solamente un gioco

By _the_princess_creepy

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T/n (tuo nome)Evans a soli 3 anni è sopravvissuta a un tragico omicidio ritrovata abbracciata a un orsacchiot... More

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capitolo 1
capitolo 2
capitolo 3
capitolo 4
capitolo 5
capitolo 6
capitolo 8
capitolo 9
capitolo 10
capitolo 11
capitolo 12
capitolo 13
capitolo 14
capitolo 15
capitolo 16
capitolo 17
capitolo 18
capitolo 19
capitolo 20
capitolo 21
capitolo 22
capitolo 23
capitolo 24
capitolo 25
capitolo 26
capitolo 27
capitolo 28
capitolo 29
capitolo 30
capitolo 31
capitolo 32
capitolo 33
capitolo 34
capitolo 35
capitolo 36
capitolo 37
capitolo 38
capitoli 39
capitolo 40
capitolo 41
capitolo 42
capitolo 43
capitolo 44
capitolo 45
capitolo 46
capitolo 47
capitolo 48
capitolo 49
capitolo 50
capitolo 51
capitolo 52
capitolo 53
sempre
capitolo 54
capitolo 55
capitolo 56
capitolo 57
capitolo 58
capitolo 59
capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62 A Carte Scoperte
La Realtà
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
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capitolo 7

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By _the_princess_creepy


"Come ti senti?" chiese la dottoressa Jonesy.

T/n guardò la finestra, per poi soffermarsi sulla domanda.

"Triste" disse T/n.

"Interessante"disse scrivendo nel blocchetto che teneva sempre nelle mani.

Era il 1 Luglio, non era un giorno qualunque, era il giorno in cui era nata, il giorno della morte dei suoi genitori.

Era passato esattamente un anno da quando T/n perse i suoi genitori, da quando frequenta la dottoressa Jonesy.

Da quando continuava ad andare all'asilo senza fare amicizia con nessuno.

Nessuno riusciva a capire cosa stesse passando.

Nemmeno Grey  riusciva a capire la sua anima piena di caos, dolore, rabbia, perciò pensò a qualcuno che si occupava di questi casi, e riuscisse a capirla più di lui.

Gli incontri di Jeff con T/n non smettevano, tutte le sere dopo aver ucciso qualcuno per sfogare la sua continua e incontrollata rabbia, andava da lei. 

T/n oggi avrebbe fatto 4 anni senza i suoi genitori, si alzò dalla sedia e se ne andò non volendo ascoltare più nessuno, voleva richiudersi dentro, in modo che nessuno entri dalla sua stanza.

Chiuse la porta alle sue spalle, e si incamminò per il corridoio, mentre le persone che aspettavano la dottoressa si soffermavano su T/n, provando pena e pietà, ma lei non voleva tutto questo.

Non voleva la loro pietà, non voleva i loro sguardi di comprensione, non le servivano a niente.

Fuori dall'edificio c'era Grey che l'ha aspettava, impazientemente.

T/n aprì lo sportello della macchina, e si sedette sul sedile, si mise la cintura e chiuse lo sportello.

"Ciao" disse T/n per poi girarsi verso il finestrino, e perdendosi nei suoi pensieri.

La dottoressa Jonesy le aveva raccontato i pensieri dei grandi poeti, di cui uno le era interessato, Pirandello.

"Secondo lui ognuno di noi indossiamo delle maschere, quali sono le tue T/n?" chiese la dottoressa scrutando ogni suo movimento

T/n sospirò non sapeva che cosa fosse la sua maschera, non sapeva nemmeno cosa fosse, ma poi pensò.

"Ognuno di noi nasconde la sua vera identità" disse la dottoressa

"Perché?" chiese T/n curiosa di sapere.

"Alcuni per nascondersi dal mondo, altri per sembrare forti quando sono fragili come un fiore"

T/n cominciò a riflettere su quale fosse la sua identità, da cosa si nascondesse.

Da Jeff ovviamente, ma non solo da lui

I suoi pensieri furono fermati appena arrivarono a casa, e Grey prese la mano di T/n, facendola sussultare, non era abituata ai contati fisici. 

Andarono in cucina, e T/n si sedette sulla sedia osservando Grey aprire il frigo e uscire la torta del suo compleanno.

"Tanti auguri T/n" disse Grey sorridendo, mentre lei rispose con un sorriso tirato.

"Grazie" disse mentre osservò la torta.

C'era una foto sulla torta di lei quando aveva un anno e rideva,ed era seduta sull'altalena che gli aveva fatto suo padre, dove quest'ultimo trovava dietro alle sue spalle, ricordava qualche dettaglio quel giorno.

La mamma di T/n aveva appena comprato una macchina fotografica, e cominciò a fare delle foto di lei, per ricordi.

Mentre lei era sull'altalena, e suo padre la spingeva, facendola volare, e T/n rideva dalla gioia ed era felice.

Sorrise tristemente a quel ricordo, ma poi ricordò le parole della dottoressa Jonesy.

"Dottoressa la verità è che sto male" disse T/n con occhi tristi

"Quelli che hanno passato dei momenti difficile come te piccola T/n, ricominciano da zero." disse la dottoressa.

"E come ci riescono?" chiese T/n curiosa.

"Alcune persone cambiano città, e fanno nuove esperienze"

"E quelli che non ci riescono che fanno?" chiese T/n

"Esprimono i loro sentimenti attraverso l'arte della poesia, altri invece usano l'arte"

"Cosa dovrei fare dottoressa?" chiese T/n

La dottoressa sospirò, tolse gli occhiali, chiuse il taccuino, e la guardò negli occhi.

"T/n, sei giovane e hai la possibilità di ricominciare e andare avanti. Nella vita ognuno di noi ha affrontato degli ostacoli, ed è grazie a questo che le persone diventano forti. La vita va avanti" disse la dottoressa con occhi carichi di speranza.

T/n scosse la testa e si concentrò sulla torta, sopra la foto si trovava un scritta rossa "happy birthay T/n", la torta era a forma di cuore, attorno ad essa c'erano delle fragole e delle caramelle.

T/n si girò verso Grey e lo abbracciò rigranziandolo nel profondo del suo cuore, mentre lui strinse la bambina a se sorridendo.

Si staccarono dall'abbraccio, quando sentirono il campanello suonare, e Grey andò ad aprire ed era John e la dottoressa Jonesy.

Entrarono e si diressero verso T/n, che sorrise nel vederli, in quel momento sentiva di essere felice, ma dentro di se c'era un buco nel cuore, ma doveva andare avanti e ricominciare, e che la vita va avanti, come gli aveva detto la dottoressa.

John abbracciò T/n e gli fece gli auguri e lei la ringraziò.

"Non potevo perdermi il compleanno della mia paziente preferita" disse la dottoressa abbracciandola, e facendole gli auguri, e T/n ringraziò con un sorriso. 

T/n si sedette nel capo tavola con la torta davanti, mentre Grey aveva preso la fotocamera, e le scatto una foto, in cui attraeva i suoi occhi verdi e freddi, e sorrideva tristemente, per poi fare diverse foto con John e la dottoressa, finché non arrivò il turno di Grey.

Si mise accanto a T/n e prese un po' di panna con il dito e lo mise a lei  facendola ridere, e John scatto la foto.

T/n guardò la foto dove la ritraeva che rideva sinceramente, e anche Grey , in quella foto sembravano due bambini.

Poi arrivò il momento della candeline, e T/n chiuse gli occhi, mentre John, Grey e la dottoressa cominciarono a cantare la canzone di compleanno, T/n doveva spegnere le candeline, esprimendo un desiderio, chiuse gli occhi e ci pensò per un momento, pensò ai suoi genitori, a Jeff a tutto.

Soffio le candeline e fece un unico e solo desiderio dentro la sua mente.

"Desidero rivedere i miei genitori " pensò dentro di sé .

Un giorno avrebbe realizzato il suo desiderio.

Aprì gli occhi e sorrise.
_________
Nel frattempo Jeff si era svegliato di buon umore e voleva fare una sorpresa a T/n

Andò per le strade cercandola.
__________

Mentre T/n mangiava e parlava con la dottoressa Jonesy, John e Grey si misero in un angolo seduti sul divano.

"T/n è una brava bambina, è diversa dalle altre, dopo tutto quello che ha passato è forte e combatte" 

"Già" disse Grey guardando T/n.

Pensò ancora alle parole della dottoressa

"È una bambina forte, che si chiude in se stessa, si protegge attraverso a una corazza, ma in compenso è una bambina davvero forte"

Quando John e la dottoressa se ne andarono a casa, erano ancora le tre del pomeriggio, Grey disse a  T/n che stasera l'avrebbe portata a mangiare una pizza.

T/n andò in camera sua, si tolse la maglia e guardò per un momento la sua cicatrice sulla spalla marchiata da Jeff.

Si toccò delicatamente la cicatrice, facendogli venire un brivido lungo il suo corpo.

Prese un vestitino, e dell'intimo e andò in bagno.

Girò la manovella del rubinetto e fece riempire la vasca, per poi chiudere l'acqua girando la manovella.

Si emerse dentro la vasca e chiuse gli occhi rilassandosi.
_________
Nel frattempo Grey si mise a studiare numerosi casi causati da Jeff, fino a perdere la cognizione del tempo, guardò l'orologio sul suo polso notando che erano le sei del pomeriggio, andò in camera sua e si mise uno smoking nero, si sistemò la cravatta, e mise i suoi capelli all'indietro.

Andò in macchina aspettando T/n.

T/n si mise un vestitino rosa chiaro, che arrivava fino alle ginocchia, si legò i capelli con una treccia incorporata.

Andò in macchina, Grey accese la macchina e si diresse verso il ristorante, mentre gli arrivò una telefonata.

Grey mise la cintura a T/n, sterzo indietro correndo come un dannato in una casa.

"Resta qui T/n" disse scendendo dalla macchina.

T/n vide John, davanti alla casa fatta di legno c'erano delle strisce gialle, T/n si tolse la cintura di sicurezza e scese dalla macchina, vedendo Grey entrare assieme a John.

Nessuno notò T/n correre verso la casa, vide del sangue lungo le scale che portavano al piano di sopra.

T/n camminò lentamente e ad ogni gradino che saliva sentiva l'ansia farsi strada sul suo corpo.

Cercò di non guardare il sangue e cercò di andare avanti.

Si trovo su un lungo corridoio, e sentì la voce di Grey farsi strada.

Corse verso quella voce e quello che vide non le piacque,si inginocchiò lentamente e  quando Grey si rese conto della sua presenza andò ad abbracciarla cercando di non farle vedere niente, ma era troppo tardi.

In quel momento T/n non riusciva a vedere quelle immagini, ma erano impresse nella sua mente.

C'era una donna seduta su un angolo, con addosso un vestito rosa chiaro macchiato del suo stesso sangue, come quello che aveva indossato T/n per il suo compleanno.

Teneva per le mani i suoi organi con una candeline accesa e il numero quattro, la donna aveva gli occhi spalancati,e la guardava con i suoi occhi blu morti.

T/n riusciva a vedere una scritta sulla parete fatta dal sangue della donna, si staccò da Grey e si avvicinò lentamente alla scritta, e la toccò con le dita della sua mano delicatamente, e l'ha lesse.

"Happy birthday T/n (^▽^)" sussurrò T/n, guardando ancora una volta la donna che la fissava con i suoi occhi blu morti, e con dei tagli lungo le guance formando un sorriso.

Grey prese in braccio la bambina, mise la sua testa nell'incavo del suo collo, cercando di non farle vedere più niente.

T/n aveva dentro la sua testa gli occhi della donna e da come la guardava, inizialmente stette con occhi spalancati, dall'orrore, ma dopo aver sentito l'odore di Grey, e le sue lunghe braccia muscolose cominciò a piangere.

Grey nel frattempo era appena uscito dall'edificio e si inginocchiò stringendo T/n, sentendola piangere.

"L'ha uccisa per me" disse singhiozzando T/n.

"No, non è così"disse Grey stringendola ancora di più a sé.

"Mi dispiace piccola mia, il tuo compleanno non doveva finire così" sussurrò Grey triste.

T/n si staccò dall'abbraccio e si asciugò le lacrime, e l'ho guardò con occhi tristi, si avviò verso la macchina, si mise dietro la macchina, si stese e chiuse gli occhi cercando di non sognare la donna, e singhiozzando 

Grey entrò nella macchina e mise in moto, e per tutta la strada non fece altro che pensare, mentre T/n si agitava ogni tanto nel sonno.
__________

Nel frattempo Jeff rise alla reazione di T/n tutto il tempo, ma poi sentiva i singhiozzi della sua vittima, si girò verso di lei arrabbiato.

"Sta zitta" disse fulminandola con lo sguardo, ma lei non riusciva a controllare i singhiozzi.

La ragazza aveva i capelli lunghi, lisci e corvini,alta, aveva degli occhi azzurri, era stesa sul letto nuda e si copriva con delle coperte.

La ragazza sentiva un dolore allucinante, guardò per un momento le lenzuola, vide il sangue della sua verginità, e pianse, fino a tal punto da fare imbestialire Jeff.

Jeff dopo aver fatto la sua sorpresa a T/n cercò un'altra vittima, che le ricordava un po' T/n, avrebbe dovuto sfogare la sua voglia di sangue contro qualcuno e scelse lei.

Guardò allo specchio il suo corpo nudo e scolpito con qualche graffio di proiettile, si girò verso la ragazza, e si avvicinò a lei come un predatore.

"Adesso ho voglia di giocare" disse ridendo.

La ragazza scuote la testa, ma Jeff non volle sentire ragioni, quando vuole qualcosa la ottiene.

La prese per le gambe ed entrò dentro di lei facendola gridare dal dolore, Jeff spingeva forte, facendo sgorgare sangue dalla ragazza, prese il suo coltello.

E cominciò a fargli dei graffi lungo la sua pancia e il suo petto.

"Go to sleep" Fosse dandogli una coltellata al petto, facendola morire.

Si staccò da lei leggermente annoiato, e si stese sul letto, si accese una sigaretta e prese dei tiri.

Mentre guardava la ragazza morta, pensava a T/n che sarebbe andato a  trovare domani sera, sorrise pesando alla reazione della sua sorpresa.

Dopo essersi fumato la sigaretta buttò il corpo morto a terra, e si addormentò.
________

Nel frattempo Grey aveva messo T/n sul letto, si mise a leggere i documenti riguardo al caso che avevo appena scontrato, e si addormentò.

Ad un certo punto sente delle grida di paura di T/n e si sveglia di scatto andando in camera sua, e vide che stava gridando dal sonno, Grey scuote leggermente T/n cercando di svegliarla, ma non né voleva sentire ragioni.

L'ha chiamò e T/n si alzò di scattò, con la fronte sudata e gli occhi spalancati, respirando affannosamente.

Grey si sedette sul letto abbracciando T/n e accarezzandogli i capelli, e lei cominciò a calmarsi.

Lui stava per andarsene, ma T/n prese la sua  mano chiedendogli di restare. 

Grey annuì, andò in bagno a mettersi il pigiama, si stese accanto a T/n abbracciandola e tenendola stretta a se.

Lui riteneva T/n come la figlia che non aveva mai avuto, le voleva bene, avrebbe voluto comprendere e sapere ciò che le passasse per la testa, ma il caos  che lei aveva dentro era troppo.

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