Bᴜᴛᴛᴇʀғʟʏ ᴇғғᴇᴄᴛ

By __mgms__

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『BTS|| ѕᴛᴏяɪα ιηтєяαттινα』 Sette rαgαzzı sono stαtı trovαtı mortı questα mαttınα ın unα cαsα dıroccαtα nellα... More

Cʜᴀᴘᴛᴇʀ ᴢᴇʀᴏ
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Cʜᴀᴘᴛᴇʀ 195
Cʜᴀᴘᴛᴇʀ 196
Cʀᴇᴅɪᴛs

Cʜᴀᴘᴛᴇʀ 15

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Jungkook non esitò neppure un istante prima di correre verso la porta del capanno in legno, fiondandosi fuori di lì come se la sua vita dipendesse da quanto veloce sarebbe stato in grado di correre, e, forse, chissà, era proprio così.

Il cuore gli saltava nella gabbia toracica all'impazzata e, quel bosco, non gli era mai parso tanto vasto e terrificante.
Doveva rifugiarsi da qualche parte, ma non sapeva dove e, perciò, continuò a correre e correre, rischiando più di una volta di scontrarsi contro il tronco di un albero.
Come spesso gli capitava quando correva, sentì una fitta al fianco ed il fiato farsi corto.
Normalmente si sarebbe fermato a riprendere fiato ma, in quel momento, era l'ultimo dei suoi pensieri.

Finalmente, in lontananza, la vide: la macchina di Yoongi.
Continuò a correre calpestando i rami e le foglie cadute a terra.
Ce la fece.
Entrò in macchina, ringraziando dal profondo del suo cuore che il suo amico si fosse preoccupato di portarsi due mazzi di chiavi ma si fosse comunque dimenticato di chiudere la macchina.
Appoggiò la schiena al sedile, ansimando ed immettendo affannosamente aria nei polmoni.

Fu una volta ripresosi che notò che il finestrino alla sua destra era rotto.
Lì accanto, sul sedile del passeggero vi era una busta sigillata.
Jungkook posò lo sguardo sulla busta e, nuovamente, sul finestrino rotto.

"Chi ha...?"

Mormorò prendendola in mano, al posto del mittente e del destinatario, il retro riportava le seguenti parole:

È il vostro turno ora.

Il ragazzo inarcò un sopracciglio, aprendola con cautela anche se, le sue mani stavano ancora tremando per via di poco prima.
Al suo interno vi era una polaroid; aveva tutta l'aria di essere una foto vecchia, come quella trovata nel capanno.
Se non fosse stato per un particolare.
Ora, quella foto, non ritraeva più l'anziana signora e i suoi amici da giovani, bensì loro sette, in posa davanti alla casa.

Non abbiamo mai scattato una foto del genere, fu il solo pensiero di Jungkook.

Girò la polaroid, la frase sul retro era rimasta invariata, se non fosse che la data riportata era ora 2019 e, la scrittura, assomigliava incredibilmente alla sua.

Non dimenticarti di loro

2019

Sᴇᴏᴋᴊɪɴ
22 Settembre ore 19:21

Intanto, Namjoon e Seokjin, come del resto anche gli altri avevano ipotizzato, non erano affatto diretti verso la macchina di Yoongi.

"Dove stiamo andando? Sarà una decina di minuti che camminiamo".

Chiese il maggiore con lo sguardo rivolto a terra, attento a dove metteva i piedi: era diventato piuttosto buio e, non aveva la benché minima intenzione di scivolare per via del terreno irregolare.

Namjoon: "Ho una mappa della zona".

"E con ció?"

Jin sollevò lo sguardo, guardandolo con un'aria interrogativa, alla quale Namjoon replicò con un semplice sorriso.

Namjoon: "Voglio farti vedere una cosa, resisti un altro po'"

"Mi auguro per te che ne valga la pena".

Borbottò Jin, continuando a seguire Namjoon per il sottobosco, accompagnati dal fruscio delle chiome degli alberi lievemente scossi dal vento, dal frinire delle cicale, e dallo scricchiolio prodotto dalle foglie e dai rametti ogni qualvolta li calpestavano.
Qualche minuto dopo, il sentiero lungo il quale stavano camminando si fece più largo, e si trovarono dinanzi ad una radura attraversata da un ruscello.

Namjoon: "Ci siamo quasi".

Annunciò Namjoon, guadando il ruscello saltando su alcuni sassi disposti chissà quanti anni prima da chissà chi; una volta giunto sull'altra sponda, porse la propria mano a Seokjin.

Namjoon: "Madmoiselle"

Jin fece roteare gli occhi, afferrando la mano del minore, ripetendosi mentalmente che sarebbe stato comunque in grado di camminare su quei sassi senza alcun problema.

"Wow, che gentiluomo che sei, sono quasi commosso".

Disse con fare ironico ed un piccolo sorriso sulle labbra.
Un'altra ventina di passi e i due si trovarono in cima ad uno strapiombo, dal quale il bosco che avevano attraversato non semrbava altro che una macchia di colore indistinta, resa bluastra dealla luce riflessa dalla luna. Sembrava una scena degna di un quadro impressionista e, in quel momento, Jin pensò che sarebbe stato bello se qualcuno avesse inventato un modo per fotografare con gli occhi.

"Se non mi avessi fatto fare non so quanti chilometri in salita giuro che ti bacerei".

Mormorò il ragazzo, posando delicatamente una mano sulla spalla di Namjoon, il quale aveva le mani in tasca e lo sguardo perso nel vuoto, intento a contemplare quel panorama ed un sorrisino, che Seokjin non avrebbe esitato a definire come adorabile, sulle labbra.
Rimasero lì per un po', abbastanza a lungo da potersi godere a pieno quel momento di meravigliosa calma, ma non così a lungo da iniziare ad annoiarsi.
Tutto taceva, tutto era immobile, quasi come l'intero universo si fosse fermato solo per far si che quei due ragazzi potessero trovarsi lì, in quel momento, ad osservare quel panorama; una sorta di calma prima della tempesta.

Namjoon: "Dovremmo tornare indietro, gli altri si staranno preoccupando".

"E dobbiamo ancora recuperare le birre ed il resto. Ci avranno dati per dispersi".

Così, i due fecero dietrofront, iniziando a scendere con cautela da quel luogo anche se la poca luce e la pendenza del terreno non lo rendevano affatto facile.
Dopo qualche passo, infatti, Seokjin, avvicinatosi troppo ad una sporgenza, perse l'equilibrio rotolando sulla breccia per una decina di metri.

Namjoon: "JIN!"

"Sto bene, sto bene tranquillo".

Disse con tono dismissivo, accarezzando la propria natica sinistra appena schiantatasi contro il suolo.
Si guardò attorno: era finito nei pressi dell'entrata di una sorta di caverna la quale non aveva la benché minima intenzione di esplorare, ma, voltandosi, si accorse che la pendenza del terreno era troppa per cercare di risalire.
Non rimaneva altra soluzione se non quella di trovare un'altra via d'uscita.

"Non riesco a risalire, magari c'è un passaggio qui da qualche parte".

Nam: "Aspetta, cerco un ramo abbastanza lungo da usare come corda, o qualcosa del genere".

Seokjin intanto, si frugò in tasca, afferrando il suo telefono e notando, con poca sorpresa, che non vi era segnale; del resto si trovavano nel bel mezzo del nulla.
Accese la torcia, puntandola verso l'oscurità.

Quel che Namjoon sentì un istante dopo, mentre era ancora nel pieno della ricerca di un modo per 'salvare' Jin, furono le grida di quest'ultimo.
Namjoon, senza farsi domande o urlargli cosa fosse accaduto, scivolò lungo il pendio in breccia raggiungendo a sua volta l'ingresso di quella caverna.

Seokjin era lì, seduto a terra, l'espressione preoccupata e terrorizzata al tempo stesso.

"Ti prego dimmi che non è quello che penso che sia".

Il ragazzo, rassicurato che Seokjin stesse bene, volse lo sguardo nella direzione illuminata dalla torcia del telefono di Seokjin.
Mosse istintivamente un passo indietro, spalancando leggermente gli occhi.

Namjoon: "Resti umani...".

Ossa e teschi, indubbiamente appartenuti a degli esseri umani, giacevano a terra da chissà oramai quanto tempo.

Namjoon: "Dovremmo...chiamare la polizia?"

"Non c'è segnale. Pensi che siano rimasti intrappolati qui come noi e morti di stenti?"

Namjoon afferrò la torcia dalla mano di Seokjin, muovendo qualche passo all'interno della grotta.

Namjoon: "Non penso, mi sembra che ci sia una strada".

"Allora, sono stati uccisi?"

Namjoon: "Non ne ho idea. Sulla mappa c'era una torre radio, possiamo chiamare la polizia da lì per sicurezza. Andiamo".

Namjoon stava facendo del suo meglio per mantenere la calma, nonostante l'assurdità della situazione.
Seokjin invece era già entrato abbastanza nel panico, ma, non aveva altra alternativa se non quella di afferrare la mano che Namjoon, alzarsi da terra, e seguirlo più in profondità nella grotta.

Camminando, incontrarono una sorte di pozza d'acqua che riempiva un tratto non indifferente della caverna, al termine della quale si intravedeva una fenditura dalla quale penetrava quella luce bluastra emanata dalla luna.

"L'uscita".

Commentò Seokjin, accellerando il passo ed immergendosi in quella sorta di lago al coperto.

???: "JIN! AIUTAMI!"

Un grido alle sue spalle lo fece voltare; Namjoon stentava a stare a galla, come se qualcosa lo stesse trascinando verso il basso, nel tentativo di farlo annegare.

SCELTA: should I stay or should I go?

Aiuta Namjoon (chapter 26)

Raggiungi l'uscita (chapter 27)

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