Capisco che non si possa perdere troppo tempo con questioni che vengono definite quasi insignificanti e forse poco rilevanti, ma avere un pizzico di fantasia in più non è poi uno sforzo così grande quanto si possa pensare. I nomi delle quattro squadre, che Amanda e Daniel hanno composto, sono quattro colori diversi. So benissimo che si devono occupare di svariate cose, ma a questo punto avrebbero potuto semplicemente attribuire ad ogni squadra un numero diverso. Non mi dispiace l'idea che abbiano optato per i colori, ma la loro spiegazione del motivo per il quale l'hanno fatto è davvero assurda e senza senso. Perchè i colori dovrebbero ricordare ciò che avviene all'interno di questo Camp? Che grandissima cazzata.
Io e Micheal siamo nel Team giallo, Calum nel Team verde ed infine Ashton è capitato nel Team rosso, con Rikki. Non so definire precisamente come mi sento a riguardo, ma so per certo che la fortuna non è esattamente dalla mia parte. L'essere geloso non avrebbe alcun senso, visto che la conosco da poche ore; ma non posso non ammettere a me stesso di essere invidioso per il semplice fatto, che se fossi stato io ad essere nella sua stessa squadra, forse avrei avuto l'opportunità di conoscerla meglio fin da subito.
L'altro Team è quello viola, ma non riconoscono quasi nessuno, a parte un paio di ragazze con le quali ho avuto una semplice storiella blanda ed alcuni ragazzi che sono sicuro di aver conosciuto per la prima volta un paio d'anni fa.
Per resto del pomeriggio, fino all'ora di cena, possiamo fare ciò che vogliamo; così io e Michael ci avviamo al nostro bungalow, sapendo di trovare quasi sicuramente anche Ashton e Calum. Il caos e l'ammasso di ragazzi che continua a spostarsi da una parte all'altra del Camp, in queste ore è davvero insopportabile, quindi il miglior modo di passare il tempo, almeno fino a quando anche gli ultimi ritardatari non saranno arrivati, è quello di rimanere nel proprio bungalow ed approfittarne per sistemarsi un minimo.
Non appena entriamo nella piccola baracca di legno rimango abbastanza stupito dalla scena che mi si presenta davanti.
"Non sto scherzando"
"Non sei normale, come hai fatto a cadere dalla scala anti-incendio?"
"Non è stata colpa mia!"
"Ovvio, è stata colpa della scala"
Esclama Ashton per poi scoppiare a ridere, probabilmente per la sua espressione alquanto strana, trascinando anche lei con se.
Tossisco un paio di volte per attirare la loro attenzione, riuscendoci alla perfezione e facendo in modo che entrambi i loro sguardi si posizionino sulla mia figura e quella di Michael al mio fianco, ponendo fine alle loro risa.
"Rikki questi son-"
Ashton non fa in tempo a finire la frase poichè la rossa lo precede senza troppi ripensamenti o titubazioni.
"Luke e Micheal e, se non erro, quello che sta arrivando è Calum"
Esclama con estrema tranquillità, indicando il ragazzo che si sta lentamente avvicinando alla posta. Rimango del tutto basito da queste sue parole, chiedendomi come faccia a sapere i nostri nomi. Potrei concederle di conoscere il mio, ma quello degli altri?
"Non è difficile fare una cosa chiamata ascoltare"
Ribatte quasi sarcasticamente, probabilmente notando la mia smorfia confusa, ricordandomi che siamo appena tornati dall'anfitetaro e quindi ci siamo appena presentati tutti.
"Ehi ragazzi, sapevo di trovar... Che ci fai tu qui?"
La frase che stava pronunciando Calum precedentemente si dissolve nell'aria come se fosse un gas, lasciando spazio a parole così taglienti che mi fanno seriamente chiedere come possa cambiare così velocemente. Da serio a scherzoso, da rispettoso a menefraghista, da sincero a bugiardo. Calum penso rimarrà sempre un pò un mistero per tutti, ma questo non cambia il fatto che non abbia assolutamente nessun tatto.
"Oh le ho detto io di venire. E' in assoluto il suo primo giorno al Camp e volevo si sentisse a suo agio"
Per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva non appena sento queste parole. A suo agio? Stiamo forse scherzando? Quella ragazza è a suo agio ovunque ed è così palese quanto stupido il fatto che lo sta solo ingannando. Forse potrei difinirla proprio in questo modo. Ingannatrice.
Con i suoi occhi verdi e i suoi capelli ramati che contornano il suo viso da angioletto, potrebbe ingannare chiunque, per non parlare del suo sorriso così innocente quanto in contrasto con il suo caratterino.
"Okay, anche perchè ci devi spiegare meglio la storia del cane"
Esclama Calum, chiudendosi la porta alle spalle, e suscitando la risata di Ashton e lo sbuffare di Rikki. Ci sediamo tutti e tre ai piedi del letto, sul quale sono seduti loro due, appoggiando la schiena al muro di legno.
"Se mi promettete che non ridete o giudicate, come ha fatto lui, potrei raccontarvi tutto"
Borbotta la rossa, indicando il ragazzo seduto al suo fianco, alzando gli occhi al cielo.
"Potrei?"
Chiedo sorpreso dal verbo che ha usato.
"Esattamente. Sai è un condizionale, non è detto che lo faccia sul serio"
"E perchè mai?"
"Perchè ci sei tu"
Esclama d'impeto facendomi la linguaccia ed alzando un minimo le spalle, probabilmente per abitudine.
"Che simpatica"
Rispondo sarcasticamente alla sua battuta.
"Dono naturale"
Ribatte ancora una volta, portandosi i capelli dietro le spalle con un gesto veloce che mi fa chiedere se lo faccia di proposito o semplicemente si diverti a prendermi per il culo. Cosa le ho fatto di male?
"Allora? Vuoi cominciare o no?"
Ridacchio leggermente a questa affermazione, pensando a quanto Michael sia sempre il solito ficcanaso. Non penso possa esistere una sola volta su questa terra, nella quale riesca a farsi gli affari suoi.
"Solo se non fiatate, altrimenti fate una brutta fine"
"Del tipo?"
Chiedo automaticamente ma pentendomene subito dopo per lo sguardo gelido che mi riserva.
"Hai presente quante cose si possono fare una semplice corda e un coltellino svizzero?"
Continua a volermi sfidare in un certo senso, ma questa frase mi ha leggermente spaventato, e non penso di essere l'unico scosso dalle sue parole così decise e naturali. Lancio un'occhiata ai miei amici; i quali la stanno guardando abbastanza sorpresi e forse anche leggermente intimoriti. Ingoio a vuoto, senza rispondere, così come gli altri.
"Vedo che avete capito. Promettete?"
"Anche io devo promettere?"
"Soprattutto tu Ashton"
Risponde la rossa con fare minaccioso guardandolo velocemente per poi riportare lo sguardo su noi tre a terra. Come puó essere possibile che una ragazza ci metta in riga così velocemente?
"A dire il vero la tua richiesta mi sembra un pò insulsa, o addirittura azzarderei a definirla stupida"
Forse dovrei fare un corso su come cucirsi la bocca per evitare di dare voce a pensieri cretini. Non so quanto mi convenga continuare a ribattere tutto ciò che dice; ma alla fine penso di non poterne fare a meno. Una parte di me continua a dire di non farlo, l'altra, mi incita perchè alla fine è divertente avere qualcuno che riesca a tenerti testa a lungo per molto tempo. Il problema, con lei, sarà non farsi mettere i piedi in testa.
"Cosa ci sarebbe di tanto stupido?"
Escalama spazientita guardandomi con quello sguardo che penso di iniziare a odiare. Non riesco a decifrarlo e questo mi fa impazzire.
"Perchè mai non dovremo dire la nostra opinione?"
"Perchè dovresti?"
"Ho fatto prima io la domanda. E' scortese rispondere ad una domanda con un'altra domanda"
Esclamo incrociando le braccia al petto, pensando inizialmente che questa frase possa essere un piccolo punto di debolezza per lei; ma rendendomi conto successivamente che non mi porterà da nessuna parte.
"Io ti sembro una che ha voglia di essere cortese?"
Effettivamente ha ragione, ma non importa, mi sono impuntato su questa cosa e sta volta non l'avrà vinta. Non può averla sempre vinta. Anche i vincitori, prima o poi sbagliano.
"Potresti iniziare ad esserlo da ora"
Una piccola risata lascia le sue labbra rosee, facendomi incantare di quel suono in netto contrasto con le parole così decise e sicure che continua a pronunciare.
"Tu scherzi, non puoi veramente sperare una cosa del genere"
Non è una cosa così impossibile, le ho solo proposto di essere piú gentile.
"Stavi dicendo sul serio?"
Chiede tornando seria, notando la mia espressione confusa e alquanto interrogativa.
"Ovviamente"
"Allora veramente hai qualcosa che non funziona, tipo il cervello. Oh aspetta quello proprio non ce l'hai"
Non appena pronuncia queste parole, mi ripeto mentalmente che non posso farle assolutamente nulla, cercando di stare calmo quando vorrei solamente agire d'impulso.
Chi è quel genio che ha inventato quella frase che dice che le donne non si devono toccare nemmeno con un fiore?
"Basta voi due, sembrate cane e gatto"
Afferma Ashton, facendomi rimanere basito. Cosa dovrei centrare io in tutto questo? E' stata lei ad iniziare. La mia unica colpa è quella di aver continuato il suo piccolo gioco.
"É stata lei ad iniziare"
"Non è vero"
"Si invece"
"Bambino"
"Ragazzina"
"Cretino"
"Infantile"
"Modesto"
"Stronza"
"Montato"
"Manipolatrice"
"Idiota"
"Bugiarda"
"Codardo"
"Ma la volete finire vuoi due?"
Urla nuovamente Ashton ponendo fine alla nostra piccola discussione che stava andando ben oltre il limite che dovrebbe esserci per la nostra età, facendoci probabilmente apparire come due bambini.
"Luke smettila"
Sbuffo sonoramente a questa affermazione, non capendo per quale assurdo motivo adesso la colpa sia mia. Perchè deve sempre essere colpa mia?
Un piccolo sorrisino compiaciuto si forma lentamente sulle labbra della rossa. Non so se stava programmando tutto mentre parlava o lo aveva già fatto, ma effettivamente chi incolperebbe una ragazza che sembrerebbe così innocente?
"Allora questa storia?"
Chiede Michael, fregandosi altamente di ciò che è appena successo, ma andando direttamente all'argomento che interessa a lui. Come ho detto, questo ragazzo, è davvero fin troppo curioso.
"Semplicemente i miei genitori non comprendono la mia arte"
"Arte?"
"Chubby Bunny, il barboncino dei miei vicini, che poi, scusate, ma è davvero legale chiamare un cane in questo modo? Ci credo che poi soffre di schizofrenia"
Rimango abbastanza incuriosito dall'inizio del suo racconto, ma il fatto che un cane possa soffrire di schizofrenia, non penso sia del tutto possibile.
"Si insomma, quel cane non ha ben presente che vuoi dire che deve pisciare nel suo giardino, perchè nelle ultime settimane ha sempre scambiato le mie scarpe con una lettiera"
"Ma la lettiera non è dei gatti?"
Lo sguardo fulmineo che mi lancia mi fa capire al volo che sarei dovuto stare zitto, ma invece di darlo a vedere, le faccio una smorfia annoiata.
"Stavo dicendo che quel cane ha pisciato sulle mie scarpe svariate volte e semplicemente un giorno mentre il Signor non devi ascoltare la musica, qui ce qualcuno che vuole dormire, era a fare la spesa io ho fatto un bagnetto al cane"
Sorride, probabilmente fiera, prima di continuare con una convinzione davvero notevole.
"Ho messo nell'acqua la pittura da esterni e dopo averlo asciugato mi sono divertita a targliargli il pelo. Tutto qui"
É impossibile non ridere se qualcuno ti racconta questa storia in modo così indifferente; così tutti e quattro scoppiamo a ridere.
"Ehi"
Ribatte lei, cercando di apparire severa, probabilmente alludendo al fatto che ci aveva chiesto di non ridere o giudicarla per ciò che ci avrebbe raccontato.
"Mi dispiace bambolina, ma non abbiamo promesso"
Riesco a dire continuando a ridere per il suo racconto alquanto esilarante.
"Non chiamarmi bambolina"
Mi rimprovera a denti stretti, stringendo i pugni.
"Altrimenti bambolina?"
Ora hanno tutti piú o meno smesso di ridere e si sanno godendo la scena, quasi come se fosse un film trasmesso al cinema.
Senza dire una parola, si alza dal letto di Ashton e mi si avvicina con una calma e naturalezza disarmante.
"Mai sfidarmi, Hemmings"
Riesco a percepire quelle ultime sue parole prima che recuperi dalla tasca della felpa una boccettina nera e mi spruzzi, sul viso, il contenuto.
-Piccolo Spazio per voi-
É ufficiale. Io non so veramente come ringraziare tutte voi; quindi sta volta voglio dedicarvi una canzone. É una canzone che amo, e spero possa piacervi. Si chiama God Damn You're Beautiful di Chester See.
Pubblicitá: Dreams Come True 2 di -5secondsof1D
Amnesia~ 5 Seconds of summer di giadina_
Hypnotized di 12gadirectioner01
Ps. C'è qualche tributo che legge la mia storia?