Grazie, per cominciare.
Perché, ecco, il vostro essere arrivati fino a qui, fino alla fine della storia, ha un grande significato. Per me, almeno. Quindi, grazie.
Non mi aspettavo che questa storia attirasse qualche lettore. Troppo piena di cliché, di banalità, di cose già viste. L'impermeabile giallo, in primis. Poi il paesino abbandonato, le miniere... Ecco, boh, proprio non avrei detto che qualcuno potesse trovarla interessante. Senza ovviamente citare le esitazioni stilistiche. E quindi, di nuovo, grazie.
Meritano una citazione i miei allievi, che hanno letto la prima stesura di questa storia, Stefania, che le ha lette tutte, Paolo, che ha letto questa, Maurizio, che si sta ancora chiedendo chi sia Abe Barber, Sonia, che cerca i buchi nella trama, Chiara, che ha detto che non dorme più la notte, Sandra, che ha ancora il terrore degli impermeabili gialli.
Sembrano poche parole, lo so, ma c'è voluto tanto lavoro. E la pazienza di tanti.
La prossima sfida con me stessa sarà una storia d'amore. Ve lo dico, nel caso in cui foste interessati. In prima persona. Al presente. Ma, al solito, senza un lieto fine.