L'Angelo senza Ali - Victor B...

By kvmeka

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Nella classe dei primini t/n Blue, sorella di Skie Blue, ha un talento nascosto che si svela solo quando Ski... More

1. Quel litigio tra sorelle
2. L'attaccante più forte della Raimon
3. Il coro
4. Socievole
6. Nuova porta
7. Vic
8. Altri interessi
9. Mercoledì prossimo
10. Quella strana presa
11. L'attimo della realizzazione
12. Aspettative
13. Realtà
14. Un errore madornale
15. Racconti notturni

5. Gesto del passato

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By kvmeka

Quel pallone andò ben lontano e rimase bloccato tra i rami di un grande albero che non era nell'area delignata dell'ospedale. Victor vedendo quella scena non poteva rimanere là fermo impalato. Il bambino, che era abbastanza massiccio, poteva pure per errore cadere su quella ragazza, che da lontano, non sembrava essere così alta.

Corse per gli scalini, senza avvertire suo fratello che ormai aveva già capito le intenzioni di Victor.

<< No, non salire tu. Ti arrampichi mai sugli alberi? >>

Chiese preoccupata t/n, fermando il bambino che stava già iniziando ad arrampicarsi.

<< No.. Ma ce la posso fare! >>

Lei scosse la testa, e con entrambe le mani, prese da sotto le ascelle il bambino, per sollevarlo e metterlo a terra.

<< Vado io >>

La ragazza iniziò a salire, utilizzando al meglio i rami, e facendo attenzione a quelli che potrebbero spezzarsi. Victor non prese neppure l'ascensore per quanto era preoccupato. Si ricordava alla perfezione di quel tremendo giorno, dove lui aveva calciato forte la palla facendolo incastrare tra due rami. Suo fratello gli salvò la vita, a costo delle proprie gambe. Vedere quella scena dalla finestra e sapere di essere un testimone oculare dell'incidente che poteva avvenire, lo fece sentire in colpa, e un orrendo egoista.

Di corsa, arrivò all'uscita dell'ospedale. C'era soltanto il bambino, distante di qualche metro dall'albero, e guardava in alto, in attesa che la sua compagna da giochi potesse riscendere. Victor non smise neanche per un istante di correre, ma proprio quando arrivò accanto al bambino cadde una figura e con essa anche un grande pezzo di ramo che andò a precipitare sulla coscia della ragazza.

A quell'impatto con il terreno e il ramo, t/n gemette dal dolore. Victor non esitò a toglierle quel ramo, che non era abbastanza pesante. Glielo tolse con la forza di una mano e sembrava pure avere avuto difficoltà. Il blu riconobbe la ragazza.

<< t/n..? >>

Sussurò con un filo di voce, con la paura di averla scambiata per un'altra.

<< Oh.. Chi si rivede >>

La ragazza gli sorrise facendo anche una risata. Passò il pallone al bambino che stava iniziando a piangere.

<< Mi scusi signorina.. >>

Aveva detto con il naso che gli colava.

<< Stai tranquillo >>

Il bambino si scusò ancora e andò dentro l'ospedale. Victor e t/n rimasero soli, la ragazza non smetteva di accarezzarsi la coscia, come se il suo tocco potesse magicamente guarire quel dolore.

<< Stai bene? >>

Lei annuí con un sorriso. Stettero in silenzio per qualche secondo, quando Victor, nel bel mezzo del buio, riuscì a intravedere la guancia della ragazza che stava sanguinando.

<< ti sei fatta un graffio sulla guancia >>

Puntualizzò il blu, guardandola come se fosse una bambina indifesa.

<< Oh, ecco perché mi bruciava >>

T/n non appena lo toccò lanciò un piccolo urletto, timido, simile a un falsetto suscitato dal dolore.

<< Ce la fai ad alzarti? >>

Lei annuí ancora, e Victor, da accovacciato com'era, si alzò guardando t/n fare la stessa cosa ma lentamente, come fanno gli anziani quando si devono spostare da una stanza a un'altra.

<< Vieni, ti devo medicare >>

Entrati in ospedale, Victor fece entrare la ragazza nella stanza di Vlad, dove c'erano i disinfettanti e tutto il materiale per poter curare le sue ferite. Vladimir e t/n iniziarono a conversare allegramente, mentre Victor era concentrato a cercare l'acqua ossigenata, i cerotti, le bende e anche qualche pomata.

<< Quindi sei tu il fratello di Victor >>

Vladimir dalla sua sedia a rotelle andò a mettersi accanto a t/n, che era seduta sul suo letto.

<< Sí, e tu come fai a conoscere il mio fratellino? >>

Nel sentire "fratellino" a t/n uscí una lieve risata, così soave e piacevole che suscitò nei due fratelli un fascino che riuscì a frenare le loro azioni. Victor nel suo cercare la roba, Vladimir nel suo avvicinarsi verso la direzione di lei.

<< Victor, per caso ti sei dimenticato di raccontarmi qualche cosa? >>

Scherzò Vlad, che in cambio ebbe soltanto un'occhiataccia imbarazzata dal fratello. T/n non ci fece molto caso, e anche se era confusa continuò a conversare con Vladimir. Parlarono soprattutto della loro vita privata, in particolare come Vladimir si fosse procurato quelle fratture alle gambe.

<< Infatti quando Victor ha visto che la palla era rimasta incastrata, corse subito da voi >>

Da lí si capiva benissimo tutto il quadro. Vladimir stava parlando di quella giornata, mentre Victor si poggiò per terra per poter bendare la coscia della ragazza. La storia di Vladimir è stata interrotta da un'infermiera che aveva enunciato la chiusura delle visite.

<< Grazie per questa chiacchierata, Vladimir. Ti va bene se ti vengo a trovare? >>

Chiese con un sorriso la ragazza.

<< Ma certo! >>

I due si salutarono, prima che l'infermiera potesse chiudere la porta della stanza di Vladimir. Camminarono per il corridoio quando Victor chiese a t/n se si poteva sedere.

<< Ti manca da disinfettare la guancia >>

Emanò il ragazzo. Lasciò t/n seduta su una della panchine all'interno dell'ospedale per domandare a qualcuno che lavorava sul posto se poteva avere un disinfettante, tre dischi di cotone, un cerotto e una crema. Quando arrivò da t/n rimase in silenzio e avvicinò il suo volto a quello della ragazza. Le mise sulla guancia sinistra il dischetto abbondante di disinfettante.

Iniziò a bruciare così tanto che t/n non poteva non fare un'espressione di dolore. Terminato il suo disinfettare, Victor mise sulla superficie della sua pelle la crema. Lasciarono passare alcuni minuti, prima che la crema potesse venire assorbita completamente.

<< Grazie Victor.. Potevo anche non disturbarti facendolo per conto mio.. grazie >>

T/n apprezzò davvero quel gesto. Da Victor nessuna risposta, solo un accenno di sorriso.

<< Tuo fratello è davvero simpaticissimo! Secondo te quando posso venirlo a visitare? >>

Victor si alzò da davanti a lei, e si pose a sederle accanto.

<< Quando vuoi, ma è difficile venirlo a visitare visto che non sei sua parente. Avrete pochi minuti da passare insieme >>

La ragazza rimase delusa da quella risposta.

<< Ora capisco.. Perché sei venuto di corsa da me e da Gusion >>

Iniziò a dire t/n.

<< Gusion è il bambino che giocava con me >>

Quel silenzio che venne, non era un silenzio vuoto. Entrambi erano concentrati sui loro pensieri e su loro due. Victor pensava ai suoi ricordi, ma pensava anche a quello che aveva appena fatto per t/n, mentre lei pensava alla tristezza che provava dentro il blu.

<< Piuttosto, non eri andata a mangiare fuori con i ragazzi? >>

Lei annuí, e da lí iniziò il suo racconto, a partire da come lei, Arion e JP divennero subito amici e a concludere con la sua gara del piccante con Ryoma. Victor non smise di sorriderle neanche per un istante. Non era un sorriso forzato, né tanto meno troppo appariscente, era un lieve sorriso, occhi leggermente socchiusi e guance un po' all'insù.

La presenza di tale allegria, stava alleggerendo molto l'animo di Victor.



































Author's Note
Se sto aggiornando tanto questa storia è perché mi sto rivedendo inazuma eleven go galaxy.

Ovviamente lì c'è il nostro amore Victor.

Vi consiglio un sito dove potete vedere tutti gli anime che volete

Si chiama: dreamsub.stream

Domande del giorno: come vi è sembrato il comportamento di Victor?

E davvero pensate che sia già innamorato dopo neanche quattro ore dal primo incontro?

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