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"Se ora non dite la verità su cosa è successo, la dirò io" afferma Cami, attirando l'attenzione di Hart, che la guarda incredulao, non capendo ovviamente a cosa si stia riferendo.
"Q-Quale verità? Cosa è successo?" Chiede balbettando.
"Io e Cole stiamo insieme" dico tutto d'un fiato, e Hart si gira di scatto verso di me, spalancando gli occhi.
"Cosa?" Chiede, sperando di aver capito male.
"Da... da quanto?"
"Dall'altra sera, ma è da qualche giorno che va avanti" dice Cole, con tono più rilassato possibile.
"Quando avevi intenzione di dirmelo?" Mi chiede, avvicinandosi a me.
"Non lo so, tra un po', sapevo avresti reagito così"
"Beh, come avrei dovuto reagire? Te odiavi Cole, mi dicevi sempre che fosse insopportabile"
Chiaramente quelle cose non le penso più, così come so che Cole non pensa che io sia solo una noiosa ragazza perfettina.
"E che cazzo avete fatto ieri?" Chiede, girandosi questa volta verso Cole.
Per qualche secondo sta in silenzio, ma sappiamo entrambi che prima o poi scoprirà la verità.
"Siamo... scappati dall'hotel, e ci hanno beccati tornare alle 3.00 di notte"
Hart sospira rumorosamente, portandosi le mani alla testa e stringendo tra le dita il ciuffo biondo.
"Ma che cazzo vi passava per la testa?" Inizia ad alzare la voce "Lili, perché lo hai fatto? Il richiamo dal preside ti toglie crediti per l'università"
Resto in silenzio, sedendomi di nuovo sulla sedia e coprendomi il viso con le mani.
Ero a conoscenza delle conseguenze, ma in quel momento volevo solo pensare alla mia felicità per una volta, perché con Cole mi sento felice.
Il silenzio che si era creato viene interrotto dalla porta che si apre, e i nostri genitori, insieme al preside, escono, rivelando la faccia arrabbiata, soprattutto quella di mio padre.
"Allora ci risentiamo più avanti per i provvedimenti, buona giornata" ci saluta il preside, uscendo poi dalla stanza, lasciandoci da soli nella camera silenziosa.
"C-cosa ha detto?" Chiede Cole con tono preoccupato, rivolto a sua madre, ma è Luke che si avvicina a lui e gli urla addosso:
"Cosa ha detto?! Che sei fuori dalla squadra per 1 mese! Questa volta non la passi liscia!"
Mio padre poi si avvicina a me, che mi alzo dalla sedia, preparandomi a sapere quale sarà la mia punizione, e a questo punto mi aspetto di tutto.
"Ha detto che ha tenuto conto del tuo andamento scolastico degli ultimi anni, quindi dice che dovrai solo iscriverti come tutor per recuperare crediti" mi informa, ma posso notare dal suo tono quanto sia deluso dal mio comportamento.
Si gira poi verso Cole, che si irrigidisce quando capisce che sta per parlare con lui.
"Cosa ci facevate voi due insieme?" Chiede, con tono freddo.
Ma vedendo che Cole non risponde, probabilmente perché sta iniziando ad andare in panico, alza la voce.
"Perché eravate insieme di notte?!"
"Papà smettila di urlargli contro!" Lo difendo, avanzando verso di lui.
"Adesso lo difendi pure? Ti rendi conto di cosa ti ha fatto? Ti ha obbligata a scappare! Chissa cosa poteva succederti!"
"Non mi ha obbligata, l'abbiamo deciso insieme"
"Lili..." cerca di richiamarmi Cole, probabilmente perché vorrebbe prendersi tutte le colpe, ma non lascerò che questo accada.
"Quindi cosa stai dicendo? Che tra voi due ci sia qualcosa?" Chiede, quasi con tono ironico, ma quando vede che non rispondo, ma anzi lo guardo seria, capisce che è tutto vero.
"Voglio che qualsiasi cosa ci sia tra voi finisca qui" afferma, facendomi perdere un battito.
"No, non è giusto" gli rispondo "non lo farò, non rinuncerò a Cole per voi"
"È una cattiva influenza per te"
"Non è vero!"
"Torniamo a casa" conclude poi, cercando di zittirmi.
"Non potete scegliere per noi!" Afferma Cole.
Mio padre si gira verso di lui, guardandolo minaccioso.
"Certo, e lo farò. Non ti avvicinare più a mia figlia" e detto questo esce dalla stanza, seguito da mia madre che lo rincorre.
Sento gli occhi diventarmi lucidi, e anche quando Hart esce dice qualcosa a Cole, che però non riesco bene a sentire, ma dalla faccia arrabbiata di mio fratello capisco non sia una cosa bella.
"Bella figura che ci hai fatto fare" gli rinfaccia Luke, mentre Cole nemmeno lo ascolta, ormai è abituato a sentirsi criticare costantemente da lui.
"Andiamo Lili" mi risveglia dai miei pensieri Hart, e quando passo sotto la porta passo anche vicino a Cole, ma ci scambiamo solo un'occhiata veloce per evitare di fare altri casini.
Mi dirigo verso la macchina insieme a Hart, che noto ha le nocche bianche talmente sta stringendo forte i pugni.
Salgo nei sedili posteriori, mentre mio padre mette in moto la macchina.
"Io volevo..."
"A meno che tu non voglia dire che lascerai quel ragazzo, allora resta in silenzio" mi zittisce mio padre, e capisco che è davvero arrabbiato.
Arriviamo a casa senza proferire parola, e una volta entrati all'interno, corro verso la mia camera, sbattendo la porta alle mie spalle, chiudendola poi a chiave.
"Lili apri" sento la voce di Hart fuori, mentre batte un pugno alla porta. Se adesso vuole fare la parte del bravo fratello che mi ascolta, allora può davvero andarsene a quel paese.
"Vai via Hart, non ti voglio più sentire!" Gli urlo, mentre mi butto sul letto, affondando la testa nel cuscino e iniziando a piangere.
Hart, capendo che per il momento non sarò mai intenzionata ad aprirgli, se ne va, chiudendosi anche lui in camera sua.
Perché deve essere cosi difficile? Perché le nostre famiglie non capisco che io e Cole siamo felici l'uno con l'altra?
Ed è così che passo l'intera giornata, a piangere, pensando non ci sarà mai una fine e questo orribile incubo...
***
Nonostante mia madre abbia provato a venire a parlare con me, non ho lasciato nemmeno lei entrare, anche se so che tra tutti è quella che mi appoggia di più.
Penso sia da un bel po' passata l'ora di cena, quando sento il mio telefono vibrare, e corro subito a vedere chi mi sta chiamando, sorridendo leggermente alla vista del nome sullo schermo.
"Cole"
"Ehi Lili, sono felice di sentire la tua voce"
"Anch'io, non sai quanto"
"Stai piangendo?" Chiede con tono preoccupato, probabilmente sentendo la mia voce rotta e rauca.
"Si, ho pianto per tutto il pomeriggio" ammetto.
"Anch'io..." mi dice, sorprendendomi.
"Puoi parlare?"
Mi appoggio alla porta con l'orecchio, ma quello che sento sono le voci dei miei genitori in lontananza, quindi deduco siano in soggiorno o in cucina.
"Si, dimmi"
"A quanto pare è andata peggio del previsto..."
"Già, mio padre non ne vuole sentire, dice che sei una cattiva influenza, e che non sei il ragazzo adatto a me"
"E... tu cosa ne pensi?"
"Ovviamente so che non è così" gli rispondo, facendogli capire che le parole dei nostri genitori non mi hanno minimamente colpito.
Per qualche secondo al telefono si sentono solo i nostri respiri, entrambi sappiamo non sia una situazione facile.
"Non voglio perderti ancora..." sussurra, e chiudo gli occhi per trattenere una lacrima, che però mi scende comunque lungo il viso.
"Nemmeno io..."
"Quindi cosa facciamo?"
"Lo teniamo nascosto finché riusciamo, e se nemmeno tra un po' riusciranno ad accettarlo, allora se ne possono andare a fanculo"
"Sei sicura di volerlo fare? Mentire ancora ai tuoi genitori?"
"Si, non mi interessa più niente, se loro non riescono a capire la mia felicità, allora non la vivranno con me"
"Vale lo stesso per me.
"Allora... ci vediamo domani? A casa mia in teoria non c'è nessuno dalle 3 alle 5"
"Va bene"
"Buonanotte Lili"
"Notte Cole"
Aspettiamo entrambi qualche secondo prima di attaccare, entrambi con il desiderio di parlare per tutta la notte, ma dopo stacco il telefono dall'orecchio e premo il tasto rosso.
Solo ora sto capendo che il sentimento che provo è ben più grande di quello che pensavo di provare...
Penso di essermi innamorata di Cole Sprouse...
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Spazio autrice
Le loro famiglie sembrano proprio non accettare la loro relazione.... ma quanto sono carini loro a volerla continuare comunque?
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