solamente un gioco

By _the_princess_creepy

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T/n (tuo nome)Evans a soli 3 anni è sopravvissuta a un tragico omicidio ritrovata abbracciata a un orsacchiot... More

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capitolo 1
capitolo 2
capitolo 3
capitolo 4
capitolo 5
capitolo 6
capitolo 7
capitolo 8
capitolo 9
capitolo 10
capitolo 12
capitolo 13
capitolo 14
capitolo 15
capitolo 16
capitolo 17
capitolo 18
capitolo 19
capitolo 20
capitolo 21
capitolo 22
capitolo 23
capitolo 24
capitolo 25
capitolo 26
capitolo 27
capitolo 28
capitolo 29
capitolo 30
capitolo 31
capitolo 32
capitolo 33
capitolo 34
capitolo 35
capitolo 36
capitolo 37
capitolo 38
capitoli 39
capitolo 40
capitolo 41
capitolo 42
capitolo 43
capitolo 44
capitolo 45
capitolo 46
capitolo 47
capitolo 48
capitolo 49
capitolo 50
capitolo 51
capitolo 52
capitolo 53
sempre
capitolo 54
capitolo 55
capitolo 56
capitolo 57
capitolo 58
capitolo 59
capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62 A Carte Scoperte
La Realtà
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
Game Over
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capitolo 11

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By _the_princess_creepy

T/n apre lentamente gli occhi, si alzò dal letto dolorante, Jeff non le dava nemmeno un minuto di tregua, come ogni sera si divertiva a farla soffrire.

T/n non sapeva fino a quando sarebbe riuscita a resistere, andò di sotto notando che Grey se ne era già andato.

Aprì lo sportello della cucina notando la foto di lei al suo sesto compleanno, sorrise tristemente a quel ricordo e ritornò con la sua espressione apatica.

Prese delle brioche, non avendo molta fame e chiuse lo sportello, cominciò a mangiare lentamente.

Andò in bagno si tolse i vestiti, mentre la vasca si riempiva si immerse dentro di essa chiudendo il rubinetto.

Mentre passava la spugna sussultava dal
dolore, i suoi occhi cominciarono a piangere involontariamente dal troppo dolore.

Si sciacquò e uscì dalla vasca, e si asciugò, ma i suoi occhi ricadere allo specchio, i suoi capelli neri e lisci ricadevano fino alla schiena coprendo le ferite.

Si vestì velocemente cercando di non vedere lo specchio, cominciava ad odiare il suo corpo, e se stessa.

Prese il cappotto e lo zaino, uscì di casa trovando Grey sorridergli dolcemente.

T/n salì sulla macchina e Grey mise macchina in moto, e si fermò davanti a un edificio grande, dove c'erano dei bambini che giocavano e ridevano.

Lei avrebbe voluto essere come loro, avrebbe voluto sorridere sinceramente, innocentemente, avrebbe voluto avere degli amici, avrebbe voluto provare gioia.

Ma quello che provava era solamente rabbia e dolore, quei sentimenti non esistevano più nel suo cuore, lì aveva cancellati.

Scese dalla macchina vedendo Grey andarsene, mentre lei entrò nella scuola.

Appena viderò spuntare T/n il silenzio calò lungo il corridoio, cominciarono a osservarla mentre si dirigeva in classe.

Entrò in classe mettendosi all'ultimo banco e osservando la stanza, molto ampia e spaziosa.

Si diresse verso la finestra cercò di guardare, ma era molto alta, prese una sedia e la aprì notando che la scuola era circondata da delle ringhiere piene di ruggine, chiuse la finestra e si mise al suo tavolo guardando un punto indefinito.

Entrarono dei bambini accompagnati dai genitori di T/n si rattristò pesando ai suoi.

Entrò la maestra e i genitori se ne andarono dando un bacio ai loro figli e uscendo dalla stanza.

La maestra osservò tutti e salutò tutti gli alunni, cominciò a chiamare i nomi dei bambini attraversò l'appello, quando arrivò il turno di T/n si alzò facendo cenno di essere lei e si sedette.

Cominciarono tutti a parlare, dopo che la maestra disse che domani avrebbero cominciato a fare lezione.

Nessuno parlava con T/n, tutti mormoravano di quando fosse strana, lei si rinchiuse ancora di più in se stessa.

Tutti la guardavano a ridevano, mentre ci fu una bambina che si mise accanto a lei, che la guardò.

T/n strinse la penna che aveva in mano volendo andarsene e piangere, cercò di fare finta di niente, ma non ci riusciva gli occhi le stavano bruciando, sentiva una lacrima scendere sul suo viso, e uscì dalla classe senza permesso e se ne andò in bagno.

Davanti si trovò due bagni, quello dei maschi e delle femmine, T/n entrò in quello delle femmine e chiuse la porta alla sue spalle.

Si inginocchiò cominciando a piangere e singhiozzare, cercò di non farsi sentire, avrebbe voluto gridare, ma non c'era niente che poteva placare la sua rabbia e tristezza.

Sentì bussare la porta del bagno e T/n disse che era occupato, ma continuò a bussare, aprì la porta asciugandosi gli occhi,era la bambina che aveva accanto a se, la bambina che cercava di parlarle, che cercava di capirla.

La bambina vendendo gli occhi di T/n rossi la abbracciò, mentre lei non sapeva cosa dire, nonostante i dolore che provava delle ferite ricambio l'abbraccio, che ricambiò a stento.

Si staccarono dall'abbraccio e T/n si asciugò gli occhi.

"Grazie" disse T/n

"Non c'è di che. Amiche?" chiese lei

"Amiche" disse T/n

"Mi chiamo Anna" disse lei

"T/n" rispose ed entrarono in classe.

T/n si siede sul suo posto mentre la maestra gli disse che non doveva uscire senza permesso.
_________
Nel frattempo Grey leggeva dei documenti riguardo agli omicidi, il commissario voleva che il caso dei genitori di T/n si chiudesse, ma Grey non voleva.

Aveva promesso a T/n che avrebbe preso colui che gli ha rovinato la vita.

Mentre leggeva sperava che il primo giorno di T/n andasse bene, era essenziale per lui, sospirò e cerco di non pensarci.

John entrò dalla porta con il morale a terra, Grey vedendolo cosi gli chiese il perché era di mal umore.

John sospirò e si sedette sulla sedia, riflettendo su cosa dirgli.

"Ricordi la mia ex moglie Amanda? Se nè era andata portandomi via la mia bambina, perché pensava che il mio lavoro fosse troppo pericoloso, si era trasferita in California e mi hanno detto che era morta in un incidente d'auto. Adesso mi occupò io di mia figlia, e ieri ero andata a prenderla all'aeroporto, e adesso dovrò andarla a prendere da scuola"

"Capisco" disse capendo in che situazione si trovava.
___________
Le ore passavano e finalmente la ricreazione suonò, T/n corse in bagno dovendo andarci subito.

Chiuse la porta, ma sentì qualcuno aprirgli la porta, T/n usò le sue piccole gambe cercando di tenerla chiusa, mentre cercava di andare in bagno, ma poi sentì la porta bloccarsi, tutta la scuola cercava di spingere la porta, ma era bloccata.

T/n cercò di aprirla ma niente cominciò a piangere sentendosi chiusa in gabbia, la stanza era piccola.

"Aprite" disse lei gridando e dando pugni alla porta.

"Vi prego" disse lei in un sussurro voleva che tutto questo finisse.

Si rese conto ancora di più di quando fosse sola, e cercare di essere una bambina normale non era di certo facile per lei, il fatto che la stanza fosse piccola non rendeva ma situazione facile, si sedette appoggiata al muro, abbracciò le sue ginocchia, chiuse gli occhi con la speranza che finisse.

Sentì la porta aprirsi, si alzò di scatto vedendo Anna che prese la mano di T/n e la fece uscire dal bagno e la portò in classe, mentre lì guardavano.

L'aveva portata via dall'inferno, Anna guardò per un momento T/n e le chiese se stava bene, lei annuì.

Si sedette, mentre vedeva una bambina che la osservava, aveva gli occhi marroni, i capelli castani e lisci.

T/n non ci fece caso, la campanella suonò e i suoi compagni rientrarono, il maestro ancora non era entrato, e una bambina dai capelli corti e lisci, cominciò a prendere le cose di lsi

T/n cercò di prenderle, ma era troppo bassa, cercò di dargli pugni, ma la bambina le desse un calcio sullo stomaco.

Lei cade a terra, sentendo la pancia farle male, mentre gli altri ridevano, T/n non disse niente cercò di non piangere, stette immobile, le ferite che Jeff le aveva inflitto non rendeva di certo la cosa facile, il suo cuore cominciò a battere veloce, sentì il sangue ribollirsi, si alzò

La bambina che un minuto fa, l'ha aiutò ad alzarsi

"Basta" disse lei portando T/n in bagno.

"Alza la maglia vediamo se ti sei fatta qualcosa" disse lei.

T/n disse che stava bene e che si sarebbe ripresa, non voleva che lei guardasse le sue ferite, e i segni che Jeff col tempo ha lasciato.

La bambina annuì.

"Mi chiamo Alison" disse lei, e T/n disse il suo nome, e poi andò in classe la pancia farle ancora male.

Si sedette sul suo posto.

"Come ti senti?" chiese Anna preoccupata, T/n rispose che stava bene e che non era niente.

Finalmente la scuola finì e T/n prese il suo zaino e appena se lo mise camminò lentamente verso l'uscita da scuola notando che Grey non era ancora arrivato.

Salutò Anna che andò a casa da sola, e T/n stette in piedi aspettando Grey.

Nel frattempo c'erano ancora dei suoi compagni di scuola che cominciarono a prenderle il capello che aveva in testa.

Cercava di prendere il cappello, ma il bambino cominciò a correre, e T/n le stette dietro cercando di fermarlo.

Si riprese il cappello, per poi andarsene.
________

Nel frattempo Grey aveva appena sistemato dei documenti e appena vide l'orologio si precipitò ad andare a prendere T/n.

Quando arrivò davanti alla scuola vide T/n che cercava di prendere il cappello che aveva nelle mani il bambino, Grey scese e rimproverò il bambino.

Prese il cappello e T/n si affrettò ad andare in macchina, a quando salì non disse una parola.

Grey sospirò e accompagnò T/n dalla dottoressa Jones, scese dalla macchina andando immediatamente dalla dottoressa non volendo dirgli niente.

Non voleva parlare con Grey per nessun motivo, entrò nella camera e trovò la dottoressa seduta sulla poltrona, che batteva il piede aspettando T/n che si sedette sulla sedia a sdraio, aspettando che la dottoressa parlasse.

"Buongiorno T/n" disse la dottoressa

"Buongiorno dottoressa" rispose lei.

"Com'è andata a scuola?" chiese la dottoressa.

"Bene" rispose T/n.

"È la verità?" chiese la dottoressa guardandola attraverso le lenti degli occhiali.

T/n annuì.

La dottoressa sospirò sconfitta sapendo che T/n non avrebbe mai detto niente.

Cercò di studiare il suo comportamento ad ogni domanda che le diceva, ma T/n non aveva nessuna reazione.

Sentiva e vedeva che dentro la sua testa c'era solamente dolore, non c'era gioia,felicità e serenità, ma soprattutto c'era la rabbia, i suoi occhi bruciavano da essa.

Passo un'ora e T/n non disse una parola, si alzò dalla poltrona e chiuse la porta alle sue spalle andando a casa da sola.

Apre la porta e vide Grey e John, insieme ad Alison, che appena vide T/n rimase a bocca aperta.

T/n si avvicinò e li salutò.

"T/n potevo venirti a prendere" disse Grey.

"No c'è nè bisogno"

"È andata bene?" chiese lui

T/n annuì.

"Questa è Alison Night" disse

"Lo so è la mia compagna di classe. Ora vado in camera mia" disse T/n andandosene e non volendo sentire più Grey.

Si mise sul letto buttando lo zaino a terra e andando a mettersi il pigiama.

Scese di sotto per andare a mangiare e trovò Grey seduto sul tavolo a mangiare.

"Posso farti una domanda?" chiese T/n

Grey annuì sorpreso per la sua domanda.

"Come conosci Alison?" chiese.

"È la figlia di John"

"E sua madre?" chiese spinta dalla curiosità.

"Sua madre non sta bene, perciò John si prenderà cura di Alison" disse facendo spallucce

T/n annuì e andò in camera sua, si mise affacciata alla finestra vedendo il panorama, e aspettando Jeff.
___________
Nel frattempo Jeff saltellava felice di andare a vedere la sua piccola T/n che stava diventando finalmente grande.

Vide i suoi occhi che risplendevano al chiaro di luna, e che lo guardavano con occhi di paura.

T/n aprì la finestra e lui entrò prendendola per il colletto volendosi divertire.

La mise a terra e prese il suo coltello togliendole il pigiama e analizzando il suo corpo.

Fortunatamente il calcio che aveva subito T/n non si vedeva.

Jeff cominciò a fare dei tagli, e T/n sussultava, cominciò a scendere sulle sue gambe lisce.

Fece dei lunghi e precisi tagli, per almeno due ore facendola insanguinare.

T/n aveva l'istinto di chiudere gli occhi, ma non lo fece avrebbe dovuto prima guarire le sue ferite.

Jeff se ne andò felice della sua opera.

T/n si alzò sentendo le gambe bruciare, riempi la vasca di acqua calda e si emerse quasi gridando dal dolore, e dall'immenso bruciore.

Poi si alzò lentamente pulendo tutto e mettendosi il pigiama, il tessuto che al contatto della sua pelle cominciò a bruciarle.

Chiuse gli occhi sentendo ancora che le gambe bruciavano, aprì il cassetto del comodino e prese un sonnifero.

Gli occhi cominciarono a chiudersi lentamente e involontariamente.
_____
Jeff si stese sul letto dopo aver dato dieci coltellate alla sua vittima, e si stese sul letto addormentandosi, pensando a T/n

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