Silvia's pov
Vidi Sofia e Sara scendere dalle scale. Erano strane: sembrava che avessero visto un fantasma?
"Tutto bene?" si preoccupò Hoseok.
"Namjoon vi ha di nuovo vomitato sui vestiti?" ridacchiò Giorgia.
"No no..." si limitò a rispondere Sofia.
Quando però mi vide, corse verso di me per abbracciarmi.
"È passato tanto tempo! Ci sei mancata." sentire queste parole mi rallegrarono ulteriormente.
"Anche voi mi siete mancate." dissi, non riuscendo a trattenere il sorriso.
Si staccò dal nostro abbraccio e si voltò, guardò per un attimo Jimin.
"Cos'hai da guardare?" balbettò il ragazzo in questione, un po' rosso in viso.
"Proprio niente." si allontanò da noi, accennando un sorriso, e si diresse in cucina.
"Cosa le prende?" domandai, curiosa.
Sara mi aveva parlato, in precedenza, di Sofia e del fatto che si fosse fidanzata.
"Vado a controllare." si alzò dal divano Emma, subito dopo Giorgia.
"Sto capendo sempre di meno..." rido nervosamente.
"Credo di sapere io il motivo." parlò Sara, sedendosi al posto delle ragazze che si alzarono pochi istanti prima.
"E allora dicci... qual è il motivo?" Jungkook sembrava piuttosto interessato.
"Zitto feto," ridacchiò lei "sono cose da donne."
"Aah, che schifo! Allora non voglio sapere nulla. Tenetevi pure i vostri segreti."
Dal quel poco che vidi, capii benissimo che Jungkook era il più giovane del gruppo, e come tale, veniva messo sempre all'oscuro di tutto.
"Sangue, mestruazioni, assorbenti..." sussurrò Taehyung, con un tono inquietante.
"Stai zitto Tae! Che schifo!" si tappò il viso Jungkook, che imbarazzato, non riusciva a smettere di ridere.
"Che ingenuo, sei ancora un bambino." Jin sembrava la mamma del gruppo, il maggiore che si occupava di loro come fossero suoi figli.
"Non è vero!" fece il broncio il più piccolo.
"Lo vedi quanto sei infantile?" gridò Jimin, lanciandogli un cuscino.
"Bastaaaa!"
"Sentite ragazzi..." stoppai il loro battibecco "Che ne dite di fare una foto?"
Tutti sorrisero alla mia proposta.
"Perché no." dissero in coro.
"Chiamate anche le altre, allora."
"Va bene Silvia, le vado a chiamare io." si propose Jimin, alzandosi dal divano.