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Cap. 5 La Punizione

Pov. Annabeth
Quando se ne furono andati tutti inzió il pomeriggio migliore della mia vita. Io e Percy ci girammo contemporaneamente uno verso l'altra. Io non sapevo bene cosa dire, ma alla fine lui ruppe il silenzio imbarazzante - allora, cosa vuoi fare? - io lo guardai confusa poi risposi - io approfitto per studiare - mi presi il libro il mio libro di matematica e iniziai a sottolineare. Lui mi guardó allibito, ma subito dopo sul suo viso si formó un ghigno - non pensare sempre a studiare-, mi prese il libro dalle mani io cercai di afferrarlo ma lui stese il braccio verso l'alto, consapevole che non sarei riuscita a prenderlo visto che lui era molto più alto di me, ma io provai comunque. Cercai di alzarmi sul banco, ma inciampai, stavo rischiando una caduta rovinosa se non fosse stato per Percy che mi afferró al volo. Ci guardammo con aria imbarazzata, io probabilmente arrossì perchè sul suo viso si formó un sottile sorriso. Dopo qualche secondo Percy mi rimise a terra e si grattó la testa, io lo guardai e poi mi arresi - va bene facciamo quello che vuoi tu- il sorriso sul volto di Percy si allargó ancora di più, mi prese per mano,emi condusse nell'aula dove sarebbe iniziato tutto.