanendo in silenzio mentre cercava in quegli occhioni da cucciolo un qualcosa che gli infondesse sicurezza.

Sospirò quando Jimin alzò un sopracciglio, avendo capito perfettamente che l'altro non lo ritenesse sufficientemente affidabile.

"Signor Kim Taehyung, devo per caso sentirmi tradito? Come puoi non fidarti di me? Sono il tuo migliore amico, il tuo soulmate!"

"Rimane il fatto che Yeontan necessita di qualcuno che lo coccoli amorevolmente, altrimenti si intristisce ed inizia a mangiare di meno, cosa che non gli fa assolutamente bene. E tu, con quel tuo progetto, è già tanto se trovi il tempo di dormire, figuriamoci un'oretta per giocare con Tannie."

Prese un'altro raviolo, mangiandolo sotto gli occhi di Jimin che ancora teneva il broncio, facendo risaltare ancora di più l'anellino al labbro, visto che teneva quest'ultimo in fuori.

Calò il silenzio per qualche minuto, con Taehyung che mangiava e Jimin che lo fissava finché il maggiore non prese il proprio cellulare, componendo velocemente un numero.

"Pronto? Ciao Jaebum, volevo dirti che mi sono ricordato ora di avere un'altro impegno per sabato... possiamo rimandare il nostro appuntamento a settimana prossima?- Grazie babe, ci vediamo in giro!"

Chiuse la chiamata con un sorriso soddisfatto, ma si accigliò nel notare lo sguardo incredulo del rosso.

"A-appuntamento?! Babe?!"

Jaebum era indubbiamente un nome maschile ed associato a quelle due parole aveva mandato in confusione Taehyung che, poverino, non stava capendo più nulla: Jimin aveva un appuntamento con un ragazzo?!

L'argento iniziò a sorridere finché non scoppiò a ridere sonoramente, dovendo addirittura portare ambo le mani sullo stomaco.

"Oddio, ma cosa vai a pensare Tae? Jaebum è il ragazzo con cui faccio il progetto, quello della facoltà di lettere mezzo piromane! Certo, sicuramente è un bel figo, ma a me piace la vagina e a lui pure."

Le guance di Taehyung divennero rosse per l'imbarazzo di aver detto una stupidaggine, ma in lui crebbe anche un senso di disagio.

Non che Jimin avesse usato un tono di disgusto nell'affermare che non ci fosse nulla di romantico nella loro uscita, ma inevitabilmente Taehyung iniziò ad agitarsi.

Era lui quello diverso e si sentì in colpa per non aver nemmeno il coraggio di ammetterlo ad alta voce, ma cercò di scacciare quei pensieri negativi, tornando a focalizzarsi su Jimin.

"Va bene, mi fido di te Chim: puoi tenere tu Yeontan."

Anche se, in realtà, se ne stava già pentendo.

○°○°○

"Mi raccomando Jimin: ogni sera dopo la passeggiata devi dargli un misurino e mezzo di crocchette ed uno di riso assieme a due cucchiaini di olio. Assicurati che la sua ciotola dell'acqua sia sempre piena e raccogli i suoi bisognini coi sacchetti che ti ho lasciato assieme al suo cuscino preferito!"

Il ragazzo dai capelli argento alzò gli occhi al cielo, annuendo al migliore amico che, in ginocchio in mezzo alla stazione, coccolava il proprio cane con sguardo triste.

"Non piangere Tannie, papà sarà di ritorno prima che tu possa abbaiare!"

Yeontan guaì sconsolato in risposta, iniziando a leccare tutta la faccia del suo padrone sotto lo sguardo divertito di Jungkook, bello come sempre nei jeans neri, la maglietta bianca e la giacca di pelle.

Erano trascorsi un paio di giorni dalla discussione con Jimin e Taehyung sarebbe partito di lì a pochi minuti proprio assieme al corvino, diretti a Seoul, in particolare nell'appartamento di Seokjin.

Avrebbero trascorso il pomeriggio girando per la capitale e poi, dopo cena, avrebbero assistito all'ultima partita del campionato.

Il rosso prese il proprio cellulare, aprendo la fotocamera, e lo passò al proprio migliore amico che lo guardò confuso, non capendo cosa volesse fare.

"Dai Jimin, fammi qualche foto con Tannie, così potrò guardarle quando sentirò la sua mancanza."

Jungkook non riuscì a trattenersi dal sorridere intenerito davanti a quella scena così adorabile, con il suo amato seduto sul pavimento e Jimin intento a fargli foto da mille angolazioni diverse.

"Tieni, ma adesso muoviti, che altrimenti perdete il treno."

Taehyung annuì al ragazzo argentato e lo strinse in un abbraccio prima di salutarlo con un gesto della mano, affiancando il corvino.

Camminarono in silenzio, spalla contro spalla in mezzo a quella calca di persone in attesa del proprio treno, e finalmente giunsero in prossimità della famoss linea gialla.

"È la prima volta da quando mi sono trasferito che mi allontano da Yeontan."

Confessò il maggiore e l'altro ne sorrise, voltandosi per fsr incontrare i loro occhi.

"Eri dolcissimo quando lo coccolavi..."

Taehyung perse un battito, forse anche due, e ricambiò il sorriso, sentendo le proprie labbra formicolare per quanto bramasse quelle di Jungkook.

Purtroppo erano nel mezzo della folla e, come avevano deciso così da salvaguardare le loro carriere, ciò impediva loro di scambiarsi un bacio: niente smancerie in presenza di altre persone.

Nonostante ciò, il corvino non riuscì a trattenersi come Taehyung e, lentamente, allungò la propria mano.

Sfiorò il dorso di quella del maggiore, facendo scivolare i polpastrelli lungo le sue nocche, ed alla fine riuscì nel suo intento: strinse la sua mano, facendo intrecciare le loro dita in una presa salda e piena di calore, viva.

Taehyung arrossì lievemente, ma nonostante l'imbarazzo non pose fine a quella stretta.

Durante la settimana non si erano potuti vedere, entrambi troppo occupati con lo studio, e adesso che erano finalmente uno accanto all'altro difficilmente avrebbero interrotto quel piccolo contatto.

Finalmente il treno si fermò sul binario e poterono salire, iniziando a cercare i loro posti con le valigie in mano.

I loro sedili erano in un altro vagone e, nello spostarsi da uno all'altro, Jungkook bloccò Taehyung nel piccolo passaggio, chiudendo ambo le porte.

"Finalmente soli."

Lo disse con sollievo e, prendendo il volto del maggiore fra le mani, lo baciò, non riusciendo più ad aspettare.

Taehyung, dopo un primo attimo di stupore in cui tenne gli occhi spalancati, abbassò le palpebre ed iniziò a ricambiare, lasciando a terra la propria borsa per poter posare le mani sul petto del corvino.

Di tutto il suo corpo, escluso il viso, era la parte che preferiva: quei pettorali così ben definiti ed ampi, sempre pronti ad accoglierlo quando lo abbracciava...

"Scusa Tae, ma proprio non ce la facevo più a resistere..."

"Nemmeno io."

Taehyung fece riincontrare le loro labbra ed indietreggiò piano piano fino ad appoggiare la schiena contro la parete, tirando Jungkook maggiormente verso di sé.

In effetti entrambi non vedevano l'ora di potersi baciare, troppo felici nel rivedersi, ma in particolar modo era Jungkook quello più provato dalla distanza.

Amava il modo in cui Taehyung si era preparato, con dei pantaloni neri ed una camicetta larga rossa infilata in essi, un filo di trucco sugli occhi ed i capelli soffici come una nuvola.

Inclinarono entrambi il viso, approfondendo il contatto anche con le lingue, ma a malincuore si dovettero dividere quasi subito, non appena la voce degli autoparlanti annunciò la partenza di lì a pochi secondi.

Si sorrisero felici, entrando nel loro vagone e sedendosi l'uno accanto all'altro, lasciando sul tavolino i propri zaini con le cose indispensabili e mettendo nell'apposito scomparto sopra le loro teste le valigie.

"Non vedo l'ora di rivedere Jin!"

Disse Taehyung emozionato e Jungkook annuì in risposta, aprendo la zip della propria borsa per poter prendere un libro da leggere, ma si accigliò quando non lo trovò.

Continuò a cercarlo, ma sbuffò con un piccolo broncio: evidentemente si era dimenticato di prenderlo.

"Merda, ho dimenticato il libro che stavo leggendo..."

Taehyung parve illuminarsi e, sotto lo sguardo incuriosito del corvino, prese un piccolo pacchetto dal proprio zaino, avvolto in una carta da regalo di un bel azzurro cielo.

"Scusa se fa un po' schifo come incarto... ci ho provato, ma non sono proprio capace."

Ammise imbarazzato, riferendosi ai dieci metri di scotch che aveva dovuto utizzare, ma Jungkook non poté far a meno di sorridere per quel gesto dolcissimo, iniziando a scartare il regalo.

"È il libro di Kobayashi Issa!"

"Esatto, è quello che ti stavo leggendo l'altra sera e mi sembrava ti fosse piaciuto, quindi..."

Le sue guance si fecero ancora più rosse ed iniziò a grattarsi la nuca, non sapendo più dove posare lo sguardo.

Il corvino guardò con gioia quel piccolo libro dalla copertina verde pastello e, non riuscendo a contenere la felicità, si sporse a baciare velocemente la guancia di Taehyung che trattenne il respiro.

"Grazie Tae: ogni volta che non riusciremo a vederci leggerò uno di questi haiku pensando a te."

Lo ripose con cura nello zaino, mettendo le cartacce in una tasca laterale sicché non c'erano cestini, e poi si voltò verso il maggiore.

Si guardarono negli occhi e probabilmente sarebbero rimasti così per sempre se solo il controllore non avesse richiamato la loro attenzione, chiedendo di poter vedere i loro biglietti.

Glieli porsero e poco dopo l'uomo li lasciò nuovamente soli, augurando loro un buon viaggio.

"Che ne dici di ascoltare un po' di musica? Se non ti piacciono le canzoni che metto dimmelo."

Taehyung annuì, prendendo l'auricolare che Jungkook gli stava porgendo, e non appena se lo mise delle note inconfondibili gli giunsero alle orecchie.

"Ma questa è I need somebody!" (n.a. Consiglio a tutti di ascoltare questa canzone nel leggere la parte seguente, la trovate ad inizio capitolo ^^)

"Anche a te piacciono i Day6?"

Si sorrisero, al settimo cielo nell'aver scoperto di avere una passione in comune, ed iniziarono a canticchiare quella canzone che, sebben fosse incredibilmente triste, infondeva loro una gran gioia e tranquillità.

Taehyung finì col poggiare la testa sulla spalla di Jungkook, chiudendo gli occhi per lasciarsi cullare da quelle voci angelice.

-Why am I alone?-

Oh, se l'era chiesto così tante volte...

Perché non trovava mai qualcuno da amare? Perché non riusciva a vivere una bella storia d'amore assieme a qualcuno?

Aveva sofferto molto di solitudine, anche per la scarsità di amici, ma principalmente proprio perché non aveva nessuno che gli facesse battere forte il cuore.

Tutti se ne andavano, tutti si allontanavano stringendo la mano di qualcuno, e lui rimaneva lì da solo, costretto a consolarsi con le coccole di Yeontan e quelle canzoni così maledettamente malinconiche da far male...

Si morse il labbro inferiore, ripensando a quei momenti intrinsi di amara tristezza, a quel senso di vuoto, a quella consapevolezza di non essere completo, di avere una parte mancante.

Eppure sapeva che pretendere di trovare l'anima gemella a soli quindici anno era una stronzata, ma al tempo gli risultava impossibile non intristirsi.

La solitudire strisciava meschina fuori dal suo cuore, risaliva lungo il suo esofago graffiandolo con i suoi artigli, causandogli mille groppi alla gola, ed alla fine usciva dalle sue labbra tremanti sottoforma di singhiozzi.

Quel demone nero l'aveva accompagnato per così tanto tempo che ormai ci aveva fatto l'abitudine, imparando a convivere con quel peso a premergli il petto.

-Is anyone here?-

Il cuore di Taehyung accelerò perché sì, finalmente c'era qualcuno lì assieme a lui, ed il piacere di essere in compagnia si fece ancora più concreta quando Jungkook tornò a prendergli la mano, facendogli riaprire gli occhi.

Il rosso gliela strinse con forza, rappresentando in modo alquanto evidente quanto ormai fosse dipendente dal corvino.

Percepiva chiaramente il disperato bisogno di averlo accanto: come un malato si affida alle proprie medicine nella speranza di salvarsi dalla morte, Taehyung si affidava completamente a Jungkook per sfuggire alla solitudine.

Iniziarono a bruciargli gli occhi, ché li stava tenendo aperti da troppo tempo, ma voleva imprimersi a fuoco quell'immagine nella propria mente.

Le dita affusolate e callose di Jungkook intrecciate alle sue, i palmi premuti l'uno contro l'altro...

-jigeum nugunga piryohae- (n.a. "ho bisogno di qualcuno")

Così come tutti, Taehyung aveva bisogno di avere qualcuno da amare al proprio fianco e finalmente sembrava averlo trovato.

Finalmente il suo demone nero se ne sarebbe andato...

"Grazie Jungkook, grazie per essermi qui accanto."

Taehyung moriva dalla voglia di baciarlo, ma si dovette accontentare di sistemarsi al meglio contro la sua spalla, godendosi il suo buon profumo.

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SPAZIO POLIPETTA🐙

Spero che il capitolo vi sia piaciuto nonostante il finale poco allegro.

Finalmente si arriva a Seoul, chissà cosa accadrà...

Penso sia la prima che consiglio una canzone per leggere un capitolo: per chi l'ha ascoltata, vi è piaciuta come cosa? Così magari lo rifaccio in futuro... (ASCOLTATE I DAY6 CHE SONO FANTASTICI)

So che al momento la situazione non è delle migliori per quel che riguarda questo famigerato corona virus: spero che tutti voi cuties stiate bene e, se così non fosse, che abbiate comunque qualcuno su cui fare affidamento.

Già che ci sono auguro anche un buon compleanno al nostro Yoongi!!!!



P.S. preparatevi psicologicamente al prossimo capitolo

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