SCP Breccia

By NazarTheEzio

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Dall'alba del mondo esistono oggetti, fenomeni, entità fuori dal comune: anomalie. La Fondazione SCP si occup... More

Prologo - Anno 2040, la breccia
No. 1 - Le zanzare e i bruchi
No. 2 - La medusa e l'angelo
No. 4 - Gli occhi e la figlia
No. 5 - Il silenzio e il bulbo
No. 6 - Il cuore e il rettile
No. 7 - La ragazza e il guscio
No. 8 - La sposa e la scultura
No. 9 - I bambini e il medico
No. 10 - Il vecchio e la baba
No. 11 - Il peluche e il ghûl
No. 12 - Il tipo e la persona
No. 13 - Una cella virtuale
No. 14 - Problemi
No. 15 - Ottime scoperte, pessime scoperte
No. 16 - Su due fronti
No. 17 - Fuga 191
No. 18 - Inarrestabile
No. 19 - Metallo che vacilla
No. 20 - Dalla luce all'ombra
No. 21 - Venti impetuosi
No. 22 - Le scelte giuste
No. 23 - Eco del passato
No. 24 - Sicurezza. Contenimento. Protezione.

No. 3 - La bambina e i killer

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By NazarTheEzio

Sito Zeus, Africa

MTF "Nine Tailed Fox", squadra Zeus-9, dieci unità, Capitano Al-Hamid. Procedono a passo lento e con i fucili pronti a far fuoco su qualunque entità, anomala e non, che avrebbero incontrato sulla loro strada. Attraversato un Tesla Gate e una porta a chiusura con chiave magnetica, si inoltrano nel corridoio in penombra. Il silenzio è scandito dal rumore ritmico dei passi. Capitano Al-Hamid, un uomo di circa 45 anni, capelli e barba corti con alcune striature grigie, avanza in testa al gruppo. Nessuno parla, forse per non rompere la concentrazione. Al-Hamid continua costantemente a mantenere sul suo volto un'espressione seria e severa. Sa che nel momento di pericolo deve prendere una decisione fulminea. E infatti, quel momento è arrivato.

Dopo aver attraversato due nodi formati dall'incontro di quattro corridoi, davanti a loro vedono una piccola figura umana. È alta circa un metro e ha capelli biondi lunghi fino alle spalle. È girata di spalle al gruppo, che intanto arresta la marcia. Tutti puntano i loro fucili in direzione di quella, e Al-Hamid dice intimando:

-Entità umanoide, si volti lentamente e si identifichi! - Nessuna reazione. Allora il Capitano ripete le parole, ma anche questa volta niente

-Si volti subito o facciamo fuoco! - Dice poi prendendo bene la mira. La piccola figura umana, con una leggera e squillante risatina, si volta lentamente e solo allora la squadra può riconoscerla. Pelle chiara, occhi luminosi con una sfumatura grigio-verde. Indossa un vestito rosa con sopra disegnati dei fiori bianchi e senza alcun calzare. Li guarda sorridendo e con occhi fissi nei loro. Al-Hamid e tutti gli altri hanno un attimo di tentennamento, sentendo il suo sguardo penetrare nella loro testa. Alla fine Capitano dice, riprendendo il controllo di sé:

-Non fare alcun passo falso Anomalia 239. Se vedremo un movimento sospetto, saremo costretti ad usare la forza.

-Se fossi in voi non lo farei. Non penso che siate all'oscuro di ciò che può fare una "strega" quando viene provocata. - Risponde quella con un'altra risatina. Al-Hamid prende ancora di più la mira e dà l'ordine di fare fuoco. I soldati obbediscono e fanno partire una scarica di proiettili in direzione dell'entità. Quest'ultima rimane ferma e impassibile mentre tutti i colpi le rimbalzano addosso senza procurarle nemmeno un graffio. I soldati finiscono i colpi e, mentre ricaricano, l'anomalia li fissa uno ad uno tutti e dieci. Ad un certo punto Al-Hamid li sente urlare. Si volta e vede una scena da film horror. Da tutti e dieci i soldati spuntano delle grandi protuberanze sulla loro pelle, che subito dopo mutano in tentacoli fatti della loro stessa carne e pelle. Subito dopo quei tentacoli si fondono l'uno all'altro e uniscono i dieci soldati in un unico blocco compatto di carne ancora viva e urlante. Al-Hamid per il terrore si volta di scatto verso l'anomalia, che intanto sorride compiaciuta, e cerca di ricaricare al più presto il suo fucile. Ma a causa del tremolio delle mani, non riesce a farlo e per sbaglio il caricatore gli scivola di mano e cade sul piacimento. È bloccato dalla paura. Dietro di lui la palla di carne continua a contorcersi e a urlare, davanti a lui l'anomalia dall'aspetto di una bambina di otto anni lo guarda in modo molto sinistro.

-Ha visto cosa succede se si fa arrabbiare una "strega"? - Dice l'anomalia con una calma disumana.

-T-tu! - Balbetta Al-Hamid. - Fai tornare i miei uomini come prima!

-Potrei farlo. Oppure no. Chi lo sa?

-È un ordine!

-Un ordine? Io non ho mai ricevuto nessun ordine in vita mia. E poi, se vuole che io li faccia tornare come prima, dovrebbe chiederlo con più gentilezza.

-Tu piccola…

-Non ha sentito forse? Ho detto con più gentilezza. - Lo interrompe l'anomalia. - Le ricordo che si fa una brutta fine se si fa arrabbiare una "strega". - E in un'attimo quella massa di carne viva e urlante scompare e nel corridoio ritorna il silenzio.

"È spaventoso!" Pensa terrorizzato il reduce Capitano. "In un attimo ha fatto sparire tutti loro chissà dove. Non so cosa fare: se la attacco, subirò lo stesso trattamento; se invece cerco di scappare… sì, e dove? E poi non credo di farcela in tempo. Questo significa che la mia fine sta arrivando, qualunque soluzione io scelga. Quindi questa è la fine per me." Pensa così e il suo volto si contrae in una terribile smorfia di terrore. I suoi arti sembrano paralizzati, come se fossero fatti di pietra.

-Lei ha mai desiderato di diventare un'arma? Magari un'arma bianca, un'arma dei nobili. - Ridacchia l'anomalia.

-Ch-che intendi dire? - Risponde a fatica Al-Hamid.

-Non le sembra fantastico essere impugnato oppure tenuto esposto sul camino nella villa di un qualche esponente del sangue blu? Essere un suo vanto e fare finta di essere stato tramandato di generazione in generazione?

-Ti ripeto, non so di cosa stai parlando.

-Deve sapere che una "strega" può farlo. Magari una "strega" come me. - Allora fissa il suo terribile sguardo sulla sua vittima. L'uomo non riesce a muovere nemmeno un muscolo. All'improvviso sente su tutto il corpo un dolore lancinante. Fino a quel momento non sa cosa gli sta succedendo, ma quando comincia a vedere rosso e tutti i suoi vestiti di ordinanza si impregnano di rosso, capisce di essere ferito. Ogni membro del suo corpo, la schiena, il torace, il ventre, le braccia, le gambe e anche la testa, è ricoperto fittamente di ferite dalle quali sgorga copiosamente il suo rosso e caldo sangue. In preda alle convulsioni, cade a terra. I suoi arti si fondono insieme al corpo, la faccia sparisce lasciando posto ad una superficie liscia. A quel punto il suo corpo comincia a subire la metamorfosi finale. Si appiattisce, la testa si allunga a formare una punta, le gambe ormai unite insieme si arrotondano e l'intero suo corpo si ridimensiona. Se un'attimo prima era fatto di carne, ora, anche con la trasformazione del sangue, è fatto totalmente di ferro. Se prima era un essere umano, il Capitano Al-Hamid, adesso è solo una semplice spada con la lama a doppio taglio.

-Come sono felice! Adesso anch'io finalmente ho un'arma personale! - Salta di gioia l'anomalia. Poi aggiunge, - Ma nelle condizioni in cui mi trovo ora non posso sollevarla. È troppo pesante. Proverò a fare una qualche miglioria anche del mio corpo.

Detto fatto. La sua corporatura è aumentata, raggiungendo l'altezza di un normale adulto, tant'è che il suo vestitino rosa, che prima arrivava fino alle caviglie, adesso arriva a metà coscia. Anche la sua voce è cambiata, da quella che sembrava di una bambina, a quella che sembra di una donna venticinquenne.

-Adesso va meglio. - Sorride soddisfatta e raccoglie la spada, forgiata dalla carne viva, da terra.

Intanto sopraggiunge sul luogo l'Agente Speciale Psi, sudafricano. Un giovane ragazzo di colore con capelli corti neri e ricci e occhi altrettanto neri. Ha origine dalla stessa tribù di nativi che ha dato i natali al celebre Nelson Mandela. Dopo essere stato reclutato dalla Fondazione come Agente semplice un anno dopo la grande breccia nel contenimento che ha dato un volto nuovo alla Fondazione, è stato promosso al rango di Agente Speciale nel 2035, in seguito alla misteriosa scomparsa del precedente Agente Speciale Psi.

Giunto sul luogo, vede una donna alta, bionda, dalla carnagione chiara. Nella mano destra stringe una spada in ferro e la osserva con molta curiosità. Poi, accortasi della presenza dell'Agente Speciale, si volta verso di lui rivelando un volto molto affascinante e incorniciato dai capelli che arrivano fino alle spalle. Lei lo guarda con i suoi occhi dalla sfumatura luccicante grigio-verde. Lui si avvicina a lei e, passandole a pochi centimetri, le dice all'orecchio:

-Questo non è un luogo adatto per una ragazza come te. - E si allontana. Lei rimane a bocca aperta dalla reazione indifferente di Psi. Si volta nella sua direzione e in un attimo vede arrivare verso di lei un fendente di spada. Prontamente lei lo blocca, arretrando leggermente. Con gran sorpresa vede che è lo stesso ragazzo di prima, ma questa volta ha uno sguardo severo rivolto verso di lei.

-Pensavi veramente che io non me ne sarei accorto di nulla, SCP-239? - Dice lui in tono duro. Le due lame si sfregano l'una contro l'altra producendo uno stridio metallico e i due duellanti si allontanano l'uno dall'altra con un balzo.

-Sono curiosa di sapere come tu abbia fatto a capire che io non sono un essere umano. - Dice lei.

-Non è stato difficile, dal momento che quì non sono ammessi i civili estranei alla Fondazione. - Risponde Psi. - E poi mi sono ricordato la tua descrizione presente nel tuo fascicolo, anche se ora sei una donna adulta.

-Voi della Fondazione siete pieni del sapere. - Risponde lei con una voce melodiosa.

-Toglimi una curiosità: io conosco bene i tuoi effetti anomali, ma per quale motivo utilizzi una spada?

-Sai caro, anche una "strega" come me può stancarsi di usare la sua "magia", perché la rende fin troppo potente e alla fine, stanca delle vittorie tutte uguali, non si diverte più. Per questo ho voluto avere un'arma, per potermi divertire ancora in uno scontro.

-Allora hai trovato un avversario adatto al tuo divertimento.

-Non sai quanto mi rendi felice. - L'anomalia fa un ghigno compiaciuto.

-A giudicare dalle macchie di sangue, deduco che hai appena dato dimostrazione della tua "stregoneria" ad alcune guardie che hanno avuto la sfortuna di incontrarti.

-Io ci penserei due volte a chiamarli semplicemente "guardie".

Psi la guarda incuriosito. "Se non erano le guardie," pensa, "allora chi erano? Dei ricercatori? Dei Classe-D che non sono riusciti a tornare nelle loro celle? Una squadra dell'MTF?" E su quest'ultima opzione si sofferma Psi. "Una squadra dell'MTF?" Continua a rimuginare su questo.

-A giudicare dalla tua faccia, - Dice l'anomalia imitandolo, - credo che tu abbia già capito a chi io alludo.

-È possibile che siano loro?

-Ti do un piccolo aiutino, se sei ancora scettico: questa spada era in realtà il loro Capitano.

Psi sgrana gli occhi. Come sospettava, la sua vittima era stata una squadra dell'MTF.

-Se vuoi ti renderò le cose più semplici dicendo anche il nome del loro Capitano. Conosci un certo Al-Hamid?

Sull'Agente Speciale cade un velo scuro. Conosceva il Capitano della squadra Zeus-9 Al-Hamid fin da quando era entrato a far parte della Fondazione. E adesso apprendere che lui e tutta la sua squadra sono stati uccisi così facilmente, lo fa precipitare nel vuoto. A quel punto Psi non si trattiene più e da sfogo alla sua rabbia:

-Elemental Core: Venom! - La lama della spada di Teleuccidente si circonda da una sostanza verde e viscosa. Si sente un leggero sfrigolio e dalla lama fuoriescono dei filamenti di fumo.

-Sembra interessante. - Ride compiaciuta la ragazza-anomalia.

-E lo è, perché adesso farò sul serio.

-Bene allora, caro, fatti sotto.

Psi non si fa ripetere due volte e scatta in avanti, sferrando un fendente. La ragazza lo blocca facilmente e risponde con la stessa mossa. L'Agente Speciale continua con un affondo, schivato verso destra. Poi le due lame si incrociano e, al loro contatto, si sente un leggero sfrigolio ed esce un leggero fumo. I due si allontanano e allora Psi esclama:

-Venom Hedera! - Appoggia la punta della spada sul pavimento e dal punto di contatto nascono cinque tentacoli verdi, simili all'edera comune, che si allungano verso la sua avversaria cercando di avvolgerla. Ma lei, con un'abilità fuori dal comune, li respinge tutti e cinque. Divertita, proclama ridendo:

-Se vuoi veramente sconfiggermi, allora ti dovrai impegnare molto più di così.

-Ti consiglio di non sottovalutarmi. - Appena Psi finisce la frase, tutte le chiazze verdi sparse intorno alla ragazza cominciano a raccogliersi dietro di lei. Poco a poco la massa informe, verde e melmosa si ingrandisce fino a raggiungere le dimensioni di un essere umano. La ragazza rimane a bocca aperta.

-Ti presento Venom BLOB. Carino, vero? - Dice Psi sorridendo. - Ora che ne dici di fare amicizia con lui? Sono sicuro che vi piacerete a vicenda.

La massa viscosa raddoppia all'istante le sue dimensioni e avvolge totalmente la ragazza. Psi sorride soddisfatto, pensando che sia finita. Ma all'improvviso il BLOB esplode evaporando all'istante. Quando il fumo si dirada, la ragazza-"strega" sta in piedi, ferma e impassibile. Gli occhi grigio-verdi si illuminano più di prima. Guarda Psi sbigottito e lancia un sorriso malizioso. L'Agente Speciale non si aspettava mai che il suo Venom BLOB avrebbe fallito miseramente.

-È tutto qui quello che sai fare? - Chiede la ragazza.

-E tu pensi veramente che io sveli tutti insieme i miei assi nella manica? - Risponde Psi.

-Interessante. Stai cominciando a piacermi. Sai, se io fossi stata un normale essere umano ci avrei fatto un pensierino su di te.

-Ti dico subito che io avrei rifiutato. Non sei il mio tipo.

Poi lei appoggia la punta della spada sul pavimento e sorride persa nei ricordi. Psi la guarda e le chiede il motivo. Allora lei risponde:

-Tutto questo mi fa ricordare un episodio successo anni fa, nel Sito del mio vecchio contenimento. Un certo Dottor Clef riuscì ad entrare con la forza all'interno del Sito e ha scatenato una breccia di contenimento. Il suo intento fu uno solo: uccidermi. Per farlo, forgiò un pugnale in Teleuccidente, l'unico materiale in grado di ferirmi. Ma questo lo dovresti già sapere. Per fortuna l'intervento del Dottor Kondraki fu tempestivo, anche se uno spadaccino esperto come lui fu sconfitto da un uomo grassoccio come Clef. Ma per fortuna tutto andò per il meglio e come vedi sono ancora quà. Ti ringrazio per avermi fatto rivivere quel momento. E ringrazio anche chiunque sia stato a provocare la breccia del contenimento! Troppi ricordi… - Sospira la ragazza.

-Ho letto il rapporto di quell'incidente e so di cosa stai parlando. Ma non montarti troppo la testa. Le tue magiche avventure fuori dalla cella si concludono qui.

-Peccato, mi ero già abituata.

-Allora, fatti sotto! - E parte all'attacco. La ragazza lo blocca. Le due lame si scontrano con violenza. Ogni volta che la lama della ragazza colpisce quella di Psi, dal loro punto di scontro esce del fumo biancastro e si sente un rumore metallico. Psi non accenna a fermarsi e continua a menare i colpi man a mano più forti, facendo leva sulla lama.

Poi, con un ultimo fendente, l'Agente Speciale colpisce la lama della ragazza e la spezza a metà, facendo volare la punta verso il muro del corridoio. La ragazza sgrana gli occhi e lascia cadere anche l'altra metà. Lei non si aspettava tutto ciò e rimane ferma, a bocca aperta dallo sgomento. Psi la guarda sorridendo e poi dice:

-Ora che non hai più la tua spada, è il momento di concludere qui lo scontro. Devo dire la verità che mi sono divertito anch'io. - Comincia ad avvicinarsi a lei. - Prima che ti metta KO, devi sapere che la tua spada si è rotta a causa dell'eccessiva esposizione ai miei veleni dell'Elemental Core. Sono molto corrosivi.

Si avvicina a lei, che intanto rimane ancora immobile, la guarda e prova a darle il colpo di grazia con un fendente. Ma a quel punto gli occhi della ragazza si illuminano ancor di più e, lanciando un urlo, fa sparire l'Agente Speciale Psi. Alla fine si siede per terra e osserva la sua spada rotta.

In quello stesso momento l'Agente Speciale Psi compare in una stanza luminosa e alquanto spaziosa. Con il suo fendente, destinato all'anomalia, colpisce una sedia di legno e la distrugge. Appena alza lo sguardo, vede davanti a lui un uomo di mezza età seduto dietro ad una grande scrivania. Su di essa ci sono alcuni fascicoli, un computer, un telefono fisso e un microfono. L'uomo impugna nella sua mano sinistra una penna stilografica rossa, con la quale sta lavorando su alcuni documento. Sul muro a sinistra e dietro rispetto a Psi ci sono alcuni scaffali pieni di libri e di altri fascicoli. Sul pavimento è steso un grande tappeto arabo, con tante forme geometriche e arrotondate dai colori accesi.

-Direttore? - Chiede sorpreso Psi.

-Agente Speciale Psi? - Ribatte altrettanto confuso Direttore del Sito Zeus. - Che cosa ci fa qui e come è entrato nel mio ufficio?

-Mi scuso per l’intrusione improvvisa e inaspettata, ma non è colpa mia.

-Ho capito, si è scontrato con un’anomalia in grado teletrasportare le persone. Adesso smetta di perdere il tempo qui e si sbrighi a contenerla, prima che riesca a fuggire dal Sito.

-Sissignore! - Psi fa il saluto militare con la mano sinistra e corre verso la porta.

-Agente Speciale Psi! - Lo richiama il Direttore. Il ragazzo fa capolino da dietro alla porta. - Se vuole così tanto fare il saluto militare, almeno lo faccia con la mano giusta.

L’Agente Speciale annuisce e corre via. Il Direttore rimane seduto sulla sua sedia e osserva i resti della sedia distrutta prima.

-Credo che dovrei ordinare una sedia nuova, appena sarà finito tutto. - Tira un sospiro e si rituffa nelle sue scartoffie.

Intanto Psi, su tutte le furie, corre il più velocemente possibile. Supera due ricercatori, alquanto confusi, e raggiunge un ascensore. Circa dieci minuti dopo raggiunge finalmente il luogo del suo scontro. Poi la vede, in piedi e immobile, che cerca di aggiustare invano la sua spada rotta. Lui, a grande velocità, le dà una spallata e la fa cadere a terra. Lei poco dopo si rialza e osserva la sua espressione arrabbiata.

-Tu hai fatto sparire un'intera squadra dell'MTF, hai trasformato il loro Capitano in una spada solo per soddisfare un tuo sfizio, mi hai fatto comparire nell'ufficio del Direttore. Hai superato ogni limite! - Esclama Psi.

-Non sarebbe successo se non mi avessero fatto arrabbiare. - Risponde l'anomalia. Psi parte alla carica e la colpisce di nuovo facendola cadere.

-Se volevi continuare a combattere contro di me, non avresti dovuto farmi comparire in un'altro luogo.

-Basta, stai zitto. - Dice lei sottovoce.

-È arrivato il momento che tu ritorni nella tua cella. - Dice Psi e intorno a lei spruzza cinque gocce del suo veleno verde. - Non avresti dovuto farmi arrabbiare. Venomraptor!

Subito da quelle gocce nascono cinque piccoli dinosauri simili ai velociraptor. Lei li guarda con un certo timore e cerca a farli sparire, ma loro sono più veloci di lei e le si lanciano addosso. Subito viene ricoperta dalla sostanza verde e appiccicosa, dalla quale fuoriesce un denso fumo bianco. Psi corre verso di lei e, diradando la coltre bianca, sferra un fendente e la colpisce al braccio destro procurandole un lieve taglio. Lei cade a terra come un peso morto.

-Che mi succede? Che cosa mi hai fatto? - Riesce a chiedere solo questo.

-Ti ho solo iniettato una piccola dose di un veleno paralizzante non mortale, grazie anche all'aiuto della lama in Teleuccidente. Tra pochi secondi tu perderai la coscienza e tutto tornerà normale. 

-Hai vinto tu. Completa la missione del Dottor Clef, uccidimi.

-Dottor Clef aveva le sue ragioni per terminarti, ma io non sono lui e non ho alcuna intenzione di farlo. Ho ricevuto un solo ordine, catturarti e riportarti in cella. E non ho intenzione di disobbedire.

-Se è questo il tuo ideale, allora lo rispetto con molto piacere. Grazie per esserti scontrato con me. - L'anomalia sorride, ma Psi rimane indifferente. Dopo di che lei sviene e tutto torna normale: lei torna una bambina, il Comandante riacquista le sue sembianze originali, anche se ora il suo corpo è diviso in due metà, mentre i dieci membri della squadra riappaiono nel corridoio, uno sopra l'altro. Tutti morti. Psi disattiva l'Elemental Core e ringuaina la spada. Osserva quella pila di corpi senza vita, provando un certo senso di pietà.

-Direttore sono sempre io, Agente Speciale Psi. Si tratta della squadra Zeus-9. - Psi contatta il Direttore. - Sono tutti deceduti, compreso il Capitano. Aspetto altri ordini.

Elemento #: SCP-239
Nome: La Bambina Strega
Classe: Keter

***

Hai paura dormire? Può sembrare una domanda molto banale con una risposta altrettanto banale. Chi ha paura dormire? Scommetto nessuno. Cosa c'è di meglio del stare sdraiati sotto alle calde coperte e molto tranquillamente dormire. Magari sognare qualcosa di bello, rilassante e che faccia sentire al sicuro dalla realtà. E se invece ci fosse qualcosa nel buio della camera da letto che ci impedisce di dormire? Qualcosa di spaventoso e invisibile. Un essere che priva di sonno le persone, le porta alla pazzia e poi le divora. Un essere che può essere entrato dentro attraverso una finestra oppure una porta aperta. O magari, quando le finestre e le porte sono chiuse, si trova in casa da molto più tempo e sta solamente aspettando il momento giusto per colpire. È letale nell'inseguire e nell'uccidere le sue vittime. Molto spesso è possibile sentire un leggero fischio nelle orecchie, il suono che emette per colpire le sue vittime. Solo questo testimonia la sue presenza: un leggero fischio nelle orecchie. Se una persona lo sente, allora è stata già presa di mira da lui ed è solo questione di tempo prima che la uccida. Adesso prova a rispondere alla domanda iniziale: hai paura dormire? E se la risposta è ancora "no", ne sei sicuro?

È sera in una piccola città dell'Algeria. In una delle case una famiglia, composta da sette membri, si sta preparando per andare a dormire. Spengono le luci e si coricano tutti a letto. Dopo pochi minuti i loro figli, dall'altra stanza, si svegliano all'improvviso. Per qualche strana ragione hanno perso il sonno. E così, facendo piano per non svegliare i loro genitori, cominciano a chiacchierare. Ad un certo punto i loro discorsi si soffermano su una cosa comune, un leggero fischio nelle orecchie. Tutti e quattro lo hanno sentito e tutti e quattro si sono svegliati allo stesso momento. Dopo averlo sentito tutti e quattro non hanno più sonno. Ma all'improvviso il più piccolo dei fratelli comincia a piangere e a gridare. I genitori si svegliano di soprassalto e corrono nell'altra stanza a controllare. Appena accendono la luce, vedono con orrore il loro figlio più piccolo ricoperto di graffi. Allora corrono verso di lui per poterlo calmare e tamponare le ferite, ma una forza misteriosa aggredisce anche loro. Non sanno cosa fare né come difendersi. Intanto altre ferite compaiono sui loro corpi e altro sangue fuoriesce. In questo momento non possono fare altro che pregare e fuggire fuori. Ma quando lo stanno per fare, sentono fuori sulla strada una voce femminile esclamare:

-Time stop!

Poco dopo la porta d'ingresso sbatte forte contro il muro e la finestra vicino a loro va in frantumi verso l'esterno.

All'interno del tempo fermo una donna etiope resta in piedi, impugnando nella destra la spada con l'Elemental Core attivo e indossa un visore notturno. Davanti a lei una creatura umanoide e completamente glabra, alta un metro e sessanta, con gli artigli lunghi e sottili e con i denti acuminati si rialza in piedi e la guarda con uno sguardo spento e pieno di morte. Rimane fermo sul suo posto ed emana un leggero fischio che penetra nelle orecchie della donna.

-Di solito, quando sto per attaccare un'anomalia, mi presento prima. - Dice lei. - Può sembrare stupido, ma in realtà è un mio modo di scoprire se un'anomalia possiede la capacità di parlare. E vedo che questo no è il tuo caso, SCP-966.

A quel punto l'anomalia parte all'attacco, ma Ro la blocca con la sua spada e la respinge con un pugno.

-Lo so che sei impaziente di uccidermi, ma almeni fammi finire la presentazione. Io sono Agente Speciale Ro, membro della Fondazione SCP e possesore dell'Elemental Core Centuries. E adesso ti farò sparire dal tempo.

Detto questo, parte all'attacco e colpisce l'anomalia. Questa vola all'indietro e colpisce un palo della luce e lo abbatte. Si rialza in piedi e attacca Ro sfoderando i suoi artigli e cerca di trafiggerla nella gola, ma lei blocca il colpo spezzando facilmente i suoi artigli iniettati di sangue. L'essere arretra leggermente facendo mostra dei suoi denti, l'arma che poteva ancora usare. Ma per qualche motivo esita ad attaccarla.

-Non dirmi che tu, un essere assetato di sangue, hai paura di me? Allora coraggio, attaccami. - Dice Ro sfidando la creatura. Questa emette un leggero sibilo di rabbia e si lancia addosso a Ro. Entrambi cado a terra: Ro sotto, l'anomalia sopra con le sue fauci spalancate e cercando di azzannarla alla gola. Ma si ferma solo a pochi centimetri. Sulla mano dell'Agente Speciale scorre un liquido caldo e rosso scuro simile al sangue. Il sangue della creatura. Dalla sua schiena spunta il resto della lama, completamente impregnata dello stesso liquido.

-Non si può contrastare l'ineluttabile corso del tempo. - Dice Ro. - Ogni cosa è destinata a perire e a dissolversi per sempre. Compreso te.

Subito l'anomalia si secca, ogni suo membro del corpo si stacca a pezzi e scompare dissolvendosi nell'aria. Il suo sangue si coagula e fa la stessa identica fine.

-Il tempo non perdona.

L'Agente Speciale si rialza e, togliendo il visore notturno, rinfodera la spada. La famiglia piangente esce di corsa dalla casa e raggiunge la donna. Lei, vedendoli, consiglia di farsi visitare da un medico e prima che se ne andassero, spruzza su tutti loro da una bomboletta spray Amnestico di Classe A. Mentre cammina per le vie della città immersa nel buio della sera, guarda in alto e rimane incantata dalla pallida luna piena. Il cielo è completamente sgombro da qualunque nuvola e non c'è nemmeno il vento. Ripensa alla sua infanzia passata in Etiopia e agli anni dedicati agli studi. A quella volta in cui è stata reclutata dalla Fondazione e promossa al rango di Agente Speciale nel 2033. Ad un tratto i suoi ricordi vengono interrotti da un suono molto famigliare e poco dopo urta contro un corpo fisico ma invisibile. D'istinto indossa il visore notturno e sguaina la spada attivando l'Elemental Core. Davanti a lei si staglia immobile un'altra istanza di SCP-966.

-Allora c'eri anche tu qui. - Dice lei. - Time…

La creatura si lancia su di lei prima che possa finire la frase e le provoca un taglio sulla guancia destra. Ro si volta di scatto e, prima che l'anomalia riparta all'attacco, ferma il tempo. Poi si lancia verso di essa e la taglia in due con un fendente. La creatura si secca e si dissolve nell'aria. L'Agente Speciale fa ripartire il tempo, mette via la spada e contatta la squadra dell'MTF venuta insieme a lei.

-Sono Agente Speciale Ro, le istanze di SCP-966 sono state tutte terminate con successo. Qual è la situazione da voi?

<-Quì la situazione è normale Agente Speciale Ro.> - Risponde una voce maschile dall'altra parte dell'auricolare. <-Non abbiamo rinvenuto null'altro di anomalo. Do l'ordine di rientrare?>

-Va bene, rientriamo alla base. - La comunicazione si chiude e Ro rimette nella sua sacca il visore notturno. Si dirige verso il punto in cui erano entrati in città, camminando in mezzo alle vie poco illuminate della città. Si ricongiunge con la squadra Zeus-3 e con il suo Capitano e scelgono la strada di ritorno verso il Sito Zeus sui loro automezzi blindati e adatti anche ai terreni sabbiosi. In quel momento ricevono la comunicazione della breccia nel contenimento nella Fondazione.

Intanto su un'alta collina rocciosa a est della città, due figure umane si ergono in piedi e nascosti dal buio. La prima è una donna minuta e bassa l'altra è un uomo alto e forzuto. I suoi occhi si illuminano di bianco intenso mentre guarda la città sotto di lui. Poi la luce si spegne e dice alla donna:

-L'Agente Speciale della Fondazione se ne andata. E sembra che si sia divertita molto.

-Peccato. - Risponde la donna. - Sarei potuta essere io al suo posto. Voglio divertirmi anch'io!

-Stai tranquilla, tra poco anche tu ti divertirai. Giuro sulla mia vita che non permetterò a nessuno di divertirsi tranne che a te sorellina!

-È molto gentile da parte tua fratellone. Posso farlo ora? Eh, posso? Posso?

-Va bene, fai pure. - Sorride l'uomo in modo sinistro. La donna saltella di gioia e protende il suo braccio sinistro con la mano aperta verso la città. Subito si crea un ologramma di un cuore umano che batte con ritmo regolare. La mano si circonda di una flebile luce rossa, come se fosse coperta dal sangue. La donna comincia piano piano a chiudere la mano e il cuore accelera i suoi battiti. Nella città tutte le persone cominciano a sentire il loro cuore a battere all'impazzata. Sentono un forte dolore nel petto e si sentono affaticati. Poi la donna chiude di colpo la mano e il cuore di tutte quelle persone esplode nello stesso momento. Ogni singola persona cade a terra morta e con una smorfia di dolore stampata sulla faccia. La donna comincia a ridere e abbassa il braccio.

-È stato divertente. Quando lo posso rifare? - Alla fine dice lei.

-Presto, molto presto. - Risponde l'uomo. - Adesso godiamoci la fine della Fondazione SCP che si avvicina passo dopo passo. Sarà ancora più divertente vederli scomparire per sempre dalla faccia della terra.

-Non vedo l'ora!

Entrambi scoppiano in una grande risata e si allontanano dal luogo del loro crimine appena commesso.

Arrivati al Sito, Ro e la squadra Zeus-3 si informano sulla situazione attuale della breccia.

-Al momento la situazione è critica. Ogni guardia, squadra dell'MTF "Nine Tailed Fox" e Agente Speciale si sta dando da fare per catturare tutte le anomalie fuggite. - Dice la Vicedirettrice Fatima Hefrem, una donna di origini somale. Capelli neri, occhi neri e pelle ocra. Ha l'aria di una intellettuale e possiede ottime capacità deduttive, pari a quelle del geniale Sherlock Holmes. - Purtroppo si sta rivelando più complicato del previsto. Continuiamo a perdere le guardie e i membri dell'MTF ad una velocità incredibile. Di questo passo le anomalie usciranno nel mondo esterno e per la Fondazione sarà la fine.

-È peggio di quel che pensassi. - Risponde il Capitano Fahim. Proviene dalla Libia, più precisamente da Tripoli. È sui quarant'anni ma una folta barba grigiastra lo fa sembrare di dieci anni più vecchio mentre in testa non ha alcun capello. Ha un portamento autorevole e da vero militare com'è. Più volte in passato si era distinto per alcune missioni di recupero delle entità anomale e ha dimostrato di essere in grado di avere in corpo abbastanza sangue freddo da lanciarsi in testa all'attacco. Nonostante tutto ha riportato dai campi di battaglia soltanto una cicatrice, quella che parte dalla parte superiore della testa, attraversa il viso tagliandolo in due metà simmetriche e finisce sullo sterno.

-Ma per fortuna siete tornati giusto in tempo. - Riprende la Vicedirettrice del Sito. - Avere tre Agenti Speciali è bene, ma quattro è meglio.

-Mi metto subito al lavoro. - Risponde Ro e fa per andarsene. In quel momento Hefrem riceve una comunicazione nel suo auricolare nell'orecchio sinistro da parte di alcune guardie. Lei la ascolta con molta attenzione e, una volta finito, interrompe la comunicazione. Agente Speciale Ro e Capitano Fahim si fermano e la guardano.

-Che succede? - Chiede Fahim.

-Sembra che alcune guardie abbiano un serio problema con SCP-966. - Risponde Fatima.

-Dove si trovano adesso? - Si aggiunge Ro.

-Sono nel Livello 7, Zona 7-F.

-Roger.

-Fate del vostro meglio.

-Ci può giurare Vicedirettrice! - Dice Capitano Fahim e se ne va insieme a Ro e seguito dalla sua squadra. La Vicedirettrice Fatima Hefrem cammina in direzione del suo ufficio lungo un corridoio illuminato e ben arredato.  "Potrebbe sembrare una coincidenza," pensa la donna, "ma esattamente dieci anni fa è avvenuta la massiccia breccia nel contenimento che ha messo in serio pericolo la Fondazione e l'intero mondo. Adesso sembra che la storia si stia ripetendo ancora. Ho un sospetto ma non posso ancora trarre una conclusione. Non senza delle prove concrete." Si avvicina ad una porta, la apre, entra dentro ad una stanza, il suo ufficio, e la chiude dietro di sé.

Nel frattempo Agente Speciale Ro, il Capitano Fahim e la squadra Zeus-3 raggiungono il Livello 7. Fahim estrae dalla tasca un GPS e lo accende. Sullo schermo compare un puntino lampeggiante rosso circondato da alcune linee che formano la planimetria del luogo.

-Dunque noi siamo quì, mentre la Zona 7-F si trova, - dice Fahim digitando sul tastierino apparso sullo schermo ed indicando un segnalino azzurro, -qui. È abbastanza lontano, ma credo che in circa cinque-dieci minuti ci arriveremo se corriamo.

-Ottimo direi, ma c'è una cosa che mi sono sempre chiesta: come fa il GPS a prendere qui sotto? - Dice Ro.

-Non lo chieda a me perchè non sono un esperto scienziato. L'unica cosa scientifica che ho fatto in tutta la mia vita è stato il modello della tavola periodica alle elementari. E sono addirittura riuscito a scambiare di posizione l'argon con il titanio.

-I chimici lo troverebbero agghiacciante. - Ridacchia Ro.

-Sono d'accordo ma adesso è meglio sbrigarci.

Il gruppo parte. Dopo aver superato tre nodi in cui confluiscono i corridoi, finalmente stanno per raggiungere il punto d'arrivo. Il Capitano ordina di indossare i visori notturni mentre Ro, una volta sul luogo, sguaina la spada, attiva l'Elemental Core e dice:

-Time Room Stop! - Nel nodo, chiamato Zona 7-F, il tempo si blocca. Al centro tre guardie alle prese con quattro istanze di SCP-966 contenute nel Sito sono completamente ferme. Allora il Capitano Fahim ordina alla squadra di disporsi in cerchio intorno alle figure centrali in modo da bloccare ogni altra via di fuga e di portare via da lì le tre guardie in pericolo di vita, che intanto hanno ripreso a muoversi nel momento in cui sono stati toccati dai soldati. A quel punto Ro taglia a tutte le istanze di SCP-966 gli artigli che all'istante si dissolvono nell'aria.

-State pronti a fare fuoco se necessario. - Dice il Capitano. Agente Speciale Ro disattiva l'Elemental Core e le quattro creature cominciano di nuovo a muoversi. Si accorgono degli altri e cominciano ad emettere un leggero fischio, ma Ro porta attenzione su di sé con un finto colpo di tosse.

-Scusate se vi interrompo mentre state svolgendo il vostro solito lavoro, - alla fine dice la donna, - ma è possibile che anche qui dovete creare problemi?

In tutta risposta le creature le fischiano con rabbia e una, la più bassa di tutte, si lancia all'attacco. Ro fa avanzare il piede sinistro in avanti, si piega leggermente a destra e con con un fendente la colpisce dritto al petto spostando il peso del corpo a sinistra e in avanti. La creatura, con il taglio sanguinante, cade a terra e perde i sensi. Ro riacquista la posizione eretta e fissa i propri occhi negli sguardi spenti delle altre tre creature.

-Voi pensate che io sono la solita vittima umana che rimane inerme mentre le creature come voi la attaccano. Mi dispiace dirvelo ma io non sono la vostra solita vittima. Questa volta siete voi le vittime. - Detto ciò, Ro procura un taglio alla creatura più vicina a lei, che cade svenuta a terra. Poi comincia ad avvicinarsi lentamente ad altre due creature.

-È inutile opporsi. Non avete alcuna speranza di battermi. Quindi fate i bravi e lasciatevi contenere con le buone. Credetemi, mi risparmierete un sacco di energie.

Ma una delle due creature non la ascolta e la attacca. Ro fa una giravolta sul piede destro e la colpisce con un fendente da destra. Anche la terza creatura cade a terra perdendo i sensi. La donna si ferma e guarda con lo sguardo fisso l'ultima istanza rimasta. Dopo qualche istante dice:

-A quanto pare sei rimasto solo. A questo punto dovresti aver capito la gravità della situazione. Dico bene?

Nessuna risposta da parte dell'anomalia, solo un leggero fischio di sfida. Allora Ro riprende:

-Ho capito, non hai alcuna intenzione di arrenderti. Peggio per te. Purtroppo tra poco farai la fine dei tuoi compagni.

L'entità sibila e si lancia su Ro con le sue fauci spalancate. La donna si sposta sulla sinistra e la blocca infilando la spada di taglio in bocca. La creatura cerca di divincolarsi per togliere quel oggetto estraneo dalla bocca, ma Ro non molla la presa.

-Sai una cosa? Apprezzo il tentativo di uccidermi. Ma questa volta ho vinto io. Addio.

Fa scorrere la lama nella bocca e taglia le due guance incavate dell'anomalia. Quella subito cade a terra perdendo i sensi. Allora il Capitano Fahim ordina alla sua squadra di riportare tutte e quattro le istanze dentro alla loro cella. L'ordine viene eseguito: la squadra Zeus-3 insieme alle tre guardie, indossando i visori notturni, prendono le creature di peso e le portano via. Il Capitano e Ro invece mettono via i loro visori e la donna nasconde anche la sua spada in Teleuccidente. L'uomo le si avvicina e dice:

-Ottimo lavoro Agente Speciale Ro.

-La ringrazio Capitano. È il mio dovere. - Risponde la donna etiope sorridendo.

-Mi spieghi una cosa: come mai quando ha tagliato gli artigli a quelle istanze, solo gli artigli si sono dissolti nell'aria e poi, mentre combatteva direttamente contro di loro ha disattivato il suo Elemental Core?

-È un po' complicato da spiegare, ma ci provo. Quando il mio Elemental Core è attivo, sono in grado di agire sul tempo. Quindi lo posso fermare, rallentare e accelerare. Quando io taglio via una parte di un corpo vivente avendo l'Elemental Core attivo, il tempo della parte tagliata via si accelera e quella si dissolve nell'aria, ma solo se è più piccola rispetto al corpo originario. Se invece voglio far dissolvere l'intero corpo, posso o tagliarlo perfettamente in due parti uguali, oppure posso trafiggerlo o provocare un taglio. Ma se io voglio solo mettere fuori combattimento il mio avversario, mi basta disattivare il mio Elemental Core.

-Quindi, da quello che ho capito, se avesse colpito le istanze di SCP-966 con l'Elemental Core attivo, le avrebbe uccise.

-Esattamente. 

-Molto interessante. In poche parole, per utilizzare la sua spada, bisogna essere molto allenati nel combattimento con essa.

-Vuole provare anche lei?

-No grazie. Preferisco usare le mie care vecchie armi da fuoco. Non le sostituirei mai con una spada.

-Come dicevano i latini, de gustibus non disputandum est.

-Conosce anche il latino? Lei è una continua sorpresa Agente Speciale Ro. Ma che significa?

-La ringrazio Capitano. Significa "non discutiamo sui gusti". Lei preferisce le armi da fuoco, io invece la mia spada in Teleuccidente.

-Visto che mi ha dato anche le lezioni di latino, direi di muoverci. Le anomalie da contenere ci aspettano.

-Allora andiamo.

E si avviano lungo il corridoio in penombra.

Elemento #: SCP-966
Nome: Killer del Sonno
Classe: Euclid

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