Questa è una fanfiction di @baektanned che mi ha gentilmente concesso di tradurre, tutti i diritti e crediti sono riservati a lui.
Kabanata 25 – Asshole
"Mi manchi..." borbottò Taehyung con un broncio. La voce era bassa e si notava la tristezza. Gli occhi erano incollati sullo schermo del suo cellulare, stava facendo una videochiamata col suo ragazzo. "Così tanto.."
Dopo averlo sentito, Jungkook sentì una stretta al cuore. Odiava vedere l'amore della sua vita triste, soprattutto se a causa sua.
"Mi manchi anche tu, piccolo..così tanto." mormorò Jungkook, allentandosi la cravatta e buttando la testa all'indietro.
"Quando ritorni?"
"Non ne sono sicuro ma credo tra pochi giorni? Questo sabato?" la risposta di Jungkook fece piagnucolare Taehyung.
"Ma mancano ancora otto giorni," disse. "Psh.. avresti dovuto lasciare la faccenda a papà."
"Piccolo, ne abbiamo già discusso, no? Devo molto a tuo padre, è per questo che faccio e farò tutto ciò che vuole," disse Jungkook. "E inoltre, tuo padre è già vecchio, non può stressarsi ulteriormente."
Taehyung si accasciò e rotolò sul letto. "Lo so..è solo che..mi manchi," disse. "Mi manca il tuo volto..il tuo sorriso..i tuoi baci..il tuo tocco..il tuo cazzo."
A Jungkook andò improvvisamente di traverso la saliva. "Che cazzo piccolo?!"
Una risata uscì dalla bocca di Taehyung, il suo ragazzo sembrava ridicolo con quell'espressione scioccata!
"Cosa? Mi manca veramente il tuo cazzo," disse sfacciatamente Taehyung con un ghigno in volto. "Mi manca dentro.."
La faccia di Jungkook divenne rossa mentre si schiariva la gola, allentando ancora un po' la cravatta e muovendosi a disagio sulla sedia.
"Tae.. smettila.." disse.
"Mmh." Taehyung si morse il labbro inferiore. "Non manca anche a te? Il tuo cazzo dentro di me? Mmh..mi fotti sempre così bene, Jungkook..così..così bene."
Jungkook grugnì non appena sentì i suoi pantaloni improvvisamente più stretti mentre il suo amichetto si risvegliava dal letargo. "Cazzo.." imprecò.
Taehyung rilasciò una risatina sensuale. "Sei duro ora? Solo per questo?" lo prese in giro. "Sei un tale pervertito, hyung."
"Dannazione, Tae!" Jungkook si toccò il membro duro e iniziò a palpeggiarlo. "Ti voglio ora.."
"Allora torna qui, hyung.." sussurrò Taehyung. "Potresti avermi stasera..sai, sono tutto solo.."
"N-non posso..cazzo.." Jungkook si sbottonò i pantaloni e prese la sua virilità. Iniziò quindi a pompare. Taehyung notò come il suo ragazzo fosse rosso e vide delle gocce di sudore sulla fronte.
"Oh- Ora ti stai anche toccando, hyung?" lo prese in giro. "Wow..posso vedere?"
"Tsk.." Jungkook girò la fotocamera e la sua virilità apparve improvvisamente sullo schermo di Taehyung.
Il più giovane sentì la gola asciutta vedendo quanto fosse duro, come rilasciava il liquido preseminale, come sussultava e come le vene sembravano stessero per scoppiare. Gli venne duro anche a lui.
"Voglio succhiartelo..peccato che tu non si qui," disse Taehyung, infilando una mano nei suoi boxer e toccandosi. Guardò come Jungkook si divertiva. "Mmh..H-Hyung."
"Merda!" sentire i gemiti di Taehyung eccitò Jungkook ancora di più e viceversa. Entrambi ansimarono mentre si toccavano, sussurrandosi dei ti amo non appena raggiunsero l'orgasmo.
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"Grazie Signor Song!" Taehyung si inchinò di fronte al suo professore. Il vecchio uomo gli sorrise e gli diede il permesso di congedarsi, così Taehyung lasciò la facoltà.
Era stato richiamato perchè era uno di quelli che era andato meglio all'esame ed era uno dei pochi che avrebbe ricevuto gli onori alla fine del semestre. Ciò lo rese felice e non vedeva l'ora di dirlo a Jungkook.
Si precipitò per il corridoio. Non c'erano molti studenti in giro, dato che le lezioni erano terminate oramai da un'ora. Quando raggiunse il suo armadietto, si fermò vedendo chi c'era.
Era Hanbin.
"Hanbin.." mormorò. Quest'ultimo si avvicinò.
"Taehyung.. mi manchi," disse, fermandosi a pochi passi da Taehyung.
Taehyung notò le occhiaie sotto gli occhi e inoltre sembrava aver perso peso, in più, sembrava molto pallido e non poté non pensare che fosse a causa sua.
Hanbin sorrise. "Come stai?" chiese con voce roca.
"Sto..bene," rispose Taehyung. "Ahm..cosa ti è successo?"
"Tu..sei stato tu." mormorò Hanbin. "Possiamo parlare? Ti prego?"
"Hanbin..scusami ma..non abbiamo nulla di cui parlare. Se mi stai chiedendo di ripensarci..mi dispiace ma non posso," disse onestamente Taehyung. Era difficile ad essere sinceri, perchè si sentiva in colpa.
"Ti prego, Taehyung.." lo pregò Hanbin e afferrò le braccia di Taehyung.
Taehyung inspirò profondamente. "Bene.."
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Taehyung sorseggiò silenziosamente il suo tè verde, sentendosi un po' più a suo agio con gli occhi di Hanbin incollati a sé. Una volta fatto, posò la tazza sul tavolo della caffetteria.
"Quindi..di cosa volevi parlare?" iniziò Taehyung.
Hanbin aprì la bocca ma si bloccò. Il secondo dopo iniziò a parlare.
"È vero..che stai con Jungkook?"
Taehyung rimase a bocca aperta. "C-Come lo sai?"
L'altro sorrise amaramente. "Quindi è vero?" rilasciò una risata priva di umorismo. "È ovvio ora..perchè lui non mi volesse attorno a te.. perchè lui ti voleva tutto per sé."
"Hanbin.. chi te l'ha detto?" chiese Taehyung, andando leggermente nel panico sapendo che qualcun altro oltre il suo ragazzo sapeva di loro.
"Me l'ha detto Irene," disse Hanbin e Taehyung spalancò gli occhi. "E mi ha anche detto che.. Jungkook non ti ama veramente."
"Cosa? Quella..quella puttana?!" Taehyung strinse i pugni. "Non sa nulla dei sentimenti di Jungkook. Lo dice solo perchè Jungkook l'ha lasciata per me."
"Se è vero che Jungkook ti ama veramente.." si fermò Hanbin. "Allora perchè è con Irene ora?"
"Huh?" Taehyung corrucciò le sopracciglia. "Jungkook è fuori città..non può essere qui."
Hanbin abbassò lo sguardo sul suo caffè. "Irene mi ha scritto..mi ha detto che è con Jungkook in uno dei vostri hotel..ad un appuntamento."
Il respiro di Taehyung non era più calmo. Le guance iniziarono a bruciare dalla rabbia. "Smettila di dirmi cazzate, Hanbin. Tu e la tua cazzo di cugina siete due bugiardi. Jungkook è fuori città e non sarà qui fino a sabato."
"Jungkook è tornato ieri..mi chiedo perchè non te lo abbia detto. Forse perchè voleva passare del tempo con la sua ragazza-"
Taehyung sbatté improvvisamente le mani sul tavolo, facendo cadere un po' della sua bevanda. Alcuni clienti si misero a guardare la scena.
"Basta! Stai mentendo! Stronzo!" urlò.
Hanbin ghignò. "Allora vai a controllare tu stesso." tirò fuori il suo cellulare e scrisse qualcosa; il telefono di Taehyung vibrò. "Ti ho mandato l'indirizzo. Vai e scopri la verità."
Con quello, Hanbin si alzò e lasciò Taehyung che ribolliva dalla rabbia.
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"Sta mentendo.. Jungkook non lo farebbe..mi ama.." mormorò Taehyung, tirando su col naso mentre le lacrime scendevano dagli occhi. Si morse il labbro inferiore e il suo cuore saltò qualche battito non appena notò che erano finalmente arrivati all'hotel. Pagò velocemente il confuso tassista ed uscì.
Strinse i pugni prima di entrare. Alcuni degli impiegati che lo conoscevano lo salutarono, ma lui li ignorò continuando a camminare verso il ristorante dell'hotel.
"Buongiorno, signor Ki-"
"Vaffanculo." borbottò e sorpassò il cameriere. Entrò nel ristorante e si guardò attorno.
"Hanbin sta mentendo..sta mentendo.." mormorò, perlustrando la zona.
Il sollievo si sparse lentamente nel suo sistema, ma si fermò quando i suoi occhi si posarono su di un tavolo. Il suo cuore smise di battere e le lacrime emersero nuovamente.
Aveva visto Jungkook..con Irene. E sembravano felici.
"S-signor Kim..sta bene?" chiese una delle cameriere.
"N-non dire a nessuno..che sono venuto qui, okay?" disse Taehyung e la cameriera annuì riluttante. Con quello, Taehyung uscì.
Andò nel bagno più vicino e si chiuse in uno dei cubicoli. E lì, pianse come un bambino.
"T-Tu bugiardo.." singhiozzò. "T-Ti odio..ti odio..ti odio..."
Prese il cellulare e compose il numero di Jungkook. Tirò su col naso e si costrinse a non piangere.
"Ciao piccolo! Mi manchi," lo accolse felicemente Jungkook. Quando sentì che qualcosa non andava, il suo sorriso svanì. "Stai piangendo, piccolo?"
"S-Sì.." Taehyung sorrise tra i singhiozzi e le lacrime. "È solo..è che mi manchi tanto.."
Jungkook sospirò. "Ti prego non piangere..mi fa male sentirti piangere, piccolo," disse. "Non preoccuparti, sarò a casa sabato, okay? Poi starò sempre con te."
Taehyung annuì. "Okay..ti amo Jungkook.. ti amo così tanto.."
Jungkook ridacchiò. "E ti amo anche io, bambinone mio. Devo andare ora, ho un meeting. A dopo!"
"A-A dopo.."
Quando la chiamata terminò, Taehyung pianse ancora di più.
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"Signorino Taehyung..D-dove sta andando?" chiese una delle sue cameriere dopo aver visto Taehyung scendere le scale con le valigie.
"Sto andando dal mio migliore amico, okay? Dì a mamma e papà che tornerò tra pochi giorni," disse Taehyung senza emozioni. "Dì alla guardia di chiamarmi un taxi, io devo chiamare qualcun altro."
"O-Okay.. signorino,"annuì la cameriera riluttante. Voleva chiedere per quale motivo stesse piangendo ma sapeva che sarebbe stata rimproverata.
Taehyung si diresse verso la piscina, nell'armadietto del giardiniere. Stava cercando un martello e quando lo vide, lo afferrò subito.
"Ora o mai più.." borbottò prima di posare il suo cellulare su di una roccia. Alzò il martello e colpì il suo cellulare. "Stronzo." continuò a colpirlo, pensando che fosse il volto di Jungkook.
Quando si sentì soddisfatto, si alzò e tornò in sala. La cameriera gli fece sapere che il taxi era già fuori dall'abitazione e lui chiese agli inservienti di caricare le sue cose.
"Tornerò tra qualche giorno." disse alla guardia. "Dillo ai miei genitori."
La guardia annuì. "Sì, signorino Taehyung."
Ma Taehyung mentì. Non tornò dopo pochi giorni come aveva detto. Infatti, passarono mesi.