No Other

By CaffeinaJunkie17

278K 12.2K 719

Selezionata da WattpadStorieDamoreIT - AfterRomance Emma, fan sfegatata di Star Wars, lavora nel locale di su... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Epilogo
Playlist (e ringraziamenti)

Capitolo 31

4.9K 258 21
By CaffeinaJunkie17

Kelsey, rinchiusa in una cella per nulla confortevole, continuava a riguardare il braccialetto che le aveva donato Marcus. "Ti aiuterà quando ne avrai bisogno, ricordartelo", le aveva detto.
Quella sottile barra dorata che si arrotolava intorno al suo polso, non aveva niente di minaccioso e i soldati di Jaxon non avevano pensato di sequestrarglielo.

In quei giorni trascorsi in solitudine, aveva riflettuto molto e, l'unico piano che era riuscita ad elaborare era estremamente rischioso.

Quel giorno, sarebbe stata portata al cospetto di Ory, il sommo consigliere.

L'unico motivo per cui Jaxon le aveva risparmiato la vita. Sapeva benissimo cosa sarebbe successo. L'avrebbero torturata per cercare di ottenere informazioni che non aveva e alla fine l'avrebbero uccisa.

Doveva tentare la fuga, in un modo o nell'altro: alla peggio sarebbe morta, ma a quel punto, cosa aveva da perdere? Ci doveva almeno provare. Aveva una sola chance e non poteva perderla, anche perché la vita in prigione le stava già prosciugando le energie.

Cosi quando le due guardie entrarono nella cella e la strattonarono senza troppi riguardi, Kelsey seppe che quello era il momento di agire: sfilò una pietra dal suo bracciale e la piantò dritta nel collo della prima guardia. Rapidamente fece lo stesso anche con l'altra. Senza avere il tempo di reagire i due finirono a terra, completamente inermi.
Kelsey sperava di non aver mai bisogno di utilizzare quell'arma. Infatti, quelle pietre rosse, incastonate nel suo bracciale, nascondevano dei piccoli spilli iniettati di un potente veleno, in grado di uccidere sul colpo. Marcus aveva progettato quel bracciale con la speranza che non le venisse mai tolto e così era stato: avevano pensato a privarla delle sue armi, ma non di quell'insignificante gioiellino.

<<Grazie Marcus>>, bisbigliò sfilando la divisa di uno dei due poveri malcapitati ed indossandola. Prese le armi di entrambi e si premette l'elmetto sulla testa.

Raggiunse a passo spedito l'hangar e, mentre stava per saltare su una piccola nave, venne raggiunta dal laser di una pistola che le ferì lo stesso braccio che Jaxon le aveva colpito pochi giorni prima. Si girò spaventata e, quando si ritrovò davanti il volto minaccioso del suo nemico, non potè fare a meno di sparare a sua volta. Vide lo stupore negli occhi scuri di Jaxon quando il colpo di lei gli sfiorò la gamba. Kelsey sperava di rallentarlo: sapeva benissimo che lui era sempre stato un veloce corridore e il fatto che le sue guardie fossero ancora distanti ne era la prova.

Kelsey corse sulla nave, arrivò alla plancia di guida e chiuse il portellone. La nave si mise immediatamente in moto e, con un colpo di fortuna, riuscì ad uscire dall'hangar prima che il passaggio si chiudesse del tutto.

Spinse i motori al massimo della velocità ed impostò il pilota automatico in direzione Nettuno. Nessuno la stava seguendo, probabilmente la sua mossa inaspettata aveva confuso tutti. Kelsey non riuscì a trattenere un sospiro di sollievo: non era ancora in salvo, ma tutto sommato non era stato così difficile fuggire.

<<Alzati>>, disse tranquillamente una voce maschile terrificante alle sue spalle. Non era quello il momento di arrendersi: raccolse con un movimento impercettibile l'arma che aveva appoggiato sulle sue gambe, si voltò rapidamente e sparò alla cieca.

Il colpo arrivò a destinazione in modo del tutto inaspettato, colpendo l'addome di Jaxon che lasciò cadere la sua arma per portarsi la mano inguantata sulla ferita.

Kelsey corse verso di lui e con un calcio allontanò l'arma del nemico. Quando lui si accasciò al suolo, dalla sua bocca uscì un grido inaspettato. <<Jaxon!>>, urlò avvicinandosi al ragazzo.

<<Non mi toccare, traditrice>>, sussurrò mentre lei tentava di aiutarlo. Così Kelsey fece l'unica cosa sensata che le venne in mente: raccolse la sua arma ad onde elettromagnetiche e la puntò contro il ragazzo che, stordito, chiuse gli occhi e smise di fare qualunque resistenza.


<<Visto mamma? Cosa ti avevo detto?>>, bisbiglia Michela alle mie spalle.

<<Emma, non avevi un appuntamento?>>, mi domanda la mamma.

<<Certo che ce l'ha. Ma ogni volta fa così e si distrae scrivendo quella stupida storia. Dovrebbe prepararsi e mettersi in tiro>>.

<<Per quanto io non approvi il tuo accompagnatore, tua sorella ha ragione. Non puoi non essere pronta per quando arriverà>>.

Ci mancava solo che Michela si facesse spalleggiare dalla mamma.

Sospiro angosciata: <<So già cosa mettere, mi devo solo truccare>>.

Certo non voglio uscire come una appena scappata da un apocalisse-zombie, ma non sento nemmeno la necessità di tirarmi a lucido da capo a piedi.
Ormai distratta, mi infilo delle calze nere velate e il vestitino bordeaux. Mi trucco leggermente e rimango in attesa dell'arrivo del barista. Questa sera andremo in un pub che fa cocktail particolari e, a suo dire, deliziosi.
Ma prima lo devo obbligare a fare un salto al compleanno di Lorenzo.
Cosa che preferirei non dover fare vista la presenza più che ovvia di Andrew. Isa però ha insistito tanto e alla fine, davanti al suo sguardo da cucciolotto ferito, ho accettato.

<<Sei bellissima>>, mi dice Gianluca quando salgo sulla sua macchina. E' così dolce che non posso fare a meno di sorridere.

<<Anche tu>>, rispondo onestamente perdendomi nei suoi occhi chiari. Lui mi stringe la mano. 

<<Sono felice che Claudio ti abbia sostituito>>, gli dico contenta.
<<So che dobbiamo andare al Mamacita, ma prima possiamo fare un salto al compleanno di Lorenzo?>>, chiedo speranzosa.

<<Certo. Al Decimo?>>.

<<No, Lorenzo ha voluto che Isa partecipasse senza doversi preoccupare di nulla. È allo Sherwood. Lo sai, vero, che forse ci sarà anche Andrew?>>, domando esitante. Non forse. Sicuramente!

<<Sì, ma è lui che dovrebbe sentirsi a disagio>>, borbotta.

<<Hai ragione! Grazie... È da giorni che Isa insiste>>.

Appena scendo dalla macchina, Gianluca mi stringe la mano e mi tira verso di sé, dandomi un leggero bacio a stampo. Talmente inaspettato che, solo quando si stacca da me, realizzo che è stato il nostro primo bacio.

Quando entriamo nel locale, incrocio immediatamente lo sguardo di Andrew. Mi avvicino a Isa e Lorenzo e li saluto. Sono entrambi felicissimi di vederci, due cucciolotti adorabili.

<<Purtroppo possiamo stare pochissimo, ma ci tenevo a farti gli auguri>>, dico a Lorenzo abbracciandolo sotto lo sguardo orgoglioso e felice di Isa.
<<Il tempo di bere qualcosa, ok?>>, sorride porgendoci bicchieri di spumante, <<Ma se vi fermaste anche per la torta, non ve ne pentireste>>. 

Andrew si mantiene a distanza e ci guarda irritato mentre Gianluca continua a bere.

<<Esco un attimo, fa caldo qui dentro>>, bofonchia il mio barista dopo alcuni bicchieri di spumante e io, dopo aver afferrato i nostri cappotti, non posso fare a meno di seguirlo. Si dirige verso il parcheggio ciondolando lentamente. 
Mi avvicino a lui preoccupata, ma Gianluca incatena i miei occhi nei suoi, prima che le sue labbra annullino la distanza tra noi. Mi spinge con la schiena contro la sua macchina e continua a baciarmi schiacciandomi con il suo corpo. Alcune persone, fuori dal locale, iniziano a fischiare.  Siamo nel bel mezzo di un parcheggio e la cosa si sta facendo un po' troppo spinta.

<<Gianlu, aspetta>>, dico a disagio, <<C'è gente>>.

Ma lui non mi ascolta e mi bacia il collo appassionatamente. Quando mi infila una mano sotto al vestito, sollevandomi la gonna, provo a spingerlo via, ma non sono abbastanza forte. Il cappotto mi copre per quanto possibile, ma non voglio comunque restare nuda nel parcheggio di un locale. Per quanto possano piacermi i suoi baci, non ho ancora perso la testa al punto da lasciarmi andare così. 

<<Fermati>>, provo a dire ancora tentando di allontanarlo. Lui non mi ascolta, è completamente inebriato dalla passione, e mi sembra quasi un'altra persona. <<Per favore, non qui...>>, sussurro cercando di cambiare strategia. 

In una frazione di secondo, Gianluca si ritrova a guardarmi da terra. Ci metto un istante a realizzare che è stato spinto via. E non da me. 

<<Andrew?>>, borbotto confusa osservando il coreano.

<<Sei un bastardo>>, esclama freddamente guardando il barista ancora a terra.

<<Ma sei impazzito?>>, gli chiedo con la voce tremante. Non so se sono più spaventata dal cambiamento di Gianluca o dall'atteggiamento aggressivo di Andrew. 

Gianluca si rialza e urla: <<Stronzo. Ti dovrei ammazzare>>.

Andrew si scansa giusto in tempo e io corro verso di lui per tentare di fermare una sua possibile reazione. Barcollo sui tacchi e cado sulle ginocchia, come un sacco di patate rompendo le calze e graffiandomi le mani.

<<Oddio, Emma>>, borbotta Andrew accorgendosi della mia rovinosa caduta a quattro zampe. Si avvicina a me e con tono gentile mi domanda se sto bene, prima di rivolgersi nuovamente al barista con tutt'altro tono: <<Vattene. O giuro che ti denuncio. Sai anche tu che questa volta non la passeresti liscia>>.

Gianluca si alza confuso e deluso: <<Me ne vado>>.

Lo guardo allontanarsi barcollando, dimenticatosi dell'auto, poi mi osservo tristemente le mani graffiate e le calze distrutte sotto le quali si vedono chiaramente le mie ginocchia sbucciate. Chissà perché l'asfalto brucia sempre così tanto. 

<<Andiamo, dobbiamo disinfettarti. Rientriamo>>, mi dice Andrew deciso, <<Lorenzo può aiutarci>>.

<<No. Se rientro, ad Isa viene un colpo e rovinerei la festa>>, borbotto costernata, <<Che disastro!>>.

Lui mi osserva pensieroso: <<Vuoi venire da me? Abito qua vicino e, per quanto possa valere in questo momento, ti giuro che non ho cattive intenzioni>>. 

I suoi occhi scuri mi sembrano sinceri, ma a questo punto non ci capisco più niente. 

Continue Reading

You'll Also Like

358K 12.7K 26
Lei: ragazza semplice e dal carattere forte, non facile da raggirare Lui: ragazzo bello e coinvolgente, tutte le ragazze pagherebbero per averlo anc...
4K 183 47
Ethos è l'insieme di quattro regni indipendenti : il regno del nord, la zona di mezzo, il regno del sud e il regno dell'est. Più di mille anni fa, q...
7.5K 338 47
James è un agente dell'FBI..a cui viene assegnata una missione particolare...scovare il capo di un grosso cartello mafioso Abigail...è una ragazza d...
48K 725 57
[COMPLETA] Il tipico ragazzo attraente e affascinante sta per cambiare la vita di Skylar, una ragazza 18enne che ha sempre organizzato tutto nei mini...