la venere strabica che ad ogni battito di ciglia vede delle utopie cadere
la sua arroganza nel modo in cui si pettina i capelli
la sua cecità quando bacia
i suoi dubbi quando non li scrive
il suo sorriso falso dipinto da uno sconosciuto
nelle sue iride un riverbero
e sul suo seno nudo un fiore sbocciato
dorme su di un letto di sogni
e indossa delle converse quando nuota nei problemi
la sua anima è nuda
le sue forme creano indipendenza
come il suo modo di baciare ogni cosa
la venere strabica ha il suo amore vergine
e delle lentiggini capricciose
ma aspetta di amare nel segreto dei suoi pensieri