Sirius si mise a sedere, tenendo Kathleen tra le braccia e si voltò verso il punto da cui era venuto il Patronus, trovandosi davanti proprio la persona si aspettava.
Remus corse verso di loro, inginocchiandosi accanto a Kat.
"Che le è successo?!" Chiese preoccupato
"Anche per me è bello rivederti Remus" Disse Sirius
Lupin gli scoccò un'occhiataccia, cosa che bastò per fargli capire che non era il momento di fare gli spiritosi.
"E' svenuta" Spiegò Sirius "Ho cercato di convincerla a scappare ma..."
"E' identica a te in tutto e per tutto Padfoot era ovvio che non ti avrebbe mai dato retta" Lo interruppe Remus, sbrigativo.
Accarezzò una guancia di Kat, ancora priva di sensi. Ma si tranquillizzò quando vide il viso della ragazza ricominciare ad acquistare colore.
"I Dissennatori staranno lontani per un po'" Disse Remus "E' stato un bene avere con me la Mappa. Senza quella non sarei mai arrivato in tempo"
"A proposito di quella mappa" Iniziò Sirius
Lupin però lo interruppe di nuovo "Di questa storia ne parleremo dopo. Ho un bel po' di parole poco carine da rivolgerti per questo"
Sirius sorrise e fece per replicare, quando sentì Kat muoversi leggermente.
"Papa?" Sussurrò lei, ancora intontita
"Sono qui principessa" Rispose lui dandogli un bacio sulla fronte
La aiutò poi a mettersi seduta, e quando riacquistò abbastanza lucidità da capire quello che era successo, si voltò e vide Lupin
"Remus!" Esclamò gettandogli le braccia al collo.
Il movimento fu poco aggraziato. Essendo ancora intontita non misurò la distanza che la separava dal suo tutore, che dovette afferrarla al volo per evitare che cadesse faccia a terra.
"Hey piccola" La salutò lui
Sirius osservò la scena, non sapendo bene cosa provare.
Non era geloso, ovvio che no, ma tra Kat e Remus c'era un rapporto forte. Lui l'aveva cresciuta, sostenuta in tutto, le aveva fatto da padre, e Sirius si chiedeva se sarebbe mai riuscito ad avere un rapporto simile con la figlia.
Lupin sembrò capire i suoi pensieri e gli rivolse un sorriso rassicurante.
Poco dopo si alzarono ed aiutarono Kathleen a rimettersi in piedi.
"Torniamo al castello ora" Disse Sirius "Abbiamo molte cose da sistemare"
Lupin annuì, Kat invece sembrò non dargli retta.
Era concentrata a guardare verso l'alto qualcosa nel cielo.
Si ricordò improvvisamente di quello che aveva letto recentemente nella gazzetta del profeta. Era una cosa che non doveva esserci in quei giorni, ma a quanto pare quello era un avvenimento insolito.
Le nuvole poi iniziarono a spostarsi altrove, rivelando una fioca luce che andò a confermare la teoria di Kathleen.
"Remus?" Chiamò lei, nervosa, ma il suo tutore non rispose.
In quel momento, quando le prime luci della luna piena spuntarono dalle nubi, lui si accasciò su se stesso, preso da un dolore improvviso.
Sirius e Kat gli furono subito accanto.
"Remus non hai preso la tua pozione?" Chiese lui
"Se è stato impegnato a cercarci tutta sera no" Rispose Kat, spaventata
Lupin intanto cercò di spostarsi il più lontano possibile da loro.
"Scappate!" Urlò con voce distorta "Tornate al castello! Via!"
Sirius annuì, afferrando la mano della figlia "Facciamo come dice Kat, se la caverà"
"Non possiamo lasciarlo!" Replicò lei
"Piccola dobbiamo andare! Io lo conosco e so che se la caverà per stanotte"
Kat si voltò di nuovo verso il suo tutore, credendo di trovarlo ancora a terra, ma di lui non c'era traccia.
Le si gelò il sangue, strinse più forte la mano del padre e alzò di nuovo lo sguardo verso la luna, ormai completamente scoperta.
Non aveva il coraggio di fare un solo passo.
Poi un rumore proveniente da un albero la fece sobbalzare. Dall'oscurità emerse quello che poco prima era Remus, ed ora era uno spaventoso lupo mannaro.
Aveva zanne affilate a grandi artigli.
Kathleen rabbrividì ed indietreggiò leggermente, andando addosso a Sirius.
"Non fare movimenti bruschi Kat" Gli sussurrò "Ci penso io"
La ragazza non fece in tempo a chiedere spiegazioni che Sirius si trasformò in cane balzò nella direzione opposta, inseguito dal lupo mannaro.
"NO!" Urlò lei correndo nella loro direzione.
Il piano di suo padre era distrarre Remus per potergli permettere di tornare al castello, ma lei non era minimamente intenzionata ad abbandonarlo.
Ritrovò a terra la sua bacchetta, che gli era sfuggita di mano prima di svenire e corse all'inseguimento dei due.
Li ritrovò poco distanti che stavano lottando duramente e suo padre stava avendo la peggio.
Per un attimo pensò di lanciare un incantesimo, ma aveva troppa paura di fare del male a qualcuno dei due.
Quindi pensò in fretta ad una soluzione.
Alla fine le venne un'idea. Era folle e molto probabilmente non avrebbe funzionato, ma non avrebbe mai lasciato che le due persone più importanti della sua vita si facessero del male a vicenda.
Suo padre intanto era stato scagliato contro un albero e, perdendo i sensi, aveva ripreso sembianze umane.
Il lupo mannaro si avvicinò a lui per finirlo, quando Kat urlò il suo nome. Corse quindi a tutta velocità verso la ragazza.
Quando si trovò a pochi centimetri da lei però si bloccò.
"Remus" Disse dolcemente "Remus lo so che sei lì dentro. Puoi controllarlo"
Il lupo mannaro chinò la testa, confuso, ma non intenzionato ad attaccare.
Kathleen sorrise "Io so che puoi controllarlo. Mi fido di te".
Remus rimase ancora immobile, poi Kat fece un passo falso.
Alzò un braccio nel tentativo di accarezzarlo, ma questo alzò una zampa di scatto, ululando rabbioso.
La ragazza cadde a terra, con la manica della camicia di scuola tagliata e due profondi tagli al braccio.
Fece pressione sulla ferita, nel tentativo di fermare il sangue. Ma i due tagli erano troppo lunghi e profondi per essere fermati solo con il premere della mano.
Kathleen dolorante fissò il lupo mannaro, convinta che l'attaccasse di nuovo. Ma quest'ultimo non lo fece.
Non appena vide il sangue bagnare i bordi della camicia strappata, uggiolò di dolore e corse via, lontano da lei.
Kathleen si alzò, tenendosi il braccio ferito ed osservò il suo tutore sparire nell'oscurità, poi corse nella direzione del padre.
Lo trovò che aveva appena ripreso i sensi. Lo aiutò a rialzarsi in piedi, e fu allora che Sirius notò la ferita sul braccio.
"Non è niente" liquidò lei "Dobbiamo tornare al castello. Adesso"
Quindi sostenne il padre, ancora zoppicante per le ferite, e tornarono di nuovo sulla strada per il castello.
"Come hai fatto a farlo scappare?" Chiese Sirius mentre camminavano
"Non l'ho fatto. Se ne è andato da solo" Rispose Kathleen "Per un attimo Remus sembrava ancora in se"
"Non appena arriviamo al castello andrai a farti vedere quei tagli" Disse poi Sirius
"Non appena arriviamo al castello risolviamo la questione con Minus, poi penso al mio braccio" Replicò Kat.
Sirius alzò gli occhi al cielo, esasperato, ma non riuscì a trattenere un sorriso. Era davvero cocciuta come lui.
Quando arrivarono alle porte del castello entrarono senza esitazioni.
Pensavano di non trovare nessuno a quell'ingresso, invece si ritrovarono davanti tutti i professori, Silente compreso, Harry, Minus ammanettato e il Ministro della magia.
"Bene" Esordì silente "Credo che dovremo farci una chiacchierata, ma direi che il caso di parlarne in infermeria" Disse guardando le condizioni di padre e figlia...