Si sentirono colpi di pistola,Grey tenne stretta T/n, le sue braccia facevano da scudo.
Un proiettile arrivò sul suo braccio sinistro, ma Grey non ci fece caso, nonostante il dolore continuò a tenerla stretta.
"Chiudi gli occhi e non aprirli per nessun motivo prometti" disse Grey
"Lo prometto" disse T/n chiudendo gli occhi e tremando, avendo paura.
Grey prese T/n in braccio e la mise in macchina dicendole di chiudere gli occhi e abbassarsi.
John si mise dietro continuando a sparare, mentre Grey preme l'acceleratore.
Si fermarono di scatto in mezzo alla strada, essendosi assicurati che non ci fosse nessuno.
"È tutto finito T/n puoi aprire gli occhi" disse Grey.
T/n aprì gli occhi ricordando il perché si trovava in quella situazione.
"Qui Ispettore Grey, il delinquente è stato preso? Passo" chiese.
Si sentì un interferenza, ma poi cominciò a parlare.
"Si, è stato preso lo stanno portando alla centrale passo"
"Bene domani mi occupero di interrogarlo passo"
"D'accordo passo" disse chiudendo la radio.
"T/n perché sei venuta quando ti avevo detto di restare" disse Grey continuando a guardare la strada.
T/n si preparò per il suo settimo compleanno, il tempo passava e lei cresceva di giorno in giorno
Grey l'ha portò in un ristorante, mentre mangiavano, sentirono degli spari, Grey guardò T/n
"T/n resta qui" disse Grey mentre prendeva la pistola nascosta e si dirigeva fuori
T/n presa dalla paura seguì Grey, e vide un uomo con la pistola, che appena l'ha vide, gli puntò la pistola
T/n stette immobile dalla paura, le gambe si pietrificarono, non aveva la capacità di muoverle, il suo cervello, la sua mente cercò di elaborare, ma non le venne niente.
Appena Grey vide T/n spalancò gli occhi e corse verso di lei cominciando a sparare, mentre andò a ripararsi, Grey riuscì a mettersi in tempo dietro a un muretto, mentre sentiva che l'uomo continuava a sparare
Mentre Grey cominciò chiamare John per prendere dei soccorsi e teneva T/n stretta a sé .
Aveva paura che T/n potesse andarsene da un momento all'altro
Sentiva T/n tremare dalla paura
"Non devi avere paura T/n ci sono io con te" disse Grey mentre accarezzava la sua chioma nera.
T/n alzò la testa, e guardò i suoi occhi
"E se ti facesse del male" disse T/n
"Non mi fara del male non glielo permetterò" disse Grey
T/n non rispose non riusciva a dire una parola.
"T/n dimmi il perché" disse Grey
"Io......."
"Tu" disse Grey facendo segno di continuare.
"Avevo paura di perderti come è successo con i miei genitori" disse T/n guardando il finestrino.
"Non dovrai mai avere paura di perdermi, perché non mi perderai cosi facilmente piccola T/n" disse Grey .
T/n non disse niente continuò a guardare fuori.
__________
Nel frattempo Jeff aveva visto tutto e si diresse verso la centrale della polizia.
Davanti alla centrale si trovavano due poliziotti.
Jeff prese la pistola rubata a un poliziotto e si nascose nei cespugli.
Sparò al primo poliziotto sulla testa che morì di colpo, mentre l'altro affianco si guardò attorno prendendo la pistola e pronto a difendersi.
Jeff le sparò a una gamba destra volendosi divertire, mentre lui si inginocchiò dal dolore.
Il sangue cominciava a uscire e macchiare a terra, si toccò la parte dolorante con la mano destra e tenendo puntata la pistola verso Jeff con la sinistra, che cominciò a tremargli.
Jeff gli sparò al braccio sinistro facendogli cadere la pistola a terra, cercò di prenderla, ma Jeff gli schiacciò la mano con il piedi facendolo gridare dal dolore.
Gli fece segno di stare zitto, e lo prese per il colletto trascinandolo con se.
Arrivò davanti a una porta con il riconoscimento del dito, prese il dito del poliziotto che sussurrava dal dolore, e la porta si aprì cercò il volto dell'uomo che cercò di uccidere T/n.
Camminò lungo il corridoio, c'era silenzio si sentivano solo i suoi passi che riecheggiavano per tutta la stanza, seguito dalla scia di sangue del poliziotto che stava morendo.
Finalmente trovò l'uomo che voleva uccidere T/n, era seduto su una branda rovinata, guardava a terra e teneva i pugni serrati dalla rabbia.
Avrebbe dovuto uccidere T/n la figlia di suo fratello, la rovina della famiglia Evans, ma non ci era riuscito, e la cosa lo faceva imbestialire.
Era da anni che voleva vendicarsi di Grey, di suo fratello, ma andò tutto a puttane.
Sentì la serratura della sua cella aprirsi, alzò lo sguardo e vide il sorriso di Jeff.
Dopo che aprì la cella uccise il poliziotto con il suo coltello dicendo la sua solita frase,lasciandolo cadere a terra.
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Nel frattempo Grey pensava al fratello del padre di T/n che voleva ucciderla, ma sapeva che prima o poi sarebbe apparso dalla sua vita.
Fece un sussurro di dolore, per colpa di John, che cercava di estrarre il proiettile.
Appena estrae il proiettile, diede dei punti chiudendo la ferita e disinfettandola, e gli fascio il braccio.
"Chi era quel uomo?" chiese Grey sapendo che John si era informato.
"Clark Evans. Lo zio di T/n, lui e suo fratello Tom hanno avuto una discussione, si è giunta voce che la causa di tutto questo era la nascita di T/n. Diceva che se fosse nata, i suoi genitori sarebbero morti, che lei fosse una rovina per la sua famiglia. Tom si arrabbiò perciò che le aveva detto, e lo cacciò di casa" disse John con noncuranza.
"Come può dire una cosa del genere a una bambina? Come può avere il coraggio di uccidere una bambina?" chiede Grey guardando John.
"Solo un mostro" disse John sospirando.
T/n cercò di chiudere gli occhi non pensando a ciò che aveva appena visto perché quel uomo c'è l'aveva così tanto con lei.
"sei solamente la rovina dei tuo genitori ragazzina" disse Clark guardando T/n con odio e disprezzo
Chiuse gli occhi cercando di scacciare via l'immagine di quel uomo che le puntava la pistola e che pronunciava quelle maledettissime parole.
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Nel frattempo Jeff diede una coltellata sulla pancia a Clark facendolo inginocchiare a terra.
"Non dovevi osare far del male a T/n" disse Jeff con odio e disprezzo.
"Lei è mia" disse Jeff sottolineando mia.
Legò fortemente i polsi di Clark facendolo male.
Fece dei tagli lungo la sua pancia piatta e cominciò a sanguinare.
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T/n sentiva che c'era qualcosa che non andava, andò a mettersi dei jeans nero e una maglietta altrettanto nera.
Entrò furtivamente dentro la stanza di Grey che dormiva beatamente, aprì piano il cassetto del comodino, e prese la pistola.
Andò al piano di sotto e uscì silenziosamente dalla porta.
Cominciò a correre velocemente verso la centrale di polizia dove vide il corpo del poliziotto morto, T/n chiuse gli occhi e sospirò, ma andò avanti.
Camminò lungo i corridoi e sentì delle grida, si tappò la bocca con la mano sinistra, mentre teneva con la mano destra la pistola.
Guardò a terra e vide la striscia di sangue, spalancò gli occhi dall'orrore, e continuò a seguire la scia.
Si girò verso destra vedendo Jeff che torturava Clark.
Jeff si accorse di qualcuno che le puntava la pistola si girò e vide T/n e rise piegandosi in due.
"Vuoi veramente uccidermi T/n?" chiese con occhi lucidi
T/n teneva la pistola con tutte e due le mani, mise il dito sul grilletto.
La sua mente non riusciva a pensare a niente, pensava solamente all'immagine di Jeff morto, e quella dei suoi genitori morti.
Sentiva la rabbia crescere lungo le sue vene.
"Si" disse in un sussurro premendo un po' il grilletto.
"Scusa non ho sentito. Dillo di nuovo" disse Jeff
T/n non disse niente.
"Dillo" urlò
"Si" urlò T/n
"Bene" disse applaudendo.
"Che cosa aspetti?" chiese Jeff, guardando T/n negli occhi.
"Spara" urlò.
T/n sentiva il cuore arrivargli in gola, lo stomaco fargli male, le braccia tese e la pistola puntata verso Jeff.
Cominciò a sentire caldo.
"Non farlo" disse flebilmente Clark.
Jeff diede un pugno a Clark dicendole di stare zitto.
Cadde a terra tossendo e sputando sangue.
"So che volevo ucciderti, ma un consiglio da amico, devi pensare alle conseguenze, ai sensi di colpa, e al fatto che diventerai un'assassina" disse ridendo.
Avrebbe dovuto sparargli?
Avrebbe dovuto premere il grilletto mettendo fine alla vita di Jeff?
Nella sua mente cominciò ad elaborare su ciò che doveva farsi.
La rabbia dominava la ragione, la vendetta era la cosa che avrebbe saziato la sua anima, l'avrebbe tranquillizzata.
Strinse la pistola forte dalla rabbia, le mani cominciarono a diventare rosse.
T/n lo guardò per un momento e preme il grilletto.