«Mi stai prendendo in giro vero? Neanche un dettaglio piccante? E che cavolo! Ieri eri davvero sexy vestita così, chiunque sano di mente ti sarebbe saltato addosso!» comincia ad urlare Blanca, attirando l'attenzione di molte persone in palestra, soprattutto Dylan e Drake, i quali ridacchiano.
Menomale che Grayson è nello studio di mio padre, a parlare di non so cosa.
«Smettila di urlare, hai dimenticato gli psicofarmaci oggi?» le chiedo completamente seria, lei mi guarda male.
«Sto parlando sul serio!» urlacchia poi lei incrociando le braccia al petto, mentre picchietta il piede per terra.
«Anche io!» ribatto alzando gli occhi al cielo.
«Di che state parlando?» non so quando, né come, ma Drake si è avvicinato a noi.
«Il tuo amico è gay?» gli chiede seria Blanca, voltandosi verso di lui, facendomi spalancare gli occhi.
«Blanca!» urlo spazientita.
«Chi? Dylan?» le chiede curioso Drake, corrugando le sopracciglia.
«No, Grayson.» risponde subito Blanca, attendendo la risposta.
«Okay Blanca, basta.» le chiedo ancora una volta di smetterla.
«Oh no, assolutamente no.» risponde Drake ridendo «Perché? Ha fatto cilecca ieri?» chiede, guardando me.
«Non ha fatto proprio niente ieri, quel coglione!» risponde Blanca, arrabbiata.
«Cosa? Si è fatto scappare questa opportunità? L'ultima volta che ho dato lezioni a qualcuno è stato prima di Rachel, inutile dire che abbiamo scopato per tutta la durata dell'allenamento.» ci racconta come se fossimo i suoi migliori amici maschi.
«Ecco, quello che avrebbe dovuto fare Grayson.» gli dice la mia migliore amica facendomi rimanere di stucco.
«Concordo.» annuisce con la testa Drake.
Sono pazzi!
«Okay, voi due siete malati, smettetela!» punto con il dito entrambi, i quali mi guardano divertiti, sono arrossita, me lo sento.
«Aryetta sta arrossendo...» mi prende in giro Drake ridendo insieme alla mia migliore amica.
«Fanculo a entrambi.» borbotto e mi allontano dai due che stanno ancora ridendo.
Passo il resto del pomeriggio a girare e pulire tutta la palestra, poi quando arriva il momento dell'allenamento con Grayson, vado a cambiarmi.
«Maledetta Blanca!» urlo frustata non appena apro il mio borsone.
I leggings comodi e la canotta lunga che mi ero portata sono stati rimpiazzati da pantaloncini corti neri e un top blu.
«Stai parlando sola?» quasi mi viene un colpo non appena sento la voce di Grayson alle mie spalle.
«La smetterai mai di farmi prendere certi tocchi?» gli chiedo infastidita, non tanto con lui, ma con Blanca, che mi sentirà... eccome se mi sentirà.
«È divertente.» fa spallucce lui «Allora? Perché hai maledetto la tua migliore amica?» mi chiede, non rivelando nessuna traccia di curiosità.
«Emh, ha cambiato i vestiti che c'erano nel mio borsone.» gli dico, indicano i pantaloncini e il top.
«Ha fatto bene, fa caldo.» mi risponde seriamente lui.
Certo, se mi stai accanto, fa caldissimo.
«Comunque tranquilla, non ti salterò addosso.» beh, tecnicamente è questo il problema di Blanca «Non adesso almeno.» aggiunge e io sento le guance bruciare «Ti aspetto di là.» mi dice e subito dopo esce dallo spogliatoio.
Maledetta Blanca e maledetto l'effetto che mi fa Grayson Walker.
Esco dallo spogliatoio cercando di allungare un po' i pantaloncini corti che mi ha dato quella strega della mia migliore amica, ma niente, risalgono in un niente.
«A quanto pare ce l'hai fatta, pensavo che non saresti uscita dallo spogliatoio.» dice lui non appena sente i miei passi senza neanche voltarsi a guardarmi.
«Divertente.» borbotto, avvicinandomi a lui a piccoli passi.
Non appena gli arrivo difronte, mi guarda, anzi, mi fa una vera e propria ispezione, i suoi occhi perlustrano ogni centimetro del mio corpo e non tenta neanche di nasconderlo.
«Iniziamo?» gli chiedo totalmente a disagio, lui annuisce.
«Tre giri di corsa.» dice e io mi trattengo dallo sbuffare, odio correre.
Non appena finisco i giri di corsa sotto il suo sguardo vigile, mi dice di fare gli addominali, tutto procede bene, fin quando non si inginocchia per terra e mi mantiene i piedi fermi, piega un po' il suo busto verso di me e io credo che potrei collassare per terra.
«La tua amica ha davvero chiesto a Drake se fossi gay?» mi chiede d'un tratto e io stremata mi lascio cadere, finendo così sdraiata con gli occhi chiusi e le guance in fiamme.
«Oddio, te l'ha detto Drake? Quel grandissimo stronzo!» inizio a dire «Si, l'ha fatto, ma Blanca è fatta così, fa domande strane...» gli spiego e lui sembra divertito dal mio imbarazzo.
«Beh, presto le dirai che si è sbagliata.» mi sussurra pericolosamente vicino alla faccia.
Oddio, che vuol dire?
«Emh, sbaglio o toccava a me fare le domande oggi?» gli chiedo cercando di cambiare discorso e lui si irrigidisce.
«Non mi sembra di aver accettato.» mi risponde freddamente e io un po' ci resta male.
Quanti segreti nascondi, Grayson Walker?
«Non m'interessa, onestamente. Tu sai molte cose di me e io non so quasi niente di te, perciò, credo che tu debba rispondere alle mie domande.» m'impunto perché so che ho ragione e lui sembra sorpreso dalla mia audacia «Non sarò invadente comunque, se è questo che ti preoccupa. Non sono il tipo.» aggiungo in fine e lui sembra un po' meno rigido.
«Continua a fare gli addominali.» mi dice allontanandosi da me, per mantenere i miei piedi fermi.
Se continuo di questo passo, torno a casa con i muscoli dello stomaco consumati.
«Sei figlio unico?» gli chiedo e lui s'irrigidisce ancora una volta, aspetto cinque, dieci minuti ma alla fine la risposta arriva.
«No, ho una sorella e due fratelli.»
«Come si chiamano? Quanti anni hanno?» beh, ne approfitto adesso che ha risposto, magari sarò ancora così fortunata e mi risponderà ancora.
«Delilah, Calum e Thomas, hanno sedici, tredici e undici anni.» mi risponde dopo qualche minuto e io trattengo un sorriso.
Immagino siano belli come lui.
«Vivi con loro?» gli chiedo curiosa, lui mi fa cenno di seguirlo sul ring e dopo avermi spiegato cosa fare, mi risponde.
«No, loro vivono con mia madre, io vivo solo.»
«Hai un colore preferito?» gli chiedo cercando di smorzare la tensione, dato che a quanto pare, non gli piace parlare della sua famiglia, l'ho capito dal suo sguardo, la sua espressione e il modo in cui si irrigidisce.
Lui mi guarda stranito, cerca di trattenere un sorriso, si vede dalle labbra.
«Che razza di domanda è?» mi chiede divertito.
«Una domanda normale.» faccio spallucce con un sorriso.
«Non ho un colore preferito.» mi risponde infine, parando un mio pugno.
«Che razza di risposta è?» gli chiedo sbalordita.
Come può non avere un colore preferito?
«Una risposta normale.» mi imita lui prendendomi in giro.
«Touché.» borbotto alzando gli occhi al cielo.
Verso fine serata ho scoperto qual'è il cibo preferito di Grayson, la sua materia preferita al liceo, come mai si è appassionato alla boxe, quando è stata la sua prima rissa e il nome della sua prima ragazza.
Cose alquanto normali, non tanto personali, lui si irrigidiva alle domande più serie perciò ho lasciato perdere.
Anche questa volta si è offerto di accompagnarmi a casa e quando sto per uscire dallo sportello, senza salutarlo, non avendo il coraggio di ieri, lui mi prende per mano.
«Non mi saluti?» mi chiede e sembra divertito, ma con Grayson, mai dire mai.
«Ciao.» gli dico ma sembra più una domanda.
«Allora ti saluto io.» non appena si avvicina sento il cuore pompare a mille, le guance rosse e tanto caldo.
Mi posa un bacio leggero all'angolo delle labbra e poi si allontana.
«A domani, bambina.» mi saluta e io rischio di sciogliermi come un ghiacciolo.
Se ci arrivo a domani...