«Mi stai prendendo in giro?» chiedo alla mia migliore amica mentre cerco di non farmi cadere un peso sul piede, anche perché di rompermi qualche osso e di andare all'ospedale non ne ho proprio voglia.
Lei mi guarda con aria del tutto seria mentre spolvera sulle mensole dove ci sono i vari trofei vinti in passato o di recente.
«A quell'età vanno ancora alle feste in maschera?» le chiedo con gli occhi spalancati dalla sorpresa, vorrei ridere ma mi trattengo perché so che a lei questo tipo di feste piacciono.
«Non hanno mica ottant'anni, sei tu vecchia dentro!» mi rimprovera facendomi sbuffare «Quindi? Ci vieni o no?» mi chiede per la millesima volta, non so davvero cosa fare, l'idea di mascherarmi mi piace si, però mi fa sentire una bambina dell'asilo.
«Prometto che ci compreremo dei costumi non stupidi e adatti a delle ragazze della nostra età.» cerca di convincermi mettendo subito dopo il broncio, io sbuffo ed annuisco «Quindi ci vieni?» i suoi occhi si illuminano ed io annuisco ancora una volta, in men che non si dica me la ritrovo addosso come una piovra, mi abbraccia forte e mi riempie la guancia di baci «Grazie, grazie, grazie! Mi sarei sentita troppo stupida ad andare da sola mascherata, anche se c'è Dylan...» mi spiega lei staccandosi, permettendomi di respirare.
«Perché, se ci vengo io come ti senti?» le chiedo ridendo per l'assurdità che ha appena detto.
«Beh, vediamola da un'altra prospettiva, saremo stupide in due, non sarò stupida da sola.» mi dice lei scoppiando a ridere e io le faccio il dito medio.
Quando arriva la sera vado a casa di Blanca, ho detto a mio padre che sarei andata ad una festa con lei e non ha avuto niente da ridire, lui vuole che io esca più spesso, perciò è felice quando gli dico che esco con Bibi.
«Come sto?» mi chiede la mia migliore amica uscendo dal bagno.
Indossa una tutina nera di pelle finta, aderisce perfettamente alle sue curve, si è messa degli stivaletti con il tacco sempre di finta pelle nera, alti fino al ginocchio e sulla testa ha un paio di orecchie finte da gatta, ha la faccia perfettamente truccata e un rossetto rosa molto carino.
Non so se sia catwoman o meno, ma un gatto è di sicuro.
«Stai benissimo!» le dico subito, perché è vero, sta davvero bene, a Dylan girerà la testa.
«Grazie.» dice e poi mi guarda «Non ti sei ancora preparata?» quasi urla facendomi sobbalzare.
«Non so cosa mettermi...» mi giustifico subito e lei mi guarda malissimo.
«Ma te l'ho detto io!» strilla ancora lei.
«Non è vero, tu mi hai dato due opzioni e io non so quale scegliere.» mi giustifico ancora e alza gli occhi al cielo, poi si avvicina e sceglie per me il secondo outfit.
Visto che mi ero fatta doccia e capelli precedentemente a casa mia, mi affretto a vestirmi, indosso velocemente le calze a rete bianche che mi ha dato attenta non impigliarmici dentro, queste dannate cose sono una tortura, quando finamente ci riesco indosso la gonna in finta pelle bianca, corta e stretta a vita alta, il top bianco con dei ricami brillantinati in argento con un leggero scollo che rende il tutto ancora più "sexy", stivali con il tacco in finta pelle alti fino al ginocchio come quelli di Blanca, solo bianchi, un paio di ali finte che si mettono tipo zaino e un paio di corna rosse da mettere in testa.
«Dovrei essere un angelo, perché le corna?» le chiedo confusa.
«Perché sei entrambe le cose tesoro, ora vieni qui e fatti truccare.» mi fa l'occhiolino e io faccio come mi dice, mi siedo sul letto e inizia a truccarmi «Fatto, puoi guardarti.» quando sto per alzarmi lei mi blocca «No, aspetta! Ti faccio i capelli mossi sulle punte.» mi dice poi mentre lo fa, non aspettando neanche il consenso da parte mia, quando finisce mi da un colpetto sulla spalla per farmi alzare, cosa che faccio subito.
Mi avvicino allo specchio e la ragazza che vedo non sembro io, i miei lunghi capelli biondi hanno una cascata di onde morbide sulle punte, i miei occhi azzurri sono perfettamente truccati e messi in risalto dal trucco smokey eyes, le guance hanno una leggera sfumatura di rosa chiaro e sulle labbra ho un rossetto rosso acceso.
«Sei stupenda Arya e io ho fatto un'ottimo lavoro!» si complimenta prima con me, poi con se stessa, beh, non ha poi tutti i torti.
«Grazie.» le dico sorridendo.
«Non c'è di che! Adesso andiamo a far girare la testa ai nostri cari Dylan e Grayson!» urlacchia entusiasmata.
«Io non farò girare proprio niente a nessuno.» mi difendo subito e lei alza gli occhi al cielo.
«Mi dispiace ma non sono d'accordo con te, a Grayson verrà la bava alla bocca.» ride lei facendo ridere pure me, la sua risata è così contagiosa...
Quando arriviamo nel luogo in cui si svolgerà la festa rimango un pò interdetta perché Blanca mi aveva detto che sarebbe stata a casa di Dylan, mentre adesso stiamo palesemente entrando in un locale.
«Piccola bugia.» mi sorride in modo nervoso Blanca e io la guardo male «Dai, ci divertiremo!» mi abbraccia e subito dopo entriamo insieme.
«Se mi lasci sola ti ammazzo.» la minaccio alzando la voce per farmi sentire dato che il locale ha la musica altissima e ci sono molte persone.
Come non detto, appena vede Dylan vestito da vampiro e gli altri mi trascina verso di loro e mi spinge verso Grayson, che non è mascherato e che non mi ha ancora notata.
«Ma che bel angioletto abbiamo qui!» fischia Drake non appena mi vede, facendo voltare Rachel, Karen, Grayson e Jane dalla mia parte.
Menomale che Blanca mi ha messo il blush rosa sulle guance, altrimenti avrebbero notato il mio rossore eccessivo per via dell'imbarazzo.
Grayson mi guarda attentamente dalla testa ai piedi, senza nasconderlo, senza vergogna.
«Sei cresciuta bene sorellina, chi l'avrebbe mai detto.» mi prende in giro Jane, come sempre.
Si è vestita da prostituta a quanto pare...
E no, non lo dico per dire, è davvero vestita da prostituta.
«Jane, non rompere.» s'intromette Blanca, sapendo che avrei risposto in malo modo.
Con mia grande sorpresa Grayson mi si avvicina allontanandosi da Novalee che è vestita da infermiera sexy.
«Ciao bambina.» mi saluta «O dovrei dire angioletto?» mi chiede subito dopo, nascondendo il suo divertimento come sempre.
«Arya va più che bene, tu invece? Da cosa sei mascherato?» gli chiedo sarcastica, perché è vestito normalmente, non che stia male, anzi.
«Così mi offendi, sono un lupo mannaro, non lo vedi?» si mette dei denti finti appuntiti e io rido.
«Scusa, non volevo offenderti signor licantropo.» gli dico divertita e lui si toglie i denti.
«Finalmente il tuo papà ti ha dato il permesso per divertirti?» mi chiede e non sto se stia scherzando o meno, ma sembra di no e questo mi infastidisce, perciò il divertimento svanisce in un attimo e faccio per andarmene ma lui mi prende dal braccio e mi ferma «Dove vai?»
«Lontano dalle tua presunzione del cazzo.» ribatto acida e so che sembro poco femminile in questo momento ma non mi frega, mi ha fatta arrabbiare.
«Mi dispiace, non dovevo dire quella cosa su tuo padre.» dice guardandomi negli occhi e non mi sta prendendo in giro adesso.
Grayson Walker si sta scusando? Con me?
«Mio padre non decide la mia vita.» metto subito in chiaro e lui annuisce.
«Lo so, mi dispiace.» si scusa ancora una volta ed io annuisco «Senti, voglio essere sincero con te, perché sono un uomo, non un ragazzino e mi piace mettere le cose in chiaro. Tu mi attrai, ti trovo interessante e voglio conoscerti, il più delle volte sarò stronzo e sembrerò menefreghista ma devi solo darmi tempo.» mi dice all'improvviso del tutto serio e io spalanco gli occhi incredula.
Sta scherzando?
«Allora? Non hai niente da dirmi?» mi chiede dopo i miei vari secondi di silenzio.
«Sei ubriaco?» gli chiedo senza riuscire a trattenermi.
Niente, non riesco a trattenere i miei pensieri.
«No, non sono ubriaco. Ti costa credere che sia interessato a te?» mi chiede seriamente e io mi guardo un attimo intorno per prendere tempo e aria per non svenire a terra.
«Mi attrai anche tu.» non so dove ho preso il coraggio di dirglielo, ma l'ho fatto, lo guardo e lui trattiene un sorriso.
«Bene, abbiamo chiarito la situazione allora.» dice lui chiudendo la conversazione, in realtà a me non mi è chiaro un bel niente ma va bene «E comunque sei molto bella.» mi guarda di nuovo dalla testa ai piedi ed io sento le mie guance bruciare.
«Sei cieco?» è inutile, non riesco a controllare i miei pensieri, accidenti a me.
«Sono sincero e tu non sei abituata a ricevere complimenti a quanto pare.» ribatte lui fermamente convinto della sua ipotesi.
«Beh, grazie.» rispondo con un piccolo sorriso.
«Prego.» risponde, subito dopo beve quel che resta del suo drink che continua a sembrarmi Whiskey, gli piace abbastanza direi.
Noto che Blanca si allontana con Dylan e subito la maledico, le avevo detto di non lasciarmi sola ma so che adesso mi direbbe "Non ti ho lasciata sola, sei con Grayson", piccola strega che non è altro.
«Balliamo.» mi dice e non mi sembra una richiesta bensì un ordine, io non me lo faccio dire due volte e lo seguo nella mischia.
Mi sorprende il suo ballare così bene e lo trovo maledettamente sexy...
Io mantengo una certa distanza di sicurezza che odio onestamente, vorrei appiccicarmi a lui senza problemi, ma sono troppo impacciata.
«Dovresti rilassarti e lasciarti andare.» mi dice all'orecchio Grayson facendomi rabbrividire.
Tesoro, fosse facile, il cuore mi sta battendo forte come se avessi corso una maratona e stiamo solo ballando...
La sua vicinanza mi fa uno stranissimo effetto, si, sono stata attratta da ragazzi prima ma mai in questo modo, Grayson mi fa perdere il controllo di me stessa e non mi è mai successo prima che qualcuno mi piacesse così tanto in così poco tempo.
Rimango ancora una volta senza fiato quando lui straccia la poca distanza che ci divideva e spiaccica il mio corpo sul suo, il mio seno appiccicato al suo petto, le sue mani sui miei fianchi che mi stringono a lui e io imbambolata come una cretina.
Decido di riprendermi e non passare per stupida, perciò porto le mie mani intorno al suo collo e ricambio la sua stretta, sto davvero ballando appiccicata a Grayson Walker e poco prima lui mi ha detto di essere attratto da me, di volermi conoscere...
Non ci posso credere!
Si, sembro una fangirl in questo momento e me ne frego, passare dalparlarsi a stento a ballare stretti e confessarci di essere interessati l'unoall'altro è un gran traguardo, almeno per me.