Lessons|| Ashton Irwin

By LeFossyDiAshEdHarry

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"Devi solo capire che tutti siamo belli a modo nostro. Abbiamo tutti delle piccole imperfezioni, ma dobbiamo... More

Prologue
Chapter one
Chapter two
Chapter three
Chapter four
Chapter five
Chapter six
Chapter seven
Chapter eight
Capther nine
Chapter ten
Chapter eleven
Chapter twelve
Chapter thirteen
Chapter fourteen
Chapter fifteen
Chapter sixteen
Chapter seventeen
Chapter eighteen
Chaptet nineteen
Chapter twenty
Domandine
Chapter Twenty-One
⚡Risposte Alle Vostre Domande⚡
Chapter Twenty-two
Chapter Twenty-three
Chapter Twenty-four
Chapter Twenty-five
Chapter Twenty-six
Chapter Twenty-seven
Chapter Twenty-nine
Chapter Thirty
Chapter Thirty-one
Chapter Thirty-two
Chapter Thirty-three
Chapter Thirty-four
Chapter Thirty-five
Chapter Thirty-six
Chapter Thirty-seven
Chapter Thirty-eight
Chapter Thirty-nine
Chapter Forty
Chapter Forty-one
Chapter Forty-two

Chapter Twenty-eight

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By LeFossyDiAshEdHarry

Credo di non essermi mai sentita così.
Non ho mai provato tutte le sensazioni che sto provando con Ashton, e nemmeno capisco cosa siano.
Io e lui stiamo passando sempre più tempo insieme e non mi dispiace, anzi, solo che capire cosa provo per lui è difficile.
Vorrei poter sapere cosa sto provando, ma tutto questo è nuovo per me.
Non ho mai avuto un ragazzo, lo ammetto, e non ho nemmeno mai provato niente di ciò che provo per lui, per qualcuno.
Spesso ho avuto qualche cotta, è vero, ma non sono mai stata così. Non ho mai provato tutte queste sensazioni anche solo per un sorriso.
Ma con Ashton è diverso. Lui con un solo sguardo, o sorriso, scatena miliardi di emozioni in me. Se quelle sono le cosiddette farfalle nello stomaco, allora lui me le sta facendo provare.
Con tutti questi pensieri mi alzo dal mio adorato letto. Non so perché già appena sveglia stavo pensando a lui, ma ormai è una cosa che mi viene naturale.
È la prima persona a cui penso la mattina o la sera. Senza neanche rendermene conto, il mio sguardo si posa sulla finestra, ancora chiusa, della sua stanza.
Non so davvero cosa mi prende, non avrei mai pensato di voler vedere qualcuno così tanto, a tal punto da essere il primo pensiero la mattina, quando vorrei solo soffocarmi con il cuscino per non andare a scuola.
Lascio stare i pensieri su Ashton, visto che dovrei prepararmi per andare a scuola, e se continui così rimarrò a fissare il vuoto mentre penso.
Mi preparo velocemente e, si, ho pensato lo stesso a lui, e poco dopo sono pronta.
Prima di scendere ed andare al piano di sotto controllo di nuovo la finestra. Questa volta la sua è aperta, e sorriso un po' appena lo vedo.
Non mi è mai successo di sorridere da sola nel vedere una persona, mi sa che ho qualcosa di grave.
Ashton posa lo sguardo sul mio ed arrossisco, visto che lo stavo guardando da un po', e lui sorride.
Ecco, un sorriso e mi ha stesa.
"Giorno Den" Dice, ed io sorrido.
"Giorno" Ashton sorride e poi prende il suo zaino da terra.
"Ci vediamo di sotto?" Domanda, come ormai d'abitudine ed io annuisco.
Prendo il mio zaino, saluto i miei, e vado verso la sua macchina.
È assurdo come la mia routine sia cambiata. Prima, ogni giorno, andavo a scuola con Clarissa, mentre all'improvviso mi sono ritrovata Ashton, con cui vado tutti i giorni a scuola.
È strano cambiare così tanto la mia routine, ma alla fine credo che basta adattarmi. Mi piace andare a scuola con Ashton, e mi piace anche guardarlo guidare, ma mi manca Clarissa, non posso non ammetterlo. Anche la situazione con lei è cambiata drasticamente.
Stanno cambiando parecchie cose nella mia vita in questo perdio.
"Sei pensierosa oggi, tutto bene?" Domanda Ashton, una volta saliti in macchina, ed io annuisco solamente.
Non posso di certo dirgli che sto pensando a lui da stamattina appena sveglia.
"Sicura?" Domanda ancora, ed io annuisco e poggio la testa sul finestrino.
In realtà sono immersa da tanti pensieri, e sono anche confusa, ma non voglio parlarne con nessuno, soprattutto se una delle cause è seduta accanto a me e sta guidando verso scuola.
Il resto del viaggio procede in silenzio, con solo la radio che colma questo silenzio.
Appena arriviamo scendo dalla macchina, e prima che possa salutare Ashton, lui si avvicina.
Mi prende il viso tra le mani, e sembra che voglia studiarlo, per come mi sta guardando.
Arrossisco e la vicinanza con lui mi fa impazzire sempre di più e lo guardo.
"Non capisco cosa tu abbia oggi, se vuoi parlarmene puoi farlo ok?" Dice, ed io annuisco e sorrido un po'.
Il fatto che si stia preoccupando così tanto per me mi rende felice, mi fa capire che di me gli importa davvero.
Quando sto per staccarmi, Ashton mi avvicina, mettendo una mano dietro la mia schiena e mi abbraccia.
Ricambio subito l'abbraccio, con il mio cuore che balza in petto e il mio stomaco che fa le capriole.
Ashton mi accarezza lentamente la schiena, mentre mi stringe tra le sue braccia, ed io mi godo questo momento.
Quando si stacca vorrei chiedergli di abbracciarmi ancora, visto che ne avrei bisogno e mi piace quando lo fa, ma arrossisco solamente e vado verso l'entrata.
Ashton cammina al mio fianco e dopo essere entrati ci guardiamo.
"Ci vediamo a pranzo?" Domanda, ed io annuisco.
"A dopo" Lui mi rivolge un sorriso, che ricambio, ed io vado verso la mia classe, con ancora Ashton nella testa.
Evidentemente oggi non vuole proprio andare via dai miei pensieri.

***
A pranzo, come sempre, vado verso il solito tavolo.
Questa volta però trovo anche Michael seduto con noi, e sorrido a vederlo.
"Ciao Mike!" Lo saluto sorridendo, e lui alza lo sguardo verso di me e mi saluta.
"Ciao Deni! Come va?" Domanda, con il suo solito sorrido, ed io mi siedo al solito posto, questa volta con lui accanto.
"Bene, a te?" Rispondo sorridendo, e poco dopo al mio fianco si siede anche Ashton.
"Bene" Sorrido, e poi Michael saluta anche Ashton. Lui, invece di salutarmi come le persone normali, mi abbraccia da dietro, facendomi perdere qualche battito.
"Ciao anche a te ricciolino" Dico sorridendo, cercando di non svenire sul colpo. Ashton mi stringe forte per la vita e poggia il mento sulla sua spalla.
Potremmo quasi sembrare una coppia, e questa cosa mi fa decisamente stare peggio, il mio cuore sta esplodendo.
"Mike, che bello averti al nostro tavolo, soprattutto da sobrio" Dice Ashton ridacchiando, rimanendo così, e posso sentire quasi il suo respiro vicino al mio collo.
"Ash mi ricorderai a vita il fatto che ero ubriaco?" Domanda Michael, alzando gli occhi al cielo, e lui annuisce ridendo.
La cosa che più mi sembra strana è che mi sta abbracciando come se niente fosse, mentre io sono un peperone e il mio cuore sta per esplodere.
"Certo che si, anzi non vedo l'ora che arrivi la prossima festa proprio per vederti ubriaco" Ridacchio e Michael alza gli occhi al cielo.
"Ciao ragazzi, oh Mike, ci sei anche tu!" Esclama Calum sorridendo, che è appena arrivato, e prende posto, come sempre, vicino ad Ashton. Michael annuisce sorridendo e loro due iniziano a parlare tra di loro, mentre Ashton continua a stringermi.
"Ash, Deni, come mai vi state abbracciando così tanto?" Domanda Calum, ed io arrossisco di più, se possibile.
"Ho voglia di abbracciare forte Denise, qualche problema?" Domanda Ashton con tono scherzoso, tenendomi ancora stretta.
Si, tanto quella che sta per avere un collasso sono io.
"No no" Risponde Calum ridendo, ed io sorrido, ma sono incapace di spiccare parola visto che Ashton che mi abbraccia non lo supero facilmente.
Ashton continua a tenermi così, ed intanto al tavolo arriva anche Clarissa.
Rispetto alle altre volte, oggi mi sta guardando, e lo fa insistentemente.
Forse perché Ashton mi sta abbracciando, ma non vedo cosa dovrebbe importarle. Non mi ha più rivolto la parola o guardata in faccia, non capisco perché ora mi stia guardando. E se lo sta facendo perché Ashton mi sta abbracciando, non sarebbe nemmeno giusto.
"Ciao ragazzi" Ci saluta, e tutti ricambiamo.
Non le parlo più, ma io a differenza sua saluto ancora.
"Come state?" Domanda, prendendo il solito posto di fronte Calum. Mentre parla guarda anche me, ma io mi limito ad un mormorare un 'bene'.
All'improvviso, dopo aver smesso di parlare con Calum sul suo buon umore, riprende a guardarmi. Ashton mi sta ancora stringendo, quindi probabilmente è per questo che mi guarda.
"Deni, e tu come stai?" Domanda poi Clarissa, lasciandomi stupita.
Come se le importasse in questi giorni come stessi.
"Bene" Rispondo, rimanendo il più fredda possibile. Non voglio che creda che, visto che ora mi sta rivolgendo la parola, siamo amiche come prima, come se non fosse successo nulla.
Lei fa un piccolo sorriso in risposta, ed intanto Ashton si stacca e inizia a mangiare, ma tiene una mano sulla mia, probabilmente notando il fatto che mi sono irrigidita. Arrossisco a quel gesto, ma ricambio un po' la stretta, e mangio anch'io qualcosa.
"Deni? Ti andrebbe di pranzare fuori con me?" Domanda Clarissa, ed io alzo lo sguardo verso di lei.
Ma cos'è questa mania di voler farmi mangiare fuori?!
"No, ormai abbiamo iniziato qui" Rispondo, cercando di rimanere fredda e distaccata.
Non mi parla da settimane e ora vuole pranzare con me?!
"Per favore... È importante, devo parlarti" Dice, mordicchiando il labbro. Quando lo fa vuol dire che è pentita di qualcosa e cerca di rimediare.
Guardo un secondo Ashton, ed anche lui guarda me, probabilmente notando tutta la scena.
"Non c'è niente da dirmi, se vuoi farlo allora fallo qui" Dico, e so che non lo farà. Vuole che io e lei parliamo da sole, quindi non parlerà davanti a qualcuno.
Sono sempre stata tanto buona, e so già che dopo avrò i sensi di colpa per la mia freddezza.
Purtroppo sono fatta così, anche se la gente merita che io non sia buona, ma che rimanga fredda e distaccata, alla fine mi sento in colpa. È strano ed insensato, lo so, ma purtroppo questo è un lato del mio carattere. Sono fin troppo buona a volte, riesco a dire di no, ma poi ho miliardi di complessi e di sensi di colpa, anche se magari ho fatto la cosa giusta. E poi, se la persona che mi fa sentire così è Clarissa, è ancora peggio visto che le voglio bene nonostante tutto.
Non posso dimenticare tutti i nostri anni di amicizia, le voglio bene dopotutto, come potrei fare a dimenticare tutto come ha fatto lei? O a non rivolgerle la parola?
"Deni per favore, ci metteremo un attimo... Ho solo bisogno di parlarti, tutto qui. Lasciami almeno fare questo" Continua, cercando di convincermi, ed io rimango qualche secondo in silenzio.
Guardo un attimo Ashton, e lui fa un cenno con la testa, e capisco che anche lui vorrebbe che dicessi di sì.
Da un lato non vorrei parlarle, ma dall'altro ci sono tutti i bei momenti passati con lei, la nostra amicizia durata anni. E come faccio a reprimere la voglia di parlarle se ho davanti quella che dovrebbe essere la mia migliore amica?
Lo so, il suo comportamento non merita, ma è pur sempre la persona con cui ho condiviso sia momenti belli, che brutti, della mia vita.
Non posso far finta che non sia nessuno.
"Va bene. Ma oggi, non ora" Dico, continuando a mantenere un tono abbastanza freddo. Non voglio farle capire che sarei già pronta a perdonarla, non subito almeno.
Vorrei prima sentire cosa dice.
Lei sorride un po' ed annuisce.
"A casa tua va bene?" Domanda, ed io annuisco.
"Grazie" Dice poi, continuando a sorridere, ed io non rispondo e continuo a mangiare, dopo averle rivolto uno sguardo.
Avrò sbagliato probabilmente, ma a volte sento sempre di più la sua mancanza, e non posso ignorare per sempre questo.
E poi, prima o poi, avrei dovuto comunque affrontarla.

"Credi che abbia sbagliato?" Domando ad Ashton, mentre lui ha gli occhi fissi sulla strada. Siamo entrambi in macchina, abbiamo lasciato Calum da poco, ed io ho ripensato al fatto che oggi dovrei vedere Clarissa per parlare.
"No, non credo. So che buttare così un'amicizia non è bello, è credo che anche lei abbia iniziato a capirlo, perciò vuole parlarti. E poi parlerete soltanto, quindi tranquilla. Non stai facendo niente di sbagliato. E qualunque cosa farai non sarà sbagliata, soprattutto se sarà giusta per te" Dice, tenendo lo sguardo fisso sulla strada, ed io sorrido un po'.
"Se mi chiedesse di perdonarla cosa dovrei fare secondo te?" Chiedo in un sussurro, ed Ashton rimane qualche secondo in silenzio, per poi rispondermi.
"Se ti sembra giusto fallo. La vita è una, non potrai vivere con il rimorso di non averla perdonata. Se senti che lei non lo farà più allora perdonala. In amicizia si sbaglia spesso, siamo umani e facciamo errori spesso, ma se succede a volte meritiamo di venire perdonati. Se ricapita allora ci penserei molto di più, ma se tu te la senti e credi che lei sia cambiata e sia ritornata la tua vecchia Clarissa, allora si, perdonala. So che hai bisogno della tua migliore amica, lo vedo, ed è normalissimo" Dice, ed io annuisco piano, e ripenso alle sue parole.
"È che spesso perdono. Sono una persona un po' stupida perché perdono sempre, e se non lo faccio finisco per sentirmi in colpa" Dico, giocherellando con un braccialetto che ho al polso.
"Den, sei semplicemente buona. Odi litigare perciò perdoni. Non c'è niente di male nell'essere buoni, ma poi non devi sentirti in colpa" Dice, parcheggiando nel vialetto di casa.
"Si, ma odio avere i sensi di colpa anche se poi quella persona magari l'ha meritato" Mormoro, mentre scendo dalla macchina con Ashton.
"Facciamo una cosa? Riparliamo di questo dopo, come una lezione, ti va?" Domanda, ed io annuisco.
Ho bisogno di questo, ed Ashton riesce ad aiutarmi a farmi apprezzare qualcosa di me.
"Bene, allora ci vediamo dopo così ne parliamo, e mi dici cosa è successo con Clarissa" Dice, prendendo le chiavi di casa dal suo zaino.
"Va bene, a dopo allora" E prima di andare via, questa volta do io, per prima, un bacio sulla guancia ad Ashton, tralasciando il fatto che sia diventata un peperone, per poi andare verso casa mia.
E prima di aprire la porta posso giurare di aver visto un sorriso sulle labbra di Ashton.

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