"Buongiorno" sorrise Federico rivolto a Benjamin, intrufolandosi subito fra le braccia calde del suo fidanzato. "Buongiorno piccolo mio" rispose il moro baciandogli la nuca e iniziando ad accarezzarli i capelli.
Federico si rilassò sotto quel tocco, accoccolandosi di più a Benjamin e lasciando di tanto in tanto leggeri baci sul suo petto. "Anche oggi devi uscire con lei?" Sussurrò Benjamin non frenando le sue carezze e Federico, quasi con gli occhi lucidi, annuì.
Entrambi rimasero in silenzio "E' il nostro anniversario, magari la Warner potrebbe concederci un giorno" disse Benjamin speranzoso, ma il più piccolo e lui lo sapevano bene che era troppo che il suo piccolo pulcino, così lui lo definiva, e quell'arpia non si vedevano e sarebbe stato troppo sospetto. "Lo sai che non possiamo" rispose Federico sospirando.
Altri attimi di silenzio, poi il telefono di Federico iniziò a squillare "E' lei" disse Benjamin osservando il nome sul telefono del suo ragazzo che lampeggiava, e più lampeggiava e più il suo cuore si rompeva.
Non risposero, continuarono a baciarsi. "Oh dio, chi è" sbuffò Federico: stavolta a suonare era stato il telefono di Benjamin "Il capo della Warner"
Federico guardò il moro negli occhi, poi con un sorriso furbo spense i cellulari e li buttò per terra, si fiondò su Benjamin e tirò la coperta su di loro "Non mi frega un cazzo, oggi voglio solo fare l'amore con te" disse e Benjamin sorrise, insieme al piccolo, che fu pronto ad accoglierlo in se.