No Matter What || Translation

By Charles_Lechair

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TRADUZIONE DELLA STORIA ORIGINALE DELL'ADORATA @FORMULA1ISLIFE. Maya Jones è una 18enne di Bragg Creek, una... More

Prologo
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By Charles_Lechair

Appena spengo la sveglia mi siedo dritta sul letto con un grosso sorriso sulla faccia. Oggi andrò a fare un tour della pista, oggi incontrerò tutti i piloti, oggi incontrerò Charles Leclerc! Non appena prendo il telefono dal comodino faccio FaceTime con Felicity come le promesso.

"Hey Maya! Quindi? Sei emozionata?" Chiede e io alzo gli occhi al cielo.

"Certo che lo sono perché non dovrei esserlo?" Sorride anche lei. "Ho dieci minuti per parlare con te, dopo devo iniziare a prepararmi." Ridacchia.

"Ti stavo per chiedere se avevi intenzione di andare in giro così, sicuramente attireresti l'attenzione di Charles."

"Allora forse potrei pensarci." Ridiamo insieme e mi sdraio di nuovo sul letto appoggiando la testa sul cuscino soffice. "Non riesco a credere che oggi incontrerò i piloti, è tutto così surreale." Felicity annuisce. "Ma allo stesso tempo sono tipo 'Porca miseria, li incontrerò!'" Mi metto la mano libera davanti agli occhi e sbircio tra le dita.

"Pensa che anche io sto provando la stessa cosa e non devo incontrarli!" Ammette Felicity. "Sono così contenta per te!" Parliamo per dieci minuti prima di terminare la chiamata, non solo perché devo prepararmi, ma anche perché Felicity deve cenare. Prendo un paio di shorts, un top corto e un cardigan e li indosso. Aggiungo qualche piccolo accessorio e finisco il mio look, mi trucco rimanendo senza esagerare. Vestita così mi sento a mio agio, inizio a raccogliere le cose che potrebbero servirmi durante la giornata per poi metterle nello zaino. Controllo due volte tutto e poi guardo il mio telefono. Ho altri dieci minuti liberi, prendo la macchina fotografica, pensando che potrebbe essere una buona idea prendere qualche batteria e scheda SD in più e prima di accenderla le metto nella mia borsa.

"Ciao a tutti, è arrivato il giorno tanto atteso, oggi farò il tour e incontrerò i piloti!" L'emozione è percepibile abbastanza chiaramente dalla mia voce. "Faremo il tour dopo le prime prove libere in modo che dovrebbero esserci tutti e potremmo incontrarli." Continuo sbirciando sul telefono l'orario in modo da non perdere troppo la cognizione del tempo. Dovremmo trovarci nella hall insieme agli altri vincitori e poi andare verso il circuito con un paio di macchine. "Sono un tantino agitata, faccio spesso figuracce..." Parlo ancora per circa dieci minuti, poi mi dirigo velocemente verso la hall e mi guardo attorno.

"Ciao, tu dovresti essere una dei vincitori del concorso della F1." Si avvicina una donna. "Sono Sally, veni pure con me, c'è già un'altra ragazza." Cammino dietro di lei e raggiungiamo una ragazza più o meno della mia età. "Femke, ti presento..." Si blocca. "Scusami, non ho capito come ti chiami." Sorrido, non le ho detto il mio nome, ma non voglio farle fare una brutta figura.

"Maya, mi chiamo Maya." Allungo la mano verso Femke che la stringe.

"Femke." Sally ci lascia sole e io guardo la ragazza che ho di fronte.

"Da dove vieni?" Chiedo, cercando di fare conversazione.

"Olanda, sai, quel piccolo e piatto paese in cui non succede nulla di speciale?" Inizio a ridere.

"Ad eccezione di Max Verstappen." Contesto, come puoi definire Max nulla di speciale? Femke ridacchia.

"Hai ragione, lui è un'eccezione. È il mio preferito per molte ragioni e il fatto che sia olandese è una di quelle. Tu di dove sei?"

"Io sono di Alberta, Canada," Rispondo. "Sai, quella specie di grande, sicuramente non piatto paese e anche abbastanza noioso?" Femke ride.

"Ad eccezione di Lance Stroll." Ridiamo entrambe, se questo è il genere di battute che facciamo, diventeremo migliori amiche. Il mio senso dell'umorismo è imbarazzante e da quanto vedo anche quello di Femke.

"Si, beh, non è il mio preferito." Alzo le spalle. "Il mio preferito arriva dall'altra parte dell'Oceano Atlantico."

"Chi è?" Chiede Femke curiosa. "Scusa, è che potrebbe essere praticamente chiunque."

"Charles Leclerc," Dico, e appena vedo che aggrotta le sopracciglia confusa, ridacchio. "Non sai chi è?" Scuote la testa e fingo di essere scioccata. "Ma come?!" Femke arrossisce. "Non ti preoccupare, è un novellino, l'anno scorso è stato campione della Formula2, ora corre per la Sauber."

"Presumo che lo conoscerò oggi."

"Chi?" Lentamente altre persone si radunano attorno a noi e si inseriscono nella conversazione che stiamo intrattenendo io e Femke. Abbiamo tutti il nostro preferito e sono tutti diversi. In totale siamo un gruppo di cinque persone. Tre uomini, Richard, Dylan e Kyle, e due donne Femke ed io, Sally ovviamente è la terza.

"Andiamo, almeno saremo puntuali per l'inizio del weekend." Seguiamo Sally mentre io continuo a parlare con Femke. Più parliamo più mi rendo conto che abbiamo un sacco di cose in comune. "Al posto di prendere due macchine useremo un minivan, almeno servirà solo un veicolo." Saliamo tutti a bordo e posiziono lo zaino per terra tra i miei piedi. Parliamo per pochi minuti e poi arriva il momento di scendere. Restiamo in gruppo e Sally ci porta sulle tribune ai nostri posti. Io e Femke ci sediamo vicine e parliamo per tutto il tempo. Quando le prime due vetture di Vettel e Grosjean iniziano a passare per le prime prove libere esultiamo.

"Anche Sebastian è uno dei miei preferiti." Se ne esce Femke, e io sorrido.

"Pensavi che ancora non me ne fossi accorta?" Le chiedo retorica facendola arrossire. "Parli sempre di Max Verstappen e Sebastian Vettel. È come se tu pensassi 'Stai parlando di Charles Leclerc, cambiamo argomento e parliamo di Max tanto hanno tipo la stessa età." Scoppiamo a ridere fino alle lacrime. I tre uomini con noi hanno delle espressioni confuse, soprattutto i due più anziani, Richard e Dylan. Avranno circa una ventina d'anni più di noi due, mentre Kyle ne ha solo 6 in più.

"Sei proprio strana Maya." Mi dice Femke e io alzo le spalle.

"Dimmi qualcosa che ancora non so." Parliamo e parliamo, e presto compaiono in pista altri piloti.

"Guarda c'è Max!" No, aspetta... c'è Daniel!" Mi sbatto una mano sulla fronte. Un'altra cosa di cui mi sono accorta è che sia io che Femke siamo bravissime a fare figuracce. "Lo so..." Dice Femke e io scuoto la testa. Dopo circa venti minuti l'australiano è il primo ad effettuare un giro cronometrato, ma presto altri piloti battono il suo tempo, tra cui Max. "Guarda, Max è ancora il più veloce!" Rido all'entusiasmo di Femke.

"Caspita, riesci ad essere più rumorosa dei motori." Scherzo e Femke mi pizzica un fianco facendomi scappare un urletto.

"Ah, e così odi il solletico?" Chiede non togliendo gli occhi dalla pista ma con un sorriso soddisfatto sulle labbra che le fa brillare gli occhi.

"Non lo amo molto, ma..."

"Semplicemente lo odi." Alzo gli occhi al cielo.

"Va bene, lo odio, ora se me lo concedi, vorrei concentrarmi su..." Non riesco a dire altro perché Femke inizia a urlare. Alzo le spalle e mi unisco a lei. Che mi importa? Non c'è nessuno che mi conosce e gli unici che mi conoscono un pochino sono o troppo vecchi per me o Femke che è strana come me.

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"Okay, ci siete tutti?" Sally ci guarda e annuiamo. Non ci siamo davvero divisi in gruppi, siamo sempre stati noi cinque per tutto il tempo. Dylan e Richard ci tenevano d'occhio assicurandosi che non ci facessimo male mentre facevamo le idiote ancora una volta. "Andiamo quindi." La seguiamo. Io e Femke ci teniamo a braccetto e saltelliamo ridacchiando o perfino piangendo. Dire che siamo delle fangirl è poco. "Ecco i vostri pass." Li prendiamo e io e Femke scattiamo una foto appuntandomi di ricordarmi di postarla su Instagram più tardi.

"Guarda..." Dice Femke pensando. "Guarda tutto!" Urla indicando i garage che abbiamo attorno. I primi due piloti che incontriamo cono Lance Stroll e Segey Sirotkin, i due Williams.

"Lance, c'è una tua compaesana Canadese," Dice Femke, non so come è ancora in grado di fare frasi di senso compiuto davanti ai piloti, sembra che io abbia perso la lingua.

"Davvero?" Chiede Lance. "Di dove?"

"Bragg... Bragg Creek, Alberta." Balbetto e Lance ci pensa su.

"Non credo di averlo mai sentito nominare, ma so che vivi dall'altra parte del Canada. Io sono di Toronto." Parliamo per un po' e poi ci spostiamo verso il prossimo garage. "È stato un piacere conoscervi ragazze." Sorride Lance. "Oh, e anche voi, ovvio." Nei pochi minuti che abbiamo passato in quel garage e abbiamo parlato con Lance in un certo senso ho preso un po' di coraggio, ma ora che ci stiamo spostando verso il prossimo garage temo di perdere di nuovo la fiducia in me stessa.

"Prossimo della lista, garage Renault." Ci informa Sally, il che significa che incontrerò Nico Hulkenberg e Carlos Sainz. Dopo di che seguono i garage di Pierre Gasly e Brendon Hartley, e credo di aver ripreso pieno controllo di me stessa in quanto riesco a parlare più tranquillamente. "Ora tocca al garage della Sauber." Femke mi guarda alzando un sopracciglio.

"È il garage di Leclerc!" Mi blocco e rimango lì in piedi a sbattere gli occhi sconvolta. "Andiamo Maya, ce la puoi fare, non sverrai e non ti renderai ridicola, me ne occupo io, tranquilla." Mi prende a braccetto e mi guida dietro a Sally nel garage, ma non appena entriamo troviamo solo Marcus all'interno.

"Marcus, dov'è Charles?" Chiede Sally e lui alza le spalle.

"Non ne ho idea, non lo vedo da un po'." Io e Femke ci guardiamo e mi sento cadere il mondo addosso. Visto che non c'è la mia occasione di incontrare Charles Leclerc è svanita. Gli uomini parlano con Marcus mentre Femke cerca di farmi tornare il sorriso.

"Avrai la tua opportunità, e quando sarà il momento sarà ancora meglio che averlo incontrato in questo modo." Mi dice. "In più abbiamo ancora tanto da vedere, non lasciare che questo inconveniente rovini questa esperienza." Annuisco e fingo un sorriso. "Ecco, così va meglio." Nel frattempo ci siamo presentate a Marcus ed è arrivato il momento di passare al prossimo pilota.

"Mi dispiace che non sei riuscita a parlare con Marcus ora..." Mormoro.

"Non preoccuparti, non è tra i miei preferiti." Andiamo dentro e fuori i garage della Haas e della McLaren.

"Ora andremo nei box Red Bull." Femke sbarra gli occhi e io le prendo la mano.

"Max arriviamo!" Annuncio con un sorriso che poi spunta anche sul suo volto.

"Daniel, Max è un piacere vedervi." Sally ci presenta e io sorrido ai due ragazzi.

"Bel lavoro là fuori. È stato incredibile vedervi guidare in pista." Loro assumono un espressione confusa. "Intendo, quando ci sono anche io."

"È la tua prima gara dal vivo?" Chiede Max e io annuisco. "E per la tua amica?" Guarda Femke che sta semplicemente lì in piedi. Non so se è terrorizzata dalla situazione o se sta semplicemente fangirlando silenziosamente. Le dò una spintarella leggera e scuote la testa uscendo di colpo da quello stato di trance.

"Si, anche per me è la prima volta, pensavo di tenere il GP del Belgio come prima gara, ma poi ho vinto il concorso e..." Straparla.

"Un po' più piano," Le sussurro all'orecchio e arrossisce. "È ancora un po' emozionata." Faccio l'occhiolino a Max che arrossisce leggermente. Per qualche minuto parliamo con lui e ridiamo alle pessime battute di Daniel.

"Ci vediamo in giro?" Chiede Max, ma parla più a Femke che a me. Io faccio un sorrisetto.

"Se vuoi, perché non le chiedi anche di uscire a cena? Almeno così sei sicuro di vederla di nuovo." Femke sbarra gli occhi.

"Ti andrebbe?" La ragazza inizia a balbettare qualcosa e le sue guance si tingono di rosso. Max aspetta pazientemente, io non ho tutta questa pazienza.

"Stava per dire di sì." Ridacchio e gli faccio l'occhiolino. "Le farebbe molto piacere." Dò a Max un orario e il numero della mia camera. In questo modo posso aiutare Femke a prepararsi e a restare calma, e anche perché non ho idea del numero della camera in cui sta lei.

"Vuoi venire anche tu?" Mi chiede Max. "Credo che anche a Daniel farebbe piacere aggiungersi." Sorrido. Ovvio che voglio andare, dentro di me impazzisco, fuori invece cerco di stare tranquilla e rispondere con calma.

"Certo, sembrerebbe una bella idea."

"Ci vediamo stasera quindi," Dice Max facendo l'occhiolino a Femke. La trascino dietro di me. Sally e gli altri sono già nel garage Mercedes, ma credo che a Femke non importi, e neanche a me. Preferisco avere meno tempo per chiacchierare con loro e poter riuscire a parlare più tempo con Max e Daniel.

"Oh mio Dio" Femke torna a respirare non appena entriamo nel garage Mercedes. "Dove hai trovato il coraggio di dire quelle cose?!" Esclama. "Gli hai praticamente detto di portarmi fuori a cena! Oh mio Dio..." I suoi occhi sono ancora più sbarrati di quando poco prima aveva sentito che il garage successivo sarebbe stato quello della Red Bull. "Andrò a un appuntamento con lui, in pratica è una specie di doppio appuntamento, ma chi se ne frega." Ridiamo e saltelliamo.

"State bene?" Ci chiede Lewis Hamilton.

"Stiamo più che bene," Dico con un grosso sorriso stampato in faccia.

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