ho bisogno di te - vmin, kook...

By icxnneverfly

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ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀ ❝È che io, per la sua felicità, farei di tutto.❞ Spesso succede di voler proteggere la felicità dell... More

ᴘʀᴇᴍᴇssᴀ
ᴘʀᴏʟᴏɢᴏ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴜɴᴏ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴅᴜᴇ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴛʀᴇ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ǫᴜᴀᴛᴛʀᴏ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴄɪɴǫᴜᴇ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ sᴇɪ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ sᴇᴛᴛᴇ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴏᴛᴛᴏ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ɴᴏᴠᴇ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴅɪᴇᴄɪ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴜɴᴅɪᴄɪ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴅᴏᴅɪᴄɪ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴛʀᴇᴅɪᴄɪ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ǫᴜᴀᴛᴛᴏʀᴅɪᴄɪ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ǫᴜɪɴᴅɪᴄɪ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ sᴇᴅɪᴄɪ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴅɪᴄɪᴀssᴇᴛᴛᴇ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴅɪᴄɪᴀɴɴᴏᴠᴇ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠᴇɴᴛɪ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠᴇɴᴛᴜɴᴏ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠᴇɴᴛɪᴅᴜᴇ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠᴇɴᴛɪᴛʀᴇ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠᴇɴᴛɪǫᴜᴀᴛᴛʀᴏ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠᴇɴᴛɪᴄɪɴǫᴜᴇ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠᴇɴᴛɪsᴇɪ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠᴇɴᴛɪsᴇᴛᴛᴇ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠᴇɴᴛᴏᴛᴛᴏ
ᴇᴘɪʟᴏɢᴏ
ɢʀᴀᴢɪᴇ

ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴅɪᴄɪᴏᴛᴛᴏ

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By icxnneverfly

Yoongi sbadigliò e aprì gli occhi. Sorrise quando si ritrovò i bei pettorali di Jungkook davanti e quel dolce sorriso si trasformò in un ghigno quando ripensò a ciò che era successo quella notte. Cercò di non pensarci troppo, sennò il ragazzo accanto a lui avrebbe avuto un lavorino da svolgere anche quella mattina.

Yoongi dormiva tranquillamente e beatamente, godendosi quegli attimi calmi. Jimin non era entrato in camera per tutta la sera, quindi si era disteso sotto le coperte e si era concesso una bella dormita dato che ogni sera i due compagni di stanza parlavano o guardavano qualcosa sul computer.

All'improvviso sentì una leggera pressione alle labbra. Poi un'altra, un'altra e un'altra ancora. Portò la mano in avanti e diede un ceffone in pieno viso a qualcuno. Poi si girò e continuò a dormire, ma dopo pochi secondi quella pressione sulle labbra tornò. Allora aprì gli occhi e si ritrovò davanti un Jungkook in ginocchio, che lo guardava sorridendo.

«Finalmente! Mi hai dato persino uno schiaffo» disse il ragazzo ridacchiando.

Yoongi sbiancò. «Davvero?», e quando vide il maknae annuire si preoccupò. «Dove?» chiese con un piccolo sorrisetto e, appena Jungkook gli indicò la guancia destra, lui gli prese il viso fra le mani e pienò di baci tutto quello spazio di pelle. «Scusa, piccolino» mormorò poi al suo orecchiò, leccando la parte del collo dietro ad esso. Sorrise quando vide la pelle del ragazzo rabbrividire. «Amo l'effetto che ho su di te».

Jungkook si voltò per guardarlo e gli sorrise maliziosamente. «E io amo quello che io ho su di te» disse, quindi lo prese per i fianchi e lo face sdraiare sul letto.

Yoongi era eccitatissimo, però bloccò le mani dell'altro (già pronte a sbottonargli la camicia del pigiama) stringendole fra le sue. «Aspetta, Jimin potrebbe arrivare da un momento all'altro» mormorò.

Jungkook scosse la testa. «È andato a fare un giro, e tornerà molto tardi» Si passò la lingua sul labbro inferiore e fece scontrare i loro membri, già duri. «Quindi abbiamo tempo».

Yoongi non se lo fece ripetere due volte e lo prese per la maglia, facendo scontrare le loro labbra in un bacio pieno di passione. Gli prese i capelli scuri tra le mani e li tirò leggermente, facendolo gemere.

Jungkook si staccò dal bacio boccheggiando e osservò il viso rosso e felice del ragazzo sotto di lui, che poco dopo scambiò loro le posizioni e gli fece appoggiare la testa al cuscino. Con i capelli scuri leggermente spettinati che ricadevano sul viso, Yoongi era convinto di non aver mai visto nulla di più bello di Jungkook. La cosa più bella era che poteva baciarlo e lo fece senza pensarci due volte. Assaporò le sue labbra ancora una volta e le mordicchiò leggermente, facendogli capire quanto lo desiderava. Quanto l'aveva desiderato. Ma ovviamente Jungkook non sapeva che Yoongi lo amava da anni, e lui non aveva intenzione di dirglielo, almeno per il momento.

Mentre le loro lingue si intrecciavano e si lasciavano, si incontravano di nuovo e si abbracciavano, Yoongi infilò le mani sotto la maglietta di Jungkook, accarezzando i suoi fianchi e gli addominali perfettamente scolpiti. Si ricordava quando l'aveva incontrato per la prima volta: era un ragazzino e non aveva molti muscoli, solo una gran voglia di imparare e di crescere. Ora era diventato un uomo, sotto tutti i punti di vista, anche se doveva ancora maturare molto, e Yoongi sarebbe stato felicissimo di aiutarlo a crescere.

Strinse fra le dita i suoi capezzoli e brividi di piacere percorsero il corpo di Jungkook. Yoongi sorrise ancora una volta e gli sfilò la felpa con calma, facendolo impazzire, mentre l'altro si occupava di slacciargli i bottoni della camicia del pigiama e di lanciarla lontano, dato che era solo d'intralcio.

Cambiarono posizione ancora una volta e, senza staccarsi dalle labbra di Yoongi, Jungkook abbassò il bacino facendo chiaramente sentire il problemino al di sotto dei suoi pantaloni. L'altro gemette e si strinse ancora di più al suo corpo, circondandogli la vita con le gambe e creando ancora più frizione fra i loro problemi.

Jungkook iniziò a lasciargli una scia di baci sul collo. Gli fece qualche succhiotto sul petto e iniziò a giocare con il suo capezzolo, leccandolo e succhiandolo. Yoongi iniziò a gemere e dei lamenti di piacere uscirono dalle sue labbra. Si portò una mano sopra la bocca per attutirli leggermente, ma il maknae gliela tolse.

«Voglio sentirti» si giustificò, poi continuò a baciarlo sull'addome arrivando ai pantaloni. Sorrise leggermente vedendo il rigonfiamento che premeva sul tessuto del pigiama e iniziò a sfilarglielo con calma, facendogli provare ciò che aveva sentito lui mentre Yoongi gli toglieva la felpa.

«Fai in fretta, Kookie» mormorò il maggiore, che proprio non sopportava la sua lentezza.

Jungkook alzò lo sguardo su di lui: i suoi occhi brillavano di malizia. «Che sarà mai un po' d'attesa?» domandò, tornando poi a occuparsi dei suoi pantaloni. Con un movimento veloce, che lasciò sorpreso il maggiore, li gettò per terra. «Ecco fatto».

Abbassò anche i boxer e prese l'erezione fra le mani. «Finalmente, cazz-» Yoongi si era bloccato non appena Jungkook aveva preso il suo membro in bocca, cominciando a muoversi in modo lento e sensuale. «Oh, merda».

Altri gemiti avevano riempito la stanza. Yoongi aiutava il maknae muovendo il bacino, e si mordeva le labbra per il piacere. Stringeva le coperte fra le mani, inarcando la schiena nei momenti più eccitanti. Gli sembrava davvero di essere in paradiso, con Jungkook che sapeva benissimo come muoversi per farlo dannare ed eccitare il doppio. Sarebbe venuto a breve, ne era pienamente consapevole.

«Buongiorno» mormorò Jungkook con la bocca ancora impastata per il sonno, interrompendo così il suo flusso di pensieri.

Yoongi alzò la testa e lo guardò negli occhi. «Buongiorno a te, Kookie», e lo baciò velocemente sulle labbra. Bacio che fu ricambiato con molto piacere. Si accoccolò ancora di più tra le braccia del ragazzo. «Potrei davvero abituarmi a passare la notte con te e svegliarmi così, stretto tra le tue braccia» mormorò e Jungkook lo strinse più forte, come se avesse paura che andasse da qualche parte. Ma non aveva capito che Yoongi non sarebbe andato da nessuna parte senza di lui.

«Anch'io, hyung».

Rimasero sul letto per molto tempo, a scambiarsi dolci e casti baci e a coccolarsi, finché non sentirono un corpo cadere sul pavimento, dei lamenti – «Il mio povero culo!» – e un trambusto assurdo. Si voltarono in contemporanea e videro Jimin sdraiato per terra, che si teneva la mano sul sedere, con un libro in faccia e mille altre cose intorno a lui.

«Tutto a posto?» domandò Jungkook, preoccupato.

Jimin si tolse il libro dal viso e sbuffò. «Non saprei. Sono appena caduto dal letto, è la seconda volta – in quanto? Tre giorni? – che batto il mio culo sul pavimento e sicuramente sarà imbruttito; come se non bastasse ho appena battuto una testata sul comodino e per rialzarmi ho fatto ancora più danno» spiegò ironico, poi si alzò riavviandosi i capelli biondi. «Direi che va tutto a meraviglia. Dopo ieri sera, poi».

Yoongi aggrottò le sopracciglia. «Che è successo ieri sera?» domandò e sperò vivamente che Taehyung non avesse fatto nulla, altrimenti lo avrebbe picchiato. Già baciandolo, quella notte, aveva fatto danno.

Jimin scosse la testa. «Nulla di importante. Ho conosciuto una ragazza che mi ha messo ancora più confusione in testa» mormorò, poi si passò una mano sulle braccia e si voltò verso i due, che erano a petto nudo. «Ragazzi, ma solo io sto morendo di freddo?»

Jungkook aggrottò le sopracciglia e si mise a sedere, infilandosi i pantaloni della sera prima. Si alzò e raggiunse il biondino senza dire una parola. Si abbassò leggermente e gli diede un bacio molto lungo sulla fronte, gesto che fece ingelosire – e non poco – Yoongi.

Quando Jungkook si staccò dalla sua fronte aveva un'espressione preoccupata. «Temo tu abbia la febbre» mormorò e Jimin sbiancò. «Mi spieghi come hai fatto a cadere dal letto?»

Il biondino alzò le spalle. «Mi hanno ceduto le gambe e-»

Non fece in tempo a finire la frase che Jungkook lo buttò nel letto, coprendolo con il lenzuolo, il piumone e lanciandogli una felpa. Poi indossò il maglione che aveva la sera prima e uscì di corsa dalla stanza lasciando la porta aperta e i due ragazzi, sorpresi dal suo comportamento strano, da soli.

Jimin si voltò verso Yoongi. «Ma che gli è preso?» gli domandò.

L'altro alzò le spalle. «Credo sia solo preoccupato. In effetti, non hai una bella cera» rispose. «Ma chi è questa ragazza? Non mi dire che ti piace, altrimenti tutte quelle storie su Taehyung erano cazzate».

Sapeva di aver colpito un tasto dolente, glielo mostrava l'espressione stupita e ferita del suo amico, ma non poteva rimanere col dubbio. Se voleva aiutare quei due, doveva sapere come stavano realmente le cose, e di sicuro non lo avrebbero fermato il visino dolce e abbattuto di Jimin e i suoi occhi lucidi.

«In verità le ho raccontato di Taehyung, e lei si è messa a piangere con me» Abbassò lo sguardo e strinse le mani a pugno. «Pensa un po'».

Yoongi annuì piano e si ritrovò a darsi dello stupido per aver dubitato dei sentimenti di Jimin nei confronti del castano. Si vedeva lontano un miglio che era fottutamente innamorato di lui e quei sentimenti non potevano cambiare da un giorno all'altro.

[...]

Era sera e Jimin era sdraiato sul divano. Aveva la testa appoggiata su una pila di cuscini che gli aveva dato Seokjin – in quell'intera giornata si era costantemente occupato di lui, e il biondino si sentiva quasi in colpa, perché sapeva benissimo di non meritarsi tutte quelle attenzioni – e si teneva le gambe al petto. Stava morendo di freddo, dato che l'effetto della medicina stava terminando, ma non voleva far preoccupare ulteriormente i suoi hyungs.

Osservò con la coda dell'occhio Jungkook e Yoongi che, dopo essersi assicurati che Jimin fosse in buone mani – diciamo che Seokjin li aveva praticamente cacciati dal salotto dicendo: «Sono l'unica persona in questa casa che sa occuparsi di un malato. Voi, a letto!» –, avevano davvero seguito il consiglio della mammina di turno. Jimin non osava immaginare cosa avessero fatto in quella camera per tutto il pomeriggio. Probabilmente le loro solite cose: sesso, sesso e ancora sesso – anche se nel loro caso, per ora, erano soltanto preliminari. E lo confermavano i volti inebriati dal piacere e i capelli fin troppo arruffati e gonfi.

Seokjin si intromise nella sua visuale. «Sei sicuro di voler stare qui da solo? Se vuoi rimandiamo la cena e ci andiamo tutti insieme quando starai meglio» disse.

Jimin sorrise e scosse la testa. «Andate pure, non vorrei togliervi una giornata di divertimento per un po' di febbre. Sono stato io lo stupido a uscire solo in felpa» Ridacchiò. «E comunque ho un po' di sonno, quindi buonanotte».

Seokjin gli stampò un bacio sulla fronte e lo salutò, insieme agli altri. Jimin chiuse gli occhi ma, prima di addormentarsi, sentì parte delle parole di Hoseok: «Taehyung sembra morto, davvero. Non dà segni di vita e non vuole venire».

Sarebbe rimasto davvero in casa da solo con Taehyung? Ma si addormentò troppo presto per escogitare un piano e per mettere in ordine i propri pensieri, proprio mentre i suoi amici uscivano e Taehyung entrava in salotto col morale a terra.

a.a.
Preparate i fazzoletti per il prossimo capitolo.

Avrei voluto pubblicare domani, ma vorrei farvi gli auguri più sinceri per stasera. Non so se la passerete con gli amici o con la vostra famiglia, ma spero che il 2019 vi abbia lasciato qualcosa, sia momenti brutti che momenti belli e indimenticabili. Per me è stato un anno particolare, ho sofferto molto, ma grazie ai miei amici ho superato tutto. Ho conosciuto i BTS, ho cominciato ad entrare nel mondo del kpop, che mi ha salvato, ho ripreso a scrivere su WattPad e ho conosciuto voi, che siete delle persone stupende. Spero vivamente che il 2020 sarà il vostro anno, che riuscirete a fare ciò che vi fa paura. Credete in voi stessi e nei vostri sogni, sempre, e guardate indietro solo per vedere quanta strada avete percorso, quanto siete andati lontani. Ognuno di noi è speciale, spero che ve lo ricordiate, a differenza di Jimin e Taehyung in questa storia.

Grazie, di tutto. Ora posso dirlo con sicurezza: 𝐈 𝐩𝐮𝐫𝐩𝐥𝐞 𝐮.💜

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