CINDERFELLA|| TAEKOOK (Italia...

By Hananami77

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Taehyung è un principe erede al trono e, in occasione del suo 21esimo compleanno, deve scegliere il suo compa... More

Introduzione
[1] L'ultimatum
[2] Vortice di colori
[3] L'invito
[4] Firma
[5] Nuovi arrivi e commissioni
[6] Primo incontro
[7] Compagno
[8] L'alternativa di Jin
[9] La scelta migliore
[10] Conflitto di interessi
[11] A stretto contatto
[12] L'avversario
[13] La partenza di Jimin e la proposta
[14] Sgraditi
[16] Impotente
[17] Dovere
[18] Disperato
[19] Angelo custode
[20] Risposte
[21] Mai più
[22] Reale
[23] Più Vicino
[24] Un'ora
[25] Scrupolosa
[26] La spada della giustizia
[27] Euforia
[28] Intrecciati
Un aggiornamento non aggiornamento
[29] Per sempre
[30] Unione~pt 1
[30] Unione~pt 2

[15] Bugia

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By Hananami77


Taehyung passò nella sala d'ingresso dove la posta veniva solitamente consegnata. Erano passati tre giorni da quando aveva visto Jungkook e da quando si erano ripromessi di scriversi.

L'unica corrispondenza che aveva ricevuto dall'amore della sua vita era il dipinto completato che, tuttavia, aveva un qualcosa di strano. Taehyung non sapeva a cosa fosse dovuto, ma era diverso.

Si sentiva come se il suo cuore stesse lentamente morendo, annaspasse e cercasse in tutti i modi di parlare al suo amore almeno un'altra volta.

Anche solo guardarlo negli occhi.

Tornò nella sala e guardò i dipinti.

C'era qualcosa di lugubre nell'ultima opera ricevuta, qualcosa di diverso.

Lo aveva fissato tanto, troppe volte, solo per cercare di capire quale fosse la differenza.

Allungò una mano e tracciò le linee della firma che amava di più in assoluto.

Il dipinto del giardino era stato il primo ad essere stato completato.

La firma sul dipinto della sala da ballo fece arrossire Taehyung al ricordo del loro primo bacio.

Poi c'era il dipinto della sala d'ingresso, quella che aveva ospitato le sue mille avventure con Jimin.

E poi c'era finalmente il dipinto della sala da ballo.

Mentre il dito affusolato tracciava la firma, la sua mente sembrò risvegliarsi di botto.

Quella non era la sua firma.

Chiunque l'avesse scritto, aveva fatto un lavoro quasi perfetto, ma mancava il tratto particolare dell'artista: un leggero ricciolo in entrambe le "j".

Il sangue prese a pulsargli nelle orecchie, congelandolo sul posto e facendo correre la sua mente che cercava di capire cosa esattamente significasse.

Sentì lo stesso bisogno di due mesi prima tornare potente: doveva rivedere Jungkook.

Il mantello svolazzò dietro di lui, l'adrenalina prese il sopravvento sul suo corpo facendogli muovere le gambe così velocemente da renderle quasi invisibili. Il battito furioso del suo cuore era l'unico suono che riusciva a sentire.

............................................

Riuscì a fermarsi solo davanti alla galleria d'arte-nonché studio- di Jeon dove scorse un cartello appeso alla finestra.

"Sono ad insegnare nel regno degli EXO, tornerò tra 6 mesi"

~ Jeon Jung-soo


All'improvviso, il suo sguardo venne catturato da una busta attaccata alla finestra con sopra un nome.

"Per Tae"

Le mani gli tremarono mentre si arrampicava per prendere la busta ed aprirla, saltando nuovamente giù.



"Carissimo Tae,

Ho pensato e ripensato alla tua proposta e sono giunto alla conclusione che non siamo fatti per stare insieme. Meriti qualcuno di nobile e che sappia ricoprire l'incarico come regnante. Sono un semplice pittore, la cui vita è dedicata alla rappresentazione di altre persone. Spero non ti sia fatto un'idea sbagliata del tempo passato insieme anche se, a giudicare dalla tua proposta, credo che l'abbia fatto. Spero di poter tornare ad essere amici una volta che tornerò dal regno degli EXO insieme a mio padre. Mi mancherai.

Il tuo amico,

Jeon Jungkook."



I suoi occhi rilessero quel messaggio per quella che sembrava la 345389 volta.


Non poteva essere.



Jungkook glielo avrebbe detto.



Gli aveva detto che lo amava.



Si strinse la testa tra le mani cercando di calmarsi ma ciò non fece altro che farlo cadere in un stato di ulteriore panico.

Jungkook glielo avrebbe detto.

Era come se le sue gambe avessero vita propria, perché si ritrovò a percorrere la strada diretto al palazzo. Non riusciva a pensare lucidamente, il suo cuore gridava per quella follia, attonito e sanguinante.

Fu così che si ritrovò sul suo letto ad abbracciare un cuscino alla ricerca di conforto.


Jungkook lo aveva lasciato.



Per la prima volta dopo i due mesi più felici della sua vita, due giorni prima di quella che avrebbe dovuto essere la notte più bella della sua intera esistenza, una sola lacrima scivolò lungo la sua guancia.


...........


Namjoon fu sorpreso dall'udire un lamento spezzato che però sembrò essere stato rapidamente attutito.

Sollevo di scattò il capo mentre guardava dall'altra parte della stanza e notò che Jin, al suo fianco, aveva avuto la sua stessa reazione.

Riconobbero entrambi quella voce, quel grido, e immediatamente corsero fuori dalla stanza diretti verso quella di Taehyung.

Lo trovarono raggomitolato in mezzo al letto intento a stringere un cuscino zuppo delle sue stesse lacrime.

Con i capelli scompigliati ed i vestiti stropicciati, Namjoon pensò di non averlo mai visto in quello stato dal giorno dell'incendio in cui lo aveva salvato.

La luminosità della stanza poi,  sembrava ingigantire quella sua sensazione.

All'improvviso, Taehyung sentì due paia di braccia calde avvolgerlo e lui non poté far altro se non abbandonarsi completamente al calore dell'abbraccio dei suoi genitori.

La mano di Jin gli carezzò la testa mentre la poggiava sulla spalla di Namjoon.

Rimasero in quella posizione per quella che sembrò un'eternità. I due re rinunciarono ai loro doveri in quanto sovrani per prendersi cura della loro cosa più preziosa.

Jin non poté fare a meno di chiedersi il motivo del crollo di Taehyung ma, a giudicare dal respiro affannoso e dal fiume di lacrime che scorreva incessantemente dai suoi occhi, poteva trattarsi di una sola cosa.

Questa consapevolezza non fece altro che spingere Jin a stringere ancora di più i suoi due amori a sé.

I singhiozzi riecheggiarono per la stanza, spezzando non solamente il suo cuore, ma anche quello dei due re.


Namjoon vide una lettera accartocciata e umida abbandonata sulla scrivania di Taehyung e capì finalmente cosa stesse succedendo.



"Aveva detto di amarmi".





Nota traduttrice: bene bene, abbiamo un Jungkook rapito, un Tae disperato ed un compleanno regale tra meno di due giorni...mica male, eh? Come sempre commenti/voti/segnali di fumo o qualsiasi altra cosa sono ben accetti ^^ spero che la storia vi stia piacendo e che sia di vostro gradimento, alla prossima! 

ps piccola anticipazione, il prossimo capitolo sarà "Impotente" ;)

autore: royalkook98

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