Il suo territorio di caccia 2...

By _DeusExMachina

8.2K 771 95

QUESTO É UN SEQUEL DEL "IL SUO TERRITORIO DI CACCIA"! SE VUOI EVITARE SPOILER LEGGI IL PRIMO LIBRO I vampiri... More

Risveglio
Partenza
Autostoppista
Sulla via dell'estinzione
La sua massima priorità
Un rifugio
Il patto
Tra i vagoni del treno
In ospedale
Codice rosso
Il rivale
Interrogatorio
Possibili finali
Le proprie origini
Essere qualcuno
Pianificazione
Ricercato
Vero Alpha
Capitolo Zero: pura malvagità

Wellington

368 39 3
By _DeusExMachina

Arrivò la mattina seguente, Slate salì a bordo del jet insieme a Strelitzia e Taylor. Erano pronti ad affrontare un lungo viaggio pur di scoprire quanto più possibile sul misterioso V.R.. Avrebbero impiegato molte ore per arrivare a destinazione, era il momento più adatto per parlare dei dettagli.

'Una volta che avremo raggiunto Wellington, cosa gli diremo? Che tipo é?' domandò lui.

Taylor alzò le spalle 'È una bella domanda. Non l'ho mai conosciuto di persona, mi ha solo inviato il libro via posta.'

'Allora improvviseremo. Di cosa parla il suo libro?'

'Esclusivamente di licantropi: forze, debolezze, leggende, piccole storie che riguardano loro. Nulla di particolare se non per quelle righe sul "vero Alpha".'

Slate incrociò le braccia e pensò attentamente 'Se quel libro parla di questo genere di cose, significa che V.R. é stato molto in contatto con noi. A meno che non fosse lui stesso un licantropo.'. Strelitzia stava fissando il dorso del libro e quella sigla 'Ti viene forse in mente qualcosa? Magari tu lo conosci e ti sfugge di mente.'

'Magari fosse così.' rispose la ragazzina 'In quel caso sarebbe questione di minuti prima che mi venga in mente. Ma nulla, non ho mai conosciuto nessuno con queste iniziali. Ci sono fin troppe possibilità: può essere un nome falso, uno pseudonimo, un nome cambiato legalmente.'

'Allora l'unico che può aiutarci é Wellington.' sussurrò lui appoggiando la testa all'indietro.

Le ore passarono, erano arrivati all'aeroporto di Glasgow. Presero un taxi e partirono per Aberdeen, città balneare della Scozia. Più precisamente, andarono a Seaton Avenue. Era una zona di periferia molto verde, le due ragazze erano stupite dalla bellezza del posto. Slate invece se ne fregava, lui voleva solo trovare quell'uomo. Bussarono ad una porta, aprì un'anziana signora.

'Buongiorno, ci scusi per il disturbo. Io sono Taylor Law, lui é un mio amico. Stiamo cercando il signor Wellington. Mi é stato detto che abita qui.'

'Capisco, però devo deludervi. Il signor Wellington é in una casa di riposo ormai da anni.'

'Oh... grazie lo stesso. Ci può dire dove si trova questa casa di riposo?'

'Senz'altro. È tra la WN Street e King Street.'

Taylor la ringraziò e si diresse al luogo indicato dalla signora. La casa di riposo era molto grande, trovare l'anziano non sarebbe stato per nulla facile. Chiesero alla reception, Taylor fece la stessa domanda ma non era più orario di visita.

'Spiacente, l'orario di visita é concluso da ore. Può tornare la prossima settimana.'

'Così tanto tempo? Per favore, io... sono sua nipote. È urgente che io lo veda, domani partirò nuovamente per gli USA.'

'Mi spiace, ma non posso farci niente.'

Quando tutto sembrava perso, si sentì la voce di un uomo 'Tommy? Sei proprio tu?' era sulla sedia a rotelle, guardava Slate 'Per la miseria, sei diventato grande!'

'Signor Wellington, li conosce?' domandò la donna alla reception.

Sentito quel nome, Taylor incitò Slate a recitare il ruolo del nipote del vecchio. Sia lui che Strelitzia sapevano come sarebbe finita, per questo motivo quest'ultima cercava di trattenere le risate. Il ragazzo esitò un pò, poi si convinse.

'Si, um... nonno. Sono Tommy.'

'Finalmente ti sei deciso a farmi visita. Ti mando lettere da anni. Vieni, andiamo nella mia stanza. Lei? Chi é? È la tua ragazza? Sapevo che era bella ma, non avendola mai vista, non mi aspettavo che lo fosse così tanto.'

Taylor sorrise per il complimento, Slate mise le mani sulla sedia a rotelle e spinse per accompagnare il vecchio alla sua stanza. Wellington parlava molto della propria famiglia, ogni tanto rimproverava il "nipote" per non essere venuto prima. Entrarono in stanza e chiusero la porta.

'Bene. Nonno, sono qui per farti delle domande riguardo a questo libro.' disse Slate mostrandoglielo.

Wellington si avvicinò al comodino 'Aspetta, aspetta. Non vuoi una caramella? È alla menta, la tua preferita.'

'M-menta?'

Mentre Taylor era ignara di quello che stava per succedere, Strelitzia faceva fatica a non ridere. Non voleva perdere un solo secondo di quella scena. Slate allungò la mano per accettare la caramella.

'Suvvia, Tommy. Lascia che sia io ad imboccartela. Solo perché la tua ragazza é qui non significa che non puoi fare ancora il mio nipotino.'

'Preferirei di no.'

'Ma lo hai sempre fatto...' disse il vecchio amareggiato.

Taylor si sentiva un pò a disagio dalla situazione, Strelitzia era ad un passo dal ridere 'Ti prego, Slate! Mangia la caramellina alla menta!'

Era umiliante e difficile per lui, ma non farlo metteva a rischio le informazioni che poteva dare loro. Si abbassò lentamente ed aprì la bocca. Wellington la appoggiò sulle sue labbra, Strelitzia scoppiò a ridere così forte che dovette appoggiarsi al muro per non cadere, aveva le lacrime agli occhi. Slate la tenne in bocca anche se era difficile per lui tenere quel sapore così forte sulla lingua.

'Non é stato poi così difficile, vero?' domandò il vecchio ridendo.

'Tu non hai idea...' sussurrò il ragazzo 'Allora, devo farti alcune domande riguardo a questo libro. Puoi gentilmente-'

'Mi aiuteresti a salire sul letto? Per favore. Sono vecchio, non ho più la forza di salire da solo.'. Slate sospirò ed aiutò Wellington a salire sul letto, lo aiutò anche a distendersi. 'Grazie, nipote. Se sei qui avrai letto la mia lettera. Allora... saprai che non mi rimane molto tempo. Io... sto morendo. Il cancro si é diffuso, ho solo mesi. Forse... giorni. Tommy, so di non essere stato un bravo nonno, però ti ho voluto bene. Mi spiace per i tuoi genitori, quella tragedia non sarebbe mai dovuta accadere. Ma che potevamo aspettarci? Erano vampiri...'

Tutti e tre erano sconvolti, Taylor però fu l'unica a chiedere più spiegazioni 'E-erano vampiri? Ma allora...'

'Oh non spaventarti, Tommy non é un vampiro. Anzi, i suoi genitori lo amavano comunque. Così tanto da affidarlo a me per evitare che la sete potesse portarli sull'orlo della pazzia. Per evitare che... gli facessero del male. E quando i vampiri sono svaniti tutti... ha iniziato a provare un profondo odio per gli umani. Persino verso di me. Ma io lo perdono, io gli voglio bene.' indicò il libro che Slate aveva in mano 'Cercò quel libro per due anni, e quando lo trovò ne scrisse una copia. Ha impiegato ben tre settimane, poi mi ha detto di farlo sparire. Mi ha detto di distruggerlo. Ma questo libro era così... bello. Non potevo distruggerlo, così l'ho venduto su internet. Non so chi lo abbia comprato, ma sembra che sia tornato a te. Eheh, il mondo é piccolo, vero?'

Ascoltarono attentamente, stavano finalmente scoprendo qualcosa di più 'Nonno... cosa volevo fare?'

'Che domanda é? Te lo sei dimenticato?' ridacchiò 'Non hai detto molto. So solo che non sopportavi l'idea che i vampiri fossero morti ed i licantropi no. Lo trovavi ingiusto. Poco prima di andare via hai detto "li ucciderò tutti. Dal primo all'ultimo. Ogni singolo licantropo. Riporterò la giustizia nella natura". E poi sei sparito... non mi hai più cercato.'

Slate rimase in silenzio, abbassò lo sguardo e sussurrò 'Mi dispiace tanto...'

'Non preoccuparti. Ora sei qui, é questa la cosa più importante.' Wellington tossì pesantemente 'Stai realizzando un desiderio di un vecchio...' sorrise 'Grazie, Tommy.'

'Si. Di nulla. Ascolta... sul dorso c'é scritto "V.R.", é la sigla di chi lo ha scritto. Sai dirmi chi é?'

Il vecchio guardò il libro 'Te lo sei dimenticato? Non facevi altro che sbraitare il suo nome. Ma come hai fatto?' lo prese in mano 'Secondo le tue ricerche, il libro apparteneva a Vanilla Rocheford. Vive... qui in Inghilterra, non hai specificato dove. Era una città che iniziava per "L", non ricordo.'

Il ragazzo ascoltò ogni parola del vecchio 'Vanilla Rocheford, ti ringrazio. Ora noi dovremmo andare.' si alzò e fece segno a Taylor di andare via.

Aprirono la porta ma il vecchio lo richiamò 'Tommy. Grazie... hai realizzato il sogno di un vecchio. Volevo... tanto... rivederti...' espirò poi l'ultimo respiro.

Se ne accorsero, andarono via da lì senza dire nulla. Uscirono dalla casa di riposo e camminarono per strada a passo veloce, volevano cambiare subito zona. Cambiarono quartiere e si fermarono per mangiare qualcosa. Mentre Slate riassumeva ciò che disse Wellington, Taylor non smetteva di guardarlo. Lui se ne accorse ma continuò a parlare, sapeva cosa avrebbe detto.

Alla fine della spiegazione, lui guardò Taylor e chiese 'Perché mi fissi? È dall'inizio del riassunto che non distogli lo sguardo.'

'Avresti potuto minacciarlo, costringerlo a parlare. Invece hai recitato la parte del nipote ed hai accontentato ogni sua richiesta. Vedi? Anche se vuoi tornare un licantropo, dentro di te sei ancora umano. Hai avuto questa compassione anche con la Comunità, lasciando loro delle feste con cui divertirsi. Lo nascondi bene ma non puoi negare il fatto che dentro di te ti sei sempre sentito umano. È una bella cosa.'

Slate sospirò, non la guardò nemmeno 'Concentrati sul nostro obiettivo. Non c'é tempo di pensare a chi sono io.'

Lei sorrise ed annuì. Dovevano scoprire dove Vanilla Rocheford abitasse e, nel caso peggiore, fare attenzione a Thomas Wellington. Non avevano idea di dove iniziare, non avevano nemmeno una traccia di dove si trovasse Vanilla. Mentre loro parlavano, qualcuno li osservava dall'alto: avevano dei vestiti militari blu, ma non erano parte dell'esercito. Tra loro una ragazza dai capelli lunghi e neri, così come gli occhi. Lei aveva un vestito diverso dagli altri, a vista era chiaro che fosse il loro capo: il suo busto era un normale vestito nero dal colletto rosso scollato, le braccia erano ricoperte dall'argento come dal ginocchio in giù. Sulla gamba destra aveva dei pugnali in argento.

~
Spazio autrice:
Taylor, Slate e Strelitzia hanno trovato Wellington. Ora sanno chi ha scritto quel libro ma non sanno dove iniziare a cercare. È apparso un personaggio molto pericoloso... é un'alleata o una nemica? Thomas Wellington é una seria minaccia per Slate?

Continue Reading

You'll Also Like

15.4K 656 12
/Completa/ l'amore non viene scelto a caso ma sotto una complicata osservazione,cio che non avviene tra Louis e Maria . Maria ha 16 anni ,giovane rag...
1.1M 60.4K 62
Hanya è una ragazza forte ma con un animo buono, cresciuta in una famiglia in cui il padre non l'ha mai voluta solo perchè diversa dalla sua discende...
826 261 15
In una notte di luna piena, nella Grande Villa un ululato squarcia la quiete della notte, facendo sussultare tutti gli ospiti, riuniti per una serata...
218K 5.3K 14
#1 del Ciclo neogreco #1 in fantasia (dal 21/12/2017 a 03/18) *ininterrottamente* •Wattys2017• Il liceo non è un luogo accogliente se hai l'apparecc...