Spoiled Brat | Taekook [ ITAL...

By svs4noo

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[* COMPLETATA *] Taehyung è un ragazzino viziato. Ottiene sempre ciò che vuole, compreso quel ragazzo dai cap... More

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Kabanata 40
Special Chapter: Jungkook's POV
Wakas
Bonus Chapter: Honeymoon

Kabanata 2

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By svs4noo

Questa è una fanfiction di @baektanned che mi ha gentilmente concesso di tradurre, tutti i diritti e crediti sono riservati a lui.


Kabanata 2 – Thief

"Mamma..dov'è J-Jungkook?" chiese Taehyung, balbettando mentre le sue guance assumevano una sfumatura rossa. Stavano facendo colazione ed era un po' confuso sul perchè Jungkook non fosse lì. E nemmeno suo padre.

La signora Kim sorrise e sussurrò dolcemente al suo piccolo ed adorabile angelo, posando prima le posate sui loro piatti costosi. Quando non riuscì più a contenere la tenerezza del figlio arrossito, gli pizzicò entrambe le guance, ottenendo dei leggeri lamenti dal bambino.

"Sei così carino, piccolo," disse la signora Kim. "Comunque, tuo padre ha portato tuo fratello a questo..non so? Campo?..sì, è un campo per grandi. In realtà, voleva portare anche te, ma tu sei ancora troppo piccolo."

"Mamma! Non sono più piccolo! Ho sei anni! Sono grande!" Taehyung si imbronciò.

Sua madre sghignazzò primadi pizzicargli nuovamente le guance. Dopodiché, tornarono a mangiare la loro colazione.

Lo sguardo di Taehyung andava sul solito posto di Jungkook. In qualche modo, era contrariato dal fatto che il maggiore non fosse lì. Il che era abbastanza strano.

Quel pomeriggio, siccome la signora Kim non aveva alcun appuntamento, giocò con suo figlio. In un qualche modo, questa cosa, colmò il disappunto di Taehyung. Non era solito che la madre avesse un pomeriggio libero, quindi voleva passare il più tempo possibile con lei, appena poteva.

Jungkook e suo padre tornarono a casa per cena. Taehyung non seppe perchè fosse eccitato di rivedere nuovamente il maggiore.

E nemmeno perché si stesse sistemando davanti l'enorme specchio. Prese la spazzola e spazzolò isuoi soffici capelli castani. Arrossì, prima di sorridere econtrollare se sembrasse carino.

Quando fu finalmente soddisfatto di come apparisse, mise a posto la spazzola e si spruzzò un po' della sua colonia, prima di uscire dalla sua stanza. Sua madre e suo padre stavano parlando quando li vide.

Ma nessun segno di Jungkook.

"Papà!" Taehyung corse da suo padre. Il signore ridacchiò e si inginocchiò per abbracciare il suo adorabile figlio. "Mi sei mancato!"

"Aww. Anche tu sei mancato a papà," disse il signor Kim prima di mettere su un broncio."Dov'è il bacio di papà?"

Taehyung ridacchiò prima di stampare un innocuo bacetto sulle labbra del padre. La signora Kim sorrise, adorando la vista di suo marito e loro figlio. Allora, si inginocchiò anche lei.

"E a mamma?" chiese lei.

"Ovviamente avrai un bacio da Taetae anche tu!" Taehyung stampò un altro bacio sulle labbra della madre, e strinse entrambi i suoi genitori in unabbraccio stretto.

Dopo quella manifestazione del forte legame della famiglia, Taehyung si guardò attorno. "Dov'è Jungkook, papà?"

"Hyung. Chiamalo hyung, è più grande, okay?" Taehyung annuì. "È in cucina. Ha detto che mangerà qualcosa lì."

"Okay!" Taehyung sorrise prima di dare un saluto ai suoi genitori. Allora dopo si recò in cucina, per poi scoprire che nessuno era lì.

"J-Jungkook H-Hyung?" balbettò, guardandosi attorno. Notò che la porta sul retro era aperta, così ci si avvicinò.

La fredda brezza della notte gli accarezzò la pelle, facendolo rabbrividire al contatto. Si abbracciò, iniziando a camminare lentamente.

E lì, dietro i cespugli, vide il suo Jungkook hyung.

Ma non era solo.

Èdi nuovo con la figlia della cameriera! Taehyung strinse i denti e i pugni. Il suo sangue ribollì ancora di piùquando vide Jungkook darle dei fiori. Perché le sta dando un fiore?!

"G-Grazie Jungkookie oppa." disse Irene, arrossendo.

Jungkookie oppa?! Disgustoso! Taehyung fece una smorfia schifata.

"Prego." anche Jungkookera arrossito! "S-Sei davvero bella, Irene."

Taehyung non ne poteva più! Ciò che stava vedendo era rivoltante! La figlia della cameriera lo era! La odiava così tanto! Gli stava rubando...Jungkook.

Una lacrima scivolò dai suoi occhi. Non era per la tristezza. Quella era una lacrima piena d'odio e rabbia.

Corse via. Ritornò in camera sua e si chiuse a chiave, prima di scoppiare a piangere sul suo letto, di nuovo.

Non capiva perché facesse così male. Perchè sentiva quella sensazione estranea ogni volta che li vedeva assieme?

Kim Taehyung era geloso, di nuovo.

Dopo aver pianto per dieci minuti buoni, si sedette. La sua stanza era fiocamente illuminata e molto fredda. Taehyung si alzò e si trascinò davanti al suo specchio.

Vi erano un mobiletto ed una sedia. Si sedette e fissò assente il suo riflesso. Dopodiché aprìuno dei cassetti, rivelando dei gioielli che i suoi nonni gli avevano regalato.

Prese un braccialetto con dei diamanti veri incastonati in esso, e lo guardò.

In quel momento, aveva già un piano.

Un ghigno carino, ma mortale, si era appena formato sulle sue labbra.

+++

Irene era in cucina, stava pulendo. Sul suo volto c'era ancora un sorriso e le guance erano ancora rosse. Diciamo che era veramente felice grazie al corvino.

Taehyung entrò col sorriso stampato in faccia. La ragazza abbassò leggermente la testa perrispetto.

"Sei Irene, giusto?"chiese Taehyung, continuando a sorridere.

Irene aggrottò le sopracciglia, confusa sul perchè il bambino le stesse sorridendo."S-Sì, signorino."

"Sei l'amica di Jungkook?"chiese Taehyung.

Irene arrossì ed annuì. Taehung continuò a sorridere, ma dentro di sé, voleva solo sotterrarla sotto il loro pavimento in marmo.

"Comunque, sono venuto qui perché volevo che tu pulissi la mia stanza. Vedi, tutti i dipendenti adulti sono occupati a preparare le cose per l'imminente anniversario dei miei genitori. Va bene?"

Irene annuì. "S-Sì,signorino."

"Bene, puoi andare nella mia stanza."

Irene fece un leggero inchino prima di andarsene. Quando fu fuori dalla sua vista, il sorriso di Taehyung prese la solita piega malvagia. Si guardò attorno prima di entrare nel corridoio dell'ala della servitù.

+++

"Buongiorno, Signorino," lo salutò il suo maggiordomo.

"Oh sei tornato finalmente!" sorrise Taehyung, correndo ad abbracciare il suo servo, che era stato via per un po' di giorni a causa di alcuni problemi di famiglia. "Mi sei mancato, vecchio!"

Il signore sorrise. Sebbene il suo padroncino sembrasse il figlio di satana, gli era mancato. Era il servo di Taehyung sin da quando era nato.

"È pronto per la festa, signorino?" chiese il maggiordomo.

Taehyung scosse la testa."Non so ancora cosa mettere, potresti scegliere tu per me?"

Il suo maggiordomo annuì felicemente prima di andare verso l'armadio del suo padroncino. Prese uno smoking costoso per bambino.

Taehyung apprezzò la scelta. Dopo averlo indossato, si sedette sulla sedia di fronte al suo specchio. Dopodichè il suo maggiordomo prese della gelatina ediniziò a sistemargli i capelli.

"Hey! Credo proprio che indosserò il bracciale che mi ha regalato il nonno al mio ultimo compleanno." disse Taehyung.

"Va bene, signorino." Il maggiordomo aprì il cassetto e cercò il suddetto bracciale, ma dopo qualche secondo di ricerca non lo aveva ancora trovato. "Signorino, non è qui."

Taehyung aggrottò le sopracciglia. "Cosa? È lì! Mamma lo aveva messo lì!"

"Ma non è qui, Signorino."

Taehyung finse di rimanere sconvolto. "Penso che qualcuno lo abbia rubato!"

Il suo maggiordomo era confuso. "Chi potrebbe esser stato?"

Gli occhi di Taehyung si spalancarono. "Ho chiesto alla figlia della cameriera di pulire la mia stanza prima."

"Intende Irene, Signorino?" il bambino annuì. "M-Ma è impossibile, signorino.Conosco Irene. È una brava bambina, dolce-"

"Non mi interessa! È una ladra!" Taehyung, arrabbiato, spinse il suo maggiordomo da parte prima di correre fuori dalla sua stanza.

Sua madre e suo padre erano al piano inferiore con Jungkook. Alzarono lo sguardo quando sentirono Taehyung correre e il maggiordomo al seguito.

"Tesoro, stai attento, potresti cadere," disse la signora Kim.

"Mamma! Il mio bracciale è scomparso!" esclamò Taehyung.

"Che bracciale?" chiese il padre.

"Quello che mi regalò il nonno."

"Cosa?" sua madre aveva un'espressione corrucciata mentre guardava il maggiordomo. "George, quel bracciale è somparso?"

"S-Sì signora."

"Irene lo ha rubato! È una ladra!" urlò Taehyung.

I genitori rimasero sconvolti, così come Jungkook.

"Che stai dicendo? Irene non lo farebbe mai" disse Jungkook.

Taehyung lo guardò. "Lei è l'unica ad essere entrata nella mia stanza, oltre me! Le ho chiesto di pulire la mia stanza prima!"

"Non ha comunque alcuna prova!" continuò imperterrito Jungkook.

"No! È stata lei! È una ladra!"

I suoi genitori si guardarono. La signora Kim prese le braccia di suo figlio. "Ne sei proprio sicuro, Taehyung?"

Taehyung annuì con tutta la determinazione possibile. Determinazione scaturita dal fatto che la voleva fuori dalla casa.

"George, chiamami Irene e sua madre," disse freddamente il signor Kim.

+++

"Non l'ho rubato signorKim! Ho solamente pulito la stanza del signorino Taehyung!" pianseIrene mentre sua madre la abbracciava. "Non sono quel tipo dipersona!"

"Bugiarda! Sei l'unica adessere entrata nella mia stanza!" urlò Taehyung. La signora Kim prese suo figlio, fermandolo.

"No! Signorino, la smetta di incolparmi! Non ho fatto nulla!" singhiozzò Irene.

"George, controlla la loro stanza." il signor Kim aveva lo sguardo puntato verso il maggiordomo. George annuì prima di entrare nell'ala della servitù.

Taehyung fissava Irene e la madre piangere, e non fece neanche la minima espressione. Non sentiva nulla. Non provava nemmeno pietà.

"Taehyung," disse Jungkook. "Ne sei proprio sicuro?"

"Sì! Credi che io stia mentendo?!"

"Taehyung! Non urlare contro il tuo hyung!" lo riprese il signor Kim.

Taehyung alzò gli occhi al cielo.

Dopo alcuni minuti d'attesa, George tornò con un'espressione triste. Guardò le due cameriereprima di rivolgersi ai padroni.

"Lo hai trovato?" chiese il signor Kim.

Taehyung morse il suo labbro inferiore, fermandosi dal sorridere quando il suo maggiordomo mostrò il suo braccialetto.

"C-Cosa?" singhiozzò Irene. "Io..non l'ho rubato! Non è vero! Signorino Taehyung! La prego, glielo dica! Non l'ho rubato io!" lo pregò lei.

Ma il cuore di Taehyung non era buono.

"La discussione finisce qui." disse il signor Kim.

Quella notte, per la felicità di Taehyung, Irene e sua madre vennero cacciate fuori dalla casa, dalla sua vita.

Taehyung sorrise mentre guardava il suo riflesso allo specchio.

"Missione compiuta." mormorò.

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