Quella sera Jimin era uscito controvoglia, l'aveva costretto quell'alieno del suo migliore amico, Tae. Sapeva che dovevano andare a casa di Hoseok, dovevano festeggiare perché a quanto pareva il maggiore era riuscito a trovare lavoro in una delle più famose compagnie di ballo di tutta Seul.
Jimin era davvero contento che Hoseok fosse finalmente riuscito a realizzare il suo sogno, era un ottimo ballerino oltre che una bellissima persona.
Si, era contento ma non abbastanza da voler uscire e vedere tutti gli altri, e con altri si intende il ragazzo con i capelli color menta. Non voleva vederlo, soprattutto dopo quel bacio che si erano dati a casa del maggiore, dopo aver litigato per l'ennesima volta.
Ma ormai era già vestito e Tae tirava per la manica della giacca sia Jimin che kook.
Jungkook era arrivato quel pomeriggio a casa di Jimin e Tae e si era preparato con loro.
《Hyung, sappiamo camminare lasciaci!》esclamò kook esasperato, la sua giacca stava iniziando a cedere per colpa della presa del maggiore.
《Okay ma muovetevi, non voglio fare tardi》disse tae, lasciando la presa sia dalla giacca di kook che da quella di Jimin.
《Si, come no. Ormai siamo già in ritardo quindi tanto vale fare con calma》questa volta fu Jimin a parlare che intanto si stringeva nella giacca di pelle nera che indossava.
《Si chissà per colpa di chi?》disse Tae puntando uno sguardo accusatorio su kook, il quale alzò gli occhi al cielo e avanzò il passo.
Arrivarono sotto casa di Hoseok, bussarono al citofono e attesero che qualcuno gli aprisse. Pochi secondi dopo sentirono una voce metallica provenire da esso.
《Chi e?》disse quella che sembrava essere la voce di Hoseok
《Cavallo muoviti ad aprire, siamo io, kook e Jimin. Qui si congela》disse Tae che si stringeva sempre di più nella felpa nera che indossava.
《Certo, ma stai calmo alieno》disse Hoseok in una risata.
Si senti uno sblocco e il portone della casa si aprì lasciando entrare i ragazzi che vennero invasi da un piacevole tepore.
Jimin e kook si tolsero le giacche e le buttarono sul divano poco distante dall'entrata, dove erano ammucchiate anche altre cose appartenenti ai più grandi.
Pochi attimi dopo furono raggiunti da Hoseok e jin che gli fecero strada al piano di sopra dove c'era la stanza di Hoseok. Salirono e scale ed entrarono nella stanza. Era molto spaziosa, al centro di essa c'era un letto matrimoniale, dove in quel momento erano seduti yoongi e namjoon impegnati a giocare alla play. Oltre che un letto quella stanza possedeva anche un divanetto e un piccolo terrazzo dove si poteva uscire per ammirare tutta la città.
Una volta entrati nella stanza Jimin, kook e Tae abbracciarono Hoseok, non avendo ancora avuto il tempo di farlo.
《Hyung siamo cosi orgogliosi di te!》dissero in coro i tre saltando addosso ad Hoseok che cadde sul letto, sopra Namjoom, che imprecò sonoramente.
《Ma che cazz... Dai ragazzi stavo vincendo, toglietevi, mi state soffocando》disse Nam cercando, senza riuscirci, di togliersi i quattro da sopra.
《 Nam non dire stronzate stavi già perdendo quando i ragazzi ti sono caduti addosso》disse yoongi con un ghigno.
《Vaffanculo, invece di prendermi in giro dammi una mano a togliermi questi bambini di dosso》Nam cercava con tutto se stesso di togliersi da dosso quei quattro ma senza riuscirci.
《Nam guarda che io sono un tuo hyung non te lo scordare》disse Hoseok liberando finalmente il minore dal loro peso.
Yoongi, solo una volta che Jimin si fu rimesso in piedi, potè notare quanto il minore fosse estremamente sexy con quella camicia che lasciava intravedere il petto e quei pantaloni neri che gli fasciavano incredibilmente bene le gambe, così come il sedere. Si era pentito tantissimo, non voleva ferire il minore, lo aveva baciato, nella sua camera, era da tanto che voleva quel bacio, ma una volta che si furono staccati il maggiore, preso da un attacco di panico siccome non sapeva che fare, aveva cacciato il minore senza dargli una spiegazione.
Jimin sentiva lo sguardo di yoongi bruciare sul proprio corpo, ma lo ignorò non voleva certo rovinare la serata di Hoseok perché lui e yoongi litigavano. Certo non poté fare a meno di notare come il maggiore avesse delle occhiaie pazzesce, ma era comunque bellissimo.
Dio quanto darei per poter dinuovo sentire le sue labbra sulle mie
Pensò Jimin, ma rimosse subito quel pensiero dalla testa sospirando.
Dopo mezz'ora che i ragazzi erano arrivati Nam, Yoongi e Hoseok uscirono dalla stanza per poi ritornarvi pochi minuti dopo muniti con una bottiglia di alcol per ognuno di loro.
《Che festa sarebbe senza l'alcol?》urlò Hoseok che insieme a Nam stava dando ad ogni ragazzo una bottiglia.
《Si, va bene un po' di alcol ma non esagerate, non voglio finire come la scorsa volta a raccogliervi da terra ubriachi fradici》fece Jin guardando tutti severamente.
《Va bene eomma!》dissero tutti tranne Namjoon, che invece disse qualcosa nell'orecchio del più grande facendo visibilmente arrossire.
《Va bene che ne dite di fare un gioco prima di iniziare a bere senza sosta?》era stato Tae a parlare.
《Se dobbiamo giocare a obbligo o verità io non gioco, sono stufo di quella sottospecie di gioco per bambini》disse kook, iniziando a svitare il tappo della sua bottiglia.
《Ma tu sei ancora un bambino kook, comunque no, non sto parlando di obbligo o verità. Volevo giocare ad un gioco che si chiama "Hai mai?"》
I ragazzi lo guardavano interrogativo allora continuò.
《A turno si dice una cosa che si è fatta, chi ha fatto quella cosa beve un sorso dalla bottiglia, chi non l'ha fatta non beve. Semplice》disse Tae sorridendo ai suoi amici.
《Oh va bene giochiamo tanto finiremo comunque per ubriacarci》disse Jin. Tutti rimasero abbastanza sorpresi da quell'affermazione e riservo quando videro che il maggior aveva già aperto la sua bottiglia di alcol.
《Va bene, va bene, inizio io》disse Hoseok 《Hai mai visto l'alba in spiaggia?》chiese gli unici a bere furono Tae, kook e Jin*.
Ancora una volta tutti guardarono il maggiore, con fare interrogativo.
《Si l'ho fatto, non è che siccome sono il più maturo sono un Santo eh》a quelle parole tutti scoppiarono nuovamente a ridere.
Fecero un paio di giri e quando le bottiglie erano ormai quasi vuote arrivò dinuvo il turno di Hoseok .
《Okay, si ce la posso fare a parlare》disse Hoseok, era risaputo che fosse quello che reggeva di meno l'alcol.
《Hai mai baciato una ragazzo di questo gruppo?》
A quella domanda tutti i ragazzi si irrigidirono, tranne Hoseok che ormai era l'unico a non capirci più un cazzo. Per sfortuna però gli altri capirono troppo bene quella domanda.
Prima che chiunque potesse fare qualsiasi mossa in quella stanza, Nam si alzò, tirando di peso anche Jin che lo guardava interrogativo, ma in cuor suo lo stava ringraziando per averlo tolto da quella pessima situazione.
《Io e Jin portiamo un po' fuori Hoseok non sembra che stia molto bene》detto ciò afferrò Hoseok per la felpa e uscirono dalla stanza.
Per tutto il gioco e per tutto il tempo in cui Jimin aveva messo piede nella stanza, yoongi non aveva fatto altro che guardare il minore desiderandolo sempre di più, desiderando che quelle labbra fossero dinuovo sulle sue.
Però non sapeva che questo lo voleva anche Jimin.
Dopo che Hoseok aveva fatto quella domanda, per la prima volta in tutta la serata i due si guardarono negli occhi, cercando di non andare nel panico.
Nessuno dei due riusciva a staccare gli occhi da quelli dell'altro, si fissavano intesamente sapendo che entrambi volevano la stessa cosa.
Fu un attimo, dopo che Nam, Jin e Hoseok furono usciti dalla stanza, Yoongi andò contro Jimin lo prese per un polso e lo porto fuori, sul terrazzo, dove nessuno poteva vederli.
Jimin non oppose resistenza e rabbrividì non appena senti il freddo della sera sulla sua pelle.
Fu, dinuovo, un attimo, Jimin venne spinto contro il muro ritrovandosi a pochi centimetri dalle labbra di yoongi.
Tutti e due sentivano il respiro dell'altro sulle proprie labbra.
《Jiminie, se non vuoi più saperne di me, fermami》yoongi pronunciò queste parole con una voce bassissima che solo il minore poté sentire.
Jimin invece di scansarsi, come gli stava urlando la sua coscienza, si avvento sulle labbra di yoongi mettendo le sue mani nei capelli del maggiore e tirandoli leggermente. Yoongi rispose immediatamente al bacio chiedendo subito accesso alla bocca del minore picchiettando la lingua sul suo labbro inferiore, jimin dischiuse le labbra così che entrambi potessero esplorare la bocca dell'altro.
Non fu un bacio dolce, ma bensì un bacio pieno di desiderio e di passione.
Jimin sentiva spingere ancora di più il proprio corpo, grazie al maggiore che lo teneva per i fianchi, contro il muro.
Si staccarono solo per riprendere fiato, entrambi si guardavano negli occhi senza dire una parola, in quel momento le parole non servivano, i loro occhi parlavano già troppo.
In un secondo yoongi ripremette le sue labbra su quelle di Jimin, approfondendo dinuovo subito il bacio e, se possibile, questo secondo bacio era ancora più desiderioso e passionale del primo.
Erano diventati un tutt'uno, un solo respiro, un solo corpo.
Yoongi prese in braccio Jimin, facendogli allacciare le gambe a suo bacino, mettendo le mani sul suo sedere e strizzandolo
Si staccò dalle labbra del minore solo per attaccare il suo collo.
《Non sai da quanto tempo desideravo poterlo fare, Jiminie》disse con una voce che di dolce aveva ben poco.
Jimin avvampò a quelle parole, diventando di un rosso molto acceso.
《Sei bellissimo quando arrossisci jiminie》detto questo mise giù Jimin guardando, soddisfatto, i succhiutti che aveva lasciato sul collo e sulle clavicole del minore; si allontanò di poco da lui, giusto per poterlo guardare negli occhi.
《Jimin scusa se l'altra sera sono stato uno stronzo di merda, non sapevo cosa fare e come mio solito ho rovinato tutto》mentre diceva queste parole aveva poggiato la propria fronte contro quella di Jimin.
《Non riuscivo a capire quali fossero i miei sentimenti ma, ora, solo ora l'ho capito》chiuse gli occhi《sono fottutamente innamorato di te Jimin, si hai capito bene, innamorato, ti amo. Nessuno riesce a farmi battere il cuore come fai tu, nessuno riesce a scombussolarmi come fai tu. Sei l'unico che mi fa provare emozioni che nemmeno conoscevo, sei l'unico che vorrei sempre al mio fianco》
Terminato il discorso riaprì lentamente gli occhi trovandosi di fronte a un jimin con le lacrime agli occhi.
《Anche io, anche io ti amo hyung》disse semplicemente premendo dinuovo le sue labbra contro quelle di yoongi.
Questo fu un bacio tenero, pieno di emozioni e di sentimenti, ma soprattutto un bacio pieno d'amore, amore che provavano entrambi l'uno per l'altro.
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Spero vivamente che queste one shot vi piacciano, anche se, devo essere sincera, credo di avermi lasciato un pochino trasportare con questa, è venuta più lunga di quel che pensavo.
* nella mia mente Jin ha visto l'alba in spiaggia perché aveva spiato Tae e Kook per paura che potessero fare qualcosa di pericolo. ( immaginatevi un Jin con il binocolo dietro un cespuglio intento a spiare i suoi due piccoli bambini).