εxcнαηgε [м.үg+ρ.נм]

By soft_jiminie

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"Dio, sei così irritante, anche se incredibilmente bello..." "Cosa..?" "Niente, perché non te ne torni in Ame... More

εxcнαηgε
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By soft_jiminie

Jimin aprì gli occhi gonfi di sonno e si girò con lentezza verso il soffitto, cercando di ricordare cosa fosse successo.

Solo quando vide il lampadario capì di essere nella stanza di Yoongi e ricordò cosa fosse successo.

Il maggiore era entrato nella sua stanza in piena notte, ubriaco e bisognoso di affetto, chiedendogli scusa.

Jimin aveva ceduto e lo aveva accompagnato a letto, per poi rimanere con lui ed accarezzargli i capelli fino a che Yoongi non era crollato in un sonno profondo.

Ma allora dov'era Yoongi?

Non era accanto a lui, e le lenzuola dal suo lato erano sfatte.

Un sospiro uscì dalle labbra di Jimin, che si passò una mano sul viso sbadigliando, per poi stiracchiarsi e lamentarsi leggermente.

Il suo sguardo vagò per la stanza di Yoongi, andando dallo scaffale pieno di manga all'armadio, per poi posarsi sul comodino.

Corrucciò lo sguardo quando vide qualcosa di rosa e viola appoggiato su di esso, accanto all'abat jour, e si tirò su, facendo uscire le gambe da sotto il piumone per sedersi sul bordo del letto, incuriosito.

Allungò la mano verso quello che sembrava essere un quaderno e lo afferrò, avvicinandolo a sé.

Perché mai Yoongi aveva un quaderno rosa sul comodino?

Sapeva che non avrebbe dovuto farlo, d'altronde era qualcosa che non gli apparteneva, ma la curiosità ebbe la meglio e lo aprì.

23/07/2013
Oggi sarà un giorno speciale, è il mio compleanno e i miei oppa mi hanno detto che mi hanno fatto una sorpresa, non vedo l'ora, sarà bellissima! Yoongi oppa mi ha detto che viene a prendermi alle quattro di pomeriggio, ed ora sono le tre, quindi manca poco! Gli voglio tanto bene, e anche a Yorun oppa, sono fantastici e sono cont-

"Chi cazzo ti ha dato il permesso di ficcare il naso tra le mie cose" la voce profonda di Yoongi distolse Jimin dai suoi pensieri e dalla lettura.

Alzò di scatto lo sguardo, i capelli del maggiore erano bagnati e delle goccioline cadevano sul suo petto scoperto.

Jimin deglutì e serrò quel quaderno, alzandosi dal letto. "Yoongi, mi dispiace non avrei.."

"No, infatti, non avresti dovuto, ma l'hai fatto" si avvicinò a lui a grandi falcate e gli strappò il quaderno tra le mani. "L'hai fatto perché sei un fottuto ragazzino dalla vita troppo noiosa e quindi ti fai gli affari degli altri, no?" ringhiò.

"Hyung mi...mi disp-"

"Fuori di qui" disse l'altro, impassibile.

"Yoongi..."

"Non fare il finto amicone ed esci subito dalla mia stanza, Jimin, o ti faccio uscire prendendoti a calci in culo" fece ancora, con tono sempre più severo, gli occhi lucidi di rabbia.

Jimin abbassò la testa e fece per stringere gli occhi, ma l'altro lo strattonò. "Vai via di qui, porca puttana, e stammi lontano, cazzo" urlò spingendolo fuori, per poi sbattergli la porta in faccia.

Il grigio rimase immobile davanti ad essa per vari istanti, poi corse nella sua stana, chiudendosi la porta alle spalle e buttandosi contro di essa, mentre le lacrime cominciavano ad uscire copiose dai suoi occhi.

Si portò le gambe al petto e poggiò la fronte sulle ginocchia, mentre il corpo veniva scosso da fremiti.

Perché?

Perché doveva sempre andargli male ogni cosa?

Perché aveva dovuto aprire quel quaderno?

Perché aveva tenuto il maggiore tra le sue braccia per tutta la notte per poi ricevere un trattamento del genere?

Ma soprattutto, perché il cuore gli faceva così male?

••••••••••

"Jimin? Jimin ci sei?" una voce fece risvegliare il ragazzo dai capelli argentati.

Scosse leggermente la testa e si girò verso il suo compagno di banco.

"Sí, sì scusami, che succede?" domandò, lo sguardo spento e triste.

"È suonata la campanella della ricreazione, Chim, che succede a te, piuttosto" chiese Jungkook guardandolo preoccupato.

"Niente, sono solo...un po' stanco" disse a bassa voce.

"Non vorrei infierire ma l'ultima volta che mi hai detto di essere stanco avevi appena..."

"No, Uhm...non è successo nulla di ciò, davvero, non è niente" mormorò Jimin, abbassando lo sguardo.

"È comunque lui però, vero?" Jimin annuì flebilmente. "Va bene, non ti va di parlarne, ho capito"

"Scusa Kook...è che davvero..io ci provo a capirlo ma è così difficile..." disse il grigio guardando l'altro.

"Va bene Jimin, lo immagino, non preoccuparti" fece Jungkook appoggiando una mano sul suo braccio. "Vuoi restare qui durante la ricreazione?"

Jimin annuì, facendo uscire un sospiro dalle sue labbra. "Se tu vuoi andare da Taehyung puoi andare"

Il moro fece uscire un'amara risata. "Non è a scuola, devono festeggiare i cinque mesi insieme, quindi..."

"Oh...non c'è proprio nulla che non vada nella loro relazione?" Chiese Jimin poggiando la testa sul palmo della mano.

Jungkook scosse la testa. "A parte alcune discussioni, normali in tutte le coppie, no, non che io sappia"

"Mh..."

"Non dovrei nemmeno pensarle certe cose, non posso pensare ad un modo per farli rompere, santo cielo" scosse la testa per poi buttarla contro il banco.

"Kook..." mormorò Jimin portando la mano ai suoi capelli ed accarezzandoli dolcemente. "È vero, non è una cosa bella, ma è anche vero che sei innamorato perso e che quindi è normale no?"

"Sì, ma è del mio migliore amico che si parla, e non dovrei desiderare che si lasci, capisci?" mormorò girando la testa verso di lui per guardarlo meglio.

"Lo so Jungkook, non è bello da pensare, ma non devi fartene una colpa, è istintivo" fece spallucce e continuò a passare la mano tra i suoi capelli scuri e morbidi.

"Ti ringrazio Chim" mormorò Jungkook chiudendo gli occhi al suo tocco dolce e delicato.

"Per cosa?" domandò lui.

"Per farmi sentire un po' meglio" rispose il moro.

Jimin sorrise leggermente, poi si abbassò e schioccò un bacio sulla sua guancia. "Questo è il minimo Kookie" disse poi. "Tu fai tantissimo per me"

Il moro sorrise di rimando. "Ora mi dici che hai?"

Jimin sospirò. "Certamente è Yoongi la causa" disse.

"Questo l'avevo capito" alzò gli occhi al cielo Jungkook. "Cos'ha fatto?"

"Ecco...la cosa risale a circa una settimana fa, era venerdì" iniziò. "L'ho incontrato per le scale, e lui...sapeva che noi due uhm...siamo stati a letto insieme, e me l'ha rinfacciato"

"E perché mai? Mica sono affari suoi" fece il più alto. "Aish, perdona mio fratello, ci avrà sentiti e come al solito non ha tenuto la bocca chiusa" sbuffò.

"No, tranquillo...solo che..evidentemente l'ha presa male, e mi ha dato della puttana" fece Jimin.

"Cosa?!" Jungkook sgranò gli occhi.

"E non ci ho visto più, e gli ho dato uno schiaffo in faccia" si morse il labbro e abbassò lo sguardo.

"COSA?!" urlò l'altro, sconvolto. "Gli hai dato uno schiaffo? A Yoongi?! Oh, porca merda, sei un eroe"

"Oh senti, ero incazzato, gli ho sputato in faccia tutto quello che pensavo, dicendogli che non sono un burattino, e ala fine mi sono fatto sfuggire che mi piace, e vorrei non averlo mai fatto" sospirò.

"E lui?" chiese curiosamente Jungkook.

"E lui è rimasto immobile, senza dire niente, e poi me ne sono andato e ho pianto come un coglione" fece spallucce. "Odio essere così emotivo"

"Cioè lui...è rimasto zitto?" domandò incredulo.

"M-mh"

"Dopo ciò che gli hai detto?" chiese ancora Jungkook.

"Sì"

"Dopo che lo hai schiaffeggiato?!"

"Oh Dio santo, sì Jungkook" sbottò Jimin alzando gli occhi al cielo.

"Scusa, è che tutto questo è davvero moooolto strano, da parte sua. Lo conosco da una vita e mai una volta la sua non è stata l'ultima parola" si grattò la nuca. "Quindi sono due le cose: o non ci stava capendo niente..."

"Mh...e la seconda?"

"O Jimin, Yoongi è pazzo di te, proprio cotto a puntino, sennò non si spiega" fece spallucce.

"Credo che me l'abbia fatto intendere" arrossì.

"Che vuol dire?"

"L'altra sera era ubriaco e mi ha chiesto scusa, mi ha detto che non pensa davvero che sia una puttana e ha voluto..." si morse il labbro inferiore.

"Ha voluto?" lo incitò Jungkook, che stava venendo divorato dalla curiosità.

"Ha voluto che dormissi con lui, cioè mi ha preso come cuscino e si è addormentato mentre lo coccol-"

"Porca puttana!" urlò Jungkook, ma Jimin portò una mano alla sua bocca, fulminandolo con lo sguardo.

"Zitto, non deve saperlo nessuno, capito? Neanche Taehyung, nessuno, o la mia vita termina qui" sussurrò vicino a lui.

Jungkook annuì vigorosamente, e il più basso tolse la mano dalla sua bocca.

"Fatto sta che..." scosse la testa, non voleva dirgli tutto ciò che era successo la mattina dopo. La colpa era stata la sua. "La mattina era arrabbiato, e quindi abbiamo litigato ancora, e da allora non abbiamo più interagito" sospirò.

"Aish...non smette di sorprendermi Yoongi...mi dispiace che tu stia così male per lui, è proprio stronzo quando ci si mette" fece Jungkook, sincero.

"Ci dovrò fare l'abitudine..devo passare un intero anno qui"

Già...un'anno che sarebbe sembrato eterno

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