OVUNQUE // Federico Bernardes...

By happinex22

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Dalla storia: "Ancora confuso, Federico entrò nella sua casa torinese. Si gettò di peso sul divano ed evitò d... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Epilogo
Extra 1
Kilig
Extra 2

Capitolo 16

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By happinex22

2014

Mancavano due giorni al fatidico esame di maturità, dopo il calciatore si sarebbe finalmente concentrato sulla sua nuova stagione: era tra i convocati della nazionale U21 e poi, con il campionato cominciato alcune settimane prima, a detta del suo allenatore avrebbe potuto giocare la partita con il Genoa, se non dal primo minuto, almeno nel secondo tempo.

Federico tornò relativamente presto dagli allenamenti quel pomeriggio e, appena entrò in casa, lasciò il borsone all'entrata, come spesso faceva, si gettò sul divano accanto alla sorella e al cognato, mentre Mami se ne stava sul tappeto davanti ai loro piedi e giocava con le sue Barbie.

<<Tutto bene Chicco?>> si informò Gaia da brava sorella maggiore.

<<Più o meno>> rispose il fratello passandosi una mano fra i capelli, chiudendo momentaneamente gli occhi. <<Oggi sono particolarmente stanco.>>

Mami alzò il volto verso lo zio, sfoderando il faccione con il musino e gli occhi dolci perché aveva intuito che nemmeno quel pomeriggio avrebbe potuto giocare con lui.

Il calciatore, intanto, si allungò verso il tavolino in vetro posto accanto al divano per prendere gli appunti di storia che Rebecca gli aveva trascritto e cominciò a ripassarli.

<<Ti vedo un po' pensieroso.>> Gaia si sdraiò appoggiando la testa sulla spalla sinistra del giocatore, mentre guardava il marito e la figlia uscire insieme dal salotto.

<<Hai voglia di parlare un po' di ciò che ti turba?>> gli chiese dolcemente, osservando il fratello riporre i fogli sulle sue ginocchia e voltarsi per lanciare una veloce occhiata a Mami che, in cucina, addentava un panino.

<<Non c'è niente in realtà>> rispose lui semplicemente, riprendendo a leggere del governo di Giolitti.

<<Sei preoccupato per l'esame?>>

<<Un po' sì, ma Rebecca dice che ormai sono preparato al 100%, quindi mi fido>> concluse. <<Ah, a proposito, dopo cena viene per aiutarmi a ripetere ancora un po'.>>

<<Come mai non viene a cena?>> Gaia alzò la testa verso di lui per osservarlo meglio.

<<Aveva un appuntamento con un compagno di università>> disse con una smorfia che, a Gaia, non passò di certo inosservata. Infatti, la bionda si alzò dal divano, trascinò il pouf viola di fronte a lui e vi ci si sprofondò sopra.

<<Cosa mi nascondi Chicco?>> domandò appoggiando il volto sulla mano destra e puntando il gomito sulle ginocchia.

Il fratello la osservò sorpreso, con un sopracciglio alzato, chiedendosi mentalmente a cosa si riferisse effettivamente.

<<Andiamo Fede>> continuò pedante Gaia <<so che vuoi dirmi qualcosa!>>

Federico sospirò e si chinò in avanti con il busto, appoggiando i gomiti sulle ginocchia.

<<Nulla, sto solo pensando a questo particolare periodo.>> Si fermò un attimo per osservare la sorella e, vedendola interessata, continuò. <<Sto per concludere i miei studi, non andrò all'università ma farò il lavoro dei miei sogni. Sto per cominciare una stagione alla Fiorentina, la squadra della nostra famiglia e mi sembra tutto così irreale.>>

Gaia posò una mano sull'avambraccio di Federico e lo fissò con gli occhi lucidi. <<Sono così fiera di te Fede. Ti meriti tutto questo, questo e molto altro, pensa solo a realizzare i tuoi sogni e goditi ogni passo che farai, dalla prima partita agli allenamenti, tutto. Ti sembra irreale, ma credimi è la realtà, la tua realtà e devi esserne felice.>>

Federico si sporse per abbracciare la sorella che lo accolse commossa tra le sue braccia.

<<Ti voglio bene>> le disse. E poi, prima che potesse fermare la sua bocca, Gaia parlò.

<<Dimmi un po'>> esordì <<ti sei affezionato molto a Rebecca?>>

Gaia guardò il fratello arrossire e rise notando la nota di panico nella sua voce quando cercò di rispondere alla sua domanda. <<No, cioè, siamo semplici amici, nulla di più. Perché questa domanda sorellina?>>

<<Sono giorni che la guardi in modo strano, non sono nata ieri, mi accorgo di certe cose>> La bionda sorrise complice al fratello, ammiccando nella sua direzione. <<Allora?>>

Bernardeschi si passò una mano fra i capelli nervoso, mentre cercava di comporre un discorso sensato. <<Rebecca è un'incognita per me. Mi ha fatto studiare come un pazzo, nemmeno mamma ci era mai riuscita in passato, e sai perché? Perché avevo dei buoni argomenti di cui parlare con lei. In questi mesi l'unica cosa che ho ben capito è che mi piace parlare con lei: che sia di chimica, storia, filosofia, calcio, cinema o libri, mi piace ascoltare la sua voce, il suo modo di ragionare e soprattutto mi piace il fatto che lei apprezzi discutere di queste cose con me, con un giocatore di calcio qualunque.>>

Gaia rimase seria ad ascoltarlo, ma alla fine non riuscì a farsi scappare un occhiolino divertito. <<Perché mi guardi così?>> le chiese Federico.

<<Oh nulla, figurati. Piuttosto, hai intenzioni di sentirla dopo gli esami?>>

<<Vorrei un sacco in realtà Gaia, ma con che scusa lo faccio?>>

<<Mh se vuoi posso aiutarti!>> esclamò la sorella.

<<E come? C'è un modo per sentirla o vederla senza che capisse che sono in crisi a causa sua?>> domandò allargando le braccia in segno di sconforto.

<<Perché, sei in crisi a causa sua?>> gli rigirò la domanda lei, ridendo.

<<Maledetta, hai detto di volermi aiutare solo per sapere se mi piace o no!>>

Gaia rise chinandosi verso di lui, mentre Mami arrivava in salotto con in mano una delle sue bambole.

__________________________

<<Quindi>> riprese Rebecca <<ripetimi il concetto di orbitale.>>

<<Allora, il concetto di orbitale è legato alla probabilità di trovare un elettrone in una determinata zona>> enunciò Federico.

<<Qual è la probabilità?>> domandò poggiando affianco a sé gli appunti.

<<95% se non ricordo male>> rispose sbadigliando.

Ripetere chimica alle 23 di sera era distruttivo per Federico, il quale però non voleva ancora mandare via la sua amica. Gaia gli aveva consigliato di schiarirsi le idee per provare a capire cosa effettivamente voleva da quella ragazza, ma in quel momento voleva soltanto poter restare ancora e ancora con lei.
Rebecca sbadigliò assonnata, mentre faceva un segno di assenso verso Federico.

<<Ti va di dormire qui?>> chiese il calciatore d'improvviso. Quella domanda non solo stupì la ragazza di fronte a lui, ma anche Bernardeschi stesso, il quale, per riuscire a trasmetterle sicurezza, abbozzò uno dei suoi immensi sorrisi.

<<Non so se sia il caso Fede...>> provò a districarsi lei, tenendo gli occhi sulle sue mani.

<<Perché no? Domani mattina ci svegliamo presto e mi aiuti a ridare un ultimo ripasso approfondito per l'esame di dopodomani.>>

Rebecca sembrò pensarci su bene prima di dargli una risposta. E quando stava per rifiutare gentilmente l'invito, si soffermò a pensare a quanto avesse desiderato un'occasione del genere: dormire con Federico nel modo più innocente possibile, con solo vestiti a separarli.

<<Va bene, ma non ho nulla da mettere, non posso dormire così.>>

Effettivamente il vestitino corto che indossava non sarebbe stato propriamente comodo, ma Federico Bernardeschi dalle grandi risorse le prestò una sua maglia. Uscì dalla camera per farla cambiare, ma i suoi ormoni di ventenne presero il sopravvento: si sentiva davvero in imbarazzo a spiarla mentre lasciava cadere a terra il suo vestito per indossare la maglia, ma non ne poteva fare a meno, non quella sera, non dopo quella chiacchierata con sua sorella. Si era reso conto che non solo la mente sveglia della ragazza lo attraeva quel tanto da farlo andare in tilt, ma le curve di Rebecca erano un altro punto a suo favore, e ne ebbe la conferma quando la vide con solo un misero pezzo a coprirle l'intimità. L'eccitazione crebbe notevolmente quando si accorse del pizzo rosso che le fasciava sensualmente il sedere e quando l'esile figura di Becca venne nascosta dalla maglietta che le aveva prestato, si accorse del fuoco presente al basso ventre. Guardo in giù, in direzione dei suoi pantaloni, e con la t-shirt cercò di coprire il più possibile quel gran casino. Aveva bisogno di una doccia fredda.

..............................
Entriamo sempre più nel vivo della storia e tra Becca e Fede sta nascendo qualcosa più grande di loro, qualcosa tra l'attrazione fisica e il sentimento più forte al mondo.
Spero di avervi fatto compagnia almeno un po', fatemi sapere se la storia vi sta piacendo, lasciatemi una stellina se vi va🥰
Se volete delle news sulla storia, seguitemi anche su instagram, mi trovate come happinex223, vi aspetto 💙

P.s.: OVUNQUE è arrivato a 3000 letture grazie a VOI, grazie infinite!🙈

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