Armonia//Irama Plume

By Frfuzzy

10.1K 359 58

-Completata- Ci sono situazioni che la vita,ci porta a vivere,nonostante siano scomode e a volte terribilment... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20

Capitolo 16

550 18 11
By Frfuzzy

"Il mio caffè preferito"














Il capitolo contiene la mia utopica visione di come bisognerebbe vivere la prima volta:non è legge,solo un mio personale punto di vista.
Mi auguro e vi auguro di trovare il vostro primo amore,proprio tramite quelle emozioni fragili e decise della fatidica "prima volta".
Detto ciò,buona lettura❤️




















Armonia.
Sono felice. È un periodo fantastico nella mia vita:febbraio è arrivato e con lui l'ansia di Sanremo giovani. So che può sembrare un'assurdità ma la paranoia di Filippo si sente a pelle ormai. È due settimane di fila che con i ragazzi e Filippo andiamo tutte le sere in studio per ultimare le canzoni dell'album.
Andrea c'è sempre,essendo uno dei manager deve esserci,per forza.
Ma questa sera non si sente bene,già in ufficio ha preso una aspirina.
<<Ragazzi io non mi sento bene>>mormora,mentre siamo seduti a tavolino:io e Andrea siamo seduti su un divanetto,Lorenzo su una sedia verde,Giulio su una poltrona sgualcita e Filippo su una sedia girevole.
<<Vuoi un'altra aspirina?>>chiedo mentre lui si massaggia le tempie.
<<No tranquilla gioia,penso che andrò a casa...ragazzi per voi è un problema?>>chiede.
Lorenzo guarda Filippo che guarda Giulio,nessuno dice niente finché quest'ultimo prende parola e lo tranquillizza<< vai pure Andrea,stai tranquillo>>sorride.
Io mi alzo,faccio per andarmene ma Lorenzo mi richiama <<rimani qui,ci serve una opinione esterna>> dice,mentre manda un'occhiata a Filippo che si risveglia dai suoi pensieri<<ehm... sì giusto,me l'ha detto Giulio>>tira in ballo l'uomo che sottecchi lo guarda,poi mi osserva,sospira e se ne esce con un <<esatto,l'ho chiesto io>>.
Andrea penso che non si accorga dei continui sguardi che si mandano i tre,infatti acconsente senza pensarci due volte.
<<Stai tranquillo Giulio,me la mandi poi domani in ufficio?>>chiede mentre si strofina gli occhi.
<<Tranquillo,si ferma a dormire da Filippo,o da Lorenzo>>lo rassicura.
Esco dallo studio mentre lo accompagno in auto:sta veramente male, è diventato pallido e trema dal freddo.
<<Vuoi che ti accompagno a casa?>>chiedo,mentre lui sorride debolmente.
<<No piccolo girasole,vado a riposare che domani devo intervistare un economista francese>>dice,salendo in auto.
Mi assicuro che abbia acceso il riscaldamento e abbia allacciato la cintura.
Lo saluto,mentre lui suona il clacson ed esce dal vialetto.
Mi stringo nella mia giacca,mentre rientro in studio: la piega di questa serata sta migliorando ad ogni mio respiro.
Trovo Filippo con un sorriso genuino in volto,Lorenzo che parla al telefono e Giulio che strimpella con la chitarra dolce.
<<Bisogna cogliere l'occasione giusta nella vita>>sorride.
<<E chi te l'ha detta questa?>>chiedo mentre lui si siede accanto a me,sul divanetto di prima.
<<Tu,ma eri troppo ubriaca per ricordarti>>mi lascia un bacio sulla tempia.
<<Con chi sta parlando?>>chiedo indicando Lori.
<<Una sua nuova fiamma,sembra una cosa seria...>>mormora.
L'amico lo guarda e sentendo il discorso fa un gesto osceno con la lingua.
Io rido,imbarazzata. Giulio scuote la testa.
<<Ragazzi,io mi dileguo che ho sonno>>dice il chitarrista,indossando la giacca.
<<Io anche>>lo segue Lori.
<<Giulio,mi dai le chiavi dello studio? Ho bisogno di una cosa>>chiede Filippo.
Dopo aver tentennato un po' acconsente.
Filo sembra un bambino nel reparto giocattoli.
<<È tutta la sera che voglio farti sentire un pezzo...ci stai?>>chiede.
<<Va bene>>sorrido.
Tocca vari tasti in una tastiera piena di...cose strane,amplificatori e note musicali,finché non sento una melodia dolce riempire lo studio.







con due monete in tasca
sopra una vespa bianca
ci si trovavamo in un parchetto
lo chiamavamo rasta
stavamo sopra una panchina
a farci qualche rima
a volte affianco ci passava un treno
manco si sentiva
sono seduto al ristorante che è pieno di stelle
ma confrontarle con quel cielo
non valgono niente
non è un vestito che mi rende elegante
se dentro sono lo stesso
quel ragazzino di sempre
quello che scrocca due tiri
che non ha i soldi per le sigarette
quello che non sorride
quello che non smette di parlarti ore
se una cosa gli interessa
lo stesso che ti ha fatto innamorare
con un mal di testa
e stai tranquilla non dimentico da dove vengo
ma mi ricordo dove arrivo
e faccio del mio meglio
a dirti che un ricordo bello ti dura per sempre
e quando passano gli anni si formano perle
Non passano le cose che sei per me
non bastano due ore
per chiudere

Non basteranno mai due ore per portarti via
lasciasti il tipo con cui stavi con una bugia
e lo lasciasti per un pazzo mezzo d'animo
ma ora vorrei cancellarti dalla mia cronologia
te lo hanno detto le tue amiche
che qualcosa non va
che non ne vale la pena seguire un matto che fa
a pugni contro un muro
quando non riesce a dirti la verità
per poi ridursi da solo ad un balcone al bar
Ma è stato meglio così
anche se sembra da idiota
amo pensare che un bel giorno
noi ci rideremo sopra
con gli sguardi di chi infondo
non si pente di niente
e rifarebbe tutto quanto daccapo
continuamente
Non passano le cose che sei per me
non bastano due ore
per chiudere

Non passano le cose che sei per me
non bastano due ore
per chiudere





Non appena la canzone termina sorrido come una demente.
Mi chiede se mi piace,io non trovo le parole per esprimere ciò che sento dentro.
Sento che questa sera è diversa,tutto lo è.
<<Ora andiamo che altrimenti Giulio mi uccide>>dice,mentre indossa la sua giacca.
<<Grazie Filo,davvero>>sussurro.
Usciamo,sono le tre e mezza,la luna incornicia il cielo con delle stelle che brillano in lontananza.
Che bella che è la notte, è affascinante.
Salgo in auto con Filippo che non perde un secondo e inizia a parlare.
<<Sai,il mio primo caffè l'ho bevuto a quindici anni. Il giorno dopo avevo la verifica di storia ed era talmente noioso studiarla che,dalla disperazione mi ero fatto un caffè. Ma non con le macchinette super belle di adesso,con una semplice Mokka della Lavazza. Faceva schifo,così tanto che mi ero rifiutato di berlo ed ero tornato su quelle pesanti pagine di storia. Mezz'ora dopo ero tornato:la tazzina era ancora piena,così, avevo deciso di imitare mio papà. Un cucchiaino di zucchero.
E forse,il gusto non era cambiato granché ma,quello è stato il primo e ultimo gesto che ho copiato di mio padre. Ed è stato anche il mio ultimo caffè>>racconta mentre percorriamo la strada di ritorno in albergo.
<<Ma tu ogni volta che vengo da te,bevi sempre caffè>>gli faccio notare.
<<È proprio qui che volevo arrivare:tu bevi il caffè con un po' di latte,giusto?>>chiede,io annuisco<<da quando bevo il caffè con il latte,ho cambiato modo di vedere quella bevanda. Ha un sapore diverso,un po' più tuo. Una volta ci siamo baciati,eravamo appena usciti da un bar e avevi quel gusto fra le pieghe delle labbra:quando voglio sentirti vicina,bevo il caffè macchiato>>sorride.
Può sembrare un racconto sciocco,scontato e senza senso ma il mio cuore non regge ciò,giuro. Sorrido,mentre gli accarezzo la mano che ha posato sul cambio.
<<Sei il mio caffè preferito>>mormora guardandomi per qualche istante.
<<Guarda la strada che non voglio morire giovane>>ridacchio.
<<Se muoio,posso spiegare a Dio la motivazione e quando ti vedrà,capirà,ne sono certo>>dice sicuro di sé.
Arriviamo in albergo, Filippo ha le chiavi dell'entrata e anche di camera sua:mi spiega che ormai è di casa e lo lasciano fare tranquillamente.
La stanza non è nulla di che,piccola e semplice:quando sono stanco mi basta un letto.
<<Ci guardiamo un film?>>chiede,mentre io mi siedo sul letto e cerco qualcosa di carino da guardare in televisione.
Tolgo le scarpe e incrocio le gambe sul materasso,scorro fra i diversi canali ma non c'è nulla da vedere. Mi sembra anche logico alle quattro meno dieci di mattina.
<<Non c'è niente di che>>mormoro.
Lui nel frattempo traffica in bagno con la sua valigia,non so cosa stia facendo finché non lo sento sbraitare.
<<Fanculo>>impreca.
Decido di andare a vedere e quando apro la porta del bagno quasi non mi piego in due dalle risate.
<<Cazzo ridi?>>chiede con una faccia mista fra l'incazzato e il divertito.
<<Ma non si usa così la lametta,logico che ti tagli>>alzo gli occhi al cielo.
È a petto nudo,con solo i jeans addosso e la cosa stranamente non mi mette in imbarazzo.
<<Fai tu,toglimi questi quattro peli malcontati che ho sul petto>>dice mentre mette il petto in fuori.
Con delicatezza faccio il mio lavoro,mentre lui mi sposta i capelli di lato,sorride.
<<Questa zona è il mio posto preferito>>
Io lo guardo per qualche istante e scuoto la testa:non può essere sempre così...cosí.
Finisco,mentre poso la lametta sul bordo del lavandino:lui mi guarda,con quelle ciglia lunghe e mi accarezza il viso.
Lo fa piano,con quella dolcezza che non ho mai percepito da nessun'altro uomo che non sia lui.
<<Sei piccolina>>sorride,mentre mi lascia un bacio sulla fronte.
Rimette in ordine il bagno,mentre l'elettricità che si era creata prima scompare del tutto. Ma io...io questa sera non posso assolutamente accettare questa cosa.
Non stasera che la fortuna mi sta dando una possibilità irripetibile.
<<Sei agitata?>>chiede mentre io cammino avanti e indietro per cercare di mantenere la calma.
<<Balliamo?>>rispondo con una domanda mentre lui ride.
<<Va bene,cerchiamo qualcosa su YouTube>>dice.
<<Metti...aspetta,cerco io>>afferro il cellulare e digito velocemente il titolo della canzone.
Non appena sente il basso partire mi guarda divertito:fino a mezz'ora fa,in corridoio parlavamo di musica classica e ora stiamo ascoltando un pezzo mezzo rock. La mia doppia personalità non si nota devo dire.
<<Siediti,ballo io per te>>lui alza le mani,mentre si siede ai piedi del letto.
Sinceramente? Sono imbarazzata, sì. Ma se non tento ora quando mi ricapiterà? Mai.

Io ti ordino di amare, mia piccola illusione
Riponi dentro me ogni tua singola finzione
Abbi cura del mio sangue, di lucidarmi il cuore

Tolgo la collana che ho addosso,muovendo i capelli. Porto le braccia in alto e lentamente faccio scivolare via il mio golfino di lana.

Lei ha carta su cui scrivere
Cera calda in lacrime
Lei è linfa tra le vertebre
Dipendenza instabile

Irrimediabilmente lei, ormai
Ti spoglio solo se mi vuoi, se vuoi

Inizio a muovere i fianchi lentamente,mentre gli regalo una meravigliosa visuale del mio corpo.
All'inizio ride,poi diventa serio.
Eccola,eccola qui l'elettricità di prima.
Mi guarda come se fossi bella.
Ed io,con i suoi occhi addosso,mi sento bella davvero.

Lei è la bocca sull'armonica
Il sangue, un'alba alcolica
Vedi che roba, un mucchio di ossa
Metto la mente in musica
Contemplo una foto
Mentre ricordo quella sua pelle gelida

Sorrido.
Sorride.
Tolgo il maglione che ho addosso,facendolo cadere accanto a me.

La mano la sfiora
La schiena si inarca
Un brivido vola
E fra le sue labbra
Il fiato si accorcia
Un corpo che danza
E sotto una doccia
O dentro una stanza


E poi non so come succede,riesco miracolosamente a togliermi i pantaloni in modo sensuale,non sembrando una foca.
Lui mi fa segno di avvicinarmi,mi accarezza le gambe,mi lascia un bacio sul braccio.
Io sorrido divertita:al locale l'unica cosa che ho imparato è essere sensuale.
Farmi desiderare e,anche se so che, è facile con Filippo,non voglio averla vinta subito.


Lei è
Irrimediabilmente lei, ormai
Ti spoglio solo se mi vuoi, se vuoi
Io ti ordino di amare, mia piccola illusione
Riponi dentro me ogni tua singola finzione
Abbi cura del mio sangue, di lucidarmi il cuore




La canzone finisce e con lei,il cellulare di Filippo sotto il mio maglione. Sul pavimento bianco.
<<Ti sono piaciuta?>>chiedo,mentre le sue labbra non mi lasciano respirare.
<<Tu mi sei sempre piaciuta>>biascica,mentre le nostre labbra scivolano fra loro,incastrandosi perfettamente.
E se voi non credete in una predestinazione,io in questo istante ci credo ciecamente.
Le mie dita si intrecciano con i suoi capelli.
La sua bocca mi assaggia,assapora pienamente,mentre mi siedo sopra una sua gamba,coperta ancora dal jeans scuro.
Io sospiro,mentre i suoi occhi continuano a seguire i miei. Sempre. Lui mi segue sempre. O forse sono io che seguo sempre lui.
Le sue dita dolcemente accarezzano la mia schiena,che al contatto con le sue mani calde rabbrividisce:slaccia il reggiseno,mentre non perde tempo e mi fa alzare.
<<Dai,toglimeli tu>>chiede,alludendo ai pantaloni.
Diciamoci la verità:mi tremano le mani e sono insicura a dei livelli disumani.
Infatti,arrossisco.
Dio,non volevo.
<<Scusa io...>>mi manca persino il fiato.
Le emozioni mi stanno massacrando il cuore.
Mi accarezza il viso,mi lascia un tenero bacio sulla guancia. Torna sulle labbra.
Non parla più,si toglie lui l'indumento,quella maledetta cintura crea un fracasso  tale che sveglieremo l'interno albergo.
Poi ci intrufoliamo sotto il lenzuolo bianco del letto,lui sopra. Che con uno sfondo bianco i suoi occhi sembrano un po' di mare.
Un paio di attimi dopo siamo nudi,a guardarci,a baciarci.
Non servono preliminari perché siamo già eccitati così. Stiamo andando a fuoco.
La sua pelle bollente contro la mia che dall'emozione sento gelida.
Forse sono gelida.
<<No,no,no...aspetta>>respiro.
Cazzo,sto morendo dalla paura.
<<Ti prometto che non...non faccio forte>>mormora con una tenerezza che mi si stringe il cuore.
<<Ho un'ansia assurda,giuro che,ho paura di morire>>dico tra l'imbarazzo e l'ansia del momento.
<<Contiamo fino a tre?>>chiede.
<<Ok...conta tu,io mi vergogno>>dico mentre lui sorride.
I numeri non li sento nemmeno,ho deciso di concentrarmi sul suo viso per non sentire il dolore che si crea naturalmente.
E più lì guardo più ci vedo sentimento.
Ed è in quel preciso momento che capisco l'enorme errore che sto facendo.
Andrea non mi guarda con questi occhi.
Filippo sì.
Mi chiede se va tutto bene.
E non so per quale ragione assurda io non recepisco nemmeno la domanda.
Ma inizio a sentire il cuore pesante.
Ora o mai più.
<<Io ti amo>>
Semplice,pulito e logico.
Tre parole.
Non le ho mai dette a nessuno in vita mia.
E penso che non le dirò a nessuno altro uomo.
Lo dico fra le lacrime date dal dolore,dall'emozione e dal sentimento.
Mi guarda,mi accarezza il viso.
Non mi ha risposto.
No,non mi ha risposto.
<<Fil,fermati un attimo>>mormoro.
<<Ti ho fatto male?>>chiede.
<<Io ti amo>>lo ripeto.
Ora sì,l'ha sentito chiaro e tondo.
Non può dirmi di non averlo sentito.
Schiude le labbra,sospira.
Mentre io continuo a piangere,mi bacia,mi bacia anche il petto,sopra il cuore.
Ma non mi ha risposto.
<<Dimmelo....dimmelo ti prego>>sussurro.
Mi stringe forte una mano,mi lascia un'altro bacio.
<<Ti prego...ti prego>>se non risponde è una scelta...come la mia dal tronde.
Mi guarda con attenzione,mentre mi asciuga le lacrime che continuano a scendere dal mio volto.
Io continuo a ripeterlo.
Ti amo,ti amo,ti amo,ti amo,ti amo,ti amo.
Glielo dico fra i capelli,sulle labbra,sulle gote,fra le dita,fra le pieghe del collo.
Ho cercato di marchiarlo con dei ti amo.
Forse,non funziona così però.
Ad un certo punto si ferma,mi chiede se sto bene.
Sì,sto bene.
<<Chiudi gli occhi,seguimi>>chiede.
E così,come quella volta al telefono,mi guida verso un sentiero che conosco ben poco che ha come scopo l'orgasmo.
È fantastico come una voce,possa fare questo. Insomma,sappiamo tutti che è un bel ragazzo ma,il potere delle sue corde vocali è sconvolgente.
Ma anche mentre sono al limite,mentre tremo e irrigidisco le gambe il mio cuore esplode.
<<Ti amo... Dio Fil,io ti amo da impazzire>>
No, non mi ha risposto.
Sì,mi sto occupando di non scoppiare a piangere di nuovo.
Mi bacia sulla fronte,mi bacia i capelli,mi bacia il cuore.
Poi si sdraia accanto a me,mi stringe forte a sé:ho paura che possa spaccarmi qualche osso sinceramente.
Ed io ho la certezza che questo sì:é il mio primo,vero amore.

Filippo.
Le persone hanno due lati secondo me:uno bello,che mostrano ogni giorno quando escono di casa e quello vero che viene mostrato solo se necessario.
Da quando Andrea ha lasciato lo studio, Armonia è veramente bella.
Le ho fatto ascoltare un brano al quale sono particolarmente legato:si intitola Due ore.
Mi ha detto che le è piaciuta particolarmente,contenta come una bambina.
Non appena saliamo in auto,inizio a parlare....come se anch'io stasera fossi un po' più vero. Veramente Filippo.
Le confesso che lei è il mio caffè preferito.
Ride,arrossendo. Mentre io per qualche secondo distolgo lo sguardo dalla strada e la guardo:bella con una certa felicità addosso.
Arriviamo in albergo e rimane sconvolta dal fatto che ho le chiavi.
<<Come mai hai le chiavi?>>chiede curiosa.
<<Visto che torno alle ore beate dallo studio mi hanno concesso questo privilegio>>sorrido.
La prendo per mano e raggiungiamo la stanza.
È piccolina,semplice e pulita.
Lei si siede sul letto,cerca qualcosa da guardare in televisione mentre io vado in bagno e cerco di depilarmi il petto:domani sera ho uno shooting con Lori,devo essere perfetto.
<<Fanculo>>impreco quando mi taglio.
Ho visto un tutorial ma non si tagliava il tipo,dannazione.
Armonia viene a vedere dato il fracasso che sto facendo,e ride.
<<Cazzo ridi?>>glielo chiedo mentre ridacchio anch'io.
<<Lascia fare a me>>dice mentre prende la lametta e delicatamente passa sulla pelle.
Che poi ho quattro peli malcontati sul petto ma,sto diventando leggermente narcisista da quando ho iniziato a farmi fotografare.
La sto guardando,e mi sono appena accorto che...che saremo perfetti insieme,come una coppia normale.
Ma lei ha scelto un'altro,ed io non posso deviare la sua vita:le scelte sono le sue.
Non appena finisce cerco di fare finta di niente e sistemo il bagno.
Lei torna in stanza mentre io cerco di ignorarla:lei non è mia.
Esco dal bagno e per poco non muoio dalle risate, è la quinta volta che circumnaviga il letto. È nervosa,ed il motivo lo sento perfettamente a pelle.
<<Ballo io per te>> sussurra.
Ed è una ragazzina con mille difetti ma se ha lavorato in un luogo squallido come quello strip,le ha insegnato ad essere sensuale.
Ogni volta che muove il bacino io ho un mancamento,lo giuro.
Mi fissa,con i suoi occhi grandi e limpidi ed io,dannato che sono,la voglio sentire mia,mia e solamente mia.
La pelle bianca sua si ricopre di pelle d'oca non appena la sfioro,la bacio,la accarezzo.
Io le mangio le labbra,con un bisogno carnale di averla,sentirla e viverla.
<<Toglili tu,dai>>le sussurro alludendo ai miei jeans.
No,non ci riesce. Le tremano le dita,arrossisce e sorride imbarazzata.
Ed io questa scena non potrei mai scordarla,mai.
Ci infiliamo sotto il lenzuolo bianco e le sorrido,mentre i suoi occhi ridono.
<<Mia...mia....mia, sì,mia...>>mormoro mentre le bacio una spalla.
Lei si toglie le mutandine,io la imito.
La tocco,sentendo quanto sia piena di mare dentro sé. Lei timidamente mi accarezza,poi ritrae la mano. Le sorrido. Allora rifà il gesto.
Finché non arriva il suo momento.
Sì perché ora voglio solo godermi il suo viso,i suoi occhi e le sue labbra che mi chiamano.
<<No,no aspetta...>>dice mentre si tira a sedere.
Ha un'ansia assurda,sta tremando.
Io le sorrido,la faccio sdraiare nuovamente sotto di me,mentre le lascio un tenero bacio sulla fronte.
<<Ti prometto che non...non faccio forte>>mormoro.
Lei mostra le sue meravigliose fossette. Mi accarezza una guancia.
<<Contiamo fino a tre?>>propongo.
Lei mi risponde che si vergogna.
Allora conto io,mentre lei fissa i miei occhi.
Io le fisso la pancia,che si contrae non appena entro in lei. Inizia a piangere.
Forse perché siamo destinati a soffrire.
Sì,io e lei,prima o poi ci ammazzeremo a vicenda.
Le accarezzo una guancia,le lascio un bacio sulla bocca mentre con la mano destra le accarezzo i capelli.
<<Io ti amo>>
Cazzo. Mi fermo. La guardo. Ha gli occhi pieni di lacrime,a tratti lucidi.
Faccio finta di niente,no,no,no non rovinare tutto piccola.
Ma lei è testarda quanto me.
Mi ferma un secondo,capisco che me lo voglia ripetere.
Così fingo un <<ti ho fatto male?>>chiedo mentre lei mi prende il viso fra le mani.
Ci incolla gli occhi,cazzo,non riesco a non guardarli.
<<Io ti amo>>lo ripete.
Io schiudo la bocca,mentre faccio un mezzo sorriso.
Lei piange ancora di più,mentre mi stringe a sé con una forza che è sconvolgente.
Me lo ripete,continua.
Sì,non ho risposto.
Non risponderò. L'ultima volta che ho risposto è finita male. Da quel giorno,da quella storia,me lo sono promesso. Non dirlo,mai più se tengo alla persona che ho di fronte.
<<Chiudi gli occhi,seguimi,avanti piccola>>stringo una sua mano,mentre il suo corpo si muove con il mio.
Le passo una mano sul viso,mentre lei viene trascinata nel vortice del suo stesso mare.
Le tremano le gambe,il respiro e la voce.
<<Ti amo...ti amo da impazzire Fil...>>sussurra mentre si stringe intorno a me.
Non appena ricomincia a chiamarmi anch'io vacillo,lasciandomi andare nel suo mare in tempesta.
No,no,non le ho risposto.
Continua a piangere,non riesce a smettere.
La stringo a me,forte,mentre il suo corpo nudo trema.
<<Ti amo...io ti amo,io ti amo.... perché non rispondi?>>chiede guardandomi disperata.
Non ho mai visto così tanta disperazione e malinconia in un paio di occhi prima d'ora.
<<Shh...rilassati>>sussurro mentre spengo la piccola luce sul mio comodino.
Immersi nel buio della notte,lei si alza.
Mi dà la schiena,mentre si piega a metà e continua a singhiozzare. No,no,no.
Mi tiro a sedere,metto i boxer e i pantaloni della tuta.
<<Cosa c'è? Cosa c'è piccola?>>chiedo.
Tira su con il naso.
Mi guarda.
<<Cos'ho che non va? Cos'ho? Dimmelo,dimmelo perché io sto morendo>>sussurra.
<<Niente,niente.>>non appena rispondo ride,mentre si alza e si riveste<<ti sembro stupida? Dimmelo,ti sembro stupida?>>chiede mentre urla.
<<Non ho mai detto questo,davvero io non capisco>> ma io non sto capendo davvero.
<<Sei...sei come tutti gli altri. Tu sei...sei uno stronzo>>mormora,mentre si copre il volto con le mani.
<<Vieni,vieni a dormire. Sei stanca>>cerco di tirarla verso il letto.
<<Perché non mi ami? Cosa ti ho fatto?>>
Silenzio.
<<Sei...sei un essere ripugnante. Sapevi,tu lo sapevi e te ne sei approfittato!>>
Silenzio.
<<Vai a fanculo! Vai a fanculo stronzo! Ti odio>>
<<Aspetta...aspetta ti prego>>
<<Cosa vuoi ancora? Dimmelo,dimmelo perché io non ce la faccio più. Mi hai distrutta. Distrutta stanotte>>mormora,mentre si asciuga l'ennesima volta gli occhi colmi di lacrime.
<<Io non posso dirtelo. Non che non voglio,non posso>>dico sinceramente.
Lei ride<<ah sì? E chi te lo vieta? Eh, Dio? Dimmelo perché almeno se prego un po' magari me lo dirai>>dice sarcastica.
<<L'ultima volta che ho detto 'ti amo' è andata a finire male. Lei c'ha rimesso la vita. Non voglio rifare lo stesso errore>>
Smette di vestirsi,mi guarda mentre nota che mi stanno tremando le mani.
No,non andartene,ti prego.
<<Devi credermi....non ti ho mai mentito. Ti prego,ti prego Armonia>>
Ci siamo trafitti il cuore a vicenda.
Scuote la testa,sbuffa.
<<Non credevo che fossi come loro,non lo pensavo affatto. Ma voi uomini vi dimostrate sempre per quello che siete:degli esseri senza cuore>>dice con una freddezza tale da farmi sentire una merda.
Ed io non so più come convincerla,non so più che parole utilizzare perché ho paura di sbagliare. Quindi sospiro,strofino gli occhi e rimango in silenzio.
<<Allora? Decidi di fare così? Di...di stare in silenzio come i vigliacchi?>>chiede,furiosa.
Io alzo gli occhi,li punto nei suoi pieni di lacrime.
<<Io fin dall'inizio ti ho promesso che non ti avrei mai fatto del male...ho continuato a mantenere questa promessa e la manterrò sempre. Ora scusa se sto in silenzio ma ho paura di ferirti e non voglio farlo>>mormoro sedendomi ai piedi del letto sfatto,che sa di noi,della sua natura e del suo amore.
Lei si toglie il maglione,rimanendo soltanto con le mutandine addosso, va verso il mio comodino,prende una sigaretta dal pacchetto e accende quel piccolo vizio.
Si stende sotto le coperte.
Mentre fuma e il suo corpo nudo si copre con le lenzuola bianche.
La imito,mentre ne fumo anch'io una.
<<Cerchiamo qualche cosa alternativa ai ti amo>>dice.
Ed io sorrido,baciandola.
<<Ti..ti arcobaleno>>propongo.
Lei ride.
<<E cosa c'entrano gli arcobaleni?>>
<<Io nel tuo sorriso vedo mille arcobaleni>>
Allora sorride,mentre rilascia il fumo sul mio viso.
Ormai sono le sei del mattino,si alza e con me si ferma a guardare l'alba.
Le montagne innevate danno un senso di pace in tutto questo casino.
Mi metto dietro di lei,mentre le lascio un bacio fra i capelli,le accarezzo la schiena e rimango in quella posizione,finché anche lei finisce la sigaretta,si gira e mi sorride.
<<Arcobaleno>>
<<Arcobaleno piccola>>










Canzoni utilizzate:
Due ore-Irama
Lei-The Jab












MEGASPAZIOAUTRICE🔥
BUONGIORNISSIMO,BUONANOTTISSIMA!
Allora,allora,allora:spero che sia venuto fuori qualcosa di carino perché è due settimane intere che ritocco e perfeziono questo capitolo quindi...a voi i commenti,grazie!💙
Finalmente qualcuno ha colto l'occasione giusta ed è andata a buon fine,con qualche difficoltà,ma ce l'abbiamo fatta!🙈🌹
Questo è uno dei capitoli fondamentali per la storia,state attenti ai discorsi fra i due perché serviranno nei prossimi capitoli 😏
E niente,io vi lascio che sono stanca morta,reduce da una intensa settimana di studi che si è conclusa con me ed un calice di Rosé.
Vi mando un bacio grande, grande, grande!❤️
Frfuzzy ✨

Continue Reading

You'll Also Like

45.6K 2.5K 27
"I sogni a volte si trasformano in incubi, e tu sei stato decisamente il mio incubo migliore" A Torino, Sofia crede di star finalmente realizzando i...
126K 6.6K 44
ATTENZIONE: questa storia è molto vecchia e potrebbe contenere alcuni errori visto che non è stata ricontrollata dopo la pubblicazione. Se ciò potreb...
100K 2.2K 130
Tra i due ragazzi sarà odio o amore?
137K 5.2K 29
«Non erano niente quei due ma quando si guardavano qualcosa in loro cambiava. Lui sorrideva e lei non era più lei. Il mondo ad un tratto era meno pe...