S'addormenta la luce all'orizzonte
Adombrando il mio cranio di terra
Che indolente sul cuscino s'appoggia
Nell'attesa del notturno vagare.
Freme la lastra; bisbiglia l'istante
Questa mia carne di foglie coperta
Sguazza nel sangue ed ingoia la pioggia.
Vivo, Io affogo nel nulla del mare.
Come la nave anche il fianco sprofonda
Fra le luci fumose della città
Che riflesse mi concedono il sonno.
Fuori il crimine soccombe alla ronda
Grida LA PISTOLA: «Letale il colpo!»
Morto, Io sguazzo nell'ombra del cielo.