In quella stessa mattina, andai con Mufasa e Zazu in un posto a due passi dalla rupe dei re, dove vive Scar.
Prov Scar
Esci fuori. Dai esci. Eccoti.
Quando quel topo esce dal suo nascondiglio lo prendo per la coda. Ed inizio a parlargli.
-Io : La vita a volte è ingiusta non è vero? Guarda me, sì, io non diventerò mai re. E tu domani amico mio non vedrai sorgere il sole.
Dico ridacchiando.
-Io: Adieu.
-Zazu: Tua madre non ti ha mai detto che non si gioca con il cibo?
Riconobbi la sua voce, Zazu, e sbuffai.
-Io: Cosa vuoi?
-Zuzu: Sono qui per annunciare l'imminente arrivo di re Mufasa, perciò è meglio che trovi una bella scusa per l'assenza della cerimonia di questa mattina.
-Io: Con le tue chiacchiere Zazu mi hai fatto perdere il pranzo.
-Zazu: Ah! Perderai molto di più quando il re farà i conti con te, è infuriato, come un ippopotamo con l'ernia.
-Io: Uh, sto tremando di paura!
-Zazu: Avanti Scar, non guardarmi in quel modo! Aiuto!
Prima che potesse volare via lo metto in bocca.
-Mufasa: Scar.
-Io:Mh mh mmh?
-Mufasa: Mollalo.
-Zazu: Un tempismo impeccabile vostra maestà.
Poi lo sputo, e lui si lamenta in silenzio per la mia bava.
-Io:Ma guarda e proprio il mio fratellone con Akua disceso dall'olimpo per mescolarsi con i comuni mortali.
-Mufasa: Sarabi ed io non ti abbiamo visto alla presentazione di Simba.
-Scar: La cerimonia era oggi.
Dico con finto interesse e graffiando il muro per rompere i timpani di Zazu
-Scar: Oh! Quanto sono mortificato. Deve essermi sfuggito di mente.
-Zazu: Si beh, per quanto la tua mente deve essere sfuggevole, come fratello del re avresti dovuto essere in prima fila.
Dice volando verso di me, e lo spavento fingendo di volerlo mangiare di nuovo, poi si nasconde dietro le gambe di Akua.
-Io: Beh ero io il primo della fila, finché non è nato quel micio spelacchiato.
-Mufasa: Quel micio spelacchiato e mio figlio è fratello di Akua. Ed il tuo futuro re.
-Io: Oh, dovrei perfezionare la riverenza.
E da lì cerco di andarmene.
-Mufasa: Non voltarmi le spalle Scar!
-Io: Oh no Mufasa, forse sei tu che non dovresti voltarmi le spalle.
Poi ruggisce e corre davanti a me.
-Mufasa: Mi stai sfidando?
-Io: Stai calmo, stai calmo. Non mi sognerei mai di sfidarti no.
-Zazu: Peccato, perché no?
-Io: Perché per quanto riguarda la materia grigia ne ho a sufficienza, ma se parliamo di forza bruta, lo sai. Temo che l'impronta genetica sia piuttosto carente.
-Mufasa: Aspetta, non devi mai dire a Simba...
-Io: Che Akua è sua sorella, lo so.
E me ne vado via.
Prov Akua
-Zazu: Ah... C'è n'è uno in ogni famiglia sire. In realtà nella mia ce ne sono due. Riescono sempre a rovinare qualcosa di importante.
Dice volando sulla mia spalla.
-Mufasa: Cosa devo fare con lui?
-Zazu: Sarebbe un magnifico scendiletto.
-Mufasa:Zazu!
Dice unendosi con me in una piccola risata.
-Zazu: È pensi sire ogni volta che si sporca potrebbe portarlo fuori e sbatterlo.
È ridiamo ancora.
-Mufasa: Mi dispiace figliola cara che tu abbia conosciuto tuo zio in quel modo.
-Io: Avrò un'altra occasione di parlargli.
E ci dirigiamo alla rupe dei re. Poi vado da Rafiki ad aiutarlo a disegnare Simba e me.
Passarono alcuni anni
Prov Narratore.
Akua e partita per una delle sue gare.
Al sorgere del sole Simba cerca di svegliare Mufasa.
-Simba: Papà ? Papà ! Avanti papà dobbiamo andare, svegliati! Papà? Papà!
-Sarabi: Tuo figlio è sveglio.
-Mufasa: Lo sai che prima dell'alba e tuo figlio no?
-Simba:Papà! Dai papà.
Dice mordendogli l'orecchio e sbatte la testa contro la sua.
-Simba: Me l'hai promesso!
Mufasa apre un occhio e vede la sua faccia imbronciata.
-Mufasa: Va bene, va bene. Sono sveglio, sono sveglio.
-Simba: Andiamo!
Vanno in cima alla rupe dei re, dove il sole sta iniziando a illuminare tutto in regno.
-Mufasa: Guarda Simba, tutto ciò che è illuminato dal sole e il nostro regno.
-Simba: Wow!
-Mufasa: Il periodo di reggenza di un re, sorge e tramonta come il sole. Un giorno, Simba, il sole tramonterà su tuo padre, e sorgerà con te, come il nuovo re.
-Simba: È questo sarà tutto mio?
-Mufasa: Tutto quanto.
-Simba: Tutto ciò che è illuminato dal sole. E di posti a l'ombra allora?
-Mufasa: Quelli sono oltre i nostri confini, e non ci devi mai andare Simba.
-Simba: Ma credevo che un re potesse fare ciò che vuole.
-Mufasa: Oh! Essere re vuol dire molto di più che fare quello che vuoi.
-Simba:Vuol dire di più?!
Poi vanno a fare una passeggiata vicino alle antilopi.
-Mufasa: Tutto ciò che vedi quo esiste grazie ad un delicato equilibrio, come re devi capire questo equilibrio e rispettare tutte le creature, dalla piccola formica alla saltellante antilope.
-Simba: Ma papà, noi non la mangiamo l'antilope?
-Mufasa: Sì Simba, ma lascia che ti spieghi. Quando moriamo i nostri corpi diventano erba e le antilopi mangiano l'erba, e così siamo tutti collegati nel grande cerchio della vita.
-Zazu: Buongiorno sire!
-Mufasa: Buongiorno Zazu.
-Zazu: Sono qui con il rapporto del mattino.
-Mufasa: Spara pure.
-Zazu: Beh i pettegolezzi delle api dicono che i leopardi hanno perso la vera poetica.
-Mufasa:Oh-oh! Davvero?
È mentre Zazu parla, senza rendersi conto che ormai Mufasa non lo ascoltava, Simba cerca di prendere un grillo.
-Mufasa: Che cosa stai facendo?
-Simba: Un agguato.
-Mufasa:Lascia che un esperto ti insegni come si fa.
Zazu ti dispiace voltarti.
-Zazu: No signore. I ghepardi sono...
Poi Mufasa e Simba iniziano a sussurrare per evitare che Zazu li ascoltasse.
-Mufasa:Stai in basso, ventre a terra.
-Zazu: I ghepardi non si accontentano mai...
-Simba: Si va bene, star basso ventre a terra.
-Zazu: Hey che succede?
-Mufasa: Lezione di agguato.
-Zazu:Ah va bene, lezione di agguato. AGGUATO!
Oh no sire non volete dire sul serio?
E Mufasa gli fa segno col dito di rigirarsi.
-Zazu: Oh! È così umiliante.
-Mufasa: Attento a non fare rumore.
-Zazu: Che cosa gli stai dicendo Mufasa? Mufasa? Simba?
Poi Simba gli salta addosso facendogli venire un infarto e Mufasa piange dalle risate, e Simba va acanto al padre soddisfatto.
-Mufasa: Sei stato molto bravo.
-Una talpa: Zazu ?
-Zazu:Si!
-Talpa: Signore notizie dai bassi fondi.
-Mufasa: Senti, questa volta...
-Zazu: Sire! Le iene! Nelle Terre del branco!
-Mufasa: Zazu porta a casa Simba!
-Simba: Oh papà non posso venire?
-Mufasa: No! Figliolo.
Poi corre via.
-Simba: Ah! Non posso mai andare in nessun posto.
-Zazu: Oh giovane signore, un giorno tu sarai i re, allora potrai cacciare quei luridi, stupidi cacciatori di frodo da l'alba al tramonto.
Intanto da Scar che cercava un posto per rilassarsi da solo, arriva Simba a disturbarlo senza saperlo.
-Simba: Hey zio Scar indovina!
-Scar: Io detesto gli indovinelli.
-Simba: Io sarò il re della rupe dei re.
-Scar: Oh congratulazioni.
-Simba: Il mio papà mi ha appena fatto vedere tutto il regno, ed io lo comanderò tutto quanto.
-Scar: Si. Beh scusa se non salto dalla gioia, la mia povera schiena sai.
E si sdraia a terra a peso morto.
-Simba: Hey zio Scar, quando sarò re, tu che cosa sarai?
-Scar: Lo zio di un curioso.
-Simba: Hahaha! Sei così strano.
-Scar: Non ne hai la più pallida idea. Allora il tuo paparino ti ha mostrato tutto il regno vero?
-Simba: tutto quanto.
-Scar: Ti ha fatto vedere cosa c'è dietro l'altura del confine Nord?
-Simba: Beh lì no. Ha detto che non ci posso andare.
-Scar: Una decisione Assolutamente sensata. È troppo pericoloso. Solo i leoni più coraggiosi ci possono andare.
-Simba: Io sono coraggioso. Cosa c'è?
-Scar: Mi dispiace Simba, ma non posso proprio dirtelo.
-Simba: Perché no?
-Scar: Simba, Simba, mi sto solo preoccupando del mio nipote preferito.
-Simba: Si certo, sono il tuo unico nipote.
-Scar: Una ragione in più per essere protettivo verso di te. Il cimitero di elefanti non è un posto per un giovane principe. Ops!
-Simba: Un cosa di elefanti!? Wow!
-Scar: Ah... Che stupido ho parlato troppo. Beh tanto prima o poi lo avresti scoperto, del resto tu sei così intelligente. Senti fammi un favore, promettimi di non andare mai in quel orribile posto.
-Simba: Non ti preoccupare.
-Scar: Bravo il mio ragazzo, su ora vai a giocare e divertiti. E ricorda, il nostro piccolo segreto.
Simba se ne va dalla madre e da Nala.