Disobey.

By Freckles_22

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Ridley non aveva mai disobbedito alle regole, ma quando le regole erano diventate quelle del ragazzo che le a... More

Introduzione.
Fifth rule: fall in love with me.
Closure.
Butterflies in the stomach.
Liquor Love.
I'll Be Your Prince Charming.
Are you happy?
You Make Me Feel Alive.
Under The Mistletoe.
The End Of Us.
Six Degrees Of Separation.
Stuck On Stupid.
New Rules.
Love Bites.
Take Me To The Other Side.
Just In Case.
Trouble.
Look What You've Done To My Heart.
Prom?
Save The Last Dance.
Connection.
What About Love?
Rapunzel, Please Lay Down Your Hair.
Red As Blood, Red As Love.
The Happy Ending.
New Life.
Avviso.

Sweet Sex.

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By Freckles_22

Già il titolo... *-*

Se siete deboli di cuore beh, sedetevi care... Io ho avuto un attacco cardiaco ogni 3 righe.

Vi devo dire che in questo capitolo, ogni tot. righe c'era una strofa di Sweet Love, canzone di Chris Brown, ma wattpad tende a trascrivere le canzoni riga per riga e secondo me sarebbe un po' pesante, dato che verrebbe ad occupare 1 o 2 pagine, quindi, io e Giada abbiamo deciso di toglierla. Però, in ogni caso, sappiate che il nostro consiglio rimane quello di leggere questo capitolo con questa canzone in sottofondo...

Ora vi lascio al capitolo, buona lettura :')

****

Ridley non sapeva esattamente cosa aspettarsi, ma Michael le aveva detto di non preoccuparsi, così, obbedendo come al solito, si riallaciò velocemente i bottoni della camicia.

Michael le sorrise dolcemente, poi le strinse di nuovo la mano e la trascinò fino in salotto, dove una scala conduceva al piano superiore.

Seguì Michael finché non aprì la porta di una stanza e la spinse dentro. Ridley sgranò gli occhi sorpresa, ritrovandosi davanti quella che doveva essere la stanza di Michael.

Le pareti erano tappezzate da poster di Rock Band e foto di lui con gli amici o di qualche concerto a cui era stato. C'era una scrivania piena di libri, accanto una sedia sepolta sotto una miriade di vestiti e, ciò che la stupì maggiormente, qualche peluche buttato a casaccio sul letto e per terra.

Il suo attimo di straniamento iniziale, però, fu soppiantato da un momento di panico nel realizzare che erano nella sua camera da letto.

Michael la guardò divertito, poi le cinse la vita, appoggiandosi completamente alla sua schiena. Le diede un bacio sul collo, che la fece sussultare.

«È la tua camera?» domandò stupidamente, come se non fosse palese. Voleva solo "rompere il ghiaccio", prima di quello che probabilmente sarebbe successo.

Michael rise, adorava quando era così ingenua e spaventata.

«Così pare...» mormorò, infilando le mani sotto la sua camicia. Ridley deglutì, stranamente preoccupata. Lo voleva da morire, ma non capiva le intenzioni di Michael.

«Cosa... ehm... che vuoi fare?» chiese ingenuamente, sentendo le guance andare a fuoco.

Michael le prese il viso e lo voltò verso di sé. Le sorrise e le sfiorò le labbra con un bacio delicato.

«Buon compleanno piccola» mormorò, prima di baciarla di nuovo. Ridley si voltò tra le sue braccia e gli circondò il collo, schiudendo le labbra per permettergli di approfondire il bacio. Michael non se lo lasciò ripetere e, mentre si baciavano, lasciò scivolare le mani lungo i suoi fianchi, fino alle gambe. La spinse in avanti e Ridley si lasciò guidare da lui, finché finì contro il suo letto. Michael la baciò con più trasporto, facendola così cadere sul materasso. Ridley lo trascinò con sé e il ragazzo si sostenne sulle braccia per non pesarle. La baciava con una lentezza e con una passione tali che Ridley non riusciva nemmeno a sostenerle. Le piaceva così tanto che voleva supplicarlo di andare più veloce, per sapere cosa sarebbe venuto dopo.

Michael si fece spazio tra le sue gambe e spostò le labbra sul suo collo. Ridley ansimò e, senza pensare, infilò le mani sotto la sua maglietta.

«Rid, tesoro... so che forse la tua prima volta non l'avevi immaginata così, ma vorrei almeno provare a rendere questa serata speciale per te. Non voglio farti male. Voglio rifare tutto da capo, piano. So che di solito sono un coglione, ma stasera voglio fare il bravo con te.» Ridley, alle sue parole, spalancò gli occhi incontrando subito quelli di lui, carichi di desiderio. Lui la voleva e questo rendeva tutto automaticamente perfetto, sapeva che Michael avrebbe reso quella notte la migliore della sua vita.

«Io... oh, Mikey... tutto questo è già... perfetto per me» mormorò, cercando un contatto con le sue labbra, che lui non le negò. Ricominciò lentamente a baciarle la guancia, poi più giù, la sfiorò sotto l'orecchio e poi di nuovo sul collo, mentre Ridley sentiva il respiro diventare lento, irregolare. Michael le succhiò la pelle, facendola gemere. Il segno che le aveva lasciato le bruciava leggermente e, quando lui lo sfiorò con la lingua, provò una sensazione così forte e piacevole da volere che lui non smettesse mai.

Portò le mani sulla sua schiena, muovendosi impaziente sotto di lui. Michael continuò il suo percorso, raggiungendo di nuovo i bottoni della sua camicetta. Quella volta ci impiegò ancora di più a slacciarli tutti, perché, per qualche strano motivo, le mani gli tremavano leggermente, come se avesse paura di farle male.

Ridley si sollevò un poco e Michael poté liberarla dalla camicia, che gettò da qualche parte nella sua stanza.

Mai nella sua vita era stato così nervoso mentre faceva sesso con una ragazza, ma con Ridley... beh, con lei era tutto diverso. Era come farlo per la prima volta, perché lei era speciale. Lei era diversa da tutte quelle con cui era stato. Lei aveva qualcosa in più che non sapeva spiegarsi, ma che lo faceva impazzire. Ogni volta che Ridley lo guardava negli occhi, sentiva i brividi per tutto il corpo. Ogni volta che lei lo toccava Michael si accendeva, come se stesse prendendo fuoco. Era la sensazione più bella che avesse mai provato. E ora lei era sul suo letto, sotto di lui, come da tempo desiderava.

Si perse per qualche secondo a guardare quelle curve ancora coperte, come incantato. Lasciò scivolare la mano sul suo collo e poi sul suo seno, Ridley ansimò e chiuse gli occhi, mentre lui la accarezzava. Si sentiva bruciare ad ogni contatto con Michael, ma una parte di lei era ancora estremamente imbarazzata dal farsi vedere da lui. Lei non era come Brianna, non era sicura di piacere a Michael.

«Mike...» lo richiamò. Lui alzò lo sguardo e sorrise quando vide le sue guance rosse per l'imbarazzo. Le diede un bacio poi si fermò a guardarla negli occhi.

«Ehi... che c'è?» domandò, accarezzandole le labbra con il pollice.

Ridley distolse il viso, imbarazzata. Michael aveva già capito il problema e doveva in tutti i modi farle cambiare idea.

«È che... io non sono... come Brianna o come... ecco...»

«Guardami» sussurrò lui, sollevandole il mento ed interrompendola. Ridley deglutì, ma l'aria cominciò a mancarle quando Michael la guardò. La fissava così intensamente che le pareva volesse guardarle dentro e, ogni volta che si trattava di Mikey, lei si sentiva così: indifesa, scoperta.

Senza distogliere gli occhi dai suoi, Michael si sporse verso il comodino e, dopo aver acceso una piccola lampada da tavolo, spense quella principale, in modo che la stanza fosse illuminata da una luce decisamente più tenue e soffusa, un po' come quella delle candele. Ridley annuì per trasmettergli la sua gratitudine: Michael aveva capito che lei era ancora in imbarazzo e stava facendo di tutto per metterla a suo agio.

Le sorrise e la baciò sotto l'orecchio, poi soffiò piano fino a farla ridere leggermente.

Provò a rilassarsi, mentre le labbra del ragazzo le solleticavano la pelle. Michael le scostò la spallina del reggiseno, lasciandole un bacio sulla spalla, poi, senza dirle nulla, le diede un morso leggero. Ridley ansimò, colta alla sprovvista, benché non le avesse fatto male, ma anzi fosse stato stranamente erotico ed appagante. Michael, notando la sua reazione positiva, ripeté il gesto con più attenzione, godendo del sapore della sua pelle. Le sfilò le spalline, facendole scivolare lungo le braccia della ragazza, aiutato da lei. Ridley si sollevò leggermente e Michael non riuscì più a resistere alla tentazione di baciare tutto il suo corpo. Affondò il viso tra i suoi seni, beandosi del profumo della sua pelle.

«Dio... sei così bella» sussurrò, quasi sovrappensiero. Ridley arrossì lievemente, ma non disse nulla e si lasciò andare sotto il tocco delle sue labbra che la accarezzavano. Michael risalì con la mano lungo la schiena della ragazza, fino a trovare il gancino di quell'indumento che ormai per lui era diventato un nemico. Dopo qualche tentativo, alla fine si slacciò e scivolò subito giù, scoprendo finalmente l'oggetto dei suoi desideri. Ridley avvampò all'istante, ma il calore che sentiva non era dovuto solo all'imbarazzo. Ricadde sul letto, guidata da Michael, che la baciò dolcemente, risalendo piano con le mani fino al seno. Le schioccò un occhiolino, per prepararla a quello che stava per fare, ma Ridley gemette comunque quando cominciò a stuzzicarla con le dita.

«Oh, piccola... ti ecciti sempre così in fretta per me...» mormorò, più a se stesso che a lei, notando quanto il suo corpo reagisse ogni volta che la toccava.

Ridley strizzò gli occhi imbarazzata, mentre sentiva il sangue ribollire per quella affermazione: non sapeva cosa volesse dire Michael esattamente.

«I-Io... ehm...» Voleva giustificarsi, perché farsi vedere così debole non le piaceva, ma era vero che, ogni volta che Michael la toccava, qualcosa in lei scattava immediatamente e prima di lui sensazioni così pensava che non fosse nemmeno possibile provarle.

«Ehi... quello che voglio dire è che... ogni volta che ti tocco... tu mi rendi così felice... e io... oh, dannazione!» Non sapeva nemmeno cosa dire, veramente. Era semplicemente felice, felice e basta. Era felice perché sapeva di farle quell'effetto.

Non era molto bravo con le parole, forse, ma coi fatti sapeva esprimersi decisamente meglio, perciò l'unico modo per farle capire quanto la desiderasse e quanto lei lo facesse impazzire, era dimostrarglielo.

Le pizzicò un capezzolo con le labbra, torturando l'altro con le dita. Un lungo gemito, mal trattenuto, lasciò le labbra di Ridley che inarcò la schiena in modo istintivo. Michael sorrise soddisfatto e continuò nel suo lavoro, mordicchiando piano e baciandola. Ridley ansimava sempre più forte e per lui non c'era suono più appagante di quello.

Ridley portò le mani tra i capelli del ragazzo, tirandoli leggermente, mentre si sollevava verso di lui come a chiedergli di fare di più e Michael, ovviamente, non si lasciava ripetere simili inviti, continuando quella lenta tortura con la bocca.

«Oh... Mike...» gemette lei, confusa da quel piacere così intenso. Lo costrinse a sollevare il viso, riportandolo verso il suo, perché voleva vederlo. Così prese la sua maglietta e lo tirò a sé.

Michael sorrise e cercò le sue labbra, sfiorandole con dolcezza. La sollevò e si mise a sedere sul letto, mentre Ridley si aggrappava a lui. Gli circondò la vita con le gambe e quella volta fu Michael a sospirare quando sentì il seno nudo di lei contro il petto. La baciò con trasposto e Ridley, presa dal momento, infilò istintivamente le mani sotto la sua maglietta. Voleva toccarlo, voleva sentirlo.

Non sapeva esattamente come comportarsi, ma solleticare la sua pelle le piaceva. Si rese conto che, sotto i vestiti, Michael era molto meglio di quanto avesse immaginato. Seguì il profilo dei suoi addominali accennati, salendo lentamente. Il respiro di Michael si fece immediatamente irregolare, spezzato dal piacere dovuto a quel contatto con le mani di lei.

«Michael... io... voglio che... che questa notte sia speciale anche per te» mormorò la ragazza, sulla sua bocca. Gli pizzicò il labbro inferiore tra i denti, delicatamente. Michael sorrise e lasciò scivolare le mani lungo la sua schiena, infilandole poi dentro i jeans di Ridley. La attirò contro il suo corpo e Ridley gemette quando sentì la sua erezione ormai evidente a contatto con lei. Si mosse impaziente sopra di lui, facendolo sospirare in modo rumoroso.

«Rid, piccola... lasciami fare quello che voglio farti e questa serata sarà perfetta» ansimò, pizzicando forse con troppa energia il suo fondoschiena. Ridley sussultò, sia per il suo gesto che per le sue parole. Alla fine di quella notte Michael voleva conoscere il corpo di Ridley a memoria, voleva regalarle il piacere più inteso che le avrebbero mai fatto provare nella vita. Voleva che Ridley non si dimenticasse mai di lui e della sua prima volta.

Ridley, dal canto suo, sperava solo di non sbagliare qualcosa e di non rendere tutto un disastro perché voleva che quella notte fosse perfetta non solo per lei, ma anche per Michael. Non le importava in che modo, ma desiderava solo che Michael fosse felice perché la verità -per quanto si sforzasse di negarla a lui, a tutto il mondo e soprattutto a se stessa- era che... lei si era profondamente, stupidamente, ingenuamente ed irrimediabilmente innamorata di Michael.

Non sapeva esattamente cosa volesse dire perché era la prima volta che provava qualcosa del genere, ma l'unica cosa che sapeva era che degli altri non gliene importava più nulla, voleva essere di Michael, solo sua. Voleva concedersi a lui e donargli tutto quello che aveva da dare, perché senza Michael lei si sentiva incompleta. Quando lui era al suo fianco e la sfiorava Ridley non capiva più nulla e ne aveva avuto dimostrazione più di una volta.

Lo spinse leggermente e Michael si lasciò cadere sul materasso, tirandola su di sé. La ragazza si sedette su di lui e dopo avergli sorriso si chinò a baciargli il collo. Aveva deciso che avrebbe provato ad essere un po' intraprendente come piaceva a lui. Non voleva più essere solo la ragazzina vergine, timida ed impacciata. Desiderava davvero che lui si ricordasse quella notte con lei per tutta la sua vita.

Michael sospirò, prendendola per i fianchi e spingendola su di sé. Ridley lo baciò delicatamente, scendendo dal collo alla spalla, prima di lasciargli un morso leggero come lui aveva fatto con lei. Michael si lasciò sfuggire un gemito roco quando Ridley, forse involontariamente, si mosse un po' troppo sul suo bacino. Voleva fare le cose con calma, ma sarebbe scoppiato se non l'avesse avuta subito.

Ridley infilò di nuovo le mani sotto la sua t-shirt e questa volta la sollevò. Michael la aiutò a sfilarla e la lanciò da qualche parte insieme a quella di Ridley. Lei sgranò gli occhi, guardandolo forse con troppa attenzione, e l'imbarazzo soppiantò di nuovo la sua audacia. No, pensò, lei non era decisamente intraprendente. Non era mai stata così intima con un ragazzo. Forse doveva rivestirsi e correre via.

Michael, però, rise divertito e, spingendola delicatamente, la fece cadere addosso a lui, in modo che Ridley si ritrovasse direttamente con la bocca sul suo corpo.

«Rid, tesoro... spogliami» mormorò, la voce spezzata dal desiderio che aveva di farla sua. Ridley annuì e, presa dall'incoraggiamento che lui le aveva dato, gli lasciò un bacio sul petto, facendolo sussultare. Non se lo aspettava da lei, ma Ridley, imperterrita, continuò il suo lento e doloroso percorso con le labbra. Si vergognava un po', ma baciare Michael era meraviglioso, soprattutto ora che il suo respiro si era fatto più lento e pesante. Percorse il suo corpo, schiudendo di tanto in tanto le labbra e sfiorandolo con la lingua. Seguì la linea dei suoi addominali accennati, fin dove scomparivano sotto i jeans. Ridley lo trovava maledettamente sexy.

Michael, invece, pensava che la combinazione di Ridley addosso e dei suoi baci fosse decisamente devastante. Senza potersi trattenere, ansimò quando Ridley raggiunse il bordo dei suoi jeans. La ragazza sorrise soddisfatta di sé e cominciò ad armeggiare con la zip e con il bottone dei suoi pantaloni. Dopo averli slacciati, prese un profondo respiro e si decise a sfilarglieli, aiutata da Michael. Cercò di non darci peso, ma sapeva benissimo che stava arrossendo, vedendo quanto era eccitato Michael. Il dubbio la prese di nuovo: forse era davvero troppo giovane per quello. Forse era ancora troppo ingenua e Mike aveva ragione. Forse aveva sbagliato a spingersi fin lì. Sollevò il viso per guardare lui, come se potesse darle la conferma che stava cercando. E, quando Michael la guardò con quell'aria un po' maliziosa, Ridley capì che niente in quel momento sarebbe stato più giusto che concedersi a lui. Dopo aver fatto tutta quella fatica per averlo non poteva certo tirarsi indietro. Era normale che avesse paura, ma si trattava di Michael... si trattava del ragazzo di cui era innamorata. Che fosse stato a diciassette anni o a venti probabilmente non le sarebbe cambiato nulla, purché la sua prima volta fosse lui. Tutto quello che contava era Michael e non le sarebbe importato se avesse sentito un po' male come dicevano.

Michael le prese il viso e la baciò con forza, ma senza perdere quella dolcezza che l'aveva caratterizzato per tutta la serata.

«Ridley, piccola... ti voglio. Adesso!» sussurrò deciso, spingendola di nuovo sotto di lui. Ridley annuì, incapace di dire qualunque cosa. Ora non stava aspettando altro.

Portò le mani ai jeans della ragazza e, senza nemmeno provare a slacciarli, li sfilò velocemente, facendoli scivolare lungo le sue gambe. Se ne liberò in fretta, insieme anche ai suoi jeans. Si chinò di nuovo a baciarle il seno, lasciando da parte tutta la lentezza che aveva usato fino a quel momento. Ma, anche se andava più in fretta, Ridley notò che non tralasciava un solo millimetro della sua pelle, la baciava con una cura quasi maniacale, mentre lei ansimava senza ritegno, appagata dalle attenzioni di Michael.

Il ragazzo percorse tutto il suo corpo, senza trascurare alcun dettaglio, finché arrivò di nuovo all'intimo. La baciò appena sopra, poi senza nemmeno attendere una sua reazione, la liberò anche di quell'indumento. Ridley si fece coraggio, trattenendo l'imbarazzo. Senza pensare, cercò nuovamente contatto con lui, così sfiorò la sua erezione sopra il tessuto dei boxer. Il ragazzo ansimò, decisamente stupito da quel gesto.Sapeva che Ridley non sarebbe andata oltre, ma andava bene così, perché qualsiasi cosa facesse lei la rendeva estremamente speciale.

«Rid, Rid... ti prego» gemette. Ridley annuì e, senza attendere una sua reazione, gli sfilò i boxer. Deglutì immediatamente e Michael le diede un bacio veloce.

«Ridley... farà meno male di quanto sembra, capito? Andrà tutto bene, te lo prometto» sussurrò, accarezzandole la guancia. Lei annuì: anche se era ancora leggermente preoccupata, si fidava di Michael.

Il ragazzo allungò la mano verso il comodino e dopo aver trafficato alcuni secondi nel cassetto, trovò un preservativo. Lo indossò sotto lo sguardo preoccupato di Ridley, poi tornò su di lei, facendosi spazio tra le sue gambe. Solo quando la guardò negli occhi, cominciò nuovamente a chiedersi se stesse facendo la cosa giusta. Ridley era la ragazza più ingenua ed impacciata che avesse mai conosciuto. Se avesse portato via la sua innocenza probabilmente sarebbe cambiato tutto e lui aveva paura di questo. Abbassò lo sguardo, sospirando. Quella volta, però, fu Ridley a trovare il coraggio per entrambi.

«No, no... Michael guardami per favore. Io... lo voglio, okay? Non pensare di farmi male, capito? Lo sai... tu non puoi farmi male perché sei tu che mi fai bene.» Michael sospirò e le prese il viso.

«Promettimi che non te ne pentirai, ti prego.» Non l'aveva mai sentito così dolce e preoccupato. Sorrise involontariamente, pensando che per un attimo Michael era stato impacciato come lei.

«Te lo prometto, ma ora sbrigati perché non resisto più.» Michael finalmente si rilassò e scoppiò a ridere. In fondo stava solo esaudendo i suoi desideri.

«Oh... tu non resisti più?» la prese in giro e, approfittando della sua distrazione, cominciò a prepararla con le dita, perché non le facesse troppo male.

«Oh... dannazione, Mikey» ansimò la ragazza, muovendo il bacino.

«Pronta? Se ti fa male dimmelo che mi fermo...» la rassicurò lui. Ridley annuì, dandogli la conferma che stava cercando.

Michael la baciò un'ultima volta poi tolse le dita ed entrò piano dentro di lei. Ridley si morse il labbro con forza, per impedirsi di gridare perché, anche se non fortissimo e simile ad uno strano fastidio, un leggero dolore la scosse per tutto il corpo quando sentì Michael dentro di sé. Non era decisamente paragonabile a quello che le aveva fatto con le dita la sera della festa.

Strinse forte la coperta, prendendo un respiro.

«Ehi piccola... stai... stai bene?» chiese Michael decisamente preoccupato, uscendo un poco da lei. Le accarezzò i capelli, poi le prese la mano e Ridley la strinse forte.

«S-Sì... non è stato così terribile, solo un po' fastidioso. Continua, ti prego.» Lui annuì, muovendosi piano perché Ridley si abituasse alla sua presenza dentro di sé. Non voleva davvero che lei stesse male. Mai e poi mai l'avrebbe fatta soffrire. Quando vide che Ridley allentava la presa, rilassandosi, le sue spinte si fecero più intense, mentre per lei il dolore iniziale si era trasformato nel piacere più intenso che avesse mai provato e cominciava a pensare che non le sarebbe mai bastato, che mai si sarebbe abituata a Michael.

«Oh... dio... Michael...» ansimò Ridley, decisamente incapace di controllarsi. Michael, invece, voleva solo fare tutto quello che lei desiderava. E, all'improvviso, mentre Ridley si aggrappava alle sue spalle, gli fu chiara una cosa: lui avrebbe fatto qualsiasi cosa per Ridley. Forse era vero che con lei si comportava da stupido, ma... sentiva qualcosa di strano per la sua piccola ragazzina. L'unico suo obiettivo era quello di proteggerla e di renderla felice. Anche in quel momento.

Ridley sollevò le gambe, che all'improvviso si erano fatte deboli. Un brivido più forte degli altri la scosse per tutto il corpo. Michael non era ancora pronto per venire, ma capiva che, essendo la sua prima volta, Ridley non conosceva certi trucchetti che usavano le ragazze più disinibite per ritardare il momento, ma questo la rendeva automaticamente speciale. Era felice perché Ridley sarebbe venuta per la prima volta per lui. Così le prese le gambe, mentre Ridley chiudeva gli occhi. Un piccolo grido lasciò le sue labbra dischiuse e Michael pensò che non ci fosse nulla di più bello. Si concesse ancora qualche spinta dentro di lei e alla fine raggiunse il limite, lasciandosi andare appagato su di lei.

Ridley tentò di regolarizzare il respiro, il cuore le batteva così forte che temeva le sarebbe uscito dal petto. Infilò le dita tra i capelli di Michael, per rilassarsi giocandoci. Averlo addosso non faceva male, non sentiva il suo peso, ma solo il suo cuore battere a contatto col suo, il suo respiro lento e il suo profumo dopo il sesso. Voleva stare così in eterno.

«Ehi... stai bene?» chiese il ragazzo, sollevando il viso. Ridley annuì.

«Mai stata meglio, Mikey» mormorò felice. Michael si alzò, buttò il preservativo poi tornò a sdraiarsi di fianco a lei. Non gli importava di quello che sarebbe successo domani, ora voleva solo stare con Ridley. La tirò contro il suo corpo, appoggiandosi contro la sua schiena e la abbracciò stretta.

«Sei stanca?»

«Un po', ma è stato...» si interruppe, preoccupata di aver detto qualcosa di sbagliato. Probabilmente certe cose non si dovevano dire dopo aver fatto sesso. Si accovacciò tra le braccia del ragazzo, restando in silenzio. Lui rise.

«Rid? Sai che odio quando non finisci di dire le cose! Allora? Devo costringerti come al solito?» Ridley scosse la testa, sbuffando.

«Dicevo che sono un po' stanca, ma non mi importa perché è stato stupendo, magnifico» mormorò, sperando di non farsi sentire. Michael rise e le diede un bacio sulla fronte.

«Perfetto, perché lo è stato anche per me.» E Ridley non sapeva davvero quanto fosse stato magnifico per lui. Era felice come mai lo era stato nella sua vita e ora voleva solo coccolarla come aveva pensato di fare. Restò in silenzio, cominciando ad accarezzarla, con le labbra tra i suoi capelli, e, poco dopo, si addormentarono entrambi.

***

Michael si svegliò con il suono del campanello e immediatamente controllò Ridley. La ragazza sospirò rumorosamente, ma poi si voltò e continuò a dormire. Le diede un bacio sulla tempia e scese delicatamente dal letto. Gridò un «Arrivo» in modo che lo aspettassero alla porta e si rivestì in fretta. Gli sembrava strano che fossero i suoi zii perché erano partiti per le vacanze lasciandogli la casa. Sapevano che Michael era diventato più serio e diligente, perciò si erano fidati e lo avevano lasciato solo per due settimane. Era sicuro che non fossero arrivati in anticipo, perciò non sapeva chi aspettarsi. Così, quando aprì la porta, fu sorpreso nel vedere l'ultima persona che si sarebbe immaginato.

«A-Alice? Che... che ci fai qui?» domandò confuso, vedendo la ragazza. Lei gli sorrise felice e senza dire nulla lo abbracciò.

«Beh, non abbiamo mai parlato di quello che è successo!» Michael sospirò contrariato.

«Ci siamo già detti tutto quello che c'era da dire, Ali.»

«No! Non è vero! Io non... non ho mai potuto chiederti scusa!» Michael le sorrise e le diede un bacio sulla guancia come era da tempo che non faceva.

«Ehi... non devi scusarti tu. Era da tempo che pensavano di sospendermi per le risse e... beh, per i miei comportamenti. È giusto che mi abbiano espulso da scuola, ma sono felice perché la mia ultima scazzottata almeno è servita a qualcosa e l'ho fatta per te. Non mi pento di aver picchiato quel figlio di puttana di Evans, okay?» Alice annuì. Le era mancato il suo Michael scontroso e testardo.

«D'accordo... è solo che mi manchi e mi sento in colpa! Tutto qui.»

«Beh, anche tu mi manchi, ma... io sto bene qui. Ho tutto quello che mi serve e...»

«Mikey?» Il ragazzo fu interrotto da un richiamo sommesso di Ridley che lo stava cercando. Alice si fermò a guardare la ragazza che era appena spuntata dall'alto delle scale e anche Michael si voltò verso Ridley, che si stropicciava ancora gli occhi assonnata, infilata in una delle sue magliette degli Iron Maiden che aveva trovato sulla sedia piena di vestiti e che le arrivava appena sotto il sedere. Michael la trovava maledettamente sexy anche di prima mattina. E persino Alice, benché non lo vedesse né parlasse con lui da quasi quattro mesi, si rese conto che Michael guardava quella ragazza come se fosse l'unica donna al mondo.

«Oh... scusate io non volevo...» Ridley tentò di inventarsi qualcosa, imbarazzata. Chi era ora quella ragazza?

«No, no Rid... vieni qui» la richiamò Michael.

«Ah, ora capisco perché qui stai bene» si lasciò sfuggire Alice sarcastica, guadagnandosi un'occhiataccia da parte di Michael. Ma lei era davvero felice di vedere Michael così contento ed innamorato, erano anni che aspettava questo momento. Ridley li raggiunse e Mike le circondò la vita, stringendola in un abbraccio, come a volerla proteggere.

«Alice lei è Ridley e Ridley lei è Alice, la mia... migliore amica» le presentò, abbassando la voce sulle ultime parole. Alice era bellissima, ancora meglio di Brianna, era decisamente perfetta. Doveva essere almeno uno spanna più alta di lei e forse anche un po più grande. Probabilmente aveva la stessa età di Michael, cosa che la faceva partire in svantaggio. Aveva un fisico asciutto e atletico e, osservandola in viso, lunghi capelli biondi e mossi facevano da perfetta cornice ai suoi occhi verdi e alle labbra carnose. Ridley si sentiva decisamente inferiore e non sapeva se credere davvero che fossero semplici migliori amici o se avessero avuto qualcosa. Però... non poteva certo odiare Alice per un presentimento su cui non aveva prove. E per cosa poi? Michael non era suo...

«Oh... ehm... scusa... Michael non mi ha mai parlato di te.» La ragazza sospirò e sorrise stringendo la mano di Ridley.

«Immaginavo! Mike non parla mai di me!» esclamò, allusiva. Michael sbuffò e si passò una mano tra i capelli in modo nervoso, poi si rivolse a Ridley:

«Rid... in effetti... ci sono un po' di cose di cui forse dovrei parlarti.»

****

SOPRAVVISSUTA!

Aggiorno ora visto che sono uscita un ora fa da scuola (sono, appunto, sopravvissuta lol) e che il carissimo professore di Storia ci ha messo il test d'ingresso domani. Uccidetemi.

Ora il capitolo...

Okay, niente panico... HANNO FATTO SESSO. NIENTE PANICOOO ahahha.

Giada è una fanatica del rating rosso (come ne del resto) perciò... ecco qui il risultato.

Ha cercato di far essere Michael il più tenero possibile (awww :3), anche se è sempre un po' distaccato e vuole sempre avere la situazione in mano.

Questa sarà l'ultima scena di sesso così dettagliata e lunga le altre lo saranno meno D:

Non iniziate ad odiare Alice perché è fantastica! C'è un po' di mistero ma nei prossimi capitoli saprete cosa è successo tra Michael e Alice ;)

Fatemi sapere che ne pensate...

Sara.

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