The Jabberwocky

By YumeNoshi

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SEGUITO DI: "welcome to wonderland", "The Cheshire Cat //Yaoi//" e "The Dodo //Yaoi//" CI SARANNO RIFERIMENTI... More

1 - Twas brillig, and the slithy toves
2 - did gyre and gimble in the wabe;
3 - all mimsy were the borogoves,
4 - and the mome raths outgrabe.
5 - Beware the Jabberwock, my son!
6 - The jaws that bite, the claws that catch!
7 - Beware the Jubjub bird,
8 - and shun the frumious Bandersnatch!
9 - He took his vorpal sword in hand:
10 - long time the manxome foe he sought
11 - so rested he by the Tumtum tree,
12 - and stood awhile in thought.
13 - And as in uffish thought he stood,
14 - the Jabberwock, with eyes of flame,
15 - came whiffling through the tulgey wood,
16 - and burbled as it came!
17 - One, two! One, two! And through and through!
18 - The vorpal blade went snicker-snack!
19 - He left it dead, and with its head
20 - he went galumphing back.
21 - And hast thou slain the Jabberwock?
22 - Come to my arms, my beamish boy!
23 - O frabjous day! Callooh! Callay!
24 - He chortled in his joy.
25 - 'Twas brillig, and the slithy toves
26 - did gyre and gimble in the wabe;
27 - all mimsy were the borogoves,
28 - and the mome raths outgrabe.

ora ti raggiungo, Ranpuko

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By YumeNoshi

QUALCHE AVVISO PRIMA DELLA LETTURA:
1) come è già stato detto, questo capitolo non è ambientato dopo il precedente, ma un anno prima, poco dopo il trasferimento nel nuovo ospedale psichiatrico, ancora prima che iniziassero gli avvenimenti di "The Dodo";
2) il contenuto qui riportato non è adatto ai minori di un nanosecondo di vita (della serie: lo yaoi è adatto a tutte le età XD);
3) l'autrice è quasi morta dall'imbarazzo quando, dopo aver combattuto una battaglia con sé stessa durata circa un anno, alla fine si è decisa a cliccare il maledetto pulsante "PUBBLICA";
4) questo è per l'autrice una specie di "capitolo prova". Essendo la prima volta che scrive cose del genere, non aspettatevi granchè (consideratelo come una specie di "premio" per essere riusciti ad arrivare fino a qui);
5) l'autrice, che anche prima aveva sempre nutrito una certa stima per chi riesce a scrivere capitoli smut/R18/insommaavetecapito come se nulla fosse, ora sta iniziando a considerare queste persone come delle specie di idoli/dei(o diavoli, dipende dai punti di vista), dato che a lei ci sono voluti ben sette mesi anche solo per decidere di provare a fare una cosa del genere e un altro anno per decidersi a pubblicarlo;
6) in caso non si sia capito, sì, l'autrice adora parlare di sè in terza persona;
7) sì,lo so che non vedete l'ora che io la finisca per poter finalmente leggere questo benedetto capitolo XD;
8) visto che l'otto è il numero perfetto (DeathTheKidApprovaQuestoMessaggio), ora la smetto e vi lascio finalmente al capitolo...

*va a cercare Dazai per fare un suicidio di coppia*

~

"Voglio solo dormire con te."

Queste erano state le sue parole quando nel cuore della notte si era avvicinato e gli aveva chiesto di fargli posto a letto e lui, da perfetto idiota qual era, ci aveva pure creduto.

"Voglio solo dormire con te."

Sì...Certo...Come no...

"E ALLORA COME CAVOLO ABBIAMO FATTO A FINIRE IN QUESTA SITUAZIONE!?"

- Sei davvero adorabile. - Commentò Hajime sorridendo.

- Chiudi il becco, cretino. - Ribatté Satoshi distogliendo lo sguardo.

Il Cheshire Cat si trovava in quel momento a gattoni sul materasso, le mani posizionate poco sopra le spalle di Alice e le ginocchia puntate accanto ai suoi fianchi.
In pratica si era posizionato in modo da impedirgli ogni possibile via di fuga.

- Qual è il problema? - Sussurrò il ragazzo inclinando leggermente il capo verso sinistra. - Non stiamo insieme adesso? -

E ovviamente Satoshi non poté ribattere in alcun modo dato che quella era la pura e semplice verità, però assottigliò comunque lo sguardo, voltandosi poi in modo da poggiare la guancia sul materasso, così da non avere più davanti il volto dell'altro.

- Che c'è adesso? - Ridacchiò Hajime mentre, come se nulla fosse, infilava le mani sotto la t-shirt del ragazzo.

Il biondo sussultò a quel contatto improvviso e subito volse nuovamente il capo verso quello del fidanzato, osservandolo con gli occhi sgranati dalla sorpresa.

- S-Smettila subito! - Ordinò, arrossendo fino alla punta delle orecchie.

- Non puoi darmi ordini. Non sei più il mio capo, ricordi? - Ribatté il Cheshire Cat sorridendo leggermente mentre con la mano destra scendeva fino a raggiungere il bordo dei boxer del biondo.

- Non ci provare neanche! - Esclamò Alice, osservandolo con uno sguardo che era un misto tra l'incredulitá e l'imbarazzo più totale.

- Non te l'ha mai detto nessuno che questa è una delle cose che si fa quando si è fidanzati? - Rise Hajime mentre con una lentezza quasi estenuante infilava la mano nei boxer dell'altro.

E ovviamente Satoshi lo sapeva. Come avrebbe potuto non saperlo in fondo? D'altronde anche i bambini ormai sapevano come funzionava (ad eccezione forse di un certo White Rabbit di loro conoscenza, ma lui era un caso disperato).

Eppure, nonostante ormai fosse fidanzato con Hajime da più di un mese, nonostante ormai si fossero baciati e dichiarati l'un l'altro innumerevoli volte, nonostante alla fine dei conti anche lui volesse farlo tanto quanto lo voleva l'altro, era comunque in imbarazzo.
Terribilmente in imbarazzo.
Imbarazzato come mai era stato in tutta la sua vita.
Ma così in imbarazzo che probabilmente da quel giorno in poi la gente avrebbe fatto meglio a dire "sono proprio Satoshi", anziché "sono proprio in imbarazzo".
E tutto per colpa del suo orgoglio, quel suo stupido stramaledetto orgoglio.

- Perché non rispondi? - Chiese Hajime continuando a sorridere. - Il gatto ti ha mangiato la lingua per caso? -

E prima che Satoshi potesse ribattere in alcun modo, magari rimproverandolo per l'ennesima volta per il suo vizio di usare in continuazione quella battuta, l'altro si chinò su di lui, baciandolo con passione in un intreccio di lingue e gemiti soffocati.

Il Cheshire Cat si separò da lui solo diversi secondi dopo, quando ormai erano entrambi senza fiato. E la vista di quegli occhi languidi, unita alla sensazione che gli provocava il sentirsi sulla pelle il suo respiro tiepido e irregolare, in qualche modo fece prendere al biondo una vera e propria scossa.

- Sei così caldo... - Mormorò Hajime prima di riprendere il contatto con le labbra del fidanzato.

E Satoshi lo credette bene, in fondo era così pieno di frustrazione e imbarazzo in quel momento, che sarebbe stato strano il contrario.

- E-Ehi! Che fai!? - Esclamò pochi istanti dopo, allontanando con uno scatto il viso da quello dell'altro.

- Lo sai cosa sto facendo. - Ribatté Hajime ridendo leggermente.

Quindi riprese a stuzzicare con la mano il membro dell'altro, mentre Satoshi si portava un pugno alla bocca nel tentativo di soffocare un gemito, il viso completamente rosso dall'imbarazzo e al tempo stesso dal piacere.

- Quanto sei carino. - Sorrise Hajime quando qualche minuto dopo tirò fuori la mano dai boxer del ragazzo. - Vuoi assaggiare? -

E nel sentirsi porgere una domanda del genere il biondo arrossì, sempre se una cosa del genere fosse possibile, ancora più di prima, chiedendosi se l'altro si aspettasse davvero una risposta o se invece lo stesse solo prendendo in giro per l'ennesima volta.

- Scherzo. - Rise il Cheshire Cat di fronte alla sua espressione allibita, prima di portare le dita alle labbra e leccare da sé lo sperma di cui erano state imbrattate.

- C-Come fai ad essere così tranquillo!? - Esclamò allora Satoshi osservandolo a dir poco esterrefatto. - Non dicevi che questa era la prima volta anche per te? -

- Sì, infatti lo è. - Rispose Hajime con un'alzata di spalle. - Ma al contrario di te io mi sono documentato. Sai, Akane ha una collezione di manga yaoi davvero niente male. -

- Hai parlato con Akane di queste cose!? - Esclamò l'altro.

- Certo, è uno dei vantaggi di avere un'amica fujoshi. Non vedeva l'ora di parlare insieme di queste cose. - Ribatté Hajime con un'alzata di spalle, per poi afferrare l'orlo della maglietta del ragazzo.

- Non importa se le piace lo yaoi, non avresti dovuto parlarle di... Ehi! Che fai? -

- Devo per caso farti la telecronaca di ogni cosa che faccio? - Ribatté Hajime mentre gettava la maglietta dell'altro ai piedi del letto. - Sono convinto che se ti ci impegni un po' puoi arrivarci anche da solo. -

- Non mi prendere in giro. - Borbottò Satoshi assottigliando lo sguardo.

- Scusa. - Replicò l'altro prima di distendersi nuovamente su di lui per baciarlo. - Allora, posso toglierteli questi boxer? -

- Eh? -

- Visto che mi urli contro per ogni cosa che faccio, ho pensato fosse il caso di iniziare a chiedere. - Spiegò Hajime.

- Ma tu non ce l'hai un minimo di orgoglio personale? -

- No. - Rispose lui con un'alzata di spalle.  - E se anche ce l'avessi, senza ombra di dubbio verrebbe dopo di te nella mia classifica delle priorità. -

Quindi afferrò il bordo dell'intimo del ragazzo e sollevò nuovamente lo sguardo verso di lui.

- Allora? Posso o no? -

- F-Fallo e basta! - Esclamò Satoshi mordendosi l'interno della guancia dal nervosismo e distogliendo subito lo sguardo. - Se lo chiedi è ancora più imbarazzante... -

- Ok, ok. - Rise Hajime mentre l'altro sollevava leggermente le gambe per farseli sfilare. - Sai, da quando ci conosciamo non ti ho mai sentito balbettare così tanto. -

E a questo punto un bel cazzotto sullo stomaco fu, almeno secondo Satoshi, più che lecito.

- E questo per cos'era!? - Esclamò il Cheshire Cat portandosi entrambe le mani allo stomaco con una smorfia di dolore.

- Perché non fai che prendermi in giro. - Rispose il biondo. - E poi... Insomma... Alla fine questo non è nulla in confronto al dolore che proverò io tra poco se hai davvero intenzione di andare avanti. -

-  Certo che ce l'ho. - Replicò il ragazzo, mentre a sua volta iniziava a spogliarsi. - Tu no? -

- Cosa? - Ribatté Satoshi preso alla sprovvista. - Io, ecco... Insomma... No... Cioè sì!... Io... -

- Abbiamo le idee un po' confuse a quanto pare. - Commentò Hajime sorridendo divertito. - Oh beh, non fa niente. Tanto hai ancora almeno cinque minuti buoni per pensarci. -

- Perché proprio cinque? -

- È il tempo che ci vuole a prepararti, più o meno. -

- Ma quanto erano dettagliati quei manga!? - Esclamò il ragazzo, a dir poco allibito.

- Fin troppo. - Rispose il Cheshire Cat ridendo, mentre metteva l'indice davanti alle labbra dell'altro. - E la cosa più inquietante è che le mangaka erano sempre delle donne. -

- Spaventoso... - Concordò Satoshi scoppiando a ridere a sua volta.

A quel punto però si accorse dell'indice che l'altro gli aveva messo davanti e aggrottando la fronte perplesso sollevò lo sguardo verso di lui.

- Che c'è? -

- Lecca. -

- Eh? -

- L'indice. Leccalo. -

Ripetè il ragazzo, premendo leggermente il dito contro le labbra dell'altro.

- No che non lo lecco. Leccalo tu. -

- Eddai, guarda che sto facendo tutto io. E poi se non lo lecchi va solo a tuo discapito. -

In un primo momento il biondo fece per protestare, poi però si arrese e con un sospiro dischiuse le labbra.
Seppur sorpreso che si fosse arreso così in fretta, Hajime infilò l'indice nella bocca dell'altro, non passarono però che tre secondi, quando ebbe un'intuizione e subito lo ritirò.
Giusto un istante prima che il biondo serrasse i denti di scatto.

- Ma perchè!? - Esclamò osservandolo a dir poco allibito.

- Te l'avevo detto che non volevo farlo... -

Rispose il biondo in un borbottio.

- Certo che fare l'amore con te è pericoloso sul serio, altro che malattie trasmissibili... Anzi, meno male che questo era solo un dito! -

- Scusa. -

- Cosa? -

Si stupì il Cheshire Cat, credendo quasi di aver sentito male da quanto l'altro aveva parlato a bassa voce.

- Mi dispiace. - Sospirò Alice, coprendosi il viso con le mani dall'imbarazzo. - È solo che sono nervoso... Parecchio. E il tuo prendermi continuamente in giro non aiuta affatto. -

- D'accordo, ho capito. - Sorrise Hajime, per poi allontanare le mani di Satoshi da davanti il suo viso e baciarlo dolcemente sulle labbra. - Allora che ne dici se da adesso nessuno dei due dice più niente? -

Il ragazzo annuì leggermente con il capo, quindi finalmente il fidanzato, con un gesto dolce e deciso al tempo stesso, infilò il dito dentro di lui.
A quel punto il biondo sgranò gli occhi dalla sorpresa, lasciandosi sfuggire un piccolo gemito.

Alcuni istanti dopo Hajime stava per chiedergli come si sentisse, quando ricordò ciò che avevano appena stabilito e così sollevò semplicemente lo sguardo verso di lui, sussultando nel vederlo prossimo alle lacrime.

- Oh, no! Ho sbagliato qualcosa, vero!? - Esclamò, ormai completamente dimentico del loro accordo riguardo il rimanere in silenzio, ritirando subito il dito e prendendo il viso dell'altro tra le mani. - Scusa, mi dispiace tanto! Lo sapevo che dovevo farlo più lentamen... -

- Hajime. - Lo interruppe Satoshi, osservandolo perplesso.

- Sì? - Rispose il Cheshire Cat.

- Guarda che va tutto bene. Sinceramente pensavo fosse molto peggio. -

- Ma... Stavi piangendo. -

- Avevo solo gli occhi umidi, ma mi pare il minimo. Comunque non era poi così male. -

- Ah... Sul serio? -

Per alcuni istanti nessuno dei due disse più nulla, limitandosi ad osservarsi in silenzio a vicenda, quindi il Cheshire Cat scoppiò a ridere, presto seguito da Alice, il quale si era finalmente reso conto di quanto alla fine, benché stesse facendo di tutto per non dimostrarlo, in quel momento l'altro fosse nervoso almeno quanto lo era lui.

- Possiamo continuare. -

- Sul serio? - Chiese il fidanzato sorpreso.

- Sul serio. - Rispose il biondo sorridendo.

- Ora però ti avverto che farà davvero male... - Lo avvisò Hajime.

- Lo so. Non sono sprovveduto fino a questo punto. -

- Lo so. - Ribatté l'altro, per poi avvicinare nuovamente il viso al suo e baciarlo per l'ennesima volta. - Ti amo. -

- Anche io ti amo. - Rispose Satoshi sorridendo, prima che l'altro con una spinta entrasse finalmente dentro di lui.

A quel punto i due, in un misto di piacere e dolore, si abbracciarono, o meglio, si artigliarono l'uno all'altro, cercando invano di non fare troppo rumore, ma riuscendo sempre di meno nel loro intento mano a mano che proseguivano.

- La prossima volta... - Disse Satoshi quasi un'ora dopo, quando i due si infilarono sotto le coperte per mettersi finalmente a dormire.

- Già mi piace. - Commentò Hajime interrompendolo.

- La prossima volta... - Ripeté il biondo, sospirando esasperato per quel commento. - ...Ci invertiamo. -

- Come non detto. Non mi piace. -

- Eddai! Non è giusto! - Protestò Satoshi.

- È giustissimo, invece. - Ribatté l'altro.

- Prima o poi riuscirò a convincerti... -

- Suona come una minaccia. - Rise il Cheshire Cat.

- Infatti lo è! - Replicò Alice ridendo a sua volta.

- Ti ho già detto che ti amo? -

- Direi proprio di sì, ma ora non provare a cambiare argomen... -

- Non fa niente, lo faccio di nuovo. - Disse però l'altro, completamente sordo a ciò che l'altro stava provando a dirgli, per poi avvicinarglisi ulteriormente e lasciargli un leggero bacio a stampo sulle labbra. - Ti amo. -

- Anche io ti amo. - Disse allora il biondo, un po' sorridendo e un po' sospirando per aver visto la sua richiesta venire ignorata a quel modo.

Quindi poggiò il capo sulla spalla dell'altro e presto presero sonno entrambi.

Nel momento in cui ciò accadde, nell'ospedale psichiatrico ci fu un sospiro collettivo da parte di tutti i suoi abitanti.
Finalmente avrebbero potuto chiudere occhio anche loro.

~

PiccolaYumeRossaFinoAllaPuntaDeiCapelli: ...l'ho fatto.

Satoshi: non ci credo, alla fine l'ha fatto davvero...

Hajime: l'ha fatto!

Akane: ce ne hai messo di tempo...

Shinzou: certo però che ti è uscito proprio di merda.

Haku: Shinzou! L'importante è provarci! Non importa se fa schifo, la parte importante è stata ridotta a sette righe scarse e una buona metà del testo consisteva nei loro litigi, comunque... No, aspetta, ho perso il filo del discorso. Che stavo dicendo?

Shun: che fa schifo, mi pare.

Haku: oh, giusto! Beh, comunque ciò che conta è che almeno ci abbia provato a farlo.

Usaro: fare cosa?

Satoshi: ...

Hajime: ...

Akane: ...

Shinzou: ...

Haku: ...

Shun: ...

Ranpuko: ...

Kazuto: ...un pasticcio di carote.

Usaro: uh, buono! Vado a vedere se ne è rimasto un po'.

*se ne va in cucina ignaro di tutto, mentre gli altri sono indecisi tra lodare Kazuto, sgridare Kazuto e scoppiare a ridere*

Allora... dopo questo piccolo sclero lasciatemi dire un'ultima cosa: d'ora in poi credo proprio che inizierò ad andare in giro con una bella busta di carta sulla testa, tipo il papà di Chester in "Due Fantagenitori" o il Dr. Flug di "Villainous".

Ma ad ogni modo, adesso questa storia è davvero finita e non credo che ci saranno altri sequel (diciamo che originariamente non ce ne sarebbe dovuto essere neanche uno, ma dettagli...).

Quindi mi congratulo con chi è riuscito ad arrivare fino a qui.
Alla prossima storia,
Bye Bii!!!

P.S. mentre scrivevo il correttore voleva correggermi "gemiti" con "gomiti" e "spera" invece di "sperma". Vedete? Anche lui ha capito che non è da me scrivere certe cose...

P.P.S. scommetto che vi aspettavate una specie di pesce d'Aprile mentre leggevate gli avvisi all'inizio del capitolo XD

P.P.P.S. d'ora in poi, invece di dire "sono in imbarazzo", dite "sono come Yume e Satoshi".

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