Pov Ryan:
Rientrai a casa stanchissimo dopo una giornata di lavoro.
Tutto quello che volevo fare adesso era farmi una doccia, mangiare qualcosa al volo e poi andare a dormire tenendo stretta fra le mie braccia la mia piccolina.
"Bentornato!" disse Emily sorridendo non appena mi vide.
"Ciao piccolina" dissi correndo quasi da lei per baciarla dolcemente.
Era passato un anno da quando ero andato a riprendermela a Chicago e una volta tornati a Southport eravamo subito andati a convivere incapaci di stare lontani per più di qualche ora.
Adoravo vivere con lei, certo era disordinata e le sue scarpe avevano quasi preso il pieno controllo della casa, ma non me ne importava affatto.
"Tutto bene al lavoro?" chiese Emily sedendosi sul divano.
Io annuì togliendomi la giacca per poi lanciarla su una poltrona li vicino.
"Ho avuto soltanto un caso grave e ora sono cosi stanco" dissi sedendomi accanto a lei.
Emily mi guardò divertita perché sapeva bene che il mio intento era essere coccolato da lei e infatti mi strinse subito fra le sue braccia.
"Io ho passato la giornata con Tammy e il piccolo Mike" disse lei accarezzandomi i capelli.
Tammy aveva partorito qualche mese prima ed era nato un maschietto di nome Mike.
Tammy e Tom lo amavano moltissimo, ma quel piccolino era una peste.
"Ha fatto di nuovo i capricci perché non voleva dormire?" chiesi curioso.
"No. L'ho tenuto d'occhio un paio d'ore mentre Tammy si riposava" disse Emily.
Spike corse da noi tenendo fra i denti il suo guinzaglio.
"Vuole uscire" dissi capendo cosa volesse il cane.
"Puoi portarlo a fare una passeggiata? io devo ancora finire di preparare la cena" disse Emily.
"Agli ordini piccolina" dissi alzandomi.
"Grazie" disse Emily sorridendomi.
Pov Emily:
Accompagnai Ryan e Spike alla porta e quando se ne andarono corsi in cucina a controllare la cena che stava cuocendo nel forno.
"Perfetto" dissi prima di correre in camera da letto.
Quella era una serata speciale e volevo che Ryan se ne ricordasse per il resto della sua vita.
Un anno prima ci stavamo per perdere, ma fortunatamente adesso eravamo di nuovo insieme ed eravamo uniti più che mai.
Era incredibile come fosse cambiata la mia vita.
Non avevo niente e adesso invece avevo un fidanzato stupendo, un cane birbante e amici splenditi.
I miei genitori purtroppo erano ancora in guerra fra di loro, ma almeno non mi mettevano più in mezzo.
Avevo 'chiarito' con mia madre prima di lasciare Chicago.
La grande e severa Amelia Ross aveva capito di non voler perdere la sua unica figlia e si era scusata per tutte le sue mancanze e per la sua freddezza.
Avevo deciso di perdonarla e anche se il nostro non era un normale rapporto fra madre e figlia dovevo ammettere che andava piuttosto bene.
Per quanto riguarda mio padre era tutta un altra storia purtroppo.
Mio nonno Paul è morto qualche mese dopo il mio ritorno a Southport e mio padre non sopportando il dolore di questa perdita si è chiuso in se stesso senza lasciar avvicinare nessuno, né me né tanto meno mia madre che per una volta avrebbe voluto aiutare il suo ex marito.
Non sentivo mio padre da mesi ormai e sinceramente mi sta bene cosi.
Io non avrei più cercato nessuno, lui sapeva dove trovarmi e sapeva che nonostante tutto non lo avrei mai lasciato solo se mi avesse chiesto aiuto.
"Rosso o blu?" mi chiesi fissando i due vestiti sul letto.
Ero appena uscita dalla doccia e ora non sapevo cosa indossare.
"Rosso" decisi indossando rapidamente il vestito e poi mi concentrai sui capelli.
Mia madre mi aveva detto che Megan aveva partorito una graziosa bambina, ma purtroppo Trevor non ne era stato per niente felice.
I due amanti erano diventati due sconosciuti ormai.
Lei abitava in un piccolo appartamento e lavorava come cassiera e lui invece lavorava come guardiano notturno di una banca.
Erano troppo immaturi ed egoisti per fare pace e tornare almeno a parlare fra loro per il bene di loro figlia, ma questi non erano problemi miei fortunatamente.
Olivia si era trasferita in un altra città e di lei nessuno a Southport aveva più avuto notizie il che mi rende estremamente felice.
Non avrei sopportato di vederla in giro pronta a provarci con il mio ragazzo.
"Ecco fatto" dissi mettendomi le scarpe per poi guardarmi allo specchio.
Ero pronta per sorprendere il mio gigante.
Pov Ryan:
Ritornai a casa dopo una ventina di minuti e subito mi accorsi che c'era qualcosa che non andava.
"Emily?" chiamai vedendo le luci del salotto spente.
Confuso andai in sala da pranzo e rimasi sorpreso vidi la tavola apparecchiata con tutti i miei piatti preferiti.
"Che succede?" chiesi sorridendo nel vedere qua e la delle candele accese che creavano una splendida atmosfera romantica.
"Ti piace?" chiese Emily alle mie spalle.
Mi voltai per guardarla e le parole mi morirono in gola nel vedere quella splendida creatura.
"Allora?" chiese Emily divertita dal mio mutismo.
"Si mi piace" dissi subito guardandola attentamente.
Lei indossava un abito rosso molto lungo e decorato in modo spettacolare.
Non aveva una scollatura ed era un bene dato che sentivo di non potermi controllare di fronte ad una tale visione.
"Tantissimo" confermai morendo dalla voglia di toccarla.
"Intendevo la sorpresa Ryan" disse lei sorpassandomi per andare a prendere posto a tavola e fu allora che vidi la sua schiena completamente nuda.
Quell'abito è un arma mortale!
"Mangiamo?" chiese Emily sorridendo dolcemente.
"Si" dissi subito avvicinandomi a lei per poi afferrarla per i fianchi.
"Non vedo l'ora di mangiarti piccolina" dissi prima di baciarla con passione.
Pov Emily:
Spinsi lievemente il mio gigante e lui mi guardò imbronciato.
"Il dolce si mangia a fine serata" lo ripresi divertita dalla sua impazienza.
Mi sedetti a tavola gli indicai il posto di fronte a me.
"Bene. Lasciami pure aspettare, ma dopo non prendertela con me se quel vestito finirà in mille pezzi" disse lui serio sedendosi.
Rabbrividì pensando alla nostra prima volta e lui accorgendosene sorrise.
"Mangiamo?" chiese lui divertito da quell'improvviso scambio di ruoli.
"Mangiamo" confermai esasperata.
Cenammo chiacchierando del più e del mano e quando finalmente arrivammo al dolce io portai una torta al cioccolato in tavola.
"Mmh la mia piccolina e cioccolato. Adoro questa accoppiata" disse lui afferrandomi per un braccio.
"Ryan!" lo ammoni quando mi tirò a se e mi fece sedere sulle sue gambe.
"Non che non apprezzi, ma a cosa devo questa sorpresa?" chiese lui prima di affondare il viso sul mio collo e iniziare a baciarlo.
"Non posso preparare la cena al mio gigante preferito?" chiesi rabbrividendo.
Ryan chiuse i miei capelli in un pugno e sollevò il viso per potermi guardare negli occhi.
"Unico gigante preferito" chiarì lui geloso prima di baciarmi con passione.
Adoravo i suoi baci e subito mi ritrovai a ricambiare con la stessa passione.
"Basta aspettare, voglio il mio dolce" disse Ryan serio.
Io mi alzai di scatto e lui mi guardò confuso e sorpreso.
"Torna immediatamente fra le mie braccia" ordinò lui arrabbiato.
"No" dissi subito e lui mi guardò severo.
"No?" chiese Ryan sconvolto.
"Devo parlarti prima e..." lui mi fermò scuotendo la testa.
"Prima ti mangio e poi parliamo" disse Ryan facendomi sbuffare divertita ed esasperata allo stesso tempo.
"Sono incinta" dissi.
"Ho detto che devi...tu cosa?!" chiese lui alzandosi di scatto dalla sua sedia.
"Ho preparato tutto questo per dirtelo" dissi indicando i resti della cena appena consumata.
"Volevo rendere questa serata speciale per potertelo dire, ma tu con la tua impazienza hai rovinato tutto" dissi imbronciata.
"Emily" mi richiamò lui avvicinandosi.
"Sei incinta?" chiese Ryan guardandomi negli occhi.
"Si" dissi sorridendo ma la mia felicità ebbe vita breve dato che il gigante di fronte a me era immobile e in silenzio.
"Ryan tutto bene?" chiesi preoccupata.
Lui invece che rispondere mi prese per i fianchi e mi alzò da terra abbracciandomi più forte che potevo.
"TI AMO!" urlò lui euforico.
"RYAN!" lo rimproverai io presa alla sprovvista.
Lui mi rimise a terra e mi baciò dolcemente.
"Non mi prendi in giro vero?" chiese lui spaventato al solo pensiero che il mio fosse uno scherzo.
"E' tutto vero Ryan" dissi allacciandogli le braccia attorno al collo.
"Fra qualche mese avremo una piccolina che corre per casa" disse Ryan felice come non mai.
"Potrebbe anche essere un mini gigante" dissi divertita e lui rise lievemente.
"Ti amo cosi tanto piccolina mia" disse Ryan guardandomi negli occhi.
"Ed io amo te mio gigante" dissi prima di baciarlo dolcemente.
"Grazie per non esserti arreso con me" dissi piano.
"Grazie a te per esserti innamorata di me" disse lui baciandomi di nuovo.
"Ryan!" dissi sorpresa quando lui mi prese in braccio.
"E' ora del dolce e stavolta niente mi fermerà" disse Ryan sicuro di se.
Fine
Spazio Autrice:
E anche questa storia è finita! 😆
Grazie per averla letta e votata.💕💕
A presto!!🙋🏻♀️🙋🏻♀️