Spoiled Brat | Taekook [ ITAL...

By svs4noo

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[* COMPLETATA *] Taehyung è un ragazzino viziato. Ottiene sempre ciò che vuole, compreso quel ragazzo dai cap... More

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Special Chapter: Jungkook's POV
Wakas
Bonus Chapter: Honeymoon

Kabanata 1

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By svs4noo




Questa è una fanfiction di @baektanned che mi ha gentilmente concesso di tradurre, tutti i diritti e crediti sono riservati a lui.


Kabanata 1 – Forgive

Sin da quel giorno, Taehyung sembrava cambiato. Sebbene fosse un bambino, aveva già una tale sicurezza. Non era da lui essere timido di un bambino. Era cresciuto socializzando con persone di alta classe sociale.

Ecco perchè non capiva perchè si imbarazzasse ogni singola volta che Jeon Jungkook era attorno a lui. Quando arrossiva perchè il maggiore gli sorrideva. Quasi balbettava quando parlava con lui.

Taehyung era solo nella sua stanza, come al solito. Ci era abituato. Gli piaceva stare da solo, anche se, aveva centinaia di peluche a fargli compagnia.

Un leggero colpo risuonò sulla porta di legno della sua stanza. Si fermò dal giocare coi suoi giochi e alzò lo sguardo, aspettando che la porta si aprisse.

Quando si aprì, gli si presentarono davanti dei familiari capelli corvini. E non troppo lontano da quei capelli, vi era un sorriso da coniglio. Era Jeon Jungkook. Gli occhi di Taehyung si spalancarono.

Cosa ci fa lui qui?!  Taehyung era terrorizzato.

"Ciao, Taehyung," Jungkook lo salutò ed entrò nella stanza dell'altro.

"Cosa..Cosa ci fai qui?!" si alzò Taehyung. "T-Ti ho detto di entrare?!"

Il sorriso di Jungkook vacillò appena. "Scusa," disse. "Ma smettila di urlare, non mi sembra di aver fatto nulla di male," aggiunse. "Tua madre mi ha chiesto di accompagnarti."

Taehyung distolse lo sguardo dal maggiore. "Non ho bisogno di te. Esci!"

"Perchè sei così sgarbato? Hai sei anni. Non è bello avere un comportamento simile." disse Jungkook.

"Che ti importa?! Esci fuori!" Taehyung indicò la porta.

"Mi importa perchè ora sei come un fratello per me," disse tranquillamente Jungkook, facendo un passo inavanti.

Fratello. A Taehyung non era mai piaciuta quella parola, e quando la sentì pronunciare dal maggiore, la odiò. Odiò il pensiero di loro due fratelli...no.

"Non voglio un fratello," disse. "Esci fuori. Non ho bisogno di te."

Con quello, si voltò e si rinchiuse di nuovo nella sua piccola bolla. Non sapeva perché fosse così dispiaciuto quando sentì la porta della sua stanza aprirsi e chiudersi con un leggero tonfo.

E ancora una volta, era solo.

E gli piaceva.

Jungkook non gli parlò più dopo quell'incidente. Era come se i due non si fossero mai conosciuti. Un estraneo. A Taehyung andava bene così. Continuava a ripetere a sé stesso che non aveva bisogno di persone come lui.

O almeno era ciò a cui voleva credere.

Taehyung si ritrovò di nuovo a giocare accanto alla loro piscina, ma questa volta era un po' più lontano. Non aveva intenzione di caderci dentro di nuovo, sarebbe potuto morire.

Era impegnato a giocare, quando sentì dei sussurri e dei risolini non lontano da lui. Quando capì da dove venivano i rumori, aggrottò le sopracciglia.

Jeon Jungkook e una bambina (che Taehyung ricordava come la figlia di una delle loro cameriere) erano dall'altra parte della piscina, seduti l'uno accanto all'altra. Sembravano felici.

Improvvisamente, avvertì una strana sensazione che ribolliva nel profondo del suo stomaco. Era un misto di rabbia, e qualcos'altro che non riusciva a decifrare. Questo perchè era la prima volta che si ritrovava ad affrontare tale sentimento, non sapeva cosa fosse.

Kim Taehyung era geloso.

Odiava come quella ragazza faceva sorridere il ragazzo più grande. Come ridevano assieme. Come sembravano stare bene insieme.

Senza pensarci, si alzò inpiedi e andò da loro. Quando i due bambini notarono la presenza di qualcuno di fronte a loro, fermarono i loro discorsi e lo guardarono.

Kim Taehyung era furioso.

"Che ci stai facendo tu qui?!" disse puntando il dito contro la povera bambina. "Torna in cucina e aiuta tua madre! Non vivi in casa nostra a gratis! Tu lavori per noi!"

La bambina iniziò a piangere e si alzò in piedi. Gli fece un inchino e borbottò una scusa prima di scappare dalla piscina.

Soddisfatto, Taehyung ghignò. "Buon per lei," mormorò, dimenticandosi completamente dell'altro ragazzo. Solo quando se ne stava per andare, Jungkook afferrò il suo braccio.

"Perchè l'hai fatto?!" ringhiò Jungkook.

Gli occhi di Taehyung si spalancarono quando videro quanto fosse arrabbiato Jungkook. Era spaventoso. In quel momento, era come se la sua coda da diavoletto si fosse arrotolata e le sue corna si fossero nascoste.

"I-Io..Uh.." Taehyung inghiottì la saliva.

"Perché sei stato così meschino con Irene?! Stavamo semplicemente parlando! Guarda! L'hai fatta piangere!"

"C-Cosa..Ho fatto ciò che ritenevo giusto! E lo era!" Taehyung distolse lo sguardo. "È la nostra cameriera! Sta lavorando per noi!"

Gli occhi di Jungkook diventarono più scuri dalla rabbia. Senza pensarci, la sua stretta sul braccio aumentò, causando un sussulto da parte del bambino di sei anni.

"A-Ah," piagnucolò Taehyung. I suoi occhi brillavano a causa delle lacrime. "F-Famale.."

Dopo aver visto gli occhi lucidi del minore, Jungkook lasciò andare immediatamente il braccio. Rimase scioccato quando notò di aver lasciato l'impronta della sua mano su Taehyung.

"T-Taehyung.. mi dispiace."

Taehyung singhiozzò. "Ti odio!" urlò, le sue lacrime iniziarono a scendere sulle sue guance, senza fermarsi un secondo. "Ti odio così tanto!"

E lì, scappò via dal maggiore, con un braccio dolorante.

E anche il suo cuore.

Si rinchiuse nella sua stanza e pianse sul suo letto. Era davvero raro per lui piangere. Era un bambino, ma non era un frignone. Aveva una personalità forte. Un cuore di pietra a un'età così giovane. Da quando aveva incontrato quel Jeon, tutto sembrava andare male.

+++

Jeon Jungkook era in piedi davanti alla stanza del minore. Era lì da più o meno mezz'ora, combattuto se entrare o meno.

Sapeva di aver ferito Taehyung. Psicologicamente e fisicamente. Non avrebbe dovuto farlo. Taehyung era ancora un bambino.

Anche se, era già stato avvertito dai genitori di Taehyung, di quanto il figlio fosse un ragazzino viziato. Di quanto avesse fegato. Ma dietro quella facciata, c'era comunque un bambino.

Sin dalla prima volta che vide Taehyung, gli piacque immediatamente. Anche se era ancora un bambino, poteva dire benissimo quanto sarebbe diventato bellocrescendo. Era come se fosse un angelo mandato sulla terra.

E Jungkook avrebbe amato averlo come fratello minore.

Aveva sempre desiderato un fratello, ma sfortunatamente, sua madre morì dandolo alla luce. Suo padre non si risposò, amava troppo sua moglie.

Voleva quindi, domare Taehyung. Per rompere il muro attorno al cuore del bambino. Per entrare nella sua vita. Perchè in qualche modo, quel bambino stava iniziando a diventare qualcuno di importante nella sua vita.

Finalmente, decise cosa fare. Rilasciò un sospiro, prima di bussare alla porta.

+++

Taehyung sentì bussare alla sua porta, ma decise di ignorare il tutto. Stava ancora piangendo, mentre il suo morbido cuscino era già zuppo delle sue lacrime.

Sentì la porta aprirsi e una dolce voce familiare parlare.

"Taehyung."

Immediatamente, si sedette e guardò il proprietario di quella voce. "Perchè sei qui?! Esci fuori!" piagnucolò, asciugandosi le lacrime. Non voleva che Jungkook lo vedesse piangere.

Jungkook non si mosse. Invece di uscire, si sedette sul letto di Taehyung e avanzò lentamente verso il bambino. Ciò sorprese il bambino.

"Cosa..Cosa stai facendo?" chiese Taehyung, confuso. Aveva smesso di piangere. Stava vedendo come il maggiore si avvicinava sempre più a lui.

"Taehyung..." mormorò Jungkook.

Prima che Taehyung potesse dire altro, fu trascinato in un abbraccio.

Dire che Taehyung fosse sotto shock era un eufemismo. Era più di quello. Il piccolo corpo di Jeon Jungkook era così caldo su di lui. Si sentiva così bene.

"Y-Yah..P-Perchè mi stai abbracciando?" balbettò il più giovane.

Odiava Jeon Jungkook. Ma perchè stava lasciando che lui lo abbracciasse? Spingilo via! Urlò nella sua mente, ma era ancora lì.

"Lo hyung è dispiaciuto," mormorò Jungkook nell'incavo del collo di Taehyung. "Scusami Taehyung. Non avrei dovuto farlo."

Taehyung arrossì. Improvvisamente la sua rabbia scomparve. E di nuovo, la sensazione all'altezza del suo stomaco si ripresentò, ma era differente stavolta. Era sempre estranea, ma gli piaceva cosa provava.

Jungkook si tirò indietro. "Ti prego, perdona lo hyung." prese le guance del minore tra le mani. "Mi dispiace così tanto."

Le labbra di Taehyung erano semi-aperte mentre fissava gli occhi di Jungkook. Era..bellissimo.

"Taehyungie..dì qualcosa," disse Jungkook quando vide che Taehyung non aveva ancora spiccicato parola. "Sei ancora arrabbiato? Vieni e colpisci lo hyung. Fammi male, se è questo ciò che vuoi."

Ma Taehyung continuava a fissarlo.

Jungkook sospirò."Piccolo.." a Taehyung vennero i brividi al sentire quel nomignolo. "Perdonami."

Con la sua voce giovane e tremante, pronunciò; "Ti perdono."

Jungkook sorrise. "Davvero? Grazie! Mi dispiace ancora." accarezzò la soffice guancia di Taehyung prima di lasciare un dolce bacio sulla sua fronte.

Quando Taehyung sentì un paio di dolci labbra sulla sua fronte, arrossì ancora di più.

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