Slut + Sluttier || 5sos

By lhemmonade

20.3K 1.5K 492

«Andrà male, prevedo che andrà davvero male». «Suvvia, non essere pessimista. Andrà tutto secondo i piani e L... More

0. Slut + Sluttier
1. Pretty Girl
2. Seducing the cutie
3. In love with the d
4. Change of plans
5. Abel
6. Strategies
7. Miss Hadid
8. First Day
9. Sweet Tessa
10. Bonbon
11. Just a Bird
12. Failed Date
13. Sarah Smiles
14. A whole new world
15. Sexy Schoolgirl
16. Fired!
17. End of an era
18. Truce
19. Vagina-blockers
21. ... And The After Party
22. Frenemies for life

20. The Party

563 54 26
By lhemmonade

Claire

Scesi di sotto, stringendomi nella coperta con le stelline che avevo rubato a Tessa mentre cercavo Michael. Sapevo che era in salotto a giocare con la Xbox o a guardare la tv, mio fratello era fin troppo prevedibile; e infatti lo trovai proprio spalmato sul divano, con il controller in mano e Call Of Duty sulla tv. Aveva tutta l'aria di uno che non si lavava da giorni, la maglia bianca del suo pigiama era sporcata dalle briciole dei Cheetos che ormai mangiava persino a colazione - perché sì, mio fratello era disgustoso fino a quel punto quando era giù di morale. Tra l'altro era pure in sessione d'esami, quindi era sciatto il triplo... nonostante non stesse esattamente studiando. Michael non usciva di casa da giorni, passava le sue giornate tra letto e divano a frignare e a giocare ai videogiochi. Quasi non lo riconoscevo più - e questo era uno dei motivi per cui volevo che tornasse con Luke. Almeno quando stava con lui si lavava...

«Non dovresti studiare? Hai l'esame di Microeconomia tra qualche settimana», lo rimproverai, richiamando così l'attenzione su di me.

Michael si voltò nella mia direzione, trattenendo una smorfia nel vedermi. Ah, l'amore di un fratello era qualcosa di insostituibile. «E tu non dovresti farti gli affaracci tuoi?», mi rispose, tornando concentrato al televisore, «Da quando ti preoccupi per me?».

Sospirai, prendendo l'ultima boccata d'aria pura prima di sedermi accanto a Michael - sul serio, puzzava come una discarica in fiamme. «Beh. Se proprio vuoi saperlo da quando hai litigato con Lu-».

«Non. Azzardarti. A nominarlo», mi interruppe Michael, posandomi un dito sulle labbra. D'istinto mi allontanai schifata.

«Va bene, non lo nomino! Hai le dita appiccicose, non oso immaginare cosa ci hai fatto», mi lamentai, pulendomi le labbra con l'orlo della maglietta, «Comunque sono mia sorella, è normale che mi preoccupi per te. Da quando è successo ciò che è successo non sei più lo stesso, e... ho paura di perderti, ecco. Lo so che è assurdo ma sembri proprio in vena di fare pazzie», borbottai, arrossendo leggermente quando Michael mi guardò.

«Pensi che la rottura con quel tizio sia stata talmente devastante? Oh, Claire! Nella vita ho passato di peggio, certo ora sto malissimo e ti confesso che la mia voglia di vivere è pari allo zero, ma ti assicuro che starò bene nell'immediato futuro e che di certo non arriverei a fare qualcosa di sconsiderato solo per una rottura con n tipo qualsiasi. Sei esageratamente melodrammatica», sbottò, ridendo quando scossi la testa, «E non mi credi».

«Non ti credo perché stai facendo finta che Luke non sia importante», specificai, facendolo accigliare, «Andiamo, prima che vi lasciaste parlavi addirittura di presentarlo a mamma e papà nonostante tu sappia che non approvano il tuo orientamento sessuale! Non comportarti come se Luke fosse un tipo qualsiasi, almeno con me».

Michael sospirò. «È l'unico modo che ho per non cadere a pezzi, Claire. Lui... era importante, per me. Lo è ancora. E sapere che ha fatto tutto ciò soltanto per darti fastidio è stato straziante per me», sbotto, socchiudendo gli occhi, «Ho fatto la cosa giusta a lasciarlo, lo so, ma... a volte penso che non lo sia. A volte penso a quanto mi manca, a quanto mi piaceva stare con lui - lo sai che il primo ti amo l'ha detto lui a me?».

Sgranai gli occhi. «Stai scherzando», chiesi, incredula. Luke che dice ti amo? Luke che ama qualcuno che non sia lui? A primo acchito era un'assurdità, ma tenendo a mente il modo in cui si era comportato dopo la rottura con Michael poteva avere senso - nonostante il mio cervello rifiutasse categoricamente l'ipotesi che Luke fosse seriamente innamorato di Michael. Mi ci sarebbero voluti anni per accettare una cosa del genere.

«Tanto l'ha detto per farmi cadere nella sua trappola - cosa che ho fatto come un cretino, del resto», si lamentò, facendomi scuotere la testa. Dovevo almeno tentare di fargli cambiare idea a parole, forse sentendomi difendere Luke mi avrebbe creduto - perché andiamo, chi difenderebbe il proprio nemico?

«Michael, sono sicura che Luke intendesse sul serio. Non credo che per farti cadere nella sua trappola si sarebbe spinto a tanto, di solito gli basta aprire bocca e sono subito tutti ai suoi piedi!», esclamai, facendo voltare Michael verso di me. Mio fratello mi guardava stupito. «Certo, ci odiamo, ma non credo arriverebbe a tanto per farmi un dispetto, sai».

«Lo stai davvero difendendo?», mi chiese, scoppiando a ridere mentre annuivo, «Okay, ora le ho viste tutte. Ma comunque, ormai è andata. Io e Luke non torneremo più insieme».

Mi venne da ridere ma mi trattenni. Che povero illuso. «Se lo dici tu, a me comunque fa piacere non avere più quella zecca in casa», ridacchiai, «Ad ogni modo non sono venuta qui per parlare di Luke. Stasera do una festa in onore di Tessa e il suo nuovo ragazzo, ti va di restare qui a darmi una mano?», gli chiesi, quasi pregandolo.

Michael si fece pensieroso. «Solo se mi concedi di poter fare sesso con chiunque voglio. Ah, e se non c'è Luke, ovviamente».

Sorrisi sorniona. L'avevo in pugno. «Secondo te invito quella zoccola in casa mia! C'è già stato fin troppo».

***

«Non ci credo che l'hai convinto sul serio», commentò Tessa, stringendosi ad Ashton mentre sorseggiava la sua birra, «Sei davvero il braccio destro di Satana, Claire Clifford».

Sorrisi soddisfatta. Finora era andato tutto secondo i piani: Michael era rimasto a casa, Luke sarebbe arrivato a festa già inoltrata, avevo già procurato il primo orgasmo della serata a Callie e Tessa ed Ashton sembravano più uniti che mai, entrambi abbastanza ubriachi. Ancora non stavano insieme, ma ero fiduciosa che quella serata avrebbe fatto da punto di partenza per la loro relazione; giusto un'altra birra e Tessa si sarebbe lasciata andare completamente - per la gioia di Ashton, che la guardava quasi come si guardano i dolci nella vetrina di una pasticceria. «Beh, modestamente me la cavo», commentai, facendo scuotere la testa ad Ashton.

«Io non riesco a non avere un brutto presentimento», disse lui, guardandosi attorno, «Siamo sicuri che andrà tutto bene? Io ho seri dubbi».

Scossi la testa. «Non essere pessimista Ashton, andrà tutto secondo i piani. Fidati di me», borbottai, non permettendo ai dubbi di insinuarsi nella mia testa. Perché diciamocela tutta, io non ero proprio brava a seguire i piani - avevo deciso di farmi Callie per dare fastidio a Luke e avevo finito per innamorarmene!

A proposito di Callie, adesso stava venendo verso di me. Sembrava preoccupata; quando mi resi conto che Luke, che lei sarebbe dovuto andare a prendere, non c'era accanto a lei, cominciai a preoccuparmi seriamente anch'io. La raggiunsi quasi correndo. «Dimmi che si è fermato a parlare con qualcuno nel corridoio di ingresso», borbottai, ottenendo un cenno negativo del capo. Il mio cuore saltò qualche battito.

«È rimasto fuori alla porta. Non vuole entrare, dice che non ha senso farlo e che Michael non lo perdonerà mai», borbottò Callie, superandomi per andare a prendere una birra in cucina, «Cerca di convincerlo tu prima che io gli stacchi la testa a morsi. Ci ho provato in ogni modo possibile!».

Sospirai, guardandomi attorno spaesata prima di dirigermi verso la porta di casa, arrivandoci dopo aver superato un mare sudaticcio di gente - e il cugino di Ashton, Max, quello che ci aveva provato con me ad Halloween. Fortunatamente non mi aveva visto, affrontare anche lui avrebbe portato il mio nervosismo alle stelle. Non appena uscii di casa trovai Luke seduto sugli scalini del portico, con le mani in testa. Era girato di spalle, quindi non si accorse della mia presenza finché non lo chiamai, arrabbiata.

«Che diamine ci fai qui fuori?! Devi entrare e cercare di riconquistare Michael!», sbottai, avvicinandomi a lui.

Luke si voltò verso di me prima di tornare a guardare davanti a sé. «Lasciami stare e torna dentro a goderti la festa. Non posso entrare lì come se niente fosse e fare questo torto a Michael, non se lo merita».

Di tutta risposta mi sedetti accanto a lui. «Luke... credo che a Michael farebbe bene vederti. Non se la passa benissimo, pensa che oggi l'ho dovuto trascinare a forza nella doccia!», borbottai, facendolo voltare verso di me, «Cerca di convincerlo che lo ami sul serio, che non erano parole buttate al vento. Michael aspetta solo te per stare meglio, e devo ammetterla, mi libereresti di un peso enorme», borbottai, arrossendo leggermente.

Luke alzò un sopracciglio. «In che senso ti libererei da un peso?», mi chiese, incuriosito. Beh, perlomeno gli avevo tolto quel brutto cipiglio dalla faccia.

Sospirai. «Beh... io mi sento in colpa da quando avete litigato. Penso che sia colpa mia, se vi siete lasciati, visto che Michael ha subito pensato che lo stessi usando per farmi un torto», ammisi, evitando di guardare Luke, «E quindi niente, adesso entra in casa mia, raggiungi Michael e cerca di fare pace con lui prima che i sensi di colpa mi mangino!», borbottai, alzandomi e porgendogli la mia mano. Non riuscivo a credere al fatto che mi fossi appena confidata con lui, rivelandogli cose che neanche io credevo di provare, ma ormai il dado era tratto. E poi se la mia confessione avrebbe aiutato lui e Michael a rimettersi insieme sarebbe stato positivo.

Luke mi sorrise timido prima di afferrarmi la mano ed alzarsi. «I tuoi inaspettati sentimenti mi hanno convinta. Chi l'avrebbe mai detto che tra le tue tette si nasconde un cuore?».

Mi accigliai. «Fidati, è piccolo ma c'è - un po' come il tuo pene, del resto. Ma ora non è importante, va a riconquistare mio fratello!», sbottai, ottenendo un'occhiataccia prima che mi voltassi per aprire la porta.

Io e Luke entrammo in casa ancora mano nella mano - cosa assurda che fece voltare stupita non poca gente - e ci mettemmo a cercare i nostri amici. Purtroppo, però, non arrivammo a loro prima di incontrare l'unica persona che al momento non avremmo dovuto trovare: Michael, che a quanto pare mi stava cercando e che quando mi trovò sgranò gli occhi non appena si rese conto che avevo Luke alle calcagna.

«Michael... hey! Bella festa eh?», sbottai io, per sdrammatizzare.

Michael mi fece un'occhiataccia prima di rivolgersi a Luke. «Che diamine ci fai qui? Non sei il benvenuto!», sbottò, «L'hai invitato tu? Mi avevi promesso che non l'avresti fatto!».

Sospirai. «Michael, ti prego, Luke ha qualcosa da dirti», lo implorai, cercando di far avanzare Luke che adesso sembrava trasformatosi in una statua di sale, immobile al centro della stanza.

«Non voglio sentire niente. Io me ne vado», sbottò, scontrandosi con Luke prima di andare via.

Il biondo sospirò rammaricato. «Io lo sapevo che sarebbe andata male».

***

[A/N] Buonasera! Wow, pensavo che non l'avrei mai finito AHAHAHAH

Questo capitolo (che novità!) non mi piace molto, lo trovo un po' piatto, ecco. È la prima di due parti, la prossima la pubblicherò, si spera, settimana prossima... forse insieme all'epilogo😭 al prossimo aggiornamento!❤❤

Continue Reading

You'll Also Like

199K 7.4K 70
«"Dimmi che non è un addio", così lontana ma anche così vicina» ⇨♥ «Lo sapevo che non te sarebbe andata bene, non sei il tipo de persona che da secon...
263K 25.5K 51
VKOOK COMPLETA|Hai a disposizione solo una chiamata al giorno, sono in totale 31 giorni prima di passare ad un altro giocatore, la durata della telef...
49.5K 2.4K 39
Where... Grace Martinez ha passato la sua intera vita sui campi da tennis. All'inizio non apprezzava molto questo sport, ma essendo una persona eccen...
17.8K 1.6K 38
Cosa faresti se la tua anima gemella facesse proprio il lavoro che ti terrorizza? Il famoso artista Anton Lacroix e il genio informatico Alessandro...