Spoiled Brat | Taekook [ ITAL...

By svs4noo

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[* COMPLETATA *] Taehyung è un ragazzino viziato. Ottiene sempre ciò che vuole, compreso quel ragazzo dai cap... More

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Kabanata 40
Special Chapter: Jungkook's POV
Wakas
Bonus Chapter: Honeymoon

Kabanata 14

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By svs4noo


Questa è una fanfiction di @baektanned che mi ha gentilmente concesso di tradurre, tutti i diritti e crediti sono riservati a lui.

Kabanata 14 – Jimin

La prima cosa che Taehyung controllò quando si svegliò, fu il suo corpo. Quando sentì quanto fosse dolorante, e ovviamente nudo, capì che ciò che era successo la sera prima non era stato un sogno. Non era definitivamente un sogno.

Aveva perso la verginità con Jungkook. E il sangue rappreso sul suo letto diceva che sì, non era più vergine. Ed era felice per ciò. Il pensiero di lui e Jungkook uniti lo rendeva felice.

Jungkook non era più accanto a lui. Doveva essersi svegliato presto e lo aveva lasciato da solo per non essere visto dalle cameriere. O peggio, dai suoi genitori.

"Oh cazzo!" Taehyung grugnì quando una fitta di dolore lo colpì nella sua parte bassa non appena si alzò. Faceva davvero male. Credo di starlo rimpiangendo, cazzo. Grugnì e sussultò cercando di fare del suo meglio per andare nel suo bagno, a fare un bagno.

Aveva ancora delle lezioni a cui prendere parte e a molte di queste voleva assentarsi, ma non poteva. Lo aspettava una lunga giornata.

Quella mattina, la stanza di Taehyung era piena di grugniti, gemiti e bestemmie.

+++

"Buongiorno, Taetae- Aspetta, perché zoppichi?" chiese Jimin, alzandosi dal proprio posto con un'espressione corrucciata quando notò che Taehyung riusciva a malapena a camminare. Quest'ultimo aprì la bocca per rispondergli ma rimase senza fiato, a guardarlo con occhi spalancati. "Ommioddio! Non dirmi che hai fatto sesso?!"

Taehyung si sedette lentamente, non volendo causare ulteriore dolore al suo culo, e schiaffeggiò il braccio del suo migliore amico che era seduto accanto a lui. "Stai fottutamente zitto, figlio di puttana chiacchierone."

Non rimanendo seriamente offeso dall'appellativo con cui lo aveva chiamato il suo migliore amico, Jimin iniziò a fare domande. Taehyung pregò Dio di dargli più pazienza per non uccidere il suo migliore amico.

"Dio, Jimin. Stai zitto, per favore." Taehyung alzò gli occhi al cielo, per l'ennesima volta. "Primo, sì, ho fatto sesso—Non provare ad urlare o ti taglio quel pisello di due centimetri." Lo minacciò Taehyung quando vide Jimin sotto shock.

Spaventato dal fatto che potesse farlo, Jimin fece finta di chiudersi la bocca come se fosse una zip.

"Bene." Sorrise Taehyung. "Okay, sì, ho veramente fatto sesso stanotte. Dovresti congratularti con me per aver preso un cazzo in culo—e bocca. Un cazzo grosso e lungo per essere più precisi."

"Gosh. Chi è lo sfortunato?" chiese Jimin in modo silenzioso, con poco fiato e Taehyung fece una smorfia.

"Puoi spostarti? Ti puzza l'alito." Disse Taehyung con un'espressione neutra.

Offeso, Jimin sussultò e indietreggiò. "Hey! Mi lavo i denti tre volte al giorno!"

"Sì, ti lavi i denti senza dentifricio," replicò Taehyung,  ottenendo uno schiaffo sulla schiena. "Cazzo! Fa male!"

"Mpf!" Jimin alzò gli occhi al cielo. "Smettila di insultarmi, okay? E rispondi alla mia benedetta domanda."

"Bene," mormorò Taehyung per poi sospirare. "Jungkook."

"Che cazzo?" gli occhi di Jimin erano spalancati come il fondo di una bottiglia e la sua mascella era a terra. "Sei fottutamente serio? Dio! Ti giuro che se stai cazzeggiando con me ti taglio il cazzo."

"Psh, sono serio. Io e Jungkook abbiamo fatto sesso ieri."

"Tu...traditore! Mi hai tradito!" Jimin si alzò drammaticamente e guardò Taehyung. Fortunatamente erano arrivati a scuola presto, non c'erano molti studenti a quell'ora. "Come hai potuto?!"

"Tch. Sei così rumoroso."

"Zitta, puttana! Dio! Lo sapevo! Me lo vuoi portare via, serpe!"

"Che cosa? Non è nemmeno tuo."

"È mio! È mio nella mia testa!"

"Jimin, stai zitto."

"Serpe! Puttana! Troi—aspetta, quanto ce l'ha lungo?" Jimin si sedette chiedendo l'ultima domanda e aspettò la risposta di Taehyung con entusiasmo.

Taehyung rise. "Davvero? Dopo avermi chiamato in quel modo, mi chiedi ciò?"

Jimin rise e abbracciò il suo migliore amico. "Ihhh! Lo sai che non intendevo quello! Beh, forse per metà. Ma ti amo, quindi dimmelo!"

"Jimin! Dio! Staccati da me!" Taehyung spinse la faccia di Jimin un po' troppo forte, facendola andare a sbattere contro la finestra. "Oh cazzo! Jimin!"

Il sopracitato si tenne la testa, sentendola girare dall'impatto troppo forte. "Io...Oh merda. Mi gira tutto, puttana."

Taehyung ridacchiò. "È stato intenzionale."

"Fottiti."

"No grazie." Sorrise Taehyung prendendolo in giro. "Comunque, vuoi ancora sapere quanto ce l'ha lungo?"

Dopo questa domanda, la faccia di Jimin si illuminò e si avvicinò nuovamente a Taehyung. "Sì! Quindi quanto? 15? 18? 20? 23? 25? Dimmelo!"

"Hmm. Non lo so perché non l'ho misurato. Ma è lungo abbastanza da colpire la mia..uh..come l'hai chiamata? La cosa che mi hai detto che quando viene colpita, senti tanto piacere?"

"Ah, intendi la prostata?"

Taehyung annuì. "Sì, quella."

"Oh gesù! Dev'essere molto lungo." Jimin si morse il labbro inferiore. "Voglio farci sesso anche io."

"Non se ne parla! È mio!"

"Uh? Non credo? È l'uomo di Irene. Duh?" lo prese in giro Jimin.

Taehyung lo guardò. "Ti odio!"

"Jungkook non è tuo. Duh. Diciamo che ti ha usato." Ghignò Jimin.

Taehyung digrignò i denti dalla rabbia. "Fanculo! Ma sei mio amico?!"

"Lo sono." Ridacchiò Jimin. "Stavo scherzando. Ti amo, beh."

"Psh. Stronzo di un nano." Taehyung alzò gli occhi al cielo.

Jimin rise.

"Ti dico una cosa."

"Okay, cosa?"

Taehyung sospirò e poggiò la schiena sullo schienale, fissando il banco bianco. "Ieri ho detto a Jungkook che mi piace."

"Cosa? Era per questo che la scorsa notte avete fatto scherma? I tuoi sentimenti sono ricambiati?"

"Non è così—aspetta, che intendi per fare scherma?" Taehyung guardò Jimin, che aveva una smorfia sul volto.

Jimin ridacchiò e alzò il suo dito medio. "Lo sai come si fa un duello di scherma? Combatti con due specie di spade. Le spade che avete usato la scorsa notte erano i vostri cazzi. E la spada di Jungkook è decisamente affondata nel tuo culo."

"Tu e le tue strane metafore." Taehyung roteò gli occhi. "Quindi, come stavo dicendo, abbiamo fatto sesso perché.. non lo so? Dopo, gli ho detto che mi piace ma non mi ha risposto. Non mi ha detto che gli piaccio anche io. Capisco che sia confuso con i suoi sentimenti per me ma era necessario far finta che io non avessi detto nulla? So che non dovrei pensarla così, ma mi sento come se.. come se mi avesse usato."

"Per me, aveva per metà ragione e per l'altra metà no. Ragione perché ha fatto la cosa giusta. Non ti ha detto che gli piaci anche tu perché, come hai già detto, è confuso con i suoi sentimenti. Questo vuol dire che non è sicuro. È meglio che dirti che gli piaci anche se non è sicuro.

Poi ha torto perché ti ha fottuto. Non avreste dovuto fare sesso, specialmente quando lui è fidanzato. Sei come la sua amante ora. E ciò ti ha confuso ancora di più, giusto?" Taehyung annuì. "Vedi? Avresti dovuto prima comprendere e sistemare i tuoi sentimenti prima. E ovviamente, con Jungkook libero."

Taehyung annuì, concordando col suo migliore amico. "Wow, finalmente dici qualcosa di sensato."

"Non so nemmeno cos'ho appena detto."

+++

Jungkook era occupato a leggere dei documenti che la segretaria gli aveva dato poco tempo prima quando sentì dei colpi sulla porta.

"Entra," disse in modo severo.

La sua segretaria entrò riluttante. "ahm, signore? Ha un visitatore."

"Tch. Non ti avevo detto di non far entrare nessuno?"

L'impiegata annuì, spaventata. "S-Sì signore, ma ha detto che ha qualcosa di molto importante da dirle."

"Chi cazzo è?"

"Ha detto di essere Park Jimin, migliore amico di Kim Taehyung."

Jungkook si accigliò. Che ci fa qui? "Va bene, fallo entrare."

"Va bene, signore." La sua segretaria uscì e quando tornò, era con Jimin. Si inchinò e si scusò, lasciando Jimin e Jungkook soli nell'ufficio di quest'ultimo.

"Quindi Mr. Park, perché sei qui? E non hai delle lezioni?" chiese Jungkook in maniera formale, poggiando la schiena sullo schienale della sua poltrona girevole.

La faccia di Jimin era neutra. "Ho saltato le lezioni per parlare di una cosa con te."

Jungkook si morse l'interno guancia. "Cosa?"

Jimin inspirò profondamente. "Prima di tutto, vaffanculo per aver confuso di più il mio migliore amico. Sapevi già che gli piacevi e continuavi a dargli segnali falsi. Mi ha detto che anche tu sei confuso coi tuoi sentimenti, lo capisco. Ma per favore, tieni le mani giù dal mio amico mentre non sistemi cosa senti veramente per lui. Se non ti piace, lascialo. Smettila di incasinargli la vita. So che il mio migliore amico è un viziato e nipote di Satana ma in fondo, è solo un ragazzo fragile che ha bisogno di attenzioni e cura. Amo il mio migliore amico e potrei tagliare il cazzo a chiunque lo faccia stare male."

Jungkook lo guardò a bocca aperta, divertito e leggermente spaventato da Jimin. Non sapeva cosa pensare o dire.

"Mr. Park. Non capisc-" Stava per spiegare il suo punto di vista, ma Jimin lo interruppe.

"Non sono venuto qui per sentire le tue cazzate. Tienile per te. E beh, sistema i tuoi sentimenti per lui." Disse Jimin con voce dispettosa.

Jungkook aggrottò le sopracciglia, un po' seccato. Questa puttana.

"Comunque, prima che me ne vada, puoi alzarti e venire qui?" Jimin indicò lo spazio a pochi centimetri da lui.

Jungkook era confuso. "E perché dovrei?"

"Fallo se non vuoi che ti rompa quel vaso in testa." Disse impassibile Jimin indicando un vaso vicino a sé.

Non spaventò Jungkook. Nah. Ma si alzò comunque e andò davanti a Jimin. Lo fece perché voleva che Jimin se ne andasse al più presto.

"Bene." Ghignò Jimin e alzò lo sguardo. Jungkook gli stava dando uno sguardo annoiato.

"Che stai per fa- Ooh! Cazzo!"

In un batter d'occhio, il ginocchio destro di Jimin colpì le palle di Jungkook, mandandolo direttamente al tappeto.

"Questo era per aver trasformato il mio amico nel tuo amante." Jimin si spostò i capelli e lasciò l'ufficio, lasciando il proprietario dolorante sul pavimento.

"Troia puttana! Torna qui!" urlò incazzato Jungkook, prendendosi in mano le palle colpite. "Cazzo! Cazzo! Giuro su Dio che se non mi si alzerà più, ucciderò quel—Cazzo!"

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