Non poteva nemmeno incastrare subito Prodigy.
Se lo avesse fatto, non solo LionKing lo avrebbe fatto liberare, ma gli avrebbe dato subito la caccia.
Si era connesso al database dell'ospedale.
Era in coma farmacologico in seguito ad un tentato avvelenamento.
Non aveva ancora un disegno completo, ma perlomeno loro non si stavano ancora muovendo.
Stavano probabilmente cercando di distruggerli in una sola mossa allo stesso modo.
Poi d'un tratto vide il disegno, il punto da colpire per fare crollare tutto.
Scriveva veloce.
Micro transazioni bancarie svuotarono i conti satellite fino a prosciugare quello principale.
Green Peace, Medici Senza Frontiere, ricercatori medici e associazioni di aiuto ai bambini videro arrivare nelle loro casse donazioni a quattro zeri.
Fece impazzire l'impianto produttivo di notte, distruggendo parte della produzione di armi.
Corruppe tutti i software, rendendo missili e carri armati inutilizzabili.
Tagliò tutti i canali logistici, facendo saltare tutta la loro rete.
Fondi alle cause civili, ai dissidenti, alle opposizioni avrebbero fatto cambiare verso all'ago della bilancia.
La benzina che alimentava tutti i focolai avrebbe smesso di uscire.
I documenti segreti sulle loro attività illecite vennero diffusi in rete.
Nel giro di qualche ora ci sarebbe stato un nuovo Gate.
Non avrebbe più dovuto occuparsi nemmeno di LionKing.
O lo avrebbero fatto fuori o avrebbe avuto interesse nel mantenere un basso profilo.
Ad ogni modo, per un po', non avrebbe più ucciso.
Per ultimo, scaricò nel computer di Prodigy del materiale pedopornografico, il solito trucchetto.
Chiamò la polizia, assicurandosi che a ricevere la chiamata fosse il tenente Swagger, indagato dieci anni prima per l'omicidio del pedofilo che aveva ucciso la figlia e assolto poi per mancanza di prove con la copertura del suo dipartimento.
Poi lasciò l'appartamento e si rimise in macchina nonostante la stanchezza.
Aveva una ragazza a cui pensare adesso.