Seokjin: "Cos'era?"
Namjoon scosse il capo, attendendo che trascorresse qualche istante prima di parlare.
"Forse la stessa cosa che ha buttato lì quei resti umani. Andiamocene".
Anziché fuggire per il bosco, scelta che, forse, sarebbe stata più razionale e che li avrebbe esposti ad un minor numero di pericoli, i due continuarono a camminare lungo il sentiero.
Quei boschi, come oramai è diventato fin troppo palese, sono un luogo dannato, in cui la sanità mentale di un uomo può perdersi molto, troppo, facilmente.
In un battito di ciglia, un intervallo di tempo più breve di un battito di ali di una farfalla, Namjoon rimase solo.
Perché Jin sembrava essere svanito nel nulla.
Però Namjoon non era solo.
Difatti, davanti a lui, una decina di metri più in là, vi era un ragazzo in piedi, voltato di spalle.
Da un lato avrebbe voluto andarsene e ricongiungersi con Seokjin; dall'altro, era alquanto incuriosito: che ci faceva quel ragazzo lì?
Pertanto, per attirare la sua attenzione, fece per scagliargli contro un sasso, quando improvvisamente qualcosa gli colpì la gamba.
Fece alquanto male.
Istintivamente, si voltò di scatto; vide un signore e decise di avvicinarsi a quest'ultimo per comprendere il motivo per il quale gli avesse lanciato quel sasso.
Ma il signore prese a correre, sempre più veloce, e così fece Namjoon, sempre più convinto che quel ragazzo fosse suo nemico.
E, mentre prima vi era solo Namjoon, ora, in quel bosco, vi erano tre ragazzi.
Rinunciò a rincorrere il secondo ragazzo, decidendo di rintornarsi e tornare al punto di prima.
Lì rivide il primo dei due ragazzi.
"EHI!"
Gridò, per attirare la sua attenzione, ma un frastuono alle sue spalle lo fece voltare.
Era il signore di prima, voltato di spalle, fermo, inerme.
A quel punto Namjoon, adirato, raccolse il sasso che prima gli aveva tirato l'uomo, e mirò alla testa.
L'uomo fermo, non se l'aspettava; Namjoon mirò alla perfezione e lo colpì in pieno capo.
Qualcosa, da dietro, colpì la testa di Namjoon, spaccandogliela.
In quei boschi, il raziocinio di un uomo poteva perdersi con fin troppa facilità, portandolo persino a vedere e sentire cose che in realtà non vi sono.
Seokjin: "Nam perché ti sei fermato?".
Namjoon, la cui testa non era stata affatto spaccata da una pietra scagliata da quel ragazzo, lo guardò con aria sconcertata.
Jin, che a sua volta aveva avuto una bizzarra visione nella caverna, capì immediatamente che Namjoon doveva aver appena sperimentato qualcosa di simile.
Seokjin: "Hai visto qualcosa di strano?".
Egli annuì.
"Si, ma me lo sono semplicemente immaginato, muoviamoci".
In lontananza dopo Dio solo sa quanti minuti, intravedero un bagliore, quasi come una sorta di miraggio.
Blu. Poi Rosso. Poi Blu.
Ed in quel momento realizzarono: erano salvi.
Corsero verso l'auto della guardia forestale, dalla quale scesero due agenti, che puntarono le proprie torce contro di loro.
Agente 1: "Tutto bene? Siete soli?".
Chiese l'uomo, rivolto in direzione di Namjoon.
"No. Ci sono cinque altri nostri amici ed una signora anziana. Perfavore portate in salvo anche loro".
Agente 2: "Okay, manderemo una pattuglia, intanto vi portiamo in caserma dove potrete raccontatci meglio quel che è successo".
I due, naturalmente, acconsentirono, salendo sui sedili posteriori della vettura.
ENDING n°66:
A BITTERSWEET DEFEAT
22 Settembre ore 21:37
STANZA A: SEOKJIN
"Può ripetere cosa ha detto di aver visto in quella caverna?"
"Delle ossa. Erano resti umani ne sono sicuro".
"È certo che non possano essere stati gettati lì da qualche animale?"
"Impossibile. Andate a controllare voi stessi, Namjoon dovrebbe sapervi indicare la posizione sulla mappa".
"Lo faremo. Cos'altro ha visto?".
"C'era questa pozza d'acqua nella caverna, ci siamo immersi per raggiungere l'uscita. Mi sono voltato ed ho visto Namjoon che faticava a reggersi a galla, come se qualcosa stesse cercando di farlo affondare. Poi, sono corso verso l'uscita e Namjoon era lì".
"È possibile che se lo sia immaginato per via dello shock di aver rinvenuto quelle ossa?"
"Non lo so, davvero, non lo so".
STANZA B: HOSEOK
"Dunque cosa ha visto in quel capanno?"
"C'era qualcuno. Non so chi, ma avevo un pessimo presentimento. Quindi ho iniziato a correre, ma penso mi stesse seguendo".
"Ha idea di chi potesse essere?"
"No, non ne ho idea. Non mi semrba di aver visto nessun'altro oltre a noi in quei boschi. Ma ne sono certo, in quel capanno oltre a me c'era qualcun'altro".
"Ha altro da dichiarare?".
"Si. Qualcuno ha rotto il finestrino dell'auto e ha lasciato dentro questa fot- Aspetti un attimo".
Mormorò il ragazzo frugandosi nella tasca del giaccone.
Che diamine di fine ha fatto la foto?
STANZA C: JUNGKOOK
"Mi dica cosa ha visto."
"C'era un cervo a terra. Era orribile. C'era sangue e viscere dappertutto. Sono certo che non sia stato un animale".
"Allora ha una vaga idea di chi possa essere stato?"
"No, non ne ho idea. Non mi semrba di aver visto nessun'altro oltre a noi in quei boschi".
"Quindi sta dicendo che è stato uno dei vostri amici ad ucciderlo?".
"No! Certo che no! C'era sicuramente qualcuno o qualcosa che voleva farci del male".
"Qualcosa?"
"Non lo so, non credo che fosse qualcosa di umano".
STANZA D: TAEHYUNG
"Mentre correvamo per il bosco, dopo aver sentito degli strani gridi ab-".
"Strani gridi?"
"Si, strani gridi. Come se non fossero umani. Credo anche di aver avuto qualche sorta di visione che riguardava Jungkook. Sembrava tremendamente reale".
"Capisco.."
STANZA E: NAMJOON
"Era come se ci fosse uno specchio. Davanti a me avevo una persona, e dietro di me ne avevo un'altra. Nel momento in cui ho tirato il sasso alla persona davanti a me, quella dietro di me lo ha tirato a me".
"È realmente accaduto o se lo sta inventando ora?"
"Sono certo di averlo visto. Ascolti c'è qualcosa di strano in quei boschi".
"Mh.."
"Avete notizie dei nostri amici?".
Silenzio. L'agente rimase in silenzio.
Poi lanciò una strana occhiata a Namjoon.
"Si, li abbiamo trovati".
"Menomale. Stanno bene?"
"Kim Taehyung, Jeon Jungkook e Jung Hoseok in questo momento si trova nella stanza accanto".
"E gli altri due?".
Gli rivolse nuovamente quello sguardo, sensa rispondere.
"Non abbiamo però trovato alcuna signora, né tantomeno nulla e nessuno di strano in quei boschi".
"Chieda ai ragazzi, le confermeranno la mia versione".
"Kim Namjoon, Kim Seokjin, Kim Taehyung, Jeon Jungkook e Jung Hoseok, siete gli unici sospettati per l'omicidio di Min Yoongi e Park Jimin. Siete tutti e cinque dichiarati in arresto fino a che non riusciremo a far più luce sulla vicenda".
"C-Cosa?"
Aɴ ᴏʟᴅ ʟᴀᴅʏ
23 Settembre ore 7:13
"Park Jimin e Min Yoongi, rispettivamente di ventitré e ventisei anni, sono stati trovati morti ieri in una casa diroccata nella periferia di Seoul. Le cause della morte sono incerte, ma la polizia ha già arrestato ben cinque sospettati. Kim Namjoon, Kim Seokjin, Kim Taehyung, Jeon Jungkook e Jung Hoseok, tutti amici delle tre vittime. Il movente è ancora sconosciuto. Continueremo a tenervi aggiornati, per ora è tutto, linea allo studio".
Questa era una delle notizie principali del telegiornale che stava andando in onda sul maxischermo della stazione.
Nella tasca della giacca che sto indossando, vi è un biglietto ripiegato in quattro parti.
Mentre aspetto nei pressi dei binari, lo apro.
Se stai leggendo questa lettera, vuoldire che ce l'hai fatta.
Sei scappata da quella maledettissima casa che ti ha tenuta prigioniera per fin troppo tempo.
Scappa, vai lontano.
Dimenticati di quel bosco e di tutti gli orrori a cui hai dovuto assistere.
La morte di quei ragazzi non è colpa tua.
Distruggi questo biglietto, così da scordarti per sempre di questa storia.
Ma non dimenticarti di loro.
Assieme a un biglietto vi era una foto, anch'essa piegata in quattro parti; ritraeva me e i miei amici quando ancora eravamo felici ed ignari della sorte che ci attendeva.
Sul retro:
Non dimenticarti di loro.
1968
Nell'altra tasca vi è invece un accendino.
Dò fuoco al biglietto, lasciando che si trasformi in cenere e si polverizzi, trascinato via dalla leggera brezza autunnale.
Salgo a bordo del treno, sedendomi sul primo posto che trovo libero.
Mi chiedo cosa sarebbe successo se gli eventi di ieri sera si fossero svolti in maniera differente.
Mi chiedo cosa sarebbe accaduto se Namjoon, Seokjin, Yoongi, Hoseok, Jimin, Taehyung e Jungkook avessero ragionato qualche secondo in più prima di agire.
Secondo la teoria dei multiversi, parallelamente al nostro esistono centinaia se non migliaglia di altri universi completamente o solo parzialmente diversi da questo.
Quindi non sarebbe poi così illogico pensare che questa vicenda sia accaduta in maniera diversa in uno di questi universi.
Controllore: "Scusi, posso vedere il biglietto?".
Mi volto nella sua direzione con un piccolo sorriso, porgendogli il biglietto timbrato una decina di minuti fa.
"Ecco a lei".
L'uomo sorride cordialmente, controllando il biglietto per poi restituirmelo.
Lo ripongo nella tasca anteriore della mia valigia, mentre il treno parte diretto verso Seoul.
Come stavo dicendo riguardo a ieri sera...
Aspetta, cos'è che stavo dicendo?
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