•The Devil Wears Gucci🦋

By cher_kookie

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[COMPLETA✅] [REVISIONATA✅] [IN QUESTO ROMANZO I BTS SONO SOLO DEI PRESTA VOLTO] Presto in versione cartacea... More

1장~ Un risveglio strano
2장~ Verità svelata
3장~ Senso di colpa
4장~ Mancanze
5장~ Azzurro
6장~ Scoperte
7장~ Pettegolezzo o realtà?
8장~Minacce
9장~ Il corvino
10장~ Il vero motivo
11장~ La Riunione
12장~ Cambiamenti
13장~ Abbraccio
14장~ Odio
15장~ Avvertimento
16장~ Insonnia
17장~ Dissapori
18장~ Invito
19장~ Vacanze Natalizie
20장~ Lo chalet
21장~ Anche tu sei umano?
22장~ Min Yoongi
23장~ Fotografie
24장~ Sehun
25장~ La stanza di Taehyung
26장~ Bacio
27장~ Vigilia di Natale
28장~ Liti
29장~ Jeon Jungkook
30장~ Attenzioni
31장~ Park Jimin
32장~ Visita
33장~ Ritorno
34장~ Punizione
35장~ Informazioni
36장~ L'ufficio
37장~ Pallido
38장~ Colpa
39장~ Lee Jong Suk
40장~ Guardia del corpo
41장~ Amanti all'improvviso
42장~ Partenza
43장~ Perdita
44장~ Il Ritorno Del Diavolo
45장~ Sequestro
46장~ Risposte
47장~ Sindrome di Stoccolma
48장~ Passato
49장~ Rimorso
50장~ Cambio
51장~ Fine
52장~ Arancio
53장~ Gratitudine
54장~ Luci
55장~ Gli angeli vestono Gucci
56장~ È troppo tardi, Iseol
57장~ Flashback
58장~ Legame
59장~ L'eco di un incubo
60장~ Sospese
61장~ Nebbie
62장~ Vivere
63장~ Kim Taehyung
64장~ Risoluzioni
65장~ Una verità non detta
67장~ Un altro arrivederci
68장~ I sentimenti di Yoongi
69장 Giorni primaverili
ANNUNCIO

66장~ Cuori rotti

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By cher_kookie

🌙66.부서진🌙

"A reaping seesaw, seesaw game. At this point I just become sick of this."

•2019/10/27•

«Una festa, in casa mia? Ma non ha senso, Taehyung! Siamo nel bel mezzo dell'anno scolastico» disse Namjoon annoiato.

Avevo dato a tutti i miei amici appuntamento nella mia caffetteria preferita. Avevo pianificato da tempo una vendetta per farla pagare alla famiglia Song e adesso la volevo iniziare a mettere in atto prima che fosse troppo tardi e perdessi la mia occasione.

«Sì. Tra pochi giorni è halloween, sono sicuro che verranno tutti quanti se la festa è nostra. Lo sapete, io ho un certo fascino e riesco a manipolare chiunque» dissi compiaciuto.

Jungkook, sorseggiando in silenzio il suo frappuccino, fece un'espressione curiosa con le sopracciglia indicando che, effettivamente, avevo ragione.

«Ci sta! Non participiamo a una festa da un po', inizio ad annoiarmi» mi diede man forte Jin.

Feci spallucce per sottolineare quanto detto da lui e Yoongi, nel frattempo, inclinò la testa su di un lato per rivolgermi un'occhiata curiosa.

«Ma a te le feste annoiano, Taehyung. Per quale motivo ne vorresti organizzare una proprio adesso?»

Min Yoongi mi conosceva molto meglio degli altri, e a volte questo mi aveva reso sempre vulnerabile. Per un attimo rimasi in silenzio, mescolavo nella cioccolata un'importante quantità di zucchero ma non l'avevo ancora nemmeno assaggiata. In verità ero un po' indeciso. Sapevo che stavo per compiere la più meschina delle azioni, ma ogni volta che mi ricordavo il comandante Song accarezzare con gentilezza la testa del figlio, cioè l'assassino di mia madre, la rabbia mi ribolliva dentro e mi faceva scoppiare.

«Effettivamente un motivo c'è» sussurrai, con lo sguardo perso nel vuoto.

Namjoon corrucciò le sopracciglia, bevve un lungo sorso di caffè mentre mi scrutava interessato.

«Davvero? Ti piace una ragazza e la vuoi approcciare alla festa?» mi chiese Hoseok, guadagnandosi un'occhiataccia.

«Perché, a Taehyung piace qualcuno?» s'intromise Jungkook facendo una risatina divertita.

«Effettivamente non è che sia molto interessato alle relazioni serie, non a caso si è guadagnato l'appellativo di dongiovanni a scuola» rispose Jin battendo una mano sulla spalla di Jungkook, che affondò il riso nel frappuccino alla vaniglia.

«Ma quello è un pettegolezzo! Non è vero che Taehyung se le scopa tutte e poi le lascia andare come sacchi d'immondizia. Le persuade solo a farsi dare informazioni importanti e poi rivela loro che non è interessato. Possiamo dire che le inganna solo con le parole, ma a fatti non le tocca mai con un dito» rispose Jungkook facendo ridere il resto del gruppo.

«Guarda come difende il suo hyung! Lo sappiamo che sono tutte dicerie, Jungkook. Stavo scherzando» disse Jin.

Ma li sentivo a tratti. Mi ero perso nei miei pensieri e le loro voci mi arrivavano come a rallentatore e da lontano, infatti ci misi un po' a decifrare ciò che stavano dicendo, ma ero così immerso nelle mie paranoie che non mi curai di rispondere. Fu Yoongi a riportarmi sul pianeta Terra, era l'unico che non rideva insieme agli altri e mi osservava incuriosito.

«Taehyung?» disse.
Alzai lo sguardo di lui e scossi la testa, come se mi aiutasse ad allontanare i pensieri.

«Mmh? Non mi piace nessuno e non organizzo la festa per divertirmi. Ho intenzione di drogare Song Iseol in verità, infatti sarà invitata anche lei insieme a Jennie» dissi di getto.

Namjoon lasciò cadere la ciambella che aveva in mano sul piatto. Lo guardai in silenzio mentre si puliva le mani con un tovagliolo, intanto gli altri cinque miei amici guardavano sconvolti senza dire nulla. Yoongi più di tutti. Non approvava assolutamente.

La caffetteria era molto grande e i colori delle pareti e dei mobili mi ricordavano vagamente i dolci che amavo tanto. L'odore lì dentro era irresistibile e con quel freddo amavo stare in compagnia dei miei amici, davanti ad una cioccolata calda. Quel giorno era quasi vuoto il bar e così lo preferivo di gran lunga. Avevo imparato a odiare la gente.

NamJoon appoggiò il mento sulla mano mentre faceva dei sospiri. Avevo sempre detto di volermi vendicare ma fino a quel momento erano state solo parole.

«Sei impazzito?» mi chiese Yoongi e nell'appoggiare la tazza di caffè sul tavolo la fece tintinnare sul piattino.

«Yoongi, farò come mi pare» dissi, ma lui fece uno sbuffo e si voltò dall'altra parte.

I suoi atteggiamenti mi inducevano a fare un passo indietro, ma bastava poco per ricordarmi del male che mi avevano fatto i Song.

«Ma sei sicuro, Taehyung? Ti potresti mettere nei guai» disse Hoseok sbigottito.
Annuii. Era ciò che desideravo di più.

«E la vuoi fare per Halloween?» mi chiese Namjoon.

Jungkook si tolse gli occhiali da vista, li utilizzava nel contesto scolastico, e mi osservò senza dire nulla ma con uno sguardo di vera preoccupazione.

«Sì, hyung. Ammetto che anch'io mi sarei scocciato se a chiederlo fosse stati voi. Ma ne ho davvero bisogno. Verranno tutti di sicuro e tu non dovrai uscire nemmeno un soldo. Mi occuperò io di tutto» risposi prendendo un sorso della bevanda calda.

Ci fu un attimo silenzio, rotto dallo sfregare di sedie. Presi un fazzoletto di carta per pulirmi gli angoli della bocca e nel frattempo Namjoon annuì arreso.

«Taehyung-ah, perché non lasci perdere? Ci sono altri modi per ottenere ciò che vuoi» Yoongi si voltò nuovamente verso di me e mi rivolse uno sguardo supplichevole.

«Yoongi... te l'ho detto mille volte, fatti gli affari tuoi» risposi duro.

«Tanto non verrà» rispose allora con mezzo sorriso.
«Scommettiamo che invece viene?» gli dissi arrogante mentre alzavo un sopracciglio,

«Ok, scommettiamo. Se vinco io lasci stare la vendetta» rispose sicuro di sé stesso.

Lo guardai duramente, lasciai scontrare la lingua tra i denti, e sorrisi in maniera fredda, mentre rigido, annuivo. Non ero sicuro di riuscire a mantenere la promessa.

«Va bene, ma se perdi smetterai di scocciarmi. E tingerai i capelli di azzurro» feci spallucce.

Gli altri risero, Yoongi fece di sì con la testa.

«Mi va più che bene» rispose porgendomi la mano.
L'afferrai arrogante e sicuro di me.
«Perfetto. Inviate via messaggio gli inviti» risposi, alzandomi dal mio posto e uscendo all'aria aperta.

«Jimin ci ammazzerà quando tornerà da Busan e scoprirà che abbiamo organizzato una festa senza di lui,» sentii dire Jungkook prima di chiudermi la porta del bar alle spalle.

Sapevo che sarebbe venuta, ne ero più che sicuro. Afferrai il telefono e composi il numero di Sehun, la droga l'avrei avuta gratis.

-

2019/10/31

«Sono le undici e mezza, Taehyung. Mi sa che ho vinto io» gridò Yoongi al mio orecchio.

La musica rimbombava in tutta la casa, la gente ubriaca e gasata continuava a ballare sotto le luci colorate che Jin aveva messo a disposizione e io, calmo e sereno, stavo appoggiato al muro con in mano il mio cocktail.

«Arriveranno» non ebbi nemmeno il tempo di finire la frase che le due ragazze entrarono timide dalla porta d'ingresso.

Il sorriso di Yoongi scomparve dal suo viso. Ero soddisfatto, mi spostai dal mio angolino per mettere il bicchiere tra mani del mio migliore amico per poi battergli un palmo sulla spalla con fare divertito. Mancavano solo loro due all'appello, tutti i miei invitati erano presenti.

Mi rilassai le spalle, Yoongi accanto a me le guardava con lo sguardo sbarrato.

«Ti staranno bene i capelli azzurri, ne sono sicuro» ammiccai allontanandomi.

Lo lasciai da solo mentre io, passando tra la gente che si strusciava, mi avvicinavo al tavolo delle bevande.

Le persone mi disgustavano, ma avevo bisogno di invitati per rendere credibile la festa. Iseol e Jennie si sentivano fuori luogo, continuavano a guardarsi intorno timide, mentre aspettavano che Hoseok desse loro qualcosa da bere.

«Hoseok hyung, dammi una birra dopo» dissi ammiccando, lui con mezzo sorriso posò sul bancone due bicchieri pieni di liquido rosa, Jennie e Iseol erano distratte dalla musica.

Fu in quel momento di distrazione che lo feci. Misi la droga nei due bicchieri e afferrai poi la mia birra.

«Credo che questi siano vostri» dissi richiamando la loro attenzione.

Jennie mi guardò con lo stesso sguardo che tutte mi riservavano, invece Iseol prese semplicemente il suo bicchiere. Sorrisi compiaciuto, e allontanandomi da loro tornai al fianco di Yoongi che con lo sguardo perso mi guardò contrariato.

«Non ci posso credere che l'hai fatto,» disse arrabbiato.

Guardai le due ragazze iniziare a perdere il controllo, e risi.

«Ho aspettato questo momento per quattro anni, la prossima volta impararono a mettersi contro uno come me» dissi acido.

Il confine fra amore e odio può essere a volte molto sottile, pensai sedendomi sul divano di pelle bianca di NamJoon, mentre le osservavo da lontano.

-

2020/02/20

Mi appoggiai stanco e dolorante sul muro di quell'ospedale tanto triste e malinconico, con il rimorso che mi stava letteralmente divorando vivo. Forse mi ero pentito di tutto. La faccia triste di Iseol dopo tutte le vessazioni mi tormentava senza lasciarmi respirare un attimo.

«Non dovresti essere qui fuori a quest'ora»

Ad un tratto una voce mi fece sobbalzare, ero così assolto nei miei pensieri che non avevo sentivo arrivare nessuno.

*

Iseol's pov

Mi svegliai all'improvviso, con il cuore che mi batteva forte e il sudore che m'imperlava la fronte con tante piccole goccioline. Avevo fatto un incubo: Taehyung aveva avuto una ricaduta e quella volta non ce l'aveva fatta.

Una fascio di luce debole accarezzava la piccola stanza bianca, posandosi gentilmente sulle coperte che mi avvolgevano, stuzzicandomi con la sua calorosità. Il sole era già alto, dovevano essere le otto di mattina.

Sospirai spostandomi i capelli dalla fronte, nel frattempo riflettei sul perché mi trovassi sdraiata sopra il letto di Taehyung e balzando in piedi, non appena mi resi conto che non si trovava in stanza, corsi fuori velocemente, rischiando di svegliare tutti e farmi cacciare!

Perché mi aveva messa sul suo letto, quello stupido? Era ancora in convalescenza e doveva stare a riposo, eppure non si trovava in stanza e si era persino sforzato di passare la notte chissà come mentre io dormivo beata tra le coperte calde!

Con il cuore alla gola e la paura di trovarlo mezzo svenuto sul pavimento, per la mancanza di forze, voltai l'angolo, e mi ritrovai il cuore spezzato davanti a una vista che non mi sarei aspettata.

Taehyung, seduto su una delle panchine rosse che decoravano il corridoio, rideva insieme ad una ragazza che aveva pressoché la mia età. I suoi capelli erano lunghissimi e neri, legati in una coda bassa, il viso era molto pallido, piccolo e stanco. Indossava lo stesso pigiama di Taehyung, con sopra una giacca bianca e pesante. A quanto sembrava, anche lei era una paziente dell'ospedale.

Una ventata di gelosia mi colpì a pieno facendomi fare un passo all'indietro. Che scema, io mi preoccupavo per lui mentre se ne stava seduto a fare conversazione con un'altra ragazza con tanto di sorrisi e piccoli gesti affettuosi.

«Mi piacciono i capelli così lunghi,» diceva mentre ne accarezzava le ciocche.

Io non li avevo così lunghi. Mi bruciavano gli occhi, si era comportato male per tutta la mattina nonostante avesse detto amarmi e adesso faceva apprezzamenti su altre ragazze che erano completamente diverse da me.

«Davvero? La tua ragazza ideale com'è?» gli chiese lei.
«Mmh, ho sempre pensato di voler una ragazza dai capelli lunghi e neri con cui poter giocare. Deve essere sicuramente intelligente, avere senso dell'umorismo e una bella voce. Ma la cosa più importante è che deve farmi sentire sereno,»

«Beh, alcuni di questi aspetti li ritraggo alla perfezione, Taehyung» fece una risatina che contagiò quella del ragazzo.

Era la prima volta che lo vedevo tanto spensierato.

«Credo di aver già...» stava per rispondere ma i rumori dei miei passi sul terreno li distrasse entrambi.

Taehyung si voltò e non so come mai un piccolo sorriso fece capolino sul suo volto. Forse amava solo prendermi in giro.

Feci un passo in avanti, stringevo i pugni lungo i fianchi e cercai in ogni modo di non mostrare le ferite che mi aveva aperto con il suo atteggiamento completamente diverso nei confronti di quella ragazza.

Taehyung mi guardò e si mise in piedi.

«Iseol,» disse gioviale ma la mia faccia seria gli cancellò il sorriso dal volto.

«Visto che hai compagnia io vado a casa, ci si vede» dissi acida, inevitabilmente la voce mi tremò.

Taehyung allungò una mano per fermarmi, ma io mi voltai ed iniziai a correre.

«Aspetta Iseol! Non posso correre, mi fa male tutto» lo sentii alzare la voce, ma io ero già fuori.

Che paradosso! Avevo pianto ogni lacrima del mio corpo per uno a cui non interessava assolutamente niente di me.

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