CINDERFELLA|| TAEKOOK (Italia...

By Hananami77

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Taehyung è un principe erede al trono e, in occasione del suo 21esimo compleanno, deve scegliere il suo compa... More

Introduzione
[1] L'ultimatum
[2] Vortice di colori
[3] L'invito
[4] Firma
[5] Nuovi arrivi e commissioni
[6] Primo incontro
[7] Compagno
[8] L'alternativa di Jin
[9] La scelta migliore
[10] Conflitto di interessi
[11] A stretto contatto
[12] L'avversario
[13] La partenza di Jimin e la proposta
[14] Sgraditi
[15] Bugia
[16] Impotente
[17] Dovere
[18] Disperato
[19] Angelo custode
[20] Risposte
[21] Mai più
[22] Reale
[23] Più Vicino
[24] Un'ora
[25] Scrupolosa
[26] La spada della giustizia
[28] Intrecciati
Un aggiornamento non aggiornamento
[29] Per sempre
[30] Unione~pt 1
[30] Unione~pt 2

[27] Euforia

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By Hananami77


Gli occhi di Namjoon si spalancarono alla vista della spada che minacciava di tagliargli il collo cadeva a terra. I suoi polmoni sembrarono riprendere a funzionare, dopo aver trattenuto il respiro così a lungo. 






"ABBASSATE LE ARMI"

Urlò la voce distinta e imponente, proveniente da dietro i troni; tutte le teste presenti si voltarono alla ricerca di chi adesso stava attaccando il palazzo.





Le spie, ovviamente, nonostante lo shock per l'improvvisa morte della  loro leader, non lasciarono cadere le armi.





"OH MIO DIO HOSEOK SEI IN RITARDO"

Urlò Yoongi, riluttante a lasciar andare la mano di Jimin anche se non più intimorito dalle innumerevoli spie che li circondavano; le spade erano ancora sguainate ma molto più riluttanti di prima alla vista di come la loro leader fosse stata massacrata in un istante. 






"Scusa," urlò Hoseok correndo verso Yoongi brandendo ancora una spada nella mano tesa, "Ho portato più uomini di quanto tu abbia chiesto. Inoltre, c'erano più persone di quelle che hai detto che ci sarebbero state. Ci sono stati un pò di problemi. "


"Che posso dire se non: tu", disse Yoongi scontroso, estraendo rapidamente la spada e voltandosi a fare l'occhiolino verso Jimin, a bocca completamente spalancata. 



Dio SANTISSIMO Yoongi era così sexy quando diventava serio, meditò Jimin di mordersi il labbro, fissando il Lord mentre sentiva le guance accendersi di un rosa chiaro. 





"Idiota"

Il generale alzò gli occhi al cielo proprio mentre centinaia di uomini si riversavano nella sala da ballo spuntando da ogni lato possibile.Le le spade sguainate, le sopracciglia aggrottate e il cuore che batteva forte.




"Sarei mai potuto venire impreparato?" sorrise l'altro prima che il suo volto si trasformasse in "modalità generale", urlando a tutti i suoi uomini di abbattere le spie e tutti i Rivoltosi.




Sinceramente, Hoseok sentì il bisogno di emettere un sospiro di sollievo per la spada che aveva centrato il bersaglio. Era sempre stato un brillante tiratore ma quel momento era stato particolarmente stressante per lui. Avrebbe potuto essere mandato via dalla famiglia reale. I suoi nervi si tesero nuovamente e si avvicinò verso la spia più vicina facendo oscillare la sua spada e pronto per fare ciò per cui era stato allenato. 

Sembrava i movimenti nella stanza fossero tutti a rallentatore; uomini che correvano, spade che fendevano l'aria, e il brivido di quei rumori di vittoria attraversò la spina dorsale di Hoseok. 




Poteva già sentirla.

................


Una volta che la spada che minacciava il suo collo sparì, Namjoon non esitò ad alzarsi di scatto e sferrare un pugno alla gola di Doyoung, cogliendo di sorpresa il giovane mentre anche lui faceva cadere la spada che minacciava un collo reale.



Jin si trascinò via, la sua mano chiedeva a gran voce quella di Namjoon. Il re era fortemente arrabbiato e scosso dal vedere il suo amante minacciato di morte.

Mentre si girava per fare lo stesso con Taeyong, vide il giovane terrorizzato; la sua mano tremò mentre teneva la spada ancora più vicino al collo di Taehyung-praticamente tagliandolo- trascinando con sé il principe ed utilizzando come scudo sperando di salvarsi. 






Sfortunatamente per lui, la spia che stava precedentemente tenendo fermo Jungkook si era distratta per potersi controllare la profonda ferita sul braccio. 

Jungkook sentì la presa sui suoi polsi allentarsi e non ci pensò due volte a dargli una gomitata proprio sui gioielli di famiglia. 

La furia che sentiva dentro era adesso amplificata dalla vista di Taeyong che strascinava via Tae per condannarlo a morte. 





Non l'avrebbe avuta vinta.




Jungkook corse contro Taeyong, il suo pugno colpì orgoglioso il suo squadrato e maschile naso facendo urlare di dolore il più grande; la presa salda sulla spada sparì e Taehyung fu libero di scappare dalla sua stessa morte. 



Taeyong sbatté le palpebre, la sua mente non riusciva a metabolizzare l'idea che il  dolce e amabile artista potesse dare un pugno del genere.  Si alzò in piedi tenendosi con la sinistra il viso dolorante, trasalendo. 

"PAGHERAI PER QUESTO, PICCOLO PEZZO DI MERDA" urlò. 

Raccolse la sua spada e prese a muoverla alla cieca verso Jungkook visto che il sangue nell'occhio gli impediva di vedere dove fosse il suo bersaglio. 





Il sangue di Taehyung si gelò improvvisamente quando sentì il suo artista urlare dal dolore e si voltò appena in tempo per vedere la lama affilata tra le mani di Taeyong che dilaniava la spalla già ferita di Jungkook, proseguendo poi oltre fino al petto. 

Gli occhi da cerbiatto di Jungkook volarono verso Taehyung, grandi e imploranti perdono, come a voler dire un "Mi dispiace" prima che il suo corpo si accasciasse a terra, arreso, con gli occhi offuscati e quasi chiusi. 






I peli del braccio di Taeyong si rizzarono all'udire una voce profonda urlare e urlargli contro delle cose prima che un secondo pugno raggiungesse la sua faccia, seguito poi da un calcio proprio tra le gambe. Cadde sul freddo pavimento in marmo, rannicchiandosi in posizione fetale per provare a sopravvivere al pestaggio. 





L'ira di Taehyung adesso era libera, il suo cuore piangeva disperato alla vista del suo Kookie che piangeva per poi svenire al fianco di quel bastardo sul pavimento che giaceva insieme a molti altri corpi, per la maggior parte spie. Morte. 






"IMPLORA. PIETÀ"

Taehyung adesso troneggiava su Taeyong, gli occhi rossi e grondanti di lacrime ma ardenti come il fuoco. 





"ORDINAGLI DI SMETTERE O TI UCCIDERÒ"





Taeyong ne aveva abbastanza. Sua madre era morta. Probabilmente lo era anche Mark.



I suoi amici, i suoi fratelli, i suoi compatrioti erano ormai tutti andati. 

Ma lui, nella sua mente egoista, temeva ancora la morte.






"Ci arrendiamo".





Lo sussurrò a voce bassa, con le mani che stringevano i gomiti e ancora raggomitolato a terra, curvo in una pietosa versione di sè stesso. 




"DILLO IN MODO CHE I TUOI UOMINI TI SENTANO O MORIRAI" minacciò Taehyung, ora brandendo la spada che un tempo aveva minacciato la sua vita.

Taeyong si mise in piedi con l'unica forza rimasta dentro di lui, ovvero quella della sopravvivenza, e gridò a pieni polmoni affinchè tutti potessero sentirlo:





"HO DETTO CHE CI ARRENDIAMO. BASTA MORTI"

Sibilò le ultime parole

"per favore"




Quel canto metallico si interruppe improvvisamente solo per vedere tutti gli Anti nella stanza gettare a terra le armi, arrendendosi all'esercito Min.





Nel momento in cui qualcuno portò via Taeyong, Taehyung si precipitò verso Jungkook, il cui respiro era affannoso mentre si stringeva il braccio sul petto e la mano schiacciata sul fianco dove la spada lo aveva ferito profondamente.


"PER FAVORE UN MEDICO-" Taehyung cominciò a urlare, la sua voce si arrese mentre raccoglieva il corpo spezzato del suo amato tra le sue braccia stanche.


"Mi dispiace Tae. Non ti ho protetto ", sussurrò il pittore appoggiandosi al petto di Taehyung, facendo sciogliere il cuore del principe. Jungkook era ancora vivo, nonostante tutto. Questo gli diede speranza.


"Baby, hai fatto tutto il possibile. Sei stato fantastico. Dobbiamo solo farti ricucire, okay, "Tae gli sorrise attraverso le sue lacrime che ancora scorrevano sul suo viso, grato che fosse ancora vivo.


Raggiunse la sua camera ed un dottore gli fu subito vicino; posizionò delicatamente Jungkook sul suo letto prima di affidarlo alle cure del medico.


Taehyung tirò una delle sue poltrone imbottite accanto al suo letto e si aggrappò alla mano sinistra di Jungkook, rifiutandosi di lasciarsi andare tutta la notte. Il suo corpo collassò sfinito solo dopo ore che il dottore aveva finito di trattare le ferite più gravi. 


....................



Alla fine, Hoseok si concesse di respirare. Le restanti spie erano state rinchiuse in prigione, la sala da ballo era piena di sangue e gioielli rotti, e si trovava in compagnia del suo migliore amico e probabilmente del nuovo migliore amico.



Yoongi aveva un aspetto terribile e invidiava il suo Generale per essere apparentemente sfuggito dalla battaglia senza un graffio. Dio, l'aveva fatta sembrare così facile.


Non appena Taeyong si arrese, Yoongi scrutò la stanza, cercando il suo panorama preferito.


Il sorriso nei suoi occhi lo salutò con la massima gioia, il suo cuore sussultò alla vista del volto di Jimin che sorrideva vedendolo sano e salvo. 



Forse, pensò Yoongi, forse c'è ancora una possibilità...



I suoi pensieri furono interrotti da una guardia del palazzo che chiedeva la sua assistenza per rinchiudere le spie.

Grugnì, spingendo gli stronzi nelle celle mentre il suo corpo lo pregava di riposarsi e di godere del tocco di un certo uomo.



Non finirono mai quel ballo.



Si diresse dritto verso la sala da ballo, trovando Jimin dove lo aveva lasciato,  ancora sorridente, un raggio di sole nella notte oscura.



"Sei vivo" sorrise, allungando le braccia.



Di solito Yoongi non era uno per gli abbracci, ma questo era diverso.



Si affrettò a correre verso Jimin stringendo le braccia attorno al corpo stretto del giovane Lord e con la sua testa affondata nel suo collo accogliete. 

"Sono contento che tu stia bene, Jiminnie," borbottò, ancora aggrappato a Jimin, desiderando che quel momento durasse per sempre.






"Dio, spero che vi baciate adesso", la voce ridente di Hoseok sorprese i due che si separavano rapidamente, imbarazzati e rossi in viso.

Hoseok alzò gli occhi al cielo e corse per creare un abbraccio di gruppo, uno che Yoongi non apprezzava allo stesso modo. 



Il suo corpo era pervaso da una nuova emozione, un'emozione che il giovane Generale accolse mentre si stringeva insieme ai suoi amici.








Euforia.





Ecco di cosa sapeva il trionfo. 





Euforia. 








N/A: Cielo, sembrerebbe che possiamo riprendere a respirare. La fine è vicina ;)

autoreroyalkook98

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