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By CaffeinaJunkie17

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Selezionata da WattpadStorieDamoreIT - AfterRomance Emma, fan sfegatata di Star Wars, lavora nel locale di su... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
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Capitolo 15
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Capitolo 17
Capitolo 18
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Capitolo 20
Capitolo 21
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Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Epilogo
Playlist (e ringraziamenti)

Capitolo 38

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By CaffeinaJunkie17

Andrew mi ha mandato un paio di messaggi. Vuole parlarmi. Beh, sai che c'è? È un po' tardi ormai. E poi di cosa vuole parlarmi? Che parli con la sua bella Noemi. E lo so che è infantile da parte mia, ma al momento non voglio né vederlo né sentirlo. 
Infatti, ho preso un'allegra settimana di ferie che sto beatamente trascorrendo sul divano e, se non fosse per i continui borbottii della mamma, di Michela e di Isa, starei benissimo.

Sono nel pieno di una maratona di film romantici, un delirio masochista, e cosa posso chiedere di più? E non mi importa se non è un modo salutare per trascorrere le proprie ferie: io voglio solo staccare!

Avrei dovuto prenotare un viaggio e partire con Ross, ma lei è troppo impegnata con il lavoro, quindi va benissimo anche il mio divano. E il mio letto. E la mia poltrona.  E questa solitudine!
Dopo un'attenta analisi di questi classici dell'amore, mi è chiaro da dove nasce la mia attrazione per lui. Andrew è freddo e distaccato, ma in grado di stuzzicare la mia mente. È così fastidiosamente sicuro di sé che la sua personalità si scontra con la mia in modo inevitabile. Non abbiamo niente in comune eppure mi attrae.
Un po' come Bridget e Mark Darcy.

Alla millesima lamentela da parte della mia famiglia, decido di fare il borsone e mettermi in macchina per andare dai nonni. Quando suono il citofono colgo la nonna del tutto impreparata.
<<Scusa nonna. Avrei dovuto avvisarvi. Posso stare qui per oggi?>>, le chiedo non appena mi abbraccia.

<<Non devi avvisare nanin. Sei sempre la benvenuta e puoi restare quanto vuoi>>, mi risponde non riuscendo a nascondere il suo sguardo preoccupato.
<<E' quello che speravo. Se potessi restare anche stanotte sarebbe fantastico>>. Ho gli occhi che bruciano, come sempre in questi giorni in cui l'unica cosa che vorrei fare è piangere. Mi piace pensare che sia colpa di quel periodo del mese, ma non è così.
Il nonno rientra a casa poco dopo e non appena mi vede, seduta al tavolo con sua moglie a sorseggiare un tè, non riesce a nascondere la sua felicità né, tanto meno, la sua preoccupazione: <<Oh nani, che bello averti qui. Ma va tutto bene?>>.

<<E' quello che sto cercando di scoprire, Ambrogio>>, gli risponde la nonna invitandolo, con un gesto della mano, a sedersi con noi.
Mi sento in dovere di dare una spiegazione: <<Sì, va tutto bene, ma sono in ferie e avevo bisogno di tranquillità. Scusate per l'improvvisata>>.

<<C'entra un ragazzo? O è il lavoro? Hai litigato con le tue sorelle?>>, mi domanda la nonna guardandomi con i suoi occhi comprensivi contornati da rassicuranti rughette. Il suo sesto senso è sorprendente.
Mi sforzo di sorridere, ma sono certa che il risultato non è affatto soddisfacente: <Un po' tutto, in realtà. Sto pensando di lasciare il ristorante, ho fatto un colloquio per una posizione interessante e sembra sia andato bene>>, rispondo sinceramente.

<<E' fantastico, tesoro! Ma perché vuoi lasciare il ristorante? A te piace lavorare lì>>. 

Sì, mi piace, ma so per certo che lì, probabilmente, mi toccherà rivedere più volte Andrew in dolce compagnia. E il pensiero mi terrorizza. E poi non avrei potuto trascorrere il resto della mia vita lì, a me interessa il marketing. 

<<E il ragazzo?>>, mi chiede schietta. Al nonno sfugge di mano il cucchiaino con cui stava mescolando il suo tè.
<<Uno stupido avvocato coreano>>, borbotto.

<<Brutta gente gli avvocati!>>, esclama il nonno guardingo facendomi scappare un sorriso. 

La nonna lo ammonisce subito dandogli uno schiaffetto sulla mano: <<Tas! Non dirle così. Cosa ti ha fatto, tesoro?>>.
<<In realtà niente. Ha un'altra>>, bofonchio sentendomi patetica a raccontare di questo rifiuto a loro.

<<E tu portaglielo via!>>, mi dice il nonno, <<E' impossibile che sia meglio di te>>.

Oh, è possibile eccome. E' molto meglio di me.
<<Ma lui ha scelto lei. Cosa posso fare?>>.
<<I maschi sono stupidi. Non sanno quello che vogliono. Vai e faglielo capire>>, mi dice la nonna incoraggiante, <<Tesoro, per oggi riposati, ma domani devi tornare combattiva come un leone e prenderti quello che vuoi. E sappi che non c'è niente di male nel piangere, fa bene agli occhi, e dimostra che sei una persona con dei sentimenti.  Te capi?>>. 

Io annuisco e finisco il mio tè. Ha perfettamente ragione e, non so per quale motivo, ma queste parole dette da lei sono rassicuranti. A volte ho l'impressione che il mio carattere sia più simile al suo che a quello di mia madre e delle mia sorelle.

Trascorro il pomeriggio a cucinare i biscotti con la nonna e, dopo cena, sfido il nonno a carte.
Lui è chiaramente più esperto di me, che faccio anche fatica a tenere tutte queste carte in mano, ma qualche partita di Scala me la lascia vincere. Per fortuna ha pietà di me e non giochiamo a Briscola!

Quando il giorno dopo mi risveglio nella camera per gli ospiti, mi sento inspiegabilmente meglio. Tutte le speranze perse mi sembrano essere tornate al loro posto. 
Non sono io che devo scappare da Andrew. E' giusto che io mi impegni a cercare un lavoro, ma non devo farlo per evitare lui. Solo per me. E non ho fatto niente di sbagliato, ho solo preso una cotta andata male. 

Al mio rientro a casa, organizzo una serata terapeutica con Ross e mi sento finalmente pronta a condividere con lei i miei pensieri. 
<<Sei sparita per giorni! Quando Isa mi ha detto che eri dai tuoi nonni mi sono preoccupata. Che cavolo è successo?>>, mi rimprovera facendomi sentire in colpa. Ross è un'amica fantastica, sempre pronta ad ascoltarmi, soprattutto nei momenti in cui sono in crisi. In tutti questi anni non è mai sparita e mi è sempre stata accanto.
<<Scusa. Ho staccato completamente.  Non so perché sapere che Andrew ha un'altra mi ha delusa così. Pazienza, no?>>, borbotto imbarazzata.
<<Pazienza un corno! Vorrei strozzarlo con le mie mani quel disgraziato>>.
<<Diciamo che io ho frainteso... Certo, lui ci ha messo del suo, ma forse sono io che vedo gesti romantici che non esistono. Mi illudo così tanto da diventare patetica. È stato questo a mandarmi in crisi, sai? Il sapere di essere pateticamente cotta di una persona che non ricambia>>.
<<Ti ha baciata! Più chiaro di così>>, esclama la mia amica.
<<Un errore dettato dall'alcool>>, rispondo schiettamente, <<Ma so che non c'è niente di male nel non essere ricambiati, è una sfiga che prima o poi capita a tutti! Diciamo che con Francesco, prima del tradimento, mi ero abituata bene>>.
<<Hai ragione, purtroppo. Ma come pensi di fare? Lo dovrai rivedere per forza prima o poi, non credo tu possa evitarlo completamente>>, mi domanda preoccupata.
<<Ci ho pensato, sai? E ho un piano! Dato che non posso evitarlo, è chiaro che lo devo affrontare. Settimana prossima, per il mio compleanno, vorrei organizzare una festicciola al Decimo. Festeggio di lunedì, così ne approfitto della chiusura, e inviteró anche Andrew. Lo tratteró come un amico così da evitare disagi tra noi! Tu, ovviamente, non puoi paccare>>.
Ross è scettica e stupita dal mio cambiamento di rotta, ma ormai ho deciso. So benissimo che posso sembrarle incostante, ma dopo l'incoraggiamento della nonna so che l'unica soluzione è affrontare Andrew anziché evitarlo. 

Il pomeriggio seguente, mi trovo con Gabriele in un bar non lontano dal Decimo. Anche se non ci siamo conosciuti in modo normale, ci troviamo bene. Tutto sommato, Andrew ci aveva visto giusto. Peccato che non ci sia attrazione. Passiamo ore a chiacchierare finché non mi decido a mettere in atto il mio piano numero 2.
<<Allora, Gabri, vorrei presentarti una persona. Pensi che ti andrebbe?>>.
Lui si mette a sghignazzare: <<Una ragazza? Che tipo è? Solare o introversa?>>. Ottimo segno: la sua prima domanda non è stata sul fisico.
<<Una persona fantastica! Una dottoressa, seria, intelligente, leale ed estremamente simpatica>>, esclamo con entusiasmo.
<<E una persona così perché è single?>>, mi chiede sospettoso. Mi rendo subito conto del mio errore: ho elogiato talmente tanto la mia amica che ora le aspettative sono alte.
<<Solo che lavora tanto, purtroppo. Vuoi vedere una foto?>>, gli chiedo per evitare che la immagini con tipo tre occhi. 
Lui annuisce e io gli mostro alcune foto di Ross che ho sul cellulare. Noto inevitabilmente che Gabriele è piacevolmente stupito.
<<È carina>>, sussurra.
<<Lunedì prossimo daró una festa per il mio compleanno. Vieni anche tu!>>.  Se Ross sapesse cosa sto architettando mi ucciderebbe, ma non importa. Voglio mettere le cose a posto e il Cupido che è in me ha la certezza che tra questi due può nascere qualcosa.
Mentre saluto Gabriele con un abbraccio, mi sembra di intravedere Andrew tra la gente. Possibile che la mia mente se lo immagini ovunque? 

Ora mi mancano solo due cose da fare. La prima è scrivere a Gianluca. Siamo stati legati negli ultimi mesi e mi dispiace che sia finita in modo così triste. So benissimo cosa ha cercato di fare e non voglio giustificarlo. E so benissimo che se Andrew non fosse arrivato in tempo, probabilmente lui sarebbe andato oltre, ma so anche che questa è l'unica cosa che posso fare per aiutarlo. Non voglio fare la buona samaritana, ma il mio karma ha decisamente bisogno di una mano.

Ciao Gianluca. Spero tutto bene. Isabella mi ha detto che ti sei licenziato. Sappi che ti auguro il meglio e so che dentro di te c'è una bella persona :) L'alcool gioca brutti scherzi, ti prego stanne alla larga! La tua compagna di bancone preferita

Premo il tasto per inviare il messaggio senza pensarci due volte. Non mi aspetto che lui risponda, ma va bene così. Spero che Gianluca si faccia aiutare e stia davvero alla larga dall'alcool.

Ed è inutile che rimando. L'ultima cosa da fare è la più complicata. 

Isa ha approvato la mia idea della piccola festicciola e mi ha confermato che lei e Lorenzo ci saranno così come Michela e il suo Davide. 

Rientrata a casa, mi infilo la mia maglietta usurata dei Beatles e inizio a camminare per la mia stanza. Per entrare nel mood metto su una playlist K-pop presa direttamente da Youtube. 
Parole incomprensibili, ma ritmo decisamente piacevole.  Vixx, BTS, Exo, Shinee. Non ho ancora imparato a riconoscere questi gruppi, ma almeno so i nomi ed è un grande passo avanti. Sono passata oltre al Gangnam Style di PSY perlomeno.

Mi lascio distrarre per l'ennesima volta dalla mia missione. Il video di questa No Other dei Super Junior è davvero carino. Anche se non mi farei mai e poi mai allacciare le scarpe da un ragazzo per quanto figo! Look decisamente particolari: immaginarmi Andrew vestito così che canta e balla su una canzone romantica, mi è di grande aiuto.

<<Ok Emma. E' il momento>>, mi dico per autoconvincermi prendendo un respiro profondo. 

Ciao! Scusa per la latitanza. Lunedì prossimo darò una festa, spero che anche tu possa venire. Credo che a Lorenzo servirà una spalla: incontrerà mia madre per la prima volta!

Rileggo il messaggio mille volte e poi decido di mandarlo così com'è. 

Non importa se è strano, tanto abbiamo già superato il limite della stranezza. 

E premere invio mi fa sentire come se mi fossi improvvisamente liberata di un peso nello stomaco. Talmente leggera che non posso fare a meno di scatenarmi sulle note di queste canzoni incomprensibili. 

Ciao a tutti voi che state leggendo! Grazie per essere passati di qua 😁

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