Sublime: che sia aggettivo o sostantivo, esso rappresenta quanto di più eccelso esista; dal latino sublimis, traducibile come "raggiungimento della più alta soglia".
Natura: sostantivo che definisce in maniera concisa e rigorosa la forma più pura dell'essenza terrestre.
L'uomo –essere dotato della capacità di interrogarsi– è inequivocabilmente spinto a ricercare la natura delle cose e, quasi conseguentemente, la natura di se stesso.
È quindi evidente l'enorme contributo che la letteratura ha dato e continua a dare circa l'argomento. Scrittori come Alfieri o Byron, prossimi all'epoca romantica, raccontano di come la massima conoscenza sensoriale nella meno corrotta delle forme sia raggiunta durante uno stretto contatto con la natura. George Gorgon Byron, all'interno della sua opera "Childe Harold's pilgrimage", racconta del senso di libertà e della scoperta di se stesso; scrive infatti di come riesca a sentire quello che non può mai esprimere solo quando si allontana negli incontaminati scenari naturali.