Armonia//Irama Plume

By Frfuzzy

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-Completata- Ci sono situazioni che la vita,ci porta a vivere,nonostante siano scomode e a volte terribilment... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20

Capitolo 6

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By Frfuzzy












Filippo pov's.
Il ritardo è una mia caratteristica.
Io arrivo sempre in ritardo.
Ovunque,per ogni cosa.
Come il medico di base.
E la cosa mi rende nervoso perché mi sveglio anche in anticipo:poi non so come,ma arrivo in ritardo.
E stasera è così.
È venerdì e sono super-emozionato.
Insomma, è la mia primissima esibizione davanti ad un pubblico e il cuore mi batte fortissimo.
Sfreccio fra le strade della città,mentre sono diretto al locale.
Ad Armonia ho detto di aspettarmi qui....non volevo troppa confidenza.
Sale in macchina con la sua solita grazia e sorride.
<<Ciao...>>mormora.
<<Ciao....legati che altrimenti mi tolgono la patente>>dico,non degnandola nemmeno di uno sguardo.
Non lo faccio apposta, è che proprio io rifiuto il fatto che è una ragazzina.
Sì,ma davvero niente male.
E se non fosse che le insegno qualcosa sul sesso,non avrei mai accettato.
Perché noto come mi guarda e...e mi fa paura sinceramente.
Mi guarda come si guardano gli arcobaleni:con dolcezza.
E sto cercando in tutti i modi di togliermela di torno ma penso che il destino non voglia....o forse nemmeno io.
<<Sei emozionato?>>chiede dopo un po'.
<<Leggermente....tu?>>
<<Anch'io,solo un pochino>>
<<Mi fermo solo un attimo a fare benzina..>>
<<Ma siamo già in ritardo di...>>
<<Vuoi che ti lascio a piedi?>>
<<Scusa>>
Sbuffo,inserendo la banconota nella macchietta e inserendo la pompa di benzina nell'apposita parte dell'auto.
La sto guardando e lei nemmeno se ne accorge:sta girovagando sui social.
Magari le darò l'amicizia su Instagram.
Ha un abito rosa,candido e delicato,con una scollatura profonda sul petto.
Non sta per niente male e sono talmente preso che nemmeno mi accorgo che la pompa ha smesso di erogare la benzina.
Il viaggio riprende in silenzio,e io accendo la radio,mentre passa qualche canzone contemporanea.
Passa 1969 di Achille Lauro e lei si scatena.
<<RESTO STASERA,NON FARE STA SCENA....>>canticchia muovendosi con le braccia magre ed io sorrido.
Sì, è proprio una ragazzina.
<<Quasi quasi faccio esibire te...>>mormoro,mentre la canzone è finita già da un po'.
<<Scusami...era bella e...>>arrossisce.
<<Anche a me piace>>la interrompo,mentre sul suo viso nasce un sorriso genuino.
Dato che c'è coda,per divertirmi un po',le passo una mano sulle gambe lasciate nude dal suo abito.
Rabbrividisce,abbassando lo sguardo.
<<Cosa...c..cosa fai?>>balbetta,diventando paonazza.
<<Ti accarezzo,semplice>>rispondo,salendo sempre di più con le dita.
<<Beh...grazie ma... c'è traffico e le macchine e...>>gli si mozza il fiato quando le tocco l'elastico delle mutandine.
<<...e?>>sussurro,a pochi centimetri dal suo viso.
Chiude gli occhi,avvicinandosi a me,ma appena le nostre labbra si sfiorano,un clacson ci interrompe.
Dannato.
Ma cosa stavo facendo? Dio,il sogno di ieri deve avermi dato in testa,davvero.
<<Siamo quasi arrivati....>>commento,allontanandomi e iniziando a guidare normalmente.
<<Ho scelto un abito semplice perché voglio che al centro dell'attenzione ci sia tu>>dice con così tanta semplicità che stento a credere alle sue parole.
<<Se i giornalisti ti chiedono qualsiasi cosa:io e te non siamo una coppia. Sei un'accompagnatrice e ti ho scelto io, personalmente....e ricorda che sei maggiorenne. Altrimenti scandalo perché Irama è un pedofilo>>rido,mentre lei è assolta nei suoi pensieri.
Annuisce,mentre il cielo è ormai scuro e le stelle fanno da sfondo a questa serata che,non sembra voler finire.
Arriviamo all'evento che esplode di persone:ci sono modelle,cantanti,giornalisti,fotografi da tutto il mondo e persino qualche reporter.
Vengo assalito da tantissimi giornalisti che iniziano a scattarmi delle fotografie come se non ci fosse un domani.
Armonia rimane in disparte ed io,le faccio segno con il capo di venire verso di me.
La prendo per mano e la vedo sorridere con la coda dell'occhio.
<<Irama! Irama svelaci il nome di questa splendida ragazza!>>
<<Come ti chiami? Stai insieme ad Irama?>>
<<Sarete la nuova coppia da copertina?>>
<<Il tuo ultimo pezzo parla di voi?>>
<<Dove vi siete conosciuti?>>
<<Da quanto state insieme?>>
<<Sorridete! Siete stupendi>>
<<Irama! Irama guarda qui per favore!>>
<<Avvicinatevi di più!>>
I giornalisti sembrano essere posseduti,così dopo un quarto d'ora a scattarmi delle fotografie,una giornalista mi indica un lungo corridoio che percorro insieme ad Armonia.
<<Spero che siamo venuti bene>>dice ed io sorrido.
<<Io spero che nessuno mi abbia preso di profilo....non ho un bel naso>>scoppiamo a ridere e non le ho ancora lasciato la mano.
Il mio sguardo segue il suo che,cade sulle nostre dita intrecciate.
Fa per lasciarmi la mano ma la fermo <<....sei la mia accompagnatrice...non puoi abbandonarmi così>>scherzo e lei arrossisce.
Raggiungiamo una enorme sala piena di lucine soffuse.
Dei ragazzi iniziano a lavorare,chiedendomi se la base è giusta e altre cose riguardanti la canzone.
Un enorme schermo trasmette gli altri artisti e devo dire che non sono affatto male...anzi,mi chiedo perché proprio io ho vinto questo concorso.
Mi lasciano due pass,uno me lo metto al collo e l'altro lo passo alla ragazzina,che se lo infila come se fosse una reliquia.
<<Wow.... ti ringrazio per avermi portata qui... è davvero bello>>dice,mentre passa un cameriere con dei bicchieri colmi di  champagne.
Ne prendo due e lo sorseggio lentamente,le bollicine fresche sono quello che ci vuole quando l'ansia ti uccide.
<<E se vado male?>>le chiedo e lei sorride.
<<Ascoltami Filippo:se hai vinto questo concorso è perché hai tanto talento. Non andrai male,sei un ragazzo grintoso e pieno di passione quindi respira e vai a cantare. Io sarò qui ad aspettarti>>sorride,lasciandomi una carezza sul volto.
<<Grazie Armonia....sei davvero gentile. Perché continui ad esserlo con uno come me?>>
<<Perché so che il tuo cuore è buono...solo che non accetti...>>
<<Irama,indossa il microfono,tocca a te!>>ci interrompe un ragazzo che lavora dietro le quinte,lasciandomi il microfono.
Le lascio un bacio sulla guancia e respiro:stasera il palco è mio.
Ci sono un sacco di persone che hanno cartelloni,foto e persino dei poster con il mio viso sopra.
C'è chi urla "ti amo".
Chi "Sei pazzesco!" E chi ancora "Sei una bomba!".
La canzone inizia e le luci diventano più soffuse.
<<Questa canzone,l'ho scritta quando avevo quindici anni:per me era un periodo orribile. Soffrivo di attacchi di panico e ne avevo uno ogni trenta secondi,mi sentivo morire,non riuscivo a trovare una via di fuga da tutto quel dolore. Poi un mio carissimo amico che,stasera non è potuto venire ma che ringrazio tantissimo....fate un applauso a Giulio Nenna....>>dico spalancando le braccia e le persone applaudono,sorridendo<<....mi ha incoraggiato a scrivere. Buttare fuori tutti quello che provavo in quel periodo....ecco,questo è quello che voglio fare questa sera. In questa Milano che mi appartiene e le stelle che ci fanno da cornice:cantiamo insieme Cosa Resterà>>dico e mentre un boato di urla e applausi riempie l'aria,io chiudo gli occhi e stringo il microfono: è solo l'inizio.








Armonia pov's.
<<Ed ecco a voi, Irama! Il vincitore del nostro festival!>>urla il presentatore e un boato generale echeggia nell'aria.
Prima mi ha lasciato un bacio su una guancia:un gesto così ....così dolce per uno come lui.
Che poi lo vedi lontano dodici chilometri:fa tanto il duro ma appena è a suo agio, è una persona splendida.
Fa una bellissima dedica ad un suo amico,e poi parte la base:solo un pianoforte.
Penso sia la versione acustica.














Volevo nascere senza pensieri,
Senza le crisi di panico quando penso troppo.
Volevo correre più forte degli altri,
Come per dimostrarmi che potrei farlo il doppio.
Volevo dirti che ti aspetto qua.
Volevo dirtelo ma no,non ti ho avvisata.
E me ne resto da solo con il mio orgoglio,che uccide quello che voglio,sapendo che è una cazzata.
Volevo soltanto essere parte di un gruppo,sentirmi come voi:accettato in tutto.
Ma poi iniziai a farmi di brutto,tornando a casa distrutto,gridando dentro il cuscino per nascondere l'urlo.
E no.
Io non ti dico cosa provo no.
Sono i miei testi che lo provano.








Più canta,e più mi sembra di conoscerlo da una vita.
Avete presente quella sensazione,di conoscere qualcuno da sempre? Come se,in una vita precedente vi foste già incontrati.
Forse questo è un esempio.
Ma forse,lo è solo per me.
Quelle parole arrivano dritte al cuore e lo cullano,come una dolce melodia.
In certi momenti mi commuovo:sono veritieri come un diamante in mezzo a mille pezzi di vetro.
Vorrei tanto che Filippo fosse così anche quando non è sul palco.
Essere così gentile e rilassato....parlare ore e ore,finché l'alba non ci ricorda che ha inizio una nuova giornata lavorativa.
Sì,lo vorrei tanto.
Ma forse,lui no.













So che sei fatta come me.
Dimmi che cosa resterà.








Shakespeare diceva che noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni,dunque se io ho qualcosa in comune con Filippo, è perché i nostri incubi e i nostri sogni coincidono?








<<GRAZIE MILANO! CI VEDIAMO PRESTO!>>urla al microfono e lancia qualche bacio volante.
Torna dietro le quinte e dei tecnici gli tolgono il microfono e l'auricolare.
Non appena lo vedo,sorrido.
Non appena mi vede,sorride.
<<Sei stato fantastico!>>mi complimento,battendo le mani.
<<Wow... è stato wow...wow!>>continua a ripetere.
Presa dall'euforia del momento lo abbraccio,sentendolo incredibilmente sciolto.
Mi stringe a sé,sollevandomi leggermente e facendomi girare.
Mi viene da ridere,a lui anche.
<<Hai un profumo buonissimo>>si lascia scappare,sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Arrossisco,ma prima che io possa rispondere,lo raggiunge un ragazzo più o meno della sua età:ha gli occhi verdi,un fisico slanciato e le lentiggini ben evidenti su tutto il viso.
<<Hai spaccato eh!>>dice e Filippo è così contento che gli salta addosso.
<<Ma mi avevi detto che non potevi venire.... Dio Lori!>>sorride,tenendolo stretto.
<<E invece sono riuscito a sgattaiolare fuori dalla casa della mia ragazza,solo per te Filo. Domani sarò single ma....solo per te!>>ridono insieme,mentre io rimango in disparte ad osservare,anzi,ammirare il loro legame.
<<E questa bella donzella, è la ragazza del locale?>>chiede e io abbasso lo sguardo.
<<Lori!>>lo ammonisce ma ormai il danno è fatto.
<<Ah già,tu la chiami "la ragazzina"...allora sei tu! La famosa ragazzina!>>dice ed io non so più dove nascondere la faccia, Filippo tantomeno.
<<Sì ehm...piacere,Armonia>>sorrido porgendogli la mano ma lui mi abbraccia calorosamente.
<<Io sono Lorenzo,il fratello mancato di Filippo>>dice,sciogliendo l'abbraccio e sorridendomi.
<<Bene,a presentazioni fatte,che ne dite di andare a bere qualcosa?>>
<<Al Punk's,amico?>>
<<Esatto! Chiama anche Andrea,io chiamo gli altri del locale>>

In mezz'ora mi ritrovo catapultata in un pub nel pieno centro di Monza.
Non ha niente di particolare,tranne il fatto che è pieno di giacche di pelle.
Al tavolo siamo:io, Filippo,Lorenzo,Simone, Alessandro,Andrea(sì,il giornalista) e un certo Jush,che si è unito all'ultimo minuto.
<<Un giro di Mojito!>>urla Lorenzo al bancone e il cameriere annuisce diligentemente.
<<Ehm...io non potrei bere...>>mormoro mentre tutti gli sguardi ricadono su di me.
<<E perché?>>chiede Simone.
Io e Simone,nonostante ci vediamo tutti i giorni al locale,non abbiamo un rapporto speciale.
<<Perché non può. La smetti di impicciarti?>>interrompe bruscamente Filippo,guardandomi male.
Arrivano i cocktail e io, nonostante sia astemia,ne assaggio un po'.
Non è male:sa di menta e limone.
Avrei preferito una Coca-Cola.
Andrea si avvicina a me,e iniziamo una piacevole conversazione.
È davvero gentilissimo,uno di quei ragazzi per bene.
<<Beh...domani sera,possiamo uscire se ti va...>>mi propone.
<<Sarebbe perfetto,domani sono a casa di riposo>>sorrido.
<<Possiamo andare in quel locale...forse si chiama Malaluna...>>
<<Ah sì,ci andavo con una mia amica...possiamo andarci a piedi,dista cinque minuti da casa mia>>
<<Altrimenti ti porto in moto>>
<<Hai una moto? Oddio,non ci sono mai salita!>>
<<Cogli la palla al balzo,no?>>
<<Ma poi...la benzina...>>
<<Non devi pensarci! Facciamo,alle otto emmezza?>>
<<Affare fatto>>
Bene,domani sera ho un appuntamento con Andrea e sono già in ansia.
In moto,wow,che emozione! Non ci sono mai salita e sono contentissima!
Più lo guardo,più noto che è bello nella sua naturalezza:senza tatuaggi ne piercing.
Gli altri stanno parlando fra di loro.
Tranne una persona: Filippo.
E non capisco perché.
Insomma,lui mi insegna solo a fare...fare sesso,io mi ritengo single e anche lui si ritiene single.
Il problema non nasce.
Ma mi mette in soggezzione quello sguardo glaciale che continua a fissarmi.
Per sciogliermi un po',decido di alzarmi e andare fuori a prendere una boccata d'aria.
Ho rubato una sigaretta a Jessica.
Non fumo praticamente mai,ma ogni tanto mi concedo questo vizio.
Cerco di accendermi la sigaretta ma la fortuna vuole,che l'accendino non va.
Bene,alla grande.
<<Tieni>>tuona una voce alle mie spalle.
Filippo.
Mi porge un accendino e riesco ad accendere la sigaretta.
Lui fa lo stesso con la sua,ci mettiamo a fissare le stelle.
<<Non sapevo che l'angelo vergine fumasse>>
<<Nemmeno io sapevo che Irama fumasse>>
Finiamo in silenzio quel piccolo vizio che ci accomuna.
<<Non ho mai baciato una ragazza giovane come te>>dice,guardandosi intorno.
<<Nemmeno io ho mai baciato un ragazzo vecchio,come te>>ridacchio.
<<Non posso baciarti>>
<<Nemmeno io>>
<<Ma tu...avresti voglia?>>
<<Ora come ora no. Ma forse è meglio non fare nascere niente...rimaniamo..così...>>
<<Rimaniamo così...>>
Ma così come? Per tutta la sera me lo sono chiesto.
Amici? Amici di letto? Scopamici? Fidanzati? Amanti? Così come?
Sospiro mentre la serata mi scorre davanti agli occhi come un film romantico e pieno di risate.
Lorenzo fa morire dal ridere e anche gli altri non scherzano: è una comitiva stramba ma,divertente.
<<Regà,facciamo il gioco della bottiglia?>>propone Simone.
<<Ma che cazzo Simo! A momenti abbiamo trent'anni!>>
<<Minchia oh; mica abbiamo quindici anni eh!>>
<<Che noia...poi siamo tutti uomini! Che gusto c'è?>>
<<Va bene regà...allora togliamo il disturbo che domani mattina mi aspettano al lavoro>>
Usciamo dal locale,Andrea mi saluta lasciandomi un bacio sulla fronte e gli altri con una stretta di mano.
Salgo in auto con Filippo che sembra stranamente di buon umore.




Filippo pov's.
Siamo di ritorno a casa e la strada si colora di rosa,giallo,arancione,verde,bianco.
È l'alba ed è meravigliosa stamattina.
Armonia ha la testa poggiata sul finestrino,mentre i capelli le ricadono morbidi sulle spalle.
Ogni tanto socchiude gli occhi, è molto stanca.
Io invece sono tranquillissimo,fin troppo.
Fortunatamente non c'è traffico e con la radio in sottofondo guido.
<<Dove abiti?>>le chiedo e lei si passa una mano sul viso.
<<Accanto al supermercato>>risponde.
Faccio la strada più lunga, perché averla qui accanto a me mi rilassa.
<<Eccoci arrivati.>>dico fermando l'auto.
<<Grazie mille per tutto Filippo,davvero>>sorride.
<<Adesso avresti voglia di baciarmi?>>chiedo.
Sono speranzoso in una risposta positiva.
È tutta la sera che la guardo e...e dannazione, è veramente bella.
E così piccola che...mi sento una caramella gommosa.
<<Penso di sì....ma non riesco a  sopportare l'idea che quando ci incontriamo non posso farlo>>dice amaramente.
<<Rimarrà il nostro segreto...solo nostro>>la prego con lo sguardo,con le mani,con le labbra.
<<Ho paura...>>mormora.
<<Con me non devi averne>>la rassicuro,accarezzandole il viso.
Mi avvicino a lei,continuando a guardarla e le sfioro il naso con il mio,sentendo il cuore precipitare giù da un burrone.
Ha una strana luce dentro agli occhi:dorata,arancione,salmone,rosa.
Dentro quell'arcobaleno di colori mi perdo con il mio mare che la sta mandando in confusione.
Le sfioro le labbra,mentre lei chiude gli occhi.
<<Non farmi soffrire>>chiede,in una disperazione tale che quasi mi si mozza il fiato.
Chissà cos'ha passato questa ragazzina.
Chissà,davvero.
Le accarezzo il viso,e lentamente le lascio un bacio a stampo.
Delicato e appena percettibile.
Un'altro,ancora,ancora un'altro.
Lei risponde a tutti,e con un'incertezza infantile,posa una sua mano sul mio cuore.
Che batte.
Vorrei fare lo stesso,sentire il suo.
Ma ho paura,anch'io.
Forse abbiamo paura dello stesso sentimento.
Assaporo le sue labbra,morbide e sinuose che sanno di ciliegia,mandorla e tutte le cose delicate della vita.
Le mie labbra si piegano sulle sue e viceversa,scivolando fra loro,mentre entrambi sappiamo che abbiamo appena firmato,la nostra condanna a morte:l'amore.

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