OVUNQUE // Federico Bernardes...

Por happinex22

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Dalla storia: "Ancora confuso, Federico entrò nella sua casa torinese. Si gettò di peso sul divano ed evitò d... Mais

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Epilogo
Extra 1
Kilig
Extra 2

Capitolo 14

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Por happinex22

2014

L'esame andò bene e Rebecca, per prepararne un altro, chiese a Federico dieci giorni di stacco, in modo da studiare giorno e notte ininterrottamente per liberarsi il più presto possibile. In quei dieci giorni, la vita sociale della ragazza, quel poco che le era effettivamente rimasto, andò a farsi benedire assieme alle vane speranze che aveva lasciato a Danilo.

Erano partiti con il piede giusto, secondo il romano, ma lei era troppo concentrata nello studio da non prestargli particolari attenzioni, tanto da far incazzare l'ex compagno di squadra di Bernardeschi il quale, dopo 20 giorni passati a parlare dei suoi esami e delle vacanze al mare di lui, aveva deciso di interrompere i contatti, limitandosi a qualche chiacchiera ogni tanto.

<<Non parlava di altro, se non degli esami che aveva da preparare!>> si lamentò Danilo durante una video-chiamata con Federico, il giorno dopo ferragosto. <<Sembra non abbia interessi oltre la chimica.>>

Federico si tirò i capelli indietro, poi fece di no con la testa, rivolgendo l'attenzione al suo interlocutore. <<No Danì, l'hai solamente beccata in un periodo stressante, tutto qua.>>

<<Voi di che parlate durante le pause dal tuo studio?>> chiese appoggiando il viso sulla mano, curioso di sapere.

Federico ci pensò un attimo, prima di rispondere, ed effettivamente aveva trovato un sacco di interessi comuni con la ragazza: dai libri alla fede, per non parlare dell'arte o del calcio perché, strano ma vero, ne sapeva di cose ed era un piacere sfoderare argomenti, quali nuovi acquisti e vecchie presenze del calcio italiano. Spesso si addentravano nel vasto argomento "film" o le serie tv, ne avevano persino cominciata una insieme, seppur non fosse il suo genere preferito. L'unico argomento che li faceva discutere era la musica: Federico era amante dei grandi classici rock, tra cui spiccava il suo preferito alias Bob Dylan, o una delle sue amate band, i Nirvana, mentre lei era più una tipa da musica pop e quando metteva su la sua musica, Federico schizzava fuori dalla stanza per rinchiudersi nella propria. Per di più, dopo quel pomeriggio, quando lei l'aveva chiamato durante il terribile attacco di panico, Bernardeschi cercava di esserle vicino nonostante lei non ne volesse parlare.

Danilo era la sua lampadina personale: ogni volta era capace di metterlo in crisi di fronte ad un ragionamento, anche il più stupido, su di lei. Gli si accendeva sempre quella luce che a volte lo portava a pensare di voler conoscere ancora meglio, se possibile, quella semplice ragazza.

Ne aveva fatti così tanti di pensieri su di lei che ormai quando stavano insieme teneva d'occhio ogni minimo dettaglio, in modo da imprimerselo nella mente. Ad esempio aveva notato che, quando era nervosa, prendeva a mordicchiarsi le unghie o a tirare invisibili pellicine dalle dita, fino a far uscire sangue. Per evitarle quel dolore, si era ritrovato a tenerle giù le braccia, intrappolando i suoi polsi nella sua mano, mentre lei sbuffava. Oppure, aveva capito che, quando si tratteneva dal dire o dal fare qualcosa, si mordeva ripetutamente il labbro inferiore, procurandosi dei piccoli taglietti e, ancora, Federico la rimproverava di non farlo.

Aveva cominciava ad osservarla con occhi diversi e, se da un lato questo lo faceva star bene, dall'altro lo faceva impazzire, perché si rendeva conto di volerle parlare ogni giorno, di voler condividere più cose possibili con lei e ciò lo faceva sentire terribilmente debole. Si ripeteva che non aveva bisogno di dipendere da nessuno in quel momento, stava per realizzare i suoi sogni e tutto ciò avrebbe potuto distorcere il suo modo di vedere le cose.

Un pomeriggio, dopo aver mangiato insieme una velocissima carbonara, si era imbambolato a guardare i suoi occhi verdi per trovare il cambiamento di colore con la luce di cui gli aveva parlato Danilo quel venerdì pomeriggio. E quando era riuscito a notarlo aveva sorriso, facendo inarcare le sopracciglia a Rebecca che, sorpresa di quel piccolo gesto, si era ritratta dal quaderno su cui stavano svolgendo un problema di matematica.

Federico si era promesso di bloccare quei pensieri che lo facevano impazzire a tratti. Non poteva assolutamente permettersi di pensare cose poco caste sull'amica di sua sorella e, per di più, non poteva permettersi di distrarsi durante le loro lezioni solo per fissarle gli occhi e non capirci più nulla. Danilo era quello seriamente interessato a Rebecca, lui, piuttosto, doveva aiutarlo, farli avvicinare il più possibile, di certo essere attratto da lei non faceva parte dei suoi piani.

_____________________

Era rientrata da poco a casa, dopo un pomeriggio in giro con Mami, appena tornata dalle vacanze estive, e aveva deciso di farsi una doccia veloce per poi uscire fuori a cena con i suoi, diretti in una trattoria tipica fiorentina per festeggiare il loro 24esimo anniversario.

Le solite domande rivolte dal padre li tennero impegnati per la prima mezz'ora, mentre consumavano gli antipasti tipici della casa.

<<Quando cominceranno le lezioni del secondo anno?>> Becca sperò che quella fosse l'ultima domanda dell'argomento 'università'. Non voleva saperne di preparare esami ancora, ne aveva dati già troppi ed era comunque soddisfatta del suo lavoro.

<<Ad ottobre, il due>> rispose guardando la mamma, che le regalò un dolcissimo sorriso.

<<Stai già pensando a quale specialistica scegliere, fra due anni?>> questa volta fu Lucia a porre la domanda.

"Ma hanno intenzione di parlare soltanto dei miei studi? "

<<Mh non proprio. Dipende comunque dal lavoro che vorrei svolgere un giorno, lo sai>> disse poggiando il bicchiere di vino ormai vuoto.

Riccardo inghiottì il boccone di carne, prima di sfoderare la prossima domanda. <<Hai provato a vedere che tipo di specialistiche offrono le università della Puglia?>>

Rebecca si accorse immediatamente delle occhiate che i due genitori si stavano scambiando in quel preciso momento e, con le sopracciglia corrucciate, rispose.

<<Tipo Bari?>>

<<Tipo Bari, esatto>> fece la mamma.

<<Sinceramente non mi attira nulla...Posso provare ad informarmi su quelle che ci sono qui a Firenze, o a Siena, oppure a Pisa>> elencò spostando lo sguardo da uno all'altro.

Lucia annuì, mentre continuava a guardare suo marito, il quale si ritrovò in un momento di panico. Rebecca li conosceva bene, sapeva che tutti quegli scambi di sguardi avrebbero portato ad aprire un argomento importante, ma non riusciva a capire esattamente quale.

<<Perché tutte queste domande?>> chiese infine, dopo aver finito il suo piatto.

A quella domanda seguirono altri sguardi pieni di domande fra i due che fecero innervosire la ragazza. <<Allora, insomma, volete rendermi partecipe di questo dialogo muto oppure devo scoprirlo da sola fra qualche giorno?>>

<<Rebecca, ascolta>> cominciò la madre mettendo su un sorriso forzato. <<Penso che dovremmo trasferirci il prossimo anno...>>

<<Cosa?>> domandò voltando la testa verso il padre. <<Perché?>>

<<Vogliono chiudere la centrale in cui lavoro, Becca, e piuttosto che licenziarmi, mi hanno proposto un trasferimento in quella di Brindisi. Alla fine lì c'è la nostra vecchia casa, tutti i nostri parenti e comunque rimarremmo in Italia>> spiegò guardandola negli occhi. <<Mi hanno proposto anche un trasferimento in Germania, ma non penso di accettare.>>

<<La cosa che più ci preme dirti>> riprese la mamma <<è che sarà difficile mantenerti economicamente in un'altra città, mentre saremo in Puglia. Dovranno abbassare lo stipendio e non riusciremo a pagarti l'affitto e le spese qui, ecco perchè stavamo pensando che la specialistica potresti farla giù in Puglia.>>

<<Ma se ci trasferiremo tra un anno, non riuscirò nemmeno a concludere la triennale!>>

<<Abbiamo pensato anche a questo>> disse Riccardo <<il trasferimento dovrebbe avvenire il 7 gennaio del 2016, quindi potresti finire qui la triennale, dato che per adesso sei in tempo con gli esami, vivresti qui da sola solo il tempo necessario per laurearti, poi dovresti tornare in Puglia anche tu.>>

I pensieri di Rebecca vennero presi d'assalto da strani piani che consistevano in una impresa difficilissima: riuscire a guadagnare qualcosa per poter finire i suoi studi a Firenze, almeno. Aveva già visto le altre specialistiche in tutta Italia e non voleva di certo finire per fare qualcosa che effettivamente non le piaceva. Grazie alle lezioni private che aveva portato avanti con Mami negli ultimi due anni possedeva un bel gruzzoletto, ma non le sarebbe mai bastato nemmeno per un anno fuorisede. Come avrebbe potuto convincere i suoi genitori, se anche loro erano in grandi difficoltà?

.............................

Immaginatevi in ginocchio mentre vi chiedo scusa per l'enorme ritardo di questo aggiornamento. Vi giuro che ho provato a trovare un po' di tempo libero per pubblicare, ma proprio non ci sono riuscita. Domani finisce giugno e non posso che esserne felice: è stato un totale inferno e spero davvero di non passare un altro mese orribile come questo. Voi come state? Qualcuno è in maturità? Qualcuno è in sessione? In ogni caso, spero che le cose vadano meglio di come stiano andando a me.

Coomunque, in questo capitolo viene presentato il primo problema! Ovviamente verrà approfondito e no, non è questo il motivo per cui si sono lasciati, questo lo scoprirete più avanti. Per farmi perdonare ho intenzione di pubblicare il prossimo capitolo domani o lunedì, è quasi pronto.

Fatemi sapere cosa ne pensate, fatemi sapere come state, come passerete l'estate. Se qualcuno ha voglia di conoscermi meglio, di leggere le mie lamentele sulla vita, potete seguirmi su twitter, sono "totfailure" 🙄

Lasciatemi una stellina e, se vi va, fatevi leggere un po', che mi fate più felici in questo periodo nero😭
A prestissimo💙

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