The Jabberwocky

By YumeNoshi

17.5K 2K 892

SEGUITO DI: "welcome to wonderland", "The Cheshire Cat //Yaoi//" e "The Dodo //Yaoi//" CI SARANNO RIFERIMENTI... More

1 - Twas brillig, and the slithy toves
2 - did gyre and gimble in the wabe;
3 - all mimsy were the borogoves,
4 - and the mome raths outgrabe.
5 - Beware the Jabberwock, my son!
6 - The jaws that bite, the claws that catch!
7 - Beware the Jubjub bird,
8 - and shun the frumious Bandersnatch!
9 - He took his vorpal sword in hand:
10 - long time the manxome foe he sought
11 - so rested he by the Tumtum tree,
12 - and stood awhile in thought.
14 - the Jabberwock, with eyes of flame,
15 - came whiffling through the tulgey wood,
16 - and burbled as it came!
17 - One, two! One, two! And through and through!
18 - The vorpal blade went snicker-snack!
19 - He left it dead, and with its head
20 - he went galumphing back.
21 - And hast thou slain the Jabberwock?
22 - Come to my arms, my beamish boy!
23 - O frabjous day! Callooh! Callay!
24 - He chortled in his joy.
25 - 'Twas brillig, and the slithy toves
26 - did gyre and gimble in the wabe;
27 - all mimsy were the borogoves,
28 - and the mome raths outgrabe.
ora ti raggiungo, Ranpuko

13 - And as in uffish thought he stood,

482 74 31
By YumeNoshi

(4 mesi prima)

- D'accordo Alice, allora come promesso ci rivedremo nel Paese delle Meraviglie... A presto. -

Che significa?
Per caso stiamo ancora giocando?
Possibile che non si siano ancora stancati dopo tutto questo tempo?

Provo ad aprire le labbra per parlare, o perlomeno ad aprire gli occhi, ma non riesco a muovere un solo muscolo.

Che abbia esaurito tutte le forze che mi erano rimaste semplicemente staccando quella maledetta spina?

Sento una porta aprirsi e poi richiudersi di scatto.
Il Dodo è andato via.
Ma dove?
Forse nel Paese delle Meraviglie, dove ha detto che ci saremmo rivisti?
Chissà dove si trova.

Passa un'infinità di tempo prima che io riesca ad aprire gli occhi.
In un primo momento sono costretta a richiuderli.
C'è davvero troppa luce.
Poi però ci riprovo e poco per volta riesco ad abituarmi.
Il soffitto che ho davanti non è il tendone del circo.
Dove sono?

Provo a sollevare una mano e dopo innumerevoli tentativi riesco a tenerla alzata davanti al viso.

Che schifo.

È pallida, sottile e si distinguono chiaramente tutte le vene bluastre.
Sembra fatta di carta.

Ma perchè il Dodo se n'è andato?
Un piccolo aiuto adesso mi avrebbe fatto davvero comodo.
Possibile che non ci sia nessun altro qui?

Niente da fare Alice, pare proprio che tu debba aiutarti da sola.

M fa schifo essere Alice.
Nessuno ti aiuta mai, devi sempre fare tutto da sola.

Com'è che mi chiamavo?
Il mio altro nome, intendo. Quello che mi sono data da sola.
Ora proprio non riesco a ricordare.
Oh beh, prima o poi mi tornerà in mente.
Almeno spero.

Ma quanto ho dormito?

Il sole sta tramontando quando finalmente riesco a tirarmi su a sedere.
Cosa sono tutti questi aghi infilati addosso a me?
Ora che ci penso, la spina che ho staccato prima...

Mi volto ed ecco lì i macchinari.
Non so bene cosa significhi, ma immagino non sia nulla di buono.
Ad ogni modo, se li ho spenti ormai tanto vale che me li stacchi questi aghi, no?

Guardandomi intorno capisco di trovarmi in uno studio medico, eppure alle pareti non sono appesi certificati o diplomi, ma solo foto di famiglia.
È il Dodo quello?

Vorrei avvicinarmi per vedere meglio, ma sono ancora seduta sul lettino, con i piedi a penzoloni nel vuoto, e temo che se provassi a posarli a terra non riuscirei a rimanere in equilibrio e cadrei subito.

Meglio evitare.

Mi brontola lo stomaco.
Nessun biscotto con su scritto "mangiami" nei paraggi, che disdetta.
Ma se questa è una casa, da qualche parte dovrà pur esserci una cucina.

Peccato solo che io sia confinata qui su questo lettino.

E se tornassi semplicemente a dormire?
Ormai questo materasso ha preso la forma del mio corpo, è incredibilmente comodo.
Ma no, basta dormire.
Ho già perso fin troppo tempo.

Con un balzo salto giù dal letto.
Come previsto però non riesco a tenermi in equilibrio e cado subito a terra.

Sento una fitta di dolore alle ginocchia e alla fronte, ma anzichè scoraggiarmi, questo dolore riesce a ridestarmi completamente.
Se provo dolore, significa che sono ancora viva.

Adesso ricordo.
La sensazione gelida della pistola stretta tra le mie mani.
Non mi pare di essere riuscita a colpirlo in un punto vitale, ma non perchè avessi sbagliato.
In realtà la mia mira è sempre stata perfetta, ho solo finto con tutti che non lo fosse perché odio usare le pistole.
In realtà l'ho fatto apposta a non ucciderlo, volevo solo disorientarlo.
Se lo rivelassi agli altri, probabilmente mi farebbero fuori loro.

Ma come avrei potuto ucciderlo?
Per quanto fosse folle e privo di morale, alla fine è stato lui a crescermi e non posso che volergli bene.
Ovviamente so che non è davvero mio padre, ma è stato comunque un ottimo sostituto. Relativamente parlando, certo.
Ora che ci penso, la mamma non mi aveva dato un biglietto con un numero da chiamare in caso di emergenza?

Dovrei averlo in tasca, ma...

...Oh. Giusto.

Non so quanto tempo sia passato da quel giorno, ma è chiaro che i vestiti che ho adesso ora non siano gli stessi che avevo allora.

Spero solo che non li abbiano buttati.

Lentamente mi metto in ginocchio e, aggrappandomi alle gambe del letto, poco per volta riesco a mettermi in piedi.

Sembro un cerbiatto appena nato.
Non è giusto.
Non è proprio giusto.
Anni e anni di allenamenti, di lezioni di atletica, di ginnastica e di funambolismo, di esercizi sul trapezio, sui trampoli e ora...
Ora neanche riesco a stare in piedi.

Sento le gambe tremarmi, ma camminando di fianco alla parete e trovando continui punti di appoggio, in qualche modo riesco a spostarmi.

Già, la foto che avevo visto prima ritraeva proprio il Dodo.

Ma c'è qualcosa che non quadra... Quant'è cresciuto?

Affretto il passo, finché a un certo punto non sto praticamente correndo.
Ci sarà uno specchio da qualche parte, no?
Alla fine riesco a trovare il bagno.

Tengo gli occhi chiusi mentre mi posiziono davanti al lavandino e poi li apro di scatto, costringendomi a guardare fisso negli occhi il mio riflesso.

Che cosa buffa.
Nessuno mi ha mai tagliato i capelli durante tutti questi anni.
Ormai mi arrivano alle ginocchia.

Li odio questi capelli.

È colpa loro se sono Alice.
Perché Alice deve essere bionda e con gli occhi azzurri?
Solo perchè Disney l'ha immaginata così?
La vera Alice, quella alla quale si è ispirato Carroll, neanche era bionda, ma mora.
O almeno credo che sia così. A dire il vero neanche ricordo dove l'abbia sentito dire.

Lentamente porto le mani sul mio volto. Ho le guance scavate, gli occhi infossati e sono bianca come un cadavere.

Se non sentissi ancora dolore in tutto il corpo, credo che non faticherei granchè a convincermi di essere un fantasma.

Tiro un pugno contro lo specchio.

Che scema.
Ora ho tutta la mano insanguinata.
Ma non mi fa impressione, dopotutto non è decisamente la prima volta che la vedo così.
Certo, solitamente non è sporca del mio sangue, ma a parte questo non ci sono grandi differenze rispetto al solito.

Saranno passati come minimo cinque anni, ma forse anche sei o sette.
Magari anche otto, non ne ho proprio idea.

Porto le mani al petto.
Possibile che in tutti questi anni non siano cresciute quasi per niente?
Ricordo che da piccola (che strano effetto mi fa dire "da piccola", dato che dal mio punto di vista praticamente lo ero solo fino a ieri) mi ritrovavo spesso a sperare che il mio seno non crescesse mai, dato che avrebbe potuto intralciarmi con gli esercizi.
Però devo ammettere che è alquanto mortificante scoprire che il mio desiderio si è realizzato...

Ad ogni modo, chissà che fine hanno fatto gli altri.
Saranno riusciti a scappare?
Forse mia madre li ha aiutati. Pochi giorni prima che finissi in coma, mi aveva detto di essere riuscita ad aprire una sorta di ospedale psichiatrico e di aver quasi ultimato i preparativi per scappare e far perdere le proprie tracce al direttore.
Spero tanto che ci sia riuscita.

Lo stomaco brontola di nuovo.

Pazienta, Alice.
Pazienta ancora un po'.
Hai resistito chissà quanti anni senza mettere nulla sotto i denti, cosa saranno mai altri cinque minuti?

A proposito di mangiare, e se qualcuno mi avesse semplicemente messo in bocca uno dei funghi del Caterpillar?
In questo modo mi basterebbe mangiarne l'altra metà per tornare piccola.

Che sciocca che sei, Alice.

Osservo il lavandino, ormai pieno di frammenti di vetro.

Ne afferrò uno abbastanza grande e lo tengo facendo attenzione a non ferirmi ulteriormente.
Forse farei prima a cercare una forbice, ma adoro essere melodrammatica.

Con la mano sinistra mi afferro saldamente i capelli e li sollevo.

Osservo il mio riflesso attraverso ciò che è rimasto dello specchio.

Un attimo.
Uno specchio...
Ho trovato!

Sorrido raggiante e con un colpo secco uso il pezzo di vetro per tagliarmi i capelli tutti in una volta.

Ora mi arrivano solo poco sopra le spalle.
Perfetto.
Non mi resta che tingerli, trovarmi delle lenti a contatto colorate e...

Addio Alice.
Benvenuto Jabberwocky.

Continue Reading

You'll Also Like

Omicidio a Brooklyn By Anna

Mystery / Thriller

870 245 7
Com'è possibile che la tua vita cambi da un momento all'altro? Come una semplice dimenticanza più crearti così tanti problemi? Come ho fatto a passar...
9.4K 604 13
Kakyoin è morto. O meglio questo è ciò che pensava Jotaro. Un giorno ricevette una chiamata da...Kakyoin! Nonostante possa sembrare un miracolo, ci s...
7.9K 142 31
#4 in stalking 07/06/23 #1 in stalking 14/01/24 Ci troviamo a Seattle, nonché famosa città degli Stati Uniti. Ogni persona vive la sua vita da normal...
4.6K 277 10
Persino Alice sapeva che Wonderland, era solo un sogno. -Come Anima Mai. ☕️BajiFuyu= Keisuke Baji x Matsuno Chifuyu; ☕️Anime Ship= Tokyo Revengers; ...